Jumex: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Jumex 5 mg compresse (Selegilina Cloridrato): sicurezza e modo d’azione

Jumex 5 mg compresse (Selegilina Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Morbo di Parkinson e parkinsonismi sintomatici.

Nelle fasi iniziali della malattia (parkinsonismo al primo stadio) JUMEX somministrato in monoterapia e’ clinicamente efficace nel migliorare l’invalidita’ dei pazienti e nel rallentare la progressione della malattia, ritardando significativamente la necessita’ di iniziare la terapia con levodopa.

JUMEX puo’ anche essere somministrato in associazione a levodopa isolatamente od in combinazione con inibitori delle decarbossilasi.

Il trattamento con JUMEX in associazione a levodopa e’ particolarmente indicato nei pazienti che durante la terapia con dosaggi elevati di levodopa presentino fenomeni di "on-off", discinesie e acinesia.

JUMEX consente di ridurre in media del 30% le dosi di levodopa necessarie al controllo della sintomatologia: concorre cosi’ a ritardare l’eventuale insorgenza della sindrome da trattamento protratto con questo farmaco (long-term levodopa syndrome).

Jumex 5 mg compresse: come funziona?

Ma come funziona Jumex 5 mg compresse? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Jumex 5 mg compresse

Categoria farmacoterapeutica: Inibitori della monoaminossidasi di tipo B.

Codice ATC: N04BD01

Studi farmacologici hanno dimostrato che a livello mitocondriale esistono due tipi principali di enzimi monoaminoossidasici (MAO): la MAO-A e la MAO-B. Nell’uomo la MAO-A presenta la maggior concentrazione nell’intestino ed ha come substrato principale la serotonina, l’adrenalina e la noradrenalina. La MAO-B prevale invece a livello cerebrale ed e’ in massima parte responsabile del catabolismo della dopamina.

Pertanto sostanze dotate di azione inibitrice selettiva sulla MAO-B sono in grado di aumentare in misura consistente la concentrazione cerebrale di dopamina. E’ il caso di l-deprenil o selegilina cloridrato, contenuto nello JUMEX, di cui le ricerche farmacologiche hanno messo in evidenza la spiccata azione inibitrice sulla MAO-B e la proprieta’ di aumentare la concentrazione di dopamina nel sistema nigro-striatale.

Recenti ricerche sperimentali e cliniche hanno dimostrato che la progressione del morbo di Parkinson puo’ essere rallentata con l’impiego di sostanze, come la selegilina, capaci di bloccare la neurodegenerazione indotta da meccanismi ossidativi, compresa l’iperattivita’ della MAO-B e la formazione di radicali liberi.

JUMEX puo’ essere pertanto impiegato come monoterapia nel trattamento del morbo di Parkinson al primo stadio.

Somministrato in associazione a levodopa, precursore della dopamina cerebrale, JUMEX ne potenzia e prolunga l’azione e ne riduce il tempo di latenza. JUMEX non interferisce con il metabolismo di altre amine deputate alla neurotrasmissione ed e’

esente dal rischio di comparsa delle crisi ipertensive che possono manifestarsi con l’impiego di comuni farmaci anti-MAO privi di azione selettiva.


Jumex 5 mg compresse: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Jumex 5 mg compresse, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Jumex 5 mg compresse

La somministrazione a volontari sani del principio marcato (C14) ha dimostrato che, per via orale, l-deprenil e’ rapidamente assorbito; il picco di radioattivita’ compare nel plasma tra 30 minuti e 2 ore. La farmacocinetica di l-deprenil e’ descritta da un modello bicompartimentale aperto ed e’ caratterizzata da rapido assorbimento, rapida distribuzione e piu’ lenta eliminazione. Le concentrazioni plasmatiche sono basse a causa dell’alta affinita’ di l-deprenil per i tessuti. Sono stati identificati 5 metaboliti plasmatici tra cui il derivato demetilato, la metilamfetamina e l’amfetamina. L’eliminazione e’ praticamente completa nell’arco di 72 ore; l-deprenil e’ escreto, per la maggior parte metabolizzato, con le urine (70%) e, in minor misura, con le feci.


Jumex 5 mg compresse: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Jumex 5 mg compresse agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Jumex 5 mg compresse è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Jumex 5 mg compresse: dati sulla sicurezza

JUMEX ha presentato una ridotta tossicita’ acuta ed una buona tollerabilita’ al trattamento protratto, con un indice terapeutico elevato. Infatti, in diverse specie animali, ha inibito completamente l’attivita’ della MAO-B cerebrale a dosaggi corrispondenti allo 0,17-0,31% della DL50.

Tossicita’ acuta

DL50 (topo): 445 (M) e 365 (F) mg/Kg/os; 206 (M) e 190 (F)

mg/Kg/s.c.; 50 (M e F) mg/Kg/e.v.

DL50 (ratto): 422 (M) e 303 (F) mg/Kg/os; 146 (M) e 112 (F)

mg/Kg/s.c.; 75 (M) e 70 (F) mg/Kg/e.v. DL50 (cane): >200 mg/Kg/os.

Tossicita’ cronica

JUMEX, somministrato per os per 6 mesi al ratto ed al cane, e’ stato ben tollerato a dosi pari o superiori a 180 e 125 volte, rispettivamente, la dose terapeutica giornaliera pro/Kg nell’uomo.

Attivita’ teratogena e mutagena

JUMEX non e’ risultato teratogeno ne’ ha influenzato la fertilita’, la capacita’ riproduttiva o lo sviluppo post-natale. Non e’ risultato mutageno. JUMEX non ha influenzato la tossicita’ della levodopa.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Jumex 5 mg compresse: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Jumex 5 mg compresse

Jumex 5 mg compresse: interazioni

Uno studio condotto sull’animale con diversi dosaggi di l-deprenil e di levodopa non ha dimostrato alcuna interazione fra i due farmaci per quanto riguarda la tossicita’.

Dopo 1-3 settimane di trattamento si sono osservate soltanto iperpnea ed irrequietezza.

Reserpina, papaverina e vitamina B6 (piridoxina) diminuiscono gli effetti della levodopa.

Combinazioni controindicate (vedi paragrafo 4.3)

Simpaticomimetici

A causa del rischio di ipertensione, la somministrazione concomitante di Selegilina e simpaticomimetici è controindicata.

Petidina

La somministrazione concomitante di inibitori MAO-B selettivi, come Selegilina, e petidina è controindicata.

Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRIs) e inibitori della ricaptazione di serotonina-noradrenalina (SNRIs)

A causa del rischio di stato confusionale, ipomania, allucinazioni e episodi maniacali, agita-zione, mioclono, iperreflessia, mancanza di coordinazione, brividi, tremore, convulsioni, atassia, diaforesi, diarrea, febbre, ipertensione, che possono essere parte di una sindro-me serotoninergica, la somministrazione di Selegilina e SSRIs o SNRIs è controindicata.

Fluoxetina non deve essere usata prima di 14 giorni dopo l’interruzione di Selegilina. A causa della lunga emivita di fluoxetina, devono trascorrere almeno 5 settimane dopo l’interruzione di fluoxetina prima di iniziare la terapia con Selegilina.

Antidepressivi triciclici

È stata occasionalmente riportata grave tossicità a carico del Sistema Nervoso Centrale (sindrome serotoninergica), a volte associata a ipertensione, ipotensione, diaforesi, in pazienti in trattamento con antidepressivi triciclici e Selegilina. Pertanto è controindicata la somministrazione concomitante di selegilina e antidepressivi triciclici.

MAO inibitori

La somministrazione concomitante di Selegilina e MAO inibitori può causare disturbi a carico del sistema nervoso centrale e del sistema cardiovascolare (vedì sezìone 4.4).

Combinazioni non raccomandate

Contraccettivi orali

La somministrazione concomitante di Selegilina e contraccettivi orali deve essere evitata, dato che tale combinazione può aumentare la biodisponibilità di Selegilina.

Trattamenti concomitanti con altri medicinali, con un basso indice terapeutico come digitale e/o anticoagulanti, richiedono attenzione e un attento monitoraggio.

Interazioni alimentari

Dato che Selegilina è un inibitore MAO-B selettivo, alimenti che contengono tiramina non sono stati indicati come induttori di reazioni ipertensive durante un trattamento con Selegilina a dosi raccomandate (i.e. non si verifica il noto “cheese-effect”). Quindi, non sono necessarie restrizioni alla dieta. Tuttavia, in caso di terapia combinata con Selegilina e inibitori MAO non selettivi o inibitori MAO-A selettivi, sono raccomandate restrizioni alla dieta (i.e. divieto di assunzione di cibo contenente elevate quantità di tiramina come il formaggio stagionato e prodotti lievitati).


Jumex 5 mg compresse: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Jumex 5 mg compresse: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Dato che Segilina può causare capogiro, i pazienti devono essere informati di non guidare o utilizzare macchinari se manifestano questa reazione avversa durante il trattamento.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco