Novorapid: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Novorapid (Insulina Aspart): sicurezza e modo d’azione

Novorapid (Insulina Aspart) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

NovoRapid è indicato per il trattamento del diabete mellito in adulti, adolescenti e bambini dall’età di 1 anno in poi.

Novorapid: come funziona?

Ma come funziona Novorapid? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Novorapid

Categoria farmacoterapeutica: Medicinali usati nel diabete. Insuline e analoghi per uso iniettabile, ad azione rapida. Codice ATC: A10AB05.

Meccanismo d’azione ed effetti farmacodinamici

L’effetto ipoglicemizzante dell’insulina aspart è dovuto alla captazione facilitata del glucosio conseguente al legame dell’insulina con i recettori presenti sulle cellule muscolari e adipose e la simultanea inibizione del rilascio del glucosio dal fegato.

NovoRapid produce un inizio di azione più rapido rispetto all’insulina umana solubile e determina una riduzione della concentrazione di glucosio, in base a valutazioni effettuate nelle prime quattro ore dopo i pasti. NovoRapid ha una durata di azione più breve rispetto all’insulina umana solubile dopo l’iniezione sottocutanea.

Fig. I. Concentrazioni ematiche di glucosio dopo una singola dose pre-prandiale di NovoRapid iniettato subito prima di un pasto (curva continua) o di insulina umana solubile somministrata 30 minuti prima di un pasto (curva tratteggiata) in pazienti con diabete mellito di tipo 1.

Quando viene iniettato per via sottocutanea, NovoRapid inizierà ad agire da 10 a 20 minuti dall’iniezione. L’effetto massimo si riscontra tra 1 e 3 ore dopo l’iniezione. La durata dell’azione è compresa tra le 3 e le 5 ore.

Efficacia clinica

Sperimentazioni cliniche effettuate su pazienti affetti da diabete di tipo 1 hanno mostrato un più basso livello ematico di glucosio dopo i pasti con NovoRapid rispetto all’insulina umana solubile (Fig. I). In due sperimentazioni a lungo termine in aperto effettuate rispettivamente su 1.070 e 884 pazienti affetti da diabete di tipo 1, NovoRapid ha mostrato una diminuzione dell’emoglobina glicata di una percentuale dello 0,12 [95% C.I. 0,03; 0,22] e dello 0,15 [95% C.I. 0,05; 0,26] rispetto all’insulina umana: si tratta di una differenza di significato clinico limitato.

Sperimentazioni cliniche condotte su pazienti affetti da diabete tipo 1 hanno dimostrato un minore rischio di ipoglicemia notturna con insulina aspart rispetto all’insulina umana solubile. Il rischio di ipoglicemia diurna non aumenta in modo significativo.

L’insulina aspart, a parità di concentrazione (molarità), è equipotente all’insulina umana solubile. Popolazioni particolari

Persone anziane (? 65 anni)

Uno studio randomizzato di farmacocinetica e farmacodinamica, in doppio cieco cross-over, di confronto tra insulina aspart e insulina umana è stato condotto su pazienti anziani con diabete tipo 2 (19 pazienti di età compresa tra 65 e 83 anni, età media 70 anni). Le relative differenze nelle proprietà farmacodinamiche (GIRmax,AUCGIR, 0-120 min) tra insulina aspart e insulina umana nei pazienti anziani erano simili a quelle osservate in soggetti sani e in pazienti più giovani con diabete.

Popolazione pediatrica

E’stato effettuato uno studio clinico che ha confrontato l’insulina umana solubile pre-prandiale con l’insulina aspart post-prandiale in bambini piccoli (20 pazienti dai 2 a meno di 6 anni, studiati per 12 settimane tra i quali quattro avevano meno di 4 anni) ed uno studio farmacodinamico/farmacocinetico

a singola dose in bambini (6-12 anni) e adolescenti (13-17 anni). Il profilo farmacodinamico dell’insulina aspart nei bambini è risultato simile a quello osservato negli adulti.

L’efficacia e la sicurezza di NovoRapid dato come insulina in bolo in associazione sia con insulina detemir che con insulina degludec (come insulina basale) è stata studiata fino a 12 mesi in due studi clinici randomizzati, controllati, in adolescenti e bambini di età da 1 fino a meno di 18 anni (n=712). Gli studi hanno incluso 167 bambini di età tra 1-5 anni, 260 di età tra 6-11 e 285 di età tra 12-17. I miglioramenti osservati nei livelli di HbA1c e i profili di sicurezza sono stati comparabili in tutti i gruppi di età.

Gravidanza

Uno studio clinico di confronto tra la sicurezza e l’efficacia dell’insulina aspart e dell’insulina umana nel trattamento di donne in gravidanza con diabete tipo 1 (322 gravidanze esposte (insulina aspart: 157; insulina umana:165)) evidenziano l’assenza di effetti indesiderati con insulina aspart sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato.

Inoltre, i dati provenienti da uno studio clinico che include 27 donne con diabete gestazionale randomizzate a trattamento con insulina aspart versus insulina umana (insulina aspart: 14; insulina umana:13), hanno mostrato profili di sicurezza simili tra i trattamenti.


Novorapid: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Novorapid, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Novorapid

Assorbimento, distribuzione ed eliminazione

In NovoRapid la sostituzione dell’aminoacido prolina con l’acido aspartico in posizione B28 riduce la tendenza a formare esameri come accade invece con l’insulina umana solubile. NovoRapid viene pertanto assorbito più rapidamente dallo strato sottocutaneo rispetto all’insulina umana solubile.

Il tempo di massima concentrazione è, in media, pari alla metà di quello dell’insulina umana solubile. In media, nei pazienti diabetici di tipo 1, la massima concentrazione plasmatica di 492?256 pmol/l è stata raggiunta (intervallo interquartile: 30-40) 40 minuti dopo la somministrazione per via sottocutanea di una dose di 0,15 unità/kg di peso corporeo. La concentrazione dell’insulina è tornata al livello basale circa 4 o 6 ore dopo la somministrazione della dose. La velocità di assorbimento è stata leggermente inferiore nei pazienti diabetici di tipo 2, con conseguente abbassamento della Cmax (352?240 pmol/l) e ritardo nel tmax (60 (intervallo interquartile: 50-90) minuti). La variabilità intra- individuale nel tempo di massima concentrazione è significativamente inferiore con NovoRapid rispetto all’insulina umana solubile, mentre la variabilità intra-individuale nella Cmax con NovoRapid è maggiore.

Popolazioni particolari

Persone anziane (? 65 anni)

Le differenze relative nelle proprietà farmacocinetiche tra insulina aspart e insulina umana solubile nei pazienti anziani (65-83 anni, età media 70 anni) con diabete tipo 2 erano simili a quelle osservate in soggetti sani ed nei pazienti più giovani con diabete. Nei pazienti anziani è stata osservata una diminuzione della velocità di assorbimento, con un tmax ritardato pari a 82 (intervallo interquartile: 60- 120 minuti), mentre la Cmax era simile a quella osservata nei pazienti più giovani con diabete tipo 2 e leggermente inferiore rispetto a quella osservata nei pazienti con diabete tipo 1.

Compromissione epatica

Uno studio di farmacocinetica a dose singola di insulina aspart è stato condotto in 24 soggetti con funzionalità epatica che variava da normale a gravemente compromessa. In pazienti con compromissione epatica, la velocità di assorbimento risultava diminuita e più variabile, con un tmax ritardato, da circa 50 min nei soggetti con funzionalità epatica normale fino a 85 min nei pazienti con compromissione epatica moderata e grave. I valori di AUC, Cmax e CL/F erano simili nei pazienti con una ridotta funzionalità epatica rispetto ai soggetti con funzionalità epatica normale.

Insufficienza renale

Uno studio di farmacocinetica a dose singola di insulina aspart è stato condotto in 18 soggetti con

funzione renale che variava da normale a severamente compromessa. Non è stato rilevato alcun apparente effetto dei valori di clearance della creatinina su AUC, Cmax, CL/F e tmax dell’insulina aspart. I dati nei pazienti con compromissione renale moderata e severa erano limitati. Non sono stati studiati pazienti con compromissione renale che necessitano di trattamento di dialisi.

Popolazione pediatrica

Le proprietà farmacocinetiche e farmacodinamiche di NovoRapid sono state studiate in bambini (6-12 anni) ed adolescenti (13-17 anni) con diabete di tipo I. L’insulina aspart è stata rapidamente assorbita in entrambi i gruppi di età con un tmax simile a quella degli adulti. Tuttavia, i gruppi di età hanno mostrato una diversa Cmax, sottolineando l’importanza della titolazione individuale del dosaggio di NovoRapid.


Novorapid: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Novorapid agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Novorapid è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Novorapid: dati sulla sicurezza

I dati non-clinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica tossicità a dosi ripetute, genotossicità,tossicità riproduttiva e sviluppo.

Nei test in vitro, compresi il legame alle sedi dei recettori dell’insulina e IGF-1 e gli effetti sulla crescita delle cellule, il comportamento dell’insulina aspart è stato molto simile a quello dell’insulina umana. Gli studi dimostrano, inoltre, che la dissociazione del legame al recettore dell’insulina aspart è equivalente a quella dell’insulina umana. Gli studi sulla tossicità acuta con l’insulina aspart a un mese e a 12 mesi, non hanno fornito dati di rilevanza clinica sulla tossicità.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Novorapid: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Novorapid

Novorapid: interazioni

Numerosi medicinali sono noti influenzare il metabolismo del glucosio.

Le seguenti sostanze possono ridurre il fabbisogno di insulina del paziente:

i farmaci antidiabetici orali, gli inibitori delle monoammino-ossidasi (IMAO), i beta- bloccanti, gli inibitori degli enzimi convertitori dell’angiotensina (ACE-inibitori), i salicilati, gli steroidi anabolizzanti e le sulfonamidi.

Le seguenti sostanze possono aumentare il fabbisogno di insulina del paziente:

i contraccettivi orali, i diuretici tiazidici, i glucocorticoidi, gli ormoni tiroidei, i farmaci simpaticomimetici, l’ormone della crescita e il danazolo.

I beta-bloccanti possono mascherare i sintomi dell’ipoglicemia.

Octreotide e lanreotide possono sia aumentare che ridurre il fabbisogno insulinico. L’alcool può intensificare o ridurre l’effetto ipoglicemizzante dell’insulina.


Novorapid: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Novorapid: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

La capacità di concentrazione e di reazione del paziente può ridursi a seguito di ipoglicemia. Questo fatto può costituire un rischio in situazioni in cui tali capacità sono di particolare importanza (ad esempio quando si guida un veicolo o si utilizzano macchinari).

I pazienti devono essere informati sulla necessità di prendere le necessarie precauzioni per evitare la comparsa di un episodio ipoglicemico mentre stanno guidando. Ciò è particolarmente importante per coloro i quali hanno una ridotta o assente consapevolezza dei sintomi premonitori dell’ipoglicemia o hanno frequenti episodi di ipoglicemia. In queste circostanze deve essere sconsigliata la guida.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco