Novalgidol: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Novalgidol 20 Cps Molli 400 mg (Ibuprofene): sicurezza e modo d’azione

Novalgidol 20 Cps Molli 400 mg (Ibuprofene) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

FLESSORIL è indicato per il trattamento sintomatico di cefalee, emicrania, dolore dentale, mal di schiena, dismenorrea, dolore muscolare, nevralgia, ,raffreddori accompagnati da febbre e influenza.

FLESSORIL 400 mg è raccomandato per adulti e adolescenti di età superiore a 12 anni (peso corporeo pari o superiore a 40 kg).

Data la quantità di principio attivo contenuta in una capsula, FLESSORIL 200 mg è raccomandato per adulti e bambini di età superiore ai 6 anni (peso corporeo pari o superiore a 20 kg).

Novalgidol 20 Cps Molli 400 mg: come funziona?

Ma come funziona Novalgidol 20 Cps Molli 400 mg? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Novalgidol 20 Cps Molli 400 mg

Categoria farmacoterapeutica: derivati dell’acido propionico, codice ATC: M01AE01

L’ibuprofene è un FANS derivato dall’acido propionico che ha dimostrato efficacia inibendo la sintesi delle prostaglandine. Nell’uomo l’ibuprofene riduce il dolore, l’infiammazione e la febbre. Inoltre, l’ibuprofene inibisce reversibilmente l’aggregazione piastrinica.

Evidenze cliniche dimostrano che dopo l’assunzione di 400 mg di ibuprofene gli effetti analgesici possono durare fino a 8 ore.

Dati sperimentali suggeriscono che, assunto in concomitanza, l’ibuprofene può in modo competitivo inibire l’effetto dell’acido acetilsalicilico a basso dosaggio sull’aggregazione piastrinica. Alcuni studi di farmacodinamica mostrano che quando singole dosi di ibuprofene 400 mg sono state assunte entro 8 ore prima o entro 30 minuti dopo l’assunzione di acido acetilsalicilico a rilascio immediato (81 mg) si è osservato un effetto inferiore dell’acido acetilsalicilico sulla formazione di trombossano o sull’aggregazione piastrinica.

Anche se ci sono incertezze riguardanti l’estrapolazione di questi dati alla situazione nella pratica clinica, la possibilità che l’uso regolare, a lungo termine, di ibuprofene può ridurre l’effetto cardioprotettivo di acido acetilsalicilico a basso dosaggio non può essere esclusa.

Non si ritengono probabili effetti clinicamente rilevanti in caso di impiego occasionale di ibuprofene (vedere paragrafo 4.5).


Novalgidol 20 Cps Molli 400 mg: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Novalgidol 20 Cps Molli 400 mg, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Novalgidol 20 Cps Molli 400 mg

L’ibuprofene è ben assorbito dal tratto gastrointestinale. L’ibuprofene si lega in larga misura alle proteine plasmatiche.

FLESSORIL contiene ibuprofene disciolto in un solvente idrofilo all’interno di un involucro di gelatina. Dopo l’ingestione, l’involucro di gelatina si disintegra nei succhi gastrici rilasciando immediatamente l’ibuprofene solubilizzato per l’assorbimento. Il picco medio di concentrazione plasmatica è raggiunto circa 30 minuti dopo la somministrazione in caso di assunzione a stomaco vuoto.

Il picco medio di concentrazione plasmatica per le compresse di ibuprofene viene raggiunto circa 1- 2 ore dopo la somministrazione. Un confronto diretto tra ibuprofene in forma di capsula liquida e ibuprofene in forma di compressa ha indicato che il picco medio di concentrazione plasmatica viene raggiunto a una velocità più che doppia nel caso della capsula liquida (32,5 minuti) rispetto alla compressa (90 minuti). In caso di assunzione durante i pasti, i picchi dei livelli plasmatici possono essere ritardati.

L’ibuprofene è metabolizzato nel fegato originando due metaboliti principali, escreti principalmente attraverso i reni come tali o come coniugati, insieme ad una quantità trascurabile di ibuprofene non modificato. L’escrezione da parte dei reni è rapida e completa.

L’emivita di eliminazione è di circa 2 ore.

Negli anziani non si osservano differenze significative nel profilo farmacocinetico.

In studi limitati, l’ibuprofene è stato riscontrato nel latte materno a concentrazioni molto basse.


Novalgidol 20 Cps Molli 400 mg: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Novalgidol 20 Cps Molli 400 mg agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Novalgidol 20 Cps Molli 400 mg è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Novalgidol 20 Cps Molli 400 mg: dati sulla sicurezza

Non sono disponibili informazioni pertinenti aggiuntive rispetto a quelle contenute in altri paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Novalgidol 20 Cps Molli 400 mg: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Novalgidol 20 Cps Molli 400 mg

Novalgidol 20 Cps Molli 400 mg: interazioni

L’uso concomitante con altri FANS, compresi gli inibitori specifici della cicloossigenasi-2, aumentano il rischio di reazioni avverse.

L’ibuprofene (analogamente agli altri FANS) non deve essere usato in associazione con:

Acido acetilsalicilico: la somministrazione contemporanea di ibuprofene e acido acetilsalicilico non è generalmente raccomandata a causa del potenziale aumento degli effetti indesiderati. Dati sperimentali suggeriscono che, assunto in concomitanza, l’ibuprofene può in modo competitivo inibire l’effetto dell’acido acetil salicilico a basso dosaggio sull’aggregazione piastrinica.

Anche se ci sono incertezze riguardanti l’estrapolazione di questi dati alla situazione clinica, la possibilità che l’uso regolare, a lungo termine, di ibuprofene può ridurre l’effetto cardioprotettivo di acido acetilsalicilico a basso dosaggio non può essere esclusa.

Non si ritengono probabili effetti clinicamente rilevanti in caso di uso occasionale di ibuprofene (vedere paragrafo 5.1).

Altri FANS inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi-2: evitare l’uso concomitante di

due o più FANS, perché ciò potrebbe aumentare il rischio di reazioni avverse (vedere paragrafo 4.4).

L’ibuprofene deve essere usato con cautela in associazione a:

Corticosteroidi: perché possono aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4).

Antipertensivi e diuretici: perché i FANS possono ridurre l’effetto di tali farmaci. In alcuni

pazienti con funzione renale compromessa (ad es. pazienti disidratati o pazienti anziani con danno renale) la co-somministrazione di un ACE inibitore, di bloccanti dei recettori beta o di antagonisti dell’angiotensina II e agenti che inibiscono la cicloossigenasi possono determinare un ulteriore deterioramento della funzione renale, compresa una possibile insufficienza renale acuta, solitamente reversibile. Pertanto, questa combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere considerato il monitoraggio della funzione renale dopo l’avvio della terapia concomitante e in seguito periodicamente. I diuretici possono aumentare il rischio di nefrotossicità dei FANS.

Diuretici risparmiatori di potassio: La somministrazione concomitante di ibuprofene e diuretici

risparmiatori di potassio può provocare iperpotassiemia (si raccomanda il controllo del potassio sierico).

Anticoagulanti: I FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, quali il warfarin

(vedere paragrafo 4.4).

Agenti antipiastrinici e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (selective serotonin reuptake inhibitors (SSRI)): Possono aumentare il rischio di sanguinamento gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4).

Glicosidi cardiaci: I FANS possono esacerbare l’insufficienza cardiaca, diminuire la velocità di

filtrazione glomerulare (GFR) e aumentare i livelli plasmatici di glicosidi.

Litio: Esistono evidenze di un possibile aumento dei livelli plasmatici di litio.

Metotressato: Esistono evidenze di un possibile aumento dei livelli plasmatici di metotressato e di un aumento del suo effetto tossico, in particolare gli effetti tossici ematologici.

Baclofene: vi sono dati clinici che indicano che i FANS possono aumentare il livello plasmatico

di questo farmaco.

Ciclosporina: Aumento del rischio di nefrotossicità.

Mifepristone: I FANS non devono essere usati per 8-12 giorni dopo la somministrazione di mifepristone, in quanto possono ridurre il suo effetto.

Tacrolimus: Possibile aumento del rischio di nefrotossicità quando i FANS sono somministrati

con tacrolimus.

Zidovudina: Aumento del rischio di tossicità ematologica quando i FANS sono somministrati contemporaneamente con zidovudina. Esistono evidenze di un maggior rischio di emartrosi ed ematoma in emofiliaci HIV positivi che ricevono un trattamento concomitante con zidovudina e ibuprofene.

Antibiotici chinolonici: Dati da studi su animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di convulsioni associate agli antibiotici chinolonici. I pazienti che assumono FANS e chinoloni possono presentare un maggior rischio di sviluppare convulsioni.

Derivati della sulfanilurea: sperimentazioni cliniche hanno indicato interazioni tra i farmaci

antinfiammatori non steroidei e gli antidiabetici (sulfaniluree). Sebbene fino ad ora non siano state descritte interazioni tra l’ibuprofene e le sulfaniluree, in caso di assunzione concomitante si raccomanda un controllo dei valori della glicemia a scopo precauzionale.

Sulfinpirazone, probenecid: I medicinali contenenti probenecid o sulfinpirazone possono

ritardare l’escrezione di ibuprofene.

Aminoglicosidi: poiché l’ibuprofene può diminuire la clearance degli aminoglicosidi, la cosomministrazione può aumentare il rischio di nefrotossicità e ototossicità.

Pemetrexed: la somministrazione concomitante può aumentare gli effetti tossici di pemetrexed.


Novalgidol 20 Cps Molli 400 mg: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Novalgidol 20 Cps Molli 400 mg: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono previsti alla dose e alla durata della terapia raccomandate.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco