Primbactam: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Primbactam (Aztreonam): sicurezza e modo d’azione

Primbactam (Aztreonam) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

PRIMBACTAM (aztreonam per iniezioni) è di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da gram-negativi "difficili". In particolare il prodotto trova indicazione nelle suddette infezioni in pazienti defedati e/o immunodepressi. Profilassi chirurgica: la somministrazione di PRIMBACTAM è in grado di ridurre l’incidenza delle infezioni post-operatorie in pazienti sottoposti a procedure chirurgiche classificate contaminate o potenzialmente contaminate.

Primbactam: come funziona?

Ma come funziona Primbactam? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Primbactam

Categoria farmacoterapeutica: Antibatterici betalattamici – Monobattami

Codice ATC: J01DF

Microbiologia:

PRIMBACTAM è attivo su un ampio spettro di germi patogeni aerobi gram-negativi. L’azione battericida di PRIMBACTAM deriva dall’inibizione della sintesi della parete cellulare batterica. Grazie alla sua struttura molecolare PRIMBACTAM possiede un alto grado di stabilità in presenza delle beta-lattamasi prodotte dalla maggior parte dei patogeni gram-negativi e gram-positivi. PRIMBACTAM mantiene la sua attività microbiologica in una vasta gamma di pH. PRIMBACTAM non induce attività betalattamasica. Inoltre PRIMBACTAM è in genere attivo verso i batteri resistenti ad altri antibiotici betalattamici a causa dell’inattivazione operata dalle betalattamasi. Molti ceppi di questi germi resistenti a più antibiotici sono sensibili a PRIMBACTAM. L’aztreonam è attivo in vitro verso la maggior parte dei ceppi dei seguenti microorganismi: Escherichia coli, Enterobacter spp., Klebsiella spp. (comprese K. pneumoniae e K. oxytoca), Proteus mirabilis, Proteus vulgaris, Morganella morganii (già Proteus morganii), Providencia spp. (incluse P. stuartii e P. rettgeri, già Proteus rettgeri), Pseudomonas spp. (inclusa P. aeruginosa), Serratia marcescens, Neisseria gonorrhoeae (inclusi i ceppi produttori di penicillinasi), Haemophilus influenzae (inclusi i ceppi ampicillino-resistenti ed altri ceppi produttori di penicillinasi), Citrobacter spp., alcuni ceppi di Acinetobacter calcoaceticus. Aztreonam è anche attivo in vitro verso vari altri patogeni. Tra questi microorganismi figurano: Salmonella spp., Shigella spp., Pasteurella multocida, Yersinia enterocolitica, Aeromonas hydrophila e Neisseria meningitidis.

Aztreonam e gli aminoglicosidi hanno mostrato in vitro di avere un effetto sinergico verso la maggior parte dei ceppi di P. aeruginosa, molti ceppi di Enterobacteriaceae ed altri microorganismi aerobi gram-negativi.

A causa della mancanza di attività di PRIMBACTAM sui microorganismi anaerobi (gram-positivi e gram-negativi), la normale microflora essenziale intestinale non viene alterata. Pertanto, i normali meccanismi di resistenza alla colonizzazione intestinale, rimangono inalterati. Prove di sensibilità: metodo di diffusione effettuato con dischi di 30

µg di Aztreonam, giudicato con il seguente criterio:

Diametro della zona (mm) Interpretazione

> 22 Sensibile (S)

16-21 Intermedio (I)

< 15 Resistente (R)

Metodi di diluizione: in brodo o in agar per determinare le MIC

MIC (µg/mL) Interpretazione

< 8 Sensibile (S)

16 Intermedio (I)

> 32 Resistente (R)


Primbactam: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Primbactam, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Primbactam

Cinetica dell’assorbimento: dosi somministrate i.v.: 500, 1000, 2000 mg. Picchi medi sierici 5′ dalla iniezione 58,2-

125-242 µg/mL. Dosi somministrate i.m.: 250, 500, 1000 mg. Picchi medi sierici ad 1 ora dalla iniezione: 11,6-22,0-46,5

µg/mL. Emivita plasmatica: 1,7 h. Legame proteico plasmatico: 56%. Volume di distribuzione: 0,18 L/kg.

Diffusione extravascolare del PRIMBACTAM

dopo una dose parenterale singola

Tessuto o liquido biologico Dose (g) Via di somministr. Concentr. medie (mcg/mL o mcg/g) Ore dalla sommin.
Fluidi
Liquido sinoviale 2 i.v. 102 1
Bile 1 i.v. 43 2
Liquido pericardico 2 i.v. 28 1
Liquido cerebrospinale
(meningi infiammate) 2 i.v. 4 4
Secrezione bronchiale 2 i.v. 5 3
Liquido interstiziale 1 i.v. 23 2
Liquido peritoneale (dopo somministrazioni multiple) 2 i.v. 12-90 1-6
Tessuti
Rene 2 i.v. 48 3
Prostata 1 i.m. 10 2
Polmone 2 i.v. 25 2
Pelle 2 i.v. 28 1
Femore 2 i.v. 41 1
Ovaia 2 i.v. 12 2
Muscoli scheletrici 2 i.v. 13 1

e 6600 µg/mL. Dosi somministrate i.m. 500, 1000 mg. Valori medi urinari nelle prime 2 ore: 500 µg/mL, 1200 µg/mL. L’escrezione urinaria, pari al 70% circa di una dose parenterale singola, è in genere completa a distanza di 12 ore dall’iniezione. Circa il 12% di una dose endovenosa

singola marcata è stato ritrovato nelle feci. PRIMBACTAM in soggetti sani non ha determinato alterazioni della funzionalità renale, controllata usando prove standard (creatinina sierica, clearance della creatinina, azotemia, analisi delle urine, totale delle proteine escrete) e prove speciali (escrezione delle n-acetil-beta-glucosaminidasi, alanina, aminopeptidasi e beta2-microglobulina). In pazienti con alterata funzionalità renale l’emivita sierica di PRIMBACTAM aumenta in misura significativa, per cui sono consigliabili aggiustamenti posologici (v. "Posologia e modo di somministrazione"). PRIMBACTAM si elimina dal siero sia mediante emodialisi che per dialisi peritoneale. PRIMBACTAM somministrato endovena raggiunge rapidamente concentrazioni terapeutiche nei liquidi dialitici peritoneali; viceversa PRIMBACTAM somministrato intraperitoneo con i liquidi dialitici, dà rapidamente luogo a concentrazioni sieriche terapeutiche. Nei pazienti con grave insufficienza epatica, l’emivita sierica di PRIMBACTAM è lievemente prolungata. La cinetica dell’aztreonam nei pazienti pediatrici varia a seconda dell’età.


Primbactam: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Primbactam agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Primbactam è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Primbactam: dati sulla sicurezza

Tossicità acuta: nel topo i.v. DL50 = 3300 mg/kg. Nel topo

p.o. non letale fino a 5600 mg/kg. Nel ratto i.p. DL50 = 6600 mg/kg.

Tossicità subacuta: nei ratti trattati 2 settimane con una dose giornaliera di 2400 mg/kg: nessun effetto significativo di tossicità.

Teratogenicità: nei ratti e nei conigli nessun segno di embriotossicità, fetotossicità o teratogenicità.

Mutagenesi e riproduzione: PRIMBACTAM non produce alterazioni mutagene in modelli standard di laboratorio e nessun effetto dannoso sulla riproduzione di due

generazioni di ratti trattati a dosi di 150 e 600 mg/kg/die. Tossicità cronica (6 mesi): nel cane, nel ratto e nel topo non sono state rilevate alterazioni tossiche specifiche.

Ototossicità: nei ratti neonati trattati per 10 giorni nessun segno di ototossicità.

Carcinogenesi, mutagenesi e alterazione della

funzione riproduttiva: non sono stati condotti studi di carcinogenicità negli animali. Studi di tossicità genetica in vivo ed in vitro non hanno mostrato segni di mutagenicità. Studi sulla riproduzione nei ratti non hanno mostrato segni di alterazione della funzione riproduttiva.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Primbactam: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Primbactam

Primbactam: interazioni

La concomitante somministrazione di probenicid o furosemide e aztreonam causa aumenti clinicamente non significativi dei livelli sierici di aztreonam.

I risultati farmacologici dopo somministrazione endovenosa di una dose singola di PRIMBACTAM con gentamicina, metronidazolo, clindamicina, nafcillina e cefradina non hanno evidenziato alcuna interazione farmacocinetica significativa.

Le associazioni di PRIMBACTAM con penicilline, cefalosporine, aminoglicosidi, clindamicina e metronidazolo hanno mostrato in vitro di avere un effetto additivo o sinergico senza evidenza di antagonismo. Tuttavia è stato riscontrato che determinati antibiotici (ad es, cefoxitina, imipenem) provocano, a causa dell’induzione di beta- lattamasi, antagonismo con molti beta lattamici, compreso aztreonam, nei confronti di certi aerobi gram-negativi, quali Enterobacter species e Pseudomonas species.

Deve essere intrapreso un monitoraggio adeguato quando gli anticoagulanti vengono prescritti in concomitanza. Possono essere necessari aggiustamenti della posologia degli anticoagulanti orali per mantenere il livello di anticoagulazione desiderato (vedere paragrafo 4.4 e 4.8).

L’assunzione di bevande alcoliche durante la terapia con PRIMBACTAM non provoca disturbi, contrariamente a quanto avviene per il cefamandolo, il moxalactam ed il cefoperazone.


Primbactam: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Primbactam: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono stati eseguiti studi degli effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchine.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco