Tracrium: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Tracrium soluzione iniettabile per uso endovenoso (Atracurio Besilato): sicurezza e modo d’azione

Tracrium soluzione iniettabile per uso endovenoso (Atracurio Besilato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

TRACRIUM è un bloccante neuromuscolare non depolarizzante altamente selettivo, da utilizzare in anestesia per facilitare l’intubazione tracheale e per ottenere il rilasciamento muscolare in un vasto ambito di procedure chirurgiche che lo richiedono e nella ventilazione controllata. Esso è anche indicato per facilitare la ventilazione controllata in pazienti ricoverati presso Unità di Terapia Intensiva.

TRACRIUM è inoltre idoneo per il mantenimento del rilasciamento muscolare durante l’intervento di taglio cesareo.

Tracrium soluzione iniettabile per uso endovenoso: come funziona?

Ma come funziona Tracrium soluzione iniettabile per uso endovenoso? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Tracrium soluzione iniettabile per uso endovenoso

Categoria farmacoterapeutica: miorilassanti ad azione periferica. Codice ATC: M03AC04 . L’atracurio besilato, agisce a livello della giunzione neuromuscolare antagonizzando con meccanismo competitivo l’azione dell’acetilcolina sui recettori colinergici della membrana post-sinaptica, causando blocco neuromuscolare.

Esso non ha effetti sulla pressione endooculare, il che lo rende idoneo all’impiego in chirurgia oftalmica.

Studi condotti sull’ipertermia maligna in animali sensibili (suini) e studi clinici in pazienti suscettibili di ipertermia maligna indicano che l’atracurio non innesca questa sindrome.

Popolazione pediatrica

Nei neonati dati di letteratura limitati suggeriscono la variabilità nel tempo di inizio e la durata d’azione di atracurio in questa popolazione rispetto ai bambini (vedere paragrafo 4.2).


Tracrium soluzione iniettabile per uso endovenoso: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Tracrium soluzione iniettabile per uso endovenoso, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Tracrium soluzione iniettabile per uso endovenoso

Metabolismo

L’atracurio viene degradato in metaboliti inattivi principalmente attraverso un meccanismo spontaneo di decomposizione non-enzimatica definito "eliminazione Hoffmann" che avviene a pH e temperatura fisiologici, e attraverso idrolisi degli esteri catalizzata da esterasi non specifiche.

Prove effettuate utilizzando il plasma di pazienti con bassi livelli di pseudocolinesterasi hanno evidenziato che l’inattivazione di atracurio procede invariata.

Variazioni del pH plasmatico e della temperatura corporea, entro i limiti fisiologici, non modificano significativamente la durata d’azione di atracurio. Tuttavia, poichè un pH elevato inattiva l’atracurio, questo non deve essere miscelato nella stessa siringa con tiopentone o con qualsiasi altro agente alcalino (vedere paragrafì 4.4 e 6.2).

Eliminazione

La fine del blocco neuromuscolare provocato da atracurio è indipendente dalla metabolizzazione ed escrezione del composto da parte del fegato o dei reni. La sua durata d’azione non è verosimilmente modificata da insufficienza della funzione renale, epatica o circolatoria.

L’emivita di eliminazione di atracurio è pari a circa 20 minuti, ed il volume di distribuzione è di 0,16L/Kg. L’atracurio è legato alle proteine plasmatiche per l’82%.

Popolazioni speciali di pazienti

L’emofiltrazione e la diafiltrazione influiscono solo minimamente sui livelli plasmatici dell’atracurio e dei suoi metaboliti, inclusa la laudanosina. Non sono noti gli effetti né dell’emodialisi né dell’emoperfusione sui livelli plasmatici dell’atracurio e dei suoi metaboliti.


Tracrium soluzione iniettabile per uso endovenoso: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Tracrium soluzione iniettabile per uso endovenoso agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Tracrium soluzione iniettabile per uso endovenoso è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Tracrium soluzione iniettabile per uso endovenoso: dati sulla sicurezza

L’Atracurio è stato valutato in tre test di mutagenesi a breve termine. Non è stato mutageno nel test in vitro della salmonella Ames a concentrazioni fino a 1000 microgrammi/piastra né con un test su midollo osseo di topo in vivo fino alle dosi che hanno indotto il blocco neuromuscolare.

In un secondo test in vitro, su cellule di linfoma di topo, effetti mutageni non sono stati osservati fino a dosi di 60 microgrammi/ml che hanno provocato la morte fino al 50% delle cellule trattate. Un’azione moderatamente mutagena si è vista a concentrazioni di 80 microgrammi/ml in assenza di un agente metabolizzante e un’azione debolmente mutagena a concentrazioni molto elevate (1200 microgrammi/ml) quando sono stati aggiunti enzimi metabolizzanti. Ad entrambe le concentrazioni oltre l’80% delle cellule sono state uccise.

Cancerogenesi

Non sono stati condotti studi di cancerogenesi.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Tracrium soluzione iniettabile per uso endovenoso: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Tracrium soluzione iniettabile per uso endovenoso

Tracrium soluzione iniettabile per uso endovenoso: interazioni

Il blocco neuromuscolare provocato da atracurio può essere potenziato dall’uso concomitante di anestetici inalatori, come l’alotano, l’isoflurano e l’enflurano.

In comune con tutti i bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti l’aumento dell’ampiezza del blocco neuromuscolare e/o della sua durata può essere una conseguenza dell’interazione con:

antibiotici, compresi gli aminoglicosidi, i polimixine, spectinomicina, tetracicline, lincomicina, clindamicina e vancomicina;

betabloccanti: propranololo, oxprenololo;

farmaci antiaritmici: calcio antagonisti, lidocaina, procainamide e chinidina;

diuretici: furosemide e potenzialmente mannitolo, diuretici tiazidici e acetazolamide;

magnesio solfato;

chetamina;

sali di litio;

bloccanti gangliari: trimetafano, esametonio

Raramente, alcuni farmaci possono aggravare o smascherare miastenia latente o effettivamente indurre una sindrome miastenica; una maggiore sensibilità all’atracurio sarebbe la conseguenza di tale sviluppo. Tali farmaci comprendono diversi antibiotici, beta-bloccanti (propranololo, oxprenololo), farmaci antiaritmici (procainamide, chinidina), farmaci antireumatici (clorochina, D- penicillamina), trimetafano, clorpromazepina, steroidi, fenitoina e litio.

L’insorgenza di blocco neuromuscolare non depolarizzante rischia di essere ritardata e la durata del blocco ridotta in pazienti che ricevono terapia anticonvulsivante cronica.

La somministrazione di combinazioni di agenti bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti in associazione con atracurio può produrre un certo grado di blocco neuromuscolare superiore a quanto atteso con la somministrazione di una dose totale equipotente di atracurio. Combinazioni diverse di farmaci possono dare effetti sinergici differenti.

Per prolungare l’azione di blocco neuromuscolare di agenti non -depolarizzanti, come atracurio, non si devono somministrare miorilassanti depolarizzanti, come la succinilcolina, perché ciò può dare origine ad un "blocco misto", difficile da risolvere con farmaci anticolinesterasici.

Il trattamento con farmaci anticolinesterasici, comunemente utilizzati nel trattamento della malattia di Alzheimer, come ad esempio il donepezil, può accorciare la durata e ridurre l’entità del blocco neuromuscolare con atracurio.


Tracrium soluzione iniettabile per uso endovenoso: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Tracrium soluzione iniettabile per uso endovenoso: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Questa precauzione non è rilevante per l’uso di atracurio. L’atracurio viene sempre utilizzato in combinazione con un anestetico per via sistemica e quindi ci si deve attenere alle usuali precauzioni relative allo svolgimento di attività dopo anestesia generale.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco