Maiorad: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Maiorad (Tiropramide Cloridrato): sicurezza e modo d’azione

Maiorad (Tiropramide Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Sindromi spastico-dolorose acute, per esempio coliche epato-biliari, addominali di diversa natura, renali e ureterali.

Spasmi e dolori addominali originati da discinesie gastrointestinali, litiasi biliare, colecistite, aderenze post-operatorie.

Maiorad: come funziona?

Ma come funziona Maiorad? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Maiorad

La Tiropramide esercita un effetto regolatore sul tono della muscolatura liscia, associato ad un aumento intracellulare di AMP ciclico e ad un aumento della capacità di legare i Ca-ioni da parte dei microsomi del reticolo sarcoplasmatico. L’azione della tiropramide è diretta sulle cellule muscolari liscie e non mediata tramite neurotrasmissione o neurotrasmettitori, sostanze colinergiche, adrenergiche, dopaminergiche e istaminosimili. L’attività regolatrice in senso antispastico è stata dimostrata in vitro su numerosi preparati di organi isolati (stomaco, ileo, colon, utero, vena mesenterica, arteria caudale) e in vivo su diversi modelli (velocità di transito intestinale, contrazioni gastrointestinali, motilità spontanea dello stomaco, tono dello sfintere pilorico, dello sfintere di Oddi, della vescica urinaria, contrazioni dell’utero di ratto).

Solo per dosi elevate, specialmente per via endovenosa e per dosi maggiori di quelle attive in senso antispastico su distretti gastrointestinale, biliare e genito-urinario, si notano fenomeni ipotensivi transitori, legati a una vasodilatazione periferica.

Non si rilevano effetti degni di nota sul sistema nervoso centrale o vegetativo. La Tiropramide non esercita effetti analgesici diretti antiinfiammatori, pro-antisecretivi.


Maiorad: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Maiorad, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Maiorad

La farmacocinetica è stata studiata nel cane e nell’uomo, con risultati concordanti, somministrando la Tiropramide per via orale, rettale e venosa. I risultati qui riportati si riferiscono a quelli ottenuti negli studi sull’uomo, perchè più rilevanti sotto il profilo clinico.

Sono state studiate nell’uomo la via endovenosa, intramuscolare, rettale e la via orale con le forme a pronto rilascio e a cessione regolata.

Dopo somministrazione endovenosa di Tiropramide, essa scompare dal plasma secondo una cinetica non lineare con un t½ ad equilibrio di 2-3 ore.

Dopo somministrazione orale della forma a pronto rilascio il picco plasmatico è osservato circa 1 ora dopo la somministrazione e la velocità di scomparsa, anch’essa non lineare, ha un t½ di 2 – 2,5 ore.

Dopo somministrazione orale della forma a cessione regolata il picco plasmatico è osservato 3 ore dopo la somministrazione e la velocità di scomparsa ha un t½ di circa 5 ore.

Dopo somministrazione intramuscolare il picco plasmatico è osservato dopo 9 minuti e la velocità di scomparsa ha un t½ di circa 3 ore.

Dopo somministrazione rettale il picco plasmatico è osservato 2 ore dopo la somministrazione con una cinetica di scomparsa avente t½ di 3-4 ore.

Nel plasma accanto alla Tiropramide si trovano anche dei metaboliti identificabili come prodotti di dealchilazione e idrossilazione della sostanza. Essi sono particolarmente abbondanti dopo somministrazione orale. Infatti, dopo tale via di somministrazione si hanno concentrazioni plasmatiche rappresentate per un terzo circa da Tiropramide e per due terzi da metaboliti. I metaboliti plasmatici sono meno abbondanti dopo somministrazione endovenosa o rettale. Nel sistema intestino-porta-epatico sembra quindi eserciti un “effetto di primo passaggio”.

La Tiropramide, indipendentemente dalla via di somministrazione, viene escreta per un quinto circa della dose somministrata con le urine. Nelle urine, accanto alla Tiropramide, sono stati identificati almeno 5 metaboliti.


Maiorad: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Maiorad agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Maiorad è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Maiorad: dati sulla sicurezza

Tossicologia:

TOSSICITÁ ACUTA

DL50 per somministrazioni acute (mg/kg)

Specie Orale Intra-peritoneale Endovenosa (bolus) Rettale
Topo (CF1) m e f
Ratto (SD) m e f
Coniglio (NZ) m e f
Cane (Beagle) m e f
640
560
764
> 80
120
112
29
30
8,6
circa 10
173
184
> 60

TOSSICITÁ CRONICA

Per somministrazioni giornaliere ripetute

Per via orale, per 3 mesi, nel ratto S.D.

Sono state somministrate dosi giornaliere di 0 (controlli) – 5 – 25 – 50 mg/kg. Nessuna dose impiegata é risultata tossica.

Per via orale, per 6 mesi, nel ratto S.D.

Sono state somministrate dosi giornaliere di 0 (controlli) – 15 – 30 – 50 mg/kg. Nessuna dose impiegata é risultata tossica. Si é notato un rallentamento non significativo della crescita delle femmine per le dosi 30 e 60 mg/kg. Nei maschi e nelle femmine del gruppo della dose alta si é osservato un aumento del peso del fegato, senza danni funzionali, probabilmente dovuto all’impegno metabolico dell’organo.

Per via orale, per 6 mesi, nel cane Beagle.

Sono state somministrate dosi giornaliere di 0 (controlli) – 7,5 – 15 – 30 mg/kg. Nessuna dose impiegata é risultata tossica.

Per via intraperitoneale, per 1 mese, nel ratto S.D.

Sono state somministrate dosi giornaliere di 0 (controlli) – 5 – 10 – 20 mg/kg. Non si sono notati effetti tossici attribuibili al farmaco. Con la dose elevata, istologicamente, si sono notati nel fegato segni imputabili ad una iperattività dell’organo.

Per via endovenosa, per 1 mese, nel cane Beagle.

Sono state somministrate dosi giornaliere di 0 (controlli) – 2 – 5 – 8 mg/kg. Nessuna dose ha presentato fenomeni tossici.

Tossicità sulle funzioni riproduttive

Embriotossicità (teratogenesi):

Non hanno causato effetti embrio o feto-tossici:

Nella ratta S.D. dosi orali di 0 (controlli) – 10 – 50 e 250 mg/kg tra il 6° e il 15° giomo di gravidanza.

Nella coniglia NZ dosi orali di 0 (controlli) – 10 – 25 – 62,5 mg/kg tra il 6° e il 18° giomo di gravidanza.

Nella ratta S.D. dosi intramuscolari di 0 (controlli) – 4,5 – 15 – 50 mg/kg tra il 6° e il 15° giomo di gravidanza.

Nella coniglia NZ dosi endovenose di 0 (controlli) – 1,7 – 3 – 5 mg/kg tra il 6° e il 18° giomo di gravidanza.

Prove di mutagenesi

Hanno dato risultati negativi:

Il test di Ames su Salmonella typhimurium TA 1537, TA 1538, TA 98, TA 1535 e TA 100, con e senza attivazione metabolica e in concentrazioni tra 0 e 10 mg/piastra.

Il test effettuato su Saccharomyces cerevisiae D4 con e senza attivazione metabolica e con concentrazioni da 0 a 1,6 mg/kg.

Il “Host mediated assay” con Saccharomyces cerevisiae D4 intraperitoneale nel topo e con dosi orali di 200 e 400 mg/kg di Tiropramide.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Maiorad: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Maiorad

Maiorad: interazioni

Dato l’effetto ipotensivo di dosi molto elevate di Tiropramide potrebbe essere possibile la sommazione di effetti con farmaci aventi azione ipotensiva.


Maiorad: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Maiorad: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

La sostanza non interferisce sulla capacità di guidare e sull’uso di macchine.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco