Plactadil: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Plactidil 300 mg compresse (Picotamide Monoidrato): sicurezza e modo d’azione

Plactidil 300 mg compresse (Picotamide Monoidrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Disordini tromboembolici in cui è indicata una inibizione della reattività piastrinica e un’attivazione del potenziale fibrinolitico (infarto del miocardio, trombosi venose e arteriose, disordini cerebrovasolari, embolie polmonari, stati aterosclerotici in genere).

Plactidil 300 mg compresse: come funziona?

Ma come funziona Plactidil 300 mg compresse? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Plactidil 300 mg compresse

Categoria farmacoterapeutica: antiaggregante piastrinico, codice ATC B01AC03.

La picotamide monoidrata presenta un profilo farmacologico caratterizzato da attività antiaggregante piastrinica e da attività fibrinolitica.

L’attività antiaggregante piastrinica è documentata sia “in vitro” che in “vivo” e si esplica nei confronti dei diversi induttori (ADP, collagene, adrenalina, trombina, arachidonato, ristocetina). “In vitro” è particolarmente evidente nei confronti dell’aggregazione da arachidonato.

Meccanismo d’azione

Per quanto riguarda il meccanismo d’azione dell’attività antiaggregante piastrinica, ricerche in vitro ed in vivo hanno documentato che la picotamide monoidrata interviene sulla funzionalità piastrinica sia attraverso l’inibizione della trombossano-sintetasi che per blocco dei recettori piastrinici del trombossano. Il massimo dell’effetto antiaggregante piastrinico è raggiunto alla 8a ora, mentre alla 72a tende a scomparire.

Ulteriore conferma dell’effetto antiaggregante piastrinico è osservabile da una ridotta produzione di malondialdeide, da ridotta produzione di trombossano (in maniera significativamente superiore alla riduzione di malondialdeide) e da significativa riduzione delle ? -tromboglobuline.

Il composto non influenza la biosintesi delle prostaglandine, tra l’altro, essendo sprovvisto di effetti antiinfiammatori saggiati con numerosi tests sia “in vivo” che “in vitro”.

Effetti farmacodinamici

L’effetto fibrinolitico associato è significativo, con un massimo verso la 2a ora del trattamento, e duraturo.

Questo è stato documentato sia da un aumento dei prodotti di degradazione fibrinogeno/fibrina, sia da una notevole riduzione del tempo di lisi delle euglobuline, sia da un aumento del consumo di fibrinogeno e plasminogeno plasmatici.

L’effetto anticoagulante è scarso ed è in particolare documentabile con l’analisi del tromboelastogramma che generalmente tende a portarsi su un “range” di normalità; l’analisi dei risultati sui vari steps della coagulazione depone a favore dell’ipotesi che questo effetto sia conseguenziale agli effetti farmacologici principali antiaggregante piastrinico e pro-fibrinolitico.

Efficacia e sicurezza clinica

La somministrazione della picotamide non ha causato alcun cambiamento dei parametri ematologici, urinari e chimico-clinici.

I risultati di un singolo studio clinico controllato, in doppio cieco, condotto in oltre 1200 pazienti diabetici di tipo 2 con vasculopatia periferica, seguiti per 2 anni, hanno dimostrato che picotamide alla dose di 600 mg 2 volte al giorno induce, in confronto a 320 mg/die di acido acetilsalicilico, una riduzione significativa della mortalità totale del 45% (dal 5,1% al 2,8%; ARR 2,3%; NNT 43; p=0,04), che può essere ascritta principalmente alla riduzione della mortalità vascolare. Tale studio ha inoltre dimostrato che picotamide è tanto efficace quanto l’acido acetilsalicilico nel ridurre il rischio di eventi cardiovascolari (infarto miocardio, ictus ischemico ed amputazione maggiore).


Plactidil 300 mg compresse: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Plactidil 300 mg compresse, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Plactidil 300 mg compresse

Assorbimento

Per via orale la picotamide monoidrata è rapidamente assorbita dal tratto gastrointestinale e raggiunge il picco di massima concentrazione entro la 1a ora dal trattamento.

Eliminazione

L’eliminazione prevalente avviene per via urinaria già subito dopo la 3a ora dal trattamento. Somministrazioni ripetute non danno origine a fenomeni di accumulo.


Plactidil 300 mg compresse: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Plactidil 300 mg compresse agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Plactidil 300 mg compresse è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Plactidil 300 mg compresse: dati sulla sicurezza

Studi di tossicità acuta, subacuta e cronica sono stati condotti nel ratto e nel topo.

Le vie di somministrazione impiegate sono state quella orale e quella intraperitoneale. La DL50 nel ratto è stata rispettivamente 685 + 27 mg/kg per via intraperitoneale, e > 3.000 mg/kg per via orale; nel topo 942 + 29 mg/kg per via intraperitoneale, e > 3.000 mg/kg per via orale.

Dal punto di vista tossicologico il composto è risultato perfettamente tollerato anche dopo trattamenti subacuti e cronici.

Inoltre la picotamide monoidrata non ha indotto effetti embriotossici e teratogeni.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Plactidil 300 mg compresse: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Plactidil 300 mg compresse

Plactidil 300 mg compresse: interazioni

Va evitata la somministrazione contemporanea di acido acetilsalicilico e di altri farmaci ad azione antiaggregante o anticoagulante.


Plactidil 300 mg compresse: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Plactidil 300 mg compresse: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

i Plactidil non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco