Venogamma Polivalente: è un farmaco sicuro?

Venogamma polivalente (Immunoglobulina Umana Uso Endovenoso): sicurezza e modo d’azione

Venogamma polivalente (Immunoglobulina Umana Uso Endovenoso) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Tutte le forme di affezioni congenite od acquisite da carenza di anticorpi (agammaglobulinemia, ipogammaglobulinemia, ecc).

Immunizzazione passiva contro l’epatite A ed il morbillo o, in mancanza di immunoglobuline specifiche, contro altre infezioni virali a ricorrenza endemica (ad esempio rosolia, parotite, varicella).

Gravi infezioni batteriche generalizzate con complicanze settiche o tossiche, ad integrazione della terapia con antibiotici.

Venogamma polivalente: come funziona?

Ma come funziona Venogamma polivalente? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Venogamma polivalente

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Venogamma polivalente: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Venogamma polivalente, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Venogamma polivalente

L’emivita plasmatica corrisponde esattamente a quella delle immunoglobuline naturali ed è soggetta allo stesso tipo di variazioni legate al catabolismo individuale ed alla condizione patologica.


Venogamma polivalente: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Venogamma polivalente agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Venogamma polivalente è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Venogamma polivalente: dati sulla sicurezza

Venogamma Polivalente, somministrato per via endovenosa in dosi proporzionalmente molto superiori a quelle consigliate in terapia umana, risulta praticamente sprovvisto di tossicità acuta e protratta sui comuni animali di laboratorio.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Venogamma polivalente: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Venogamma polivalente

Venogamma polivalente: interazioni

Venogamma Polivalente non presenta interazioni medicamentose con altri farmaci. Deve tuttavia essere considerato che, dopo la somministrazione endovenosa di immunoglobuline a molecola intera e immodificata, quindi a emivita fisiologica, dovrebbe in generale essere evitata per almeno tre mesi la pratica della vaccinazione, dato che le immunoglobuline somministrate potrebbero interferire con l’efficacia dell’immunizzazione attiva.


Venogamma polivalente: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Venogamma polivalente: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Nessuna interferenza.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco