Unidur: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Uni-dur (Teofillina Anidra): sicurezza e modo d’azione

Uni-dur (Teofillina Anidra) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Uni-Dur compresse a rilascio prolungato da 400 e 600 mg è indicato per la terapia e la prevenzione dei sintomi dell’asma e del broncospasmo reversibile associato a bronchiti croniche ed enfisema negli adulti e nei ragazzi oltre i 12 anni.

Come per gli altri prodotti a rilascio prolungato base di teofillina, Uni-Dur a rilascio prolungato compresse non è indicato nei pazienti con provato status asmatico o con episodi acuti di broncospasmo.

Uni-dur: come funziona?

Ma come funziona Uni-dur? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Uni-dur

La teofillina rilassa direttamente la muscolatura liscia delle vie aeree bronchiali e dei vasi sanguigni polmonari, agendo soprattutto come broncodilatatore. L’esatto meccanismo d’azione è ancora incerto. Sebbene la teofillina provochi l’inibizione della fosfodiesterasi con un conseguente aumento dell’AMP-ciclico intracellulare, altri agenti caratterizzati da un meccanismo di azione analogo non sono associati ad alcuna broncodilatazione dimostrabile. Altri meccanismi proposti, ma non dimostrati includono: un effetto di translocazione di calcio intracellulare, antagonismo delle prostaglandine, stimolazione endogena delle catecolamine, inibizione del metabolismo del GMP-ciclico ed antagonismo dei recettori adenosinici.

La teofillina esercita un effetto cronotropo ed inotropo positivo e stimola anche il sistema nervoso centrale.

In vitro la teofillina dimostra sinergismo con i beta-agonisti; in vivo i dati dimostrano un effetto additivo con l’uso combinato.


Uni-dur: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Uni-dur, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Uni-dur

La concentrazione serica di teofillina riflette l’incidenza del metabolismo epatico dal momento che solo piccoli quantitativi vengono escreti in forma immodificata. La teofillina viene metabolizzata nel fegato per idrossilazione e demetilazione ad acido 1,3-dimetilureico (40-50%) 3-metilxantina (10-15%) e quantità inferiori di 1-metilxantina. Pazienti anziani possono espellere una frazione significativamente più elevata della dose di teofillina come acido 1-metilurico ed una frazione inferiore di teofillina.

Negli adulti, la caffeina prodotta dal metabolismo della teofillina, si metabolizza rapidamente. I metaboliti della teofillina vengono escreti nell’urina, come pure circa il 10% della dose somministrata di teofillina in forma immodificata.

La teofillina si lega moderatamente (circa il 60%) alle proteine plasmatiche. Il legame proteico si riduce negli anziani e negli adulti affetti da disturbi epatici. L’emivita media negli adulti non fumatori è di circa 7,7 ore (range compreso tra 3-15 ore).

Nei bambini di età compresa tra 1 e 16 anni l’emivita è ridotta (± 3,5 ore). Nei fumatori l’emivita della teofillina è generalmente ridotta a 4-5 ore. Questa riduzione può persistere da 6 mesi a 2 anni dopo l’interruzione dell’uso di tabacco.

L’emivita della teofillina può essere prolungata negli alcolisti cronici, particolarmente in quelli affetti da malattie epatiche (cirrosi od insufficienza epatica), in pazienti con insufficienza cardiaca congestizia, in pazienti oltre i 55 anni di età, in quei pazienti che assumono certi farmaci (vedere punto "Interazioni"), in caso di infezione virale, di febbre più alta di 38.5 °C e di dieta ricca di carboidrati.

La teofillina viene assorbita dopo somministrazione di una dose singola di Uni-Dur compresse a rilascio prolungato in modo completo, analogamente a quanto accade dopo la somministrazione della teofillina in soluzione orale, sebbene il cibo rallenti la velocità di assorbimento (Tmax approssimativamente 17,1 ore mangiando e 13,6 ore digiunando).

È stata dimostrata la bioequivalenza tra somministrazione mattutina e serale di una compressa di Uni-Dur a rilascio prolungato da 600 mg una volta al giomo per 5 giorni, alle 8 di mattina o alle 8 di sera. I profili serici medi erano generalmente identici per i due regimi AM e PM: Cmax 10,64 vs 10,25 mcg/ml; Cmin 4,49 vs 4,32 mcg/ml e la percentuale di variazione normalizzata a Cmedio era 95 vs 87%. Tuttavia il Tmax medio per il dosaggio del mattino era 8,89 ore e per quello serale 12,44 ore.


Uni-dur: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Uni-dur agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Uni-dur è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Uni-dur: dati sulla sicurezza

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Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Uni-dur: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Uni-dur

Uni-dur: interazioni

Interazioni farmaco/farmaco: è stato riscontrato un sinergismo tossico con efedrina e può verificarsi con altri broncodilatatori simpaticomimetici.

Esiste un sinergismo tra teofillina e beta 2-mimetici.

È stato riportato un incremento nei livelli serici di teofillina quando questa veniva somministrata con allopurinolo (a dose elevata), cimetidina, eritromicina, troleandomicina, ciprofloxacina ed altri chinoloni, litio carbonato e contraccettivi orali.

La clearance renale del litio può essere aumentata dalla concomitante somministrazione di teofillina.

È meglio evitare beta-bloccanti non selettivi in pazienti che richiedono teofillina a causa di una attività farmacologica antagonista. Inoltre, la clearance della teofillina può essere ridotta.

La contemporanea somministrazione di teofillina e barbiturici, carbamazepina, fenitoina, isoprenalina, rifampicina, sulfinpirazone e altri induttori di enzimi epatici microsomiali possono incrementare il metabolismo e la clearance della teofillina.

04.5 Interazioni farmaco/test di laboratorio: i metaboliti e gli altri farmaci generalmente non interferiscono con i risultati dei metodi analitici correntemente disponibili, inclusa la cromatografia liquida ad alta pressione e le tecniche immunoassay per misurare i livelli serici di teofillina.

Altri metodi analitici nuovi sono attualmente in uso. Il medico deve porre attenzione ai metodi di laboratorio usati e al fatto che altri farmaci possano interferire con il saggio della teofillina.

04.5 Interazioni farmaco/cibo: il grado di assorbimento della teofillina da Uni-Dur compresse, quando somministrata vicino o immediatamente dopo una colazione ad elevato apporto di grassi, è simile. Il tempo necessario a raggiungere il picco è ritardato, ma senza implicazioni cliniche.


Uni-dur: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Uni-dur: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non applicabile.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco