Platamine: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Platamine (Cisplatino): sicurezza e modo d’azione

Platamine (Cisplatino) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

PLATAMINE ha dimostrato elevata attività antitumorale sia come singolo agente, sia in combinazione con altri farmaci antitumorali specialmente nei tumori del testicolo e dell’ovaio.

Usato in polichemioterapia PLATAMINE si è dimostrato efficace contro altri tumori solidi: carcinoma della testa e del collo, della prostata e della vescica.

Dati preliminari indicano che PLATAMINE è attivo anche nei sarcomi, linfomi, cancro polmonare, cancro esofageo,cancro della tiroide, neuroblastoma e melanoma maligno.

Platamine: come funziona?

Ma come funziona Platamine? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Platamine

Si raccomanda un trattamento sintomatico. Vedere paragrafo 4.8 per possibili complicazioni. E’ essenziale esercitare cautela per evitare un sovradosaggio accidentale.

Un sovradosaggio acuto di cisplatino può causare insufficienza renale, insufficienza epatica, sordità, tossicità oculare (compreso il distacco della retina), mielosoppressione significativa, nausea e vomito intrattabile e/o neurite. Un sovradosaggio può essere fatale.

Non esiste un antidoto specifico in caso di sovradosaggio di cisplatino. Anche se l’emodialisi è iniziata 4 ore dopo il sovradosaggio, ha poco effetto sulla eliminazione del cisplatino dall’organismo in seguito a una forte e rapida fissazione di cisplatino alle proteine. Il trattamento in caso di sovradosaggio è costituito da misure di supporto generale.


Platamine: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Platamine, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Platamine

Categoria farmacoterapeutica: Antineoplastici – composti del platino. Codice ATC: L01XA01 PLATAMINE è un farmaco antitumorale, appartenente al gruppo dei composti inorganici, la cui efficacia antineoplastica è stata dimostrata in una grande varietà di tumori sperimentali. Il meccanismo d’azione antitumorale appare legato all’inibizione della sintesi del DNA: la configurazione “cis” favorisce la formazione di legami all’interno della struttura elicoidale del DNA.


Platamine: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Platamine agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Platamine è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Platamine: dati sulla sicurezza

Studi effettuati nell’uomo con cisplatino radioattivo hanno dimostrato che il farmaco si concentra nel rene, nel fegato e nell’intestino.

I livelli plasmatici di radioattività dopo somministrazione unica E.V. in bolus decadono secondo una curva bifasica, con una fase iniziale caratterizzata da una emivita di 25-49 minuti e una successiva più lenta di 58-73 ore.

Si può inoltre postulare l’esistenza di una terza fase escretoria, con emivita ancora più lunga, in base all’elevata concentrazione di platino persistente nel plasma al 21° giorno dopo la somministrazione. Durante la fase terminale della curva plasmatica, più del 90% del farmaco è legato alle proteine.

Il cisplatino viene escreto principalmente con le urine: tuttavia l’escrezione urinaria è incompleta in quanto solo il 27-45% di farmaco viene escreto nei primi 5 giorni.

L’escrezione urinaria di platino filtrabile è maggiore dopo infusione di 6 ore che dopo iniezione della stessa dose in 15 minuti.

Una diuresi forzata mediante idratazione o con infusione di mannitolo riduce la concentrazione urinaria di platino e, di conseguenza, potrebbe ridurre la nefrotossicità.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Platamine: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Platamine

Platamine: interazioni

Questo medicinale contiene 13,9 mmol (o 318,8 mg) di sodio per dose.

Da tenere in considerazione in persone con ridotta funzionalità renale o che seguono una dieta a basso contenuto di sodio.


Platamine: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Platamine: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Fertilità

E’ possibile che PLATAMINE abbia influenza sulla fertilità maschile e femminile.

Gravidanza

Il cisplatino ha dimostrato di essere mutagenico nelle colture batteriche e produce alterazioni cromosomiche nelle colture tissutali di cellule animali. Nei topi, il cisplatino ha azione teratogena ed embriotossica; pertanto, non è raccomandata la somministrazione di questo prodotto in donne gravide. Le donne in età fertile devono utilizzare adeguate misure contraccettive e la somministrazione del cisplatino va effettuata solo nei casi in cui i potenziali benefici superino i rischi di tale terapia. Nel caso di pazienti che restino gravide durante la terapia con il cispaltino, esse dovranno essere informate dei rischi per il feto.

Il cisplatino può essere tossico per il feto quando somministrato ad una donna incinta.

Durante il trattamento con cisplatino e per almeno i successivi 6 mesi, devono essere intraprese misure appropriate per evitare la gravidanza; questo vale per i pazienti di entrambi i sessi.

E’ raccomandata una consulenza genetica se il paziente desidera avere figli dopo la cessazione del trattamento.

Dal momento che un trattamento con cisplatino può causare sterilità irreversibile, si raccomanda che gli uomini che desiderino diventare padri in futuro, chiedano consiglio sulla crioconservazione di sperma prima del trattamento.

Allattamento

Il cisplatino viene escreto nel latte materno. I pazienti trattati con cisplatino non devono allattare.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco