Triacort: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Triacort (Triamcinolone Acetonide): sicurezza e modo d’azione

Triacort (Triamcinolone Acetonide) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

La somministrazione intramuscolare di TRIACORT (sospensione iniettabile di Triamcinolone Acetonide) è indicata per la terapia corticosteroidea sistemica in condizioni morbose quali sindromi allergiche (per controllare condizioni gravi o debilitanti non trattabili in maniera convenzionale), dermatosi, artrite reumatoide generalizzata ed altre affezioni del tessuto connettivo. La via intramuscolare di somministrazione è particolarmente utile nelle suddette malattie quando non sia attuabile la terapia corticosteroidea orale.

TRIACORT può essere inoltre somministrato per via intra-articolare o intraborsale e direttamente nelle guaine tendinee e nelle formazioni cistiche tendinee.

Queste modalità di somministrazione consentono di attuare una valida terapia locale a breve termine del dolore, della tumefazione e della rigidità articolare conseguenti ad artrite traumatica o reumatoide, osteoartrite, sinovite, borsite e tenosite.

Nel trattamento delle malattie artritiche generalizzate, l’iniezione intra- articolare di triamcinolone acetonide va intesa a sussidio delle altre misure terapeutiche convenzionali. Processi morbosi a carattere circoscritto quali l’artrite traumatica o la borsite, possono rappresentare tipiche indicazioni per una terapia condotta esclusivamente per via intra-articolare.

Triacort: come funziona?

Ma come funziona Triacort? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Triacort

Categoria farmacoterapeutica: corticosteroidi sistemici, codice ATC: H02AB08.

Triamcinolone Acetonide è un corticosteroide glucocorticoide sintetico con marcata azione antinfiammatoria, in sospensione acquosa sterile, per uso iniettabile intramuscolare, intra-articolare e intraborsale.

Non usare questa formulazione per iniezione endovenosa, intradermica, sottotendinea, endonasale (turbinati), sottocongiuntivale, retrobulbare o intravitreale (intraoculare), epidurale o intratecale.

Triamcinolone acetonide ha una lunga durata d’azione che può essere permanente o prolungata per un periodo di diverse settimane.

I glucocorticoidi di origine naturale (idrocortisone), che causano anche ritenzione salina, sono utilizzati come terapia sostitutiva negli stati di insufficienza corticosurrenalica. Gli analoghi sintetici, come il triamcinolone, vengono utilizzati soprattutto per i loro potenti effetti antinfiammatori in diverse patologie.

Studi clinici hanno dimostrato che dopo una dose singola da 60 a 100 mg di triamcinolone acetonide,la soppressione dell’attività surrenalica si verifica tra le 24 e le 48 ore per poi tornare a valori normali, generalmente in 30-40 giorni. Questi risultati sono strettamente correlati alla prolungata azione terapeutica raggiunta con questo prodotto.


Triacort: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Triacort, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Triacort

Dopo somministrazione endovenosa di 80 mg (dose media) e di 10 mg/Kg (dose elevata) di Triamcinolone acetonide in forma di estere fosforico, il volume di distribuzione è rispettivamente di 99,5 l e di 148 l. La cinetica del prodotto non è lineare, infatti è stata dimostrata una differenza

significativa nella clearance del principio attivo (45.2 l/h vs 69.5 l/h), quando questi è somministrato in dose media o in dose elevata.

Quando il Triamcinolone acetonide è somministrato per via intra-articolare alle dosi di 10,20 o 40 mg, la sua presenza nel plasma è rilevabile per più di due settimane. La curva di concentrazione plasmatica declina in modo triesponenziale.

Dopo somministrazione intra-articolare l’emivita plasmatica della fase terminale è di 3,2 / 6,4 giorni, mentre dopo somministrazione endovenosa non presenta differenze significative (88 vs 87 min).

La clearance totale corporea dopo somministrazione intra-articolare (38.8 /

62.9 l/h), confrontata con la clearance totale dopo somministrazione endovenosa (69.5 l/h), conferma il completo assorbimento dal sito di iniezione.

Il tempo medio di permanenza (MRT) è compreso tra i 3,2 / 4,3 giorni. Il Triamcinolone è scarsamente legato alle proteine plasmatiche.


Triacort: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Triacort agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Triacort è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Triacort: dati sulla sicurezza

La sicurezza preclinica del prodotto come osservata al momento dell’autorizzazione all’immissione in commercio è stata ampiamente superata dall’uso clinico più che trentennale della sostanza e dalla farmacovigilanza successiva alla commercializzazione.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Triacort: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Triacort

Triacort: interazioni

Iniezioni di Amfotericina B ed agenti che causano diminuzione di potassio: i soggetti che assumono tali agenti devono essere monitorati per possibile ipopotassiemia.

Anticolinesterasici: si possono verificare reazioni di antagonismo con questo agente.

Anticoagulanti orali: i corticosteroidi possono sia aumentare che diminuire l’azione anticoagulante; è necessario quindi controllare strettamente i soggetti che assumono sia gli anticoagulanti orali che i corticosteroidi.

Antidiabetici: i corticosteroidi possono aumentare la glicemia; è necessario controllare strettamente i soggetti diabetici, soprattutto nel momento in cui iniziano, interrompono o modificano il dosaggio della terapia corticosteroidea.

Farmaci antitubercolari: le concentrazioni sieriche di isoniazide possono risultare diminuite.

Ciclosporina: è stata notata un’aumentata attività sia dei farmaci corticosteroidei che della ciclosporina qualora vengano assunti contemporaneamente.

Glicosidi digitalici: si può verificare un possibile aumento della tossicità della digitale qualora somministrata contemporaneamente con i farmaci corticosteroidei.

Estrogeni, compresi gli anticoncezionali orali: si può verificare un aumento sia dell’emivita che della concentrazione dei corticosteroidi, mentre è possibile una diminuzione della clearance.

Induttori degli enzimi epatici (per es. barbiturici, fenitoina, carbamazepina, rifampicina): si è notato aumento della clearance metabolica di triamcinolone acetonide; controllare strettamente i soggetti che assumono tali terapie ed eventualmente modificare il dosaggio dei corticosteroidi.

Ormone della crescita umano (per es. somatrem): può essere inibito l’effetto stimolante la crescita.

Ketoconazolo: si può verificare una diminuzione della clearance dei farmaci corticosteroidei con conseguente aumento degli effetti.

Miorilassanti non-depolarizzanti: i corticosteroidi possono diminuire oppure aumentare l’azione bloccante neuromuscolare.

Agenti antinfiammatori non steroidei (FANS): i corticosteroidi possono aumentare l’incidenza e/o la gravità del sanguinamento e dell’ulcerazione gastrointestinale causate dai FANS. Inoltre, i corticosteroidi possono ridurre i livelli sierici del salicilato con conseguente diminuzione dell’efficacia.

Al contrario, interrompere la somministrazione dei corticosteroidi durante la terapia con alte dosi di salicilato potrebbe provocare tossicità da salicilato.

Nei soggetti con ipoprotrombinemia l’associazione tra corticosteroidi ed aspirina dovrebbe essere somministrata con prudenza.

Farmaci tiroidei: la clearance metabolica dei corticosteroidi è diminuita nei soggetti ipotiroidei ed aumentata negli ipertiroidei. Il dosaggio dei corticosteroidi deve essere riequilibrato in caso di mutamenti nello stato della tiroide.

Vaccini: i soggetti in terapia con corticosteroidi che vengono vaccinati possono presentare complicazioni neurologiche e perdita della risposta anticorpale.


Triacort: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Triacort: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. Tuttavia, data la possibile comparsa di effetti indesiderati a carico del Sistema Nervoso Centrale (per esempio vertigine), è opportuno informare il paziente di tale eventualità.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco