Pavulon: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Pavulon (Pancuronio Bromuro): sicurezza e modo d’azione

Pavulon (Pancuronio Bromuro) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Il Pavulon è indicato come coadiuvante nell’anestesia chirurgica nell’adulto e nel bambino per ottenere il rilassamento muscolare in maniera da facilitare le manovre operatorie nel corso dell’intervento.

Con Pavulon si possono ottenere eccezionali condizioni per l’intubazione.

Il Pavulon è particolarmente indicato nei pazienti "ad alto rischio" ed in quelli in terapia intensiva (p.c. asma, tetano,ecc.) per facilitare la respirazione artificiale. Il Pavulon è il miorilassante di elezione quando altri prodotti similari sono sconsigliati (p.c. shock, allergia, insufficienza renale ed epatica).

Pavulon: come funziona?

Ma come funziona Pavulon? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Pavulon

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Pavulon: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Pavulon, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Pavulon

Come altri miorilassanti non depolarizzanti il Pavulon ha molecole con forte carica e non penetra facilmente le membrana delle molecole lipidiche. Deve perciò essere somministrato per via endovenosa e si distribuisce rapidamente attraverso il compartimento del fluido extracellulare.

Durante la prima ora, dopo la somministrazione di una singola dose, la sua concentrazione nel plasma cade rapidamente per la distribuzione del farmaco nel compartimento extracellulare del corpo. Dopo questo periodo la caduta nel livello ematico è meno rapida e riflette più accuratamente il grado di eliminazione del farmaco stesso.

Durante questa fase di "eliminazione" la concentrazione plasmatica in soggetti normali si dimezza in circa due ore. In soggetti con danni renali o gravi malattie epatiche il tempo medio di eliminazione del Pavulon è circa due volte quello normale. Il Pavulon viene eliminato attraverso tre vie: per escrezione renale, per escrezione biliare e per metabolizzazione.

Infatti il 30-40% circa del farmaco somministrato è ritrovato inalterato nelle urine, il 10% circa nella bile, il rimanente è stato isolato nell’uomo sotto forma di 3 gruppi di metaboliti: il 3 ed il 17 monoidrossi ed il 3,17 diidrossiderivato. Di questi il composto 3 OH ha un’attività circa la metà del Pavulon. Gli altri due metaboliti hanno attività debolissima.


Pavulon: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Pavulon agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Pavulon è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Pavulon: dati sulla sicurezza

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Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Pavulon: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Pavulon

Pavulon: interazioni

Prima dell’intervento e durante l’anestesia viene comunemente somministrato al paziente un certo numero di farmaci con conseguente possibilità di interazione.

Inoltre le condizioni del paziente possono influenzare l’attività di blocco neuromuscolare del Pavulon.

I seguenti farmaci e le seguenti condizioni del paziente possono interagire con l’attività di blocco neuromuscolare del Pavulon.

Anestetici

I seguenti anestetici possono influenzare l’attività di blocco neuromuscolare del Pavulon:

– effetto aumentato: alotano, etere, enflurano, isoflurano,metossiflurano, ciclopropano, tiopentale, metossitale;

– effetto diminuito: neurolepto-analgesia (NLA), propanidid.

Il Pavulon non aggrava l’ipotensione indotta da alotano. Inoltre la depressione cardiaca viene parzialmente controbilanciata. L’eccessiva bradicardia indotta da alcuni analgesici fortemente attivi ed alcuni colinergici dei derivati della morfina vengono corretti da Pavulon.

Altri farmaci

I seguenti farmaci possono influenzare la durata di azione del Pavulon e l’intensità del blocco neuromuscolare:

– effetto aumentato: altri miorilassanti, neomicina, streptomicina, kanamicina,diazepam, propranololo, tiamina (alte dosi), anti-MAO, chinidina,protamina;

– effetto diminuito: neostigmina, edrofonio, corticosteroidi (alte dosi), adrenalina, KCl, NaCl, CaCl2 .

Condizioni del paziente

Le seguenti condizioni possono influenzare l’attività di blocco neuromuscolare del Pavulon:

– effetto aumentato: ipokaliemia (p.e. dopo vomito grave,diarrea, digitalizzazione), ipermagnesiemia, ipocalcemia (dopo trasfusione massiva), ipoproteinemia, disidratazione, acidosi, ipercapnia, cachessia,miastenia grave, sindrome miastenica, anestesia profonda, insufficienza renale;

-effetto diminuito: ipotermia.

I disturbi della funzione renale e l’ipocalcemia sono fattori che favoriscono la comparsa di una sindrome somigliante a quella della miastenia grave che consegue alla somministrazione di antibiotici. Richiede prudenza un quadro alterato delle proteine plasmatiche. Il Pavulon (così come la d-tubocurarina) provoca una riduzione del tempo di tromboplastina parziale e del tempo di protrombina.


Pavulon: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Pavulon: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Il Pavulon deve essere usato esclusivamente in ambiente ospedaliero e deve essere somministrato da anestesisti altamente qualificati.

Non consente naturalmente nessuna attività di guida o lavorativa.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco