Travisco: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Travisco 200 mg (Trapidil): sicurezza e modo d’azione

Travisco 200 mg (Trapidil) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Cardiopatia ischemica. Prevenzione della restenosi dopo angioplastica coronarica.

Travisco 200 mg: come funziona?

Ma come funziona Travisco 200 mg? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Travisco 200 mg

Categoria farmacoterapeutica: altri vasodilatatori usati nelle malattie cardiache.

Codice ATC: C01DX11.

Principio attivo di TRAVISCO é Trapidil, una sostanza recentemente sviluppata, appartenente al gruppo delle triazolopirimidine, dotata di attivita’ antiaggregante piastrinica ed antiischemica.

L’attivita’ antiaggregante piastrinica e cardiovascolare di Trapidil derivano dalle sue azioni antitrombossanica ed antifosfodiesterasica.

Il profilo di attivita’ antiaggregante piastrinica di Trapidil e’ originale e ad ampio spettro essendo attivo nei confronti di vari agenti aggreganti (collagene, ADP, acido arachidonico, PAF, adrenalina, calcio ionoforo, serotonina), come verificato «in vitro» ed «in vivo», nel plasma ricco di piastrine e nel sangue in toto.

Diversamente dagli antiaggreganti inibitori della cicloossigenasi, l’azione di Trapidil avviene ad una tappa avanzata della sintesi degli eicosanoidi con inibizione della biosintesi piastrinica di trombossano e potenziamento degli effetti della prostaciclina.

Contrariamente ad altri preparati ad attivita’ antiaggregante piastrinica, Trapidil e’ in grado di indurre disaggregazione delle piastrine aggregate dall’acido arachidonico.

Trapidil induce vasodilatazione arteriosa e venosa con conseguente riduzione delle resistenze periferiche e della pressione venosa nei distretti vascolari coronarico e periferico.

Tale effetto e’ particolarmente evidente a livello del circolo coronarico dove si osserva aumento del flusso ematico e diminuzione delle resistenze. In analogia alla nitroglicerina, Trapidil esplica la sua azione prevalentemente a livello dei rami coronarici epicardici, escludendo in tal modo la possibilita’ di un sequestro di sangue dalle zone ischemiche.

Trapidil e’ pertanto indicato nelle situazioni cliniche correlabili ad iperaggregabilita’ piastrinica ed a ridotta perfusione arteriosa, ove sia richiesta un’azione antitrombotica ed un’azione di miglioramento del circolo.

Trapidil, inoltre, inibisce la proliferazione cellulare della miointima arteriosa (prove in vitro e in vivo) antagonizzando l’attivita’ del fattore di crescita derivato dalle piastrine, PDGF (Platelet Derived Growth Factor).

Dato che l’aggregazione piastrinica e la liberazione del PDGF sono implicate nella patogenesi della restenosi dopo angioplastica transluminale, prove sperimentali su modelli animali e studi clinici hanno dimostrato che Trapidil e’ efficace nel prevenire la restenosi dopo angioplastica coronarica.


Travisco 200 mg: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Travisco 200 mg, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Travisco 200 mg

La presente formulazione possiede caratteristiche farmacocinetiche tali da renderla idonea ad un rilascio controllato del principio attivo, consentendo ritmi di somministrazione intervallati di 12 ore.

Trapidil si distribuisce rapidamente ai vari organi e tessuti, dai quali e’ successivamente ceduto al compartimento centrale. La trasformazione in metaboliti inattivi avviene a livello epatico.

Trapidil viene eliminato essenzialmente per via renale entro 48 ore dalla somministrazione sotto forma di metaboliti, in parte coniugati, derivanti da deetilazione del gruppo 7-aminico e in minor misura per ossidrilazione.

La somministrazione protratta non da’ luogo a fenomeni di accumulo.


Travisco 200 mg: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Travisco 200 mg agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Travisco 200 mg è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Travisco 200 mg: dati sulla sicurezza

I risultati degli studi di tossicità per somministrazioni ripetute hanno evidenziato che trattamenti per os della durata di 24 settimane sono stati ben tollerati fino a 60 mg/Kg nel ratto e nel cane. Trattamenti per via i.v. della durata di 4 settimane sono stati ben tollerati nel ratto e nel cane fino a 10 mg/Kg.

Trapidil e’ privo di effetti tossici diretti sulla fertilita’, sulla funzione riproduttiva, sull’organogenesi e sullo sviluppo peri- post-natale nel ratto e nel coniglio.

In tutti i tests effettuati con il Trapidil non è stato rilevato alcun effetto mutageno.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Travisco 200 mg: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Travisco 200 mg

Travisco 200 mg: interazioni

L’assunzione concomitante di alcool può potenziare l’effetto ipotensivo. In caso di somministrazione contemporanea ad antiipertensivi si può osservare un potenziamento dell’effetto ipotensivo. L’uso concomitante di Trapidil con anticoagulanti potrebbe aumentare l’effetto anticoagulante.


Travisco 200 mg: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Travisco 200 mg: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Poiché possono verificarsi capogiri conseguenti agli effetti vasodilatatori del prodotto, i pazienti dovrebbero essere avvertiti di prestare attenzione nell’uso di macchinari e nella guida di autoveicoli. La velocità di reazione necessaria per guidare un veicolo o usare una macchina potrebbe risultare particolarmente ridotta quando il prodotto viene usato in combinazione con l’alcool.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco