Adcetris: a cosa serve e come si usa

Adcetris 50 mg soluzione per infusione (Brentuximab Vedotin): indicazioni e modo d’uso

Adcetris 50 mg soluzione per infusione (Brentuximab Vedotin) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Linfoma di Hodgkin

ADCETRIS è indicato in combinazione con doxorubicina, vinblastina e dacarbazina (AVD) per pazienti adulti non precedentemente trattati affetti da linfoma di Hodgkin (HL) CD30+ in Stadio IV, (vedere paragrafì 4.2 e 5.1).

ADCETRIS è indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da HL CD30+ ad aumentato rischio di recidiva o progressione in seguito a trapianto di cellule staminali autologhe (ASCT) (vedere paragrafo 5.1).

ADCETRIS è indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da linfoma di Hodgkin (HL) CD30+ recidivante o refrattario:

in seguito ad ASCT oppure

in seguito ad almeno due precedenti regimi terapeutici, quando l’ASCT o la polichemioterapia non è un’opzione terapeutica.

Linfoma anaplastico a grandi cellule sistemico

ADCETRIS è indicato in combinazione con ciclofosfamide, doxorubicina e prednisone (CHP) per pazienti adulti non precedentemente trattati affetti da linfoma anaplastico a grandi cellule sistemico (sALCL) (vedere paragrafo 5.1).

ADCETRIS è indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da sALCL recidivante o refrattario. Linfoma cutaneo a cellule T

ADCETRIS è indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da linfoma cutaneo a cellule T (CTCL) CD30+ sottoposti ad almeno 1 precedente terapia sistemica (vedere paragrafo 5.1).

Adcetris 50 mg soluzione per infusione: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Adcetris 50 mg soluzione per infusione è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se però non ricordate come prendere Adcetris 50 mg soluzione per infusione ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Adcetris 50 mg soluzione per infusione

ADCETRIS deve essere somministrato sotto la supervisione di un medico esperto nell’uso di medicinali antineoplastici.

Posologia

Pazienti con HL non precedentemente trattato

La dose raccomandata in combinazione con la chemioterapia (doxorubicina [A], vinblastina [V] e dacarbazina [D] [AVD]) è di 1,2 mg/kg somministrati come infusione endovenosa di 30 minuti nei giorni 1 e 15 di ciascun ciclo di 28 giorni per 6 cicli (vedere paragrafo 5.1).

A partire dalla prima dose, si raccomanda una profilassi primaria con fattore di crescita (G-CSF) di supporto per tutti i pazienti con HL non precedentemente trattato che ricevono la terapia combinata (vedere paragrafo 4.4).

Fare riferimento ai Riassunti delle caratteristiche del prodotto (RCP) degli agenti chemioterapici somministrati in combinazione con ADCETRIS per pazienti con HL non precedentemente trattato.

HL ad aumentato rischio di recidiva o progressione

La dose raccomandata è di 1,8 mg/kg somministrata per infusione endovenosa nell’arco di 30 minuti ogni 3 settimane.

Il trattamento con ADCETRIS deve iniziare successivamente a recupero dopo l’ASCT, in base al giudizio clinico. Questi pazienti devono ricevere fino a un massimo di 16 cicli (vedere paragrafo 5.1).

HL recidivante o refrattario

La dose raccomandata è 1,8 mg/kg somministrata per infusione endovenosa nell’arco di 30 minuti ogni 3 settimane.

La dose iniziale raccomandata per il ritrattamento di pazienti che hanno risposto a un precedente trattamento con ADCETRIS è 1,8 mg/kg somministrata per infusione endovenosa nell’arco di

30 minuti ogni 3 settimane. In alternativa, il trattamento può essere iniziato con l’ultima dose tollerata (vedere paragrafo 5.1).

Il trattamento deve essere proseguito fino a progressione della malattia o al manifestarsi di tossicità inaccettabile (vedere paragrafo 4.4).

I pazienti con malattia stabilizzata o in miglioramento devono ricevere un minimo di 8 cicli e fino a un massimo di 16 cicli (circa 1 anno) (vedere paragrafo 5.1).

sALCL non precedentemente trattato

La dose raccomandata in combinazione con la chemioterapia (ciclofosfamide [C], doxorubicina [H] e prednisone [P]; [CHP]) è di 1,8 mg/kg somministrati come infusione endovenosa di 30 minuti ogni

3 settimane per 6-8 cicli (vedere paragrafo 5.1).

A partire dalla prima dose, si raccomanda una profilassi primaria con G-CSF per tutti i pazienti con sALCL non precedentemente trattato che ricevono la terapia combinata (vedere paragrafo 4.4).

Fare riferimento ai Riassunti delle caratteristiche del prodotto (RCP) degli agenti chemioterapici somministrati in combinazione con ADCETRIS per pazienti con sALCL non precedentemente trattati.

sALCL recidivante o refrattario

La dose raccomandata è di 1,8 mg/kg somministrati come infusione endovenosa di 30 minuti ogni 3 settimane.

La dose iniziale raccomandata per il ritrattamento dei pazienti che hanno risposto a un precedente trattamento con ADCETRIS è di 1,8 mg/kg somministrati come infusione endovenosa di 30 minuti ogni 3 settimane. In alternativa, il trattamento può essere iniziato con l’ultima dose tollerata (vedere paragrafo 5.1).

Il trattamento deve essere proseguito fino a progressione della malattia o al manifestarsi di tossicità inaccettabile (vedere paragrafo 4.4).

I pazienti con malattia stabilizzata o in miglioramento devono ricevere un minimo di 8 cicli e fino a un massimo di 16 cicli (circa 1 anno) (vedere paragrafo 5.1).

CTCL

La dose raccomandata è di 1,8 mg/kg somministrati come infusione endovenosa di 30 minuti ogni 3 settimane.

I pazienti affetti da CTCL devono ricevere fino a un massimo di 16 cicli (vedere paragrafo 5.1).

Generale

Se il peso corporeo del paziente è superiore a 100 kg, utilizzare 100 kg per il calcolo della dose (vedere paragrafo 6.6).

Si devono monitorare i valori dell’emocromo completo prima di somministrare ciascuna dose di questo trattamento (vedere paragrafo 4.4).

I pazienti devono essere monitorati durante e dopo l’infusione (vedere paragrafo 4.4). Aggiustamenti della dose

Neutropenia

Se si manifesta neutropenia nel corso del trattamento, deve essere gestita posticipando la somministrazione delle dosi. Vedere la Tabella 1 e la Tabella 2 per le opportune raccomandazioni posologiche durante la monoterapia e la terapia combinata, rispettivamente (vedere anche paragrafo 4.4).

Tabella 1: Raccomandazioni di dosaggio per la neutropenia durante la monoterapia

Severità della neutropenia (segni e sintomi [descrizione abbreviata
CTCAEa])
Modifica dello schema di dosaggio
Grado 1 (< LLN-1.500/mm3
< LLN-1,5 x 109/l) o
Grado 2 (< 1.500-1.000/mm3
< 1,5-1,0 x 109/l)
Proseguire con dose e posologia invariata.
Grado 3 (< 1.000 -500/mm3
< 1,0-0,5 x 109/l) o
Grado 4 (< 500/mm3
< 0,5 x 109/l)
Sospendere la somministrazione fino a quando la tossicità torna a ? Grado 2 o al basale, quindi riprendere il trattamento con la stessa dose e posologiab.
Considerare il G-CSF o il GM-CSF nei
cicli successivi per i pazienti che sviluppano neutropenia di Grado 3 o Grado 4.

Classificazione basata sui criteri del National Cancer Institute (NCI), Common Terminology Criteria for Adverse Events (CTCAE) v3.0; vedere Neutrofili/granulociti; LLN = limite inferiore della norma.

I pazienti che manifestano linfopenia di Grado 3 o Grado 4 possono continuare il trattamento senza interruzioni.

Tabella 2: Raccomandazioni di dosaggio per la neutropenia durante la terapia combinata

Severità della neutropenia (segni e sintomi [descrizione abbreviata
CTCAEa])
Modifica dello schema di dosaggio
Grado 1 (< LLN-1.500/mm3 A partire dalla prima dose, si raccomanda una
< LLN-1,5 x 109/l) o profilassi primaria con G-CSF per tutti i pazienti che
Grado 2 (< 1.500-1.000/mm3 ricevono la terapia combinata.
Proseguire con dose e
< 1,5-1,0 x 109/l) posologia invariata.
Grado 3 (< 1.000-500/mm3
< 1,0-0,5 x 109/l) o
Grado 4 (< 500/mm3
< 0,5 x 109/l)

a. Classificazione basata sui criteri del National Cancer Institute (NCI), Common Terminology Criteria for Adverse Events (CTCAE) v4.03; vedere Neutrofili/granulociti; LLN = limite inferiore della norma.

Neuropatia periferica

Se durante il trattamento si ha l’esordio od il peggioramento della neuropatia periferica sensoriale o motoria, fare riferimento alla Tabella 3 e alla Tabella 4 per le opportune raccomandazioni posologiche durante la monoterapia e la terapia combinata, rispettivamente (vedere paragrafo 4.4).

Tabella 3: Raccomandazioni posologiche per l’esordio o il peggioramento di neuropatia periferica sensoriale o motoria durante la monoterapia

Severità della neuropatia periferica sensoriale o motoria
(segni e sintomi [descrizione abbreviata CTCAEa])
Modifica della dose e posologia
Grado 1 (parestesia e/o perdita di riflessi, senza alcuna perdita della funzione) Proseguire con dose e posologia invariata.
Grado 2 (interferisce con la funzionalità ma non con le attività quotidiane) Sospendere la somministrazione fino a quando la tossicità torna a ? Grado 1 o al basale, quindi riprendere il trattamento a una dose ridotta di 1,2 mg/kg fino a un massimo
di 120 mg ogni 3 settimane.
Grado 3 (interferisce con le attività quotidiane) Sospendere la dose finché la tossicità non ritorna ? Grado 1 o al livello basale, quindi riprendere il trattamento con una dose ridotta di 1,2 mg/kg fino a un massimo di 120 mg
ogni 3 settimane.
Grado 4 (neuropatia sensoriale debilitante o
neuropatia motoria potenzialmente fatale o che porta a paralisi)
Interrompere il trattamento.

a. Classificazione basata sui criteri del National Cancer Institute (NCI), Common Terminology Criteria for Adverse Events (CTCAE) v3.0; vedere neuropatia: motoria; neuropatia: sensoriale; e dolore neuropatico.

Tabella 4: Raccomandazioni posologiche per l’esordio o il peggioramento di neuropatia periferica sensoriale o motoria durante la terapia combinata

Terapia combinata con AVD Terapia combinata con CHP
Severità della neuropatia periferica sensoriale o motoria
(segni e sintomi [descrizione abbreviata
CTCAEa])
Modifica della dose e posologia Modifica della dose e posologia
Grado 1 (parestesia e/o perdita di riflessi,
senza alcuna perdita della funzione)
Proseguire con dose e posologia invariata. Proseguire con dose e posologia invariata.
Grado 2 (interferisce con la funzionalità ma non con le attività quotidiane) Ridurre la dose a 0,9 mg/kg fino a un massimo di 90 mg ogni 2 settimane. Neuropatia sensoriale: proseguire il trattamento allo stesso livello di dose.
Neuropatia motoria: ridurre la dose a 1,2 mg/kg fino a
un massimo di 120 mg ogni 3 settimane.
Grado 3 (interferisce con le attività quotidiane) Sospendere il trattamento con ADCETRIS finché la tossicità non è ? Grado 2, quindi riprendere il trattamento con una dose ridotta a 0,9 mg/kg fino a un massimo di 90 mg ogni

2 settimane.

Neuropatia sensoriale: Ridurre la dose a 1,2 mg/kg fino a un massimo di
120 mg ogni 3 settimane.
Neuropatia motoria: interrompere il trattamento.
Grado 4 (neuropatia sensoriale debilitante o neuropatia motoria potenzialmente fatale o che porta
a paralisi)
Interrompere il trattamento. Interrompere il trattamento.

a. Classificazione basata sui criteri del National Cancer Institute (NCI), Common Terminology Criteria for Adverse Events (CTCAE) v4.03; vedere neuropatia: motoria; neuropatia: sensoriale; e dolore neuropatico.

Popolazioni di pazienti speciali

Compromissione epatica e renale

Terapia combinata

I pazienti con compromissione renale devono essere monitorati con attenzione per eventi avversi. Non vi è alcuna esperienza negli studi clinici riguardo l’utilizzo di ADCETRIS in combinazione con la chemioterapia in pazienti con compromissione renale, dove la creatinina sierica è ? 2,0 mg/dL e/o la clearance della creatinina o la clearance calcolata della creatinina è ? 40 mL/minuto. L’utilizzo di ADCETRIS in combinazione con la chemioterapia deve essere evitato nei pazienti con grave compromissione renale.

I pazienti con compromissione epatica devono essere monitorati con attenzione per eventi avversi. La dose iniziale raccomandata nei pazienti con lieve compromissione epatica in trattamento con ADCETRIS in combinazione con AVD è di 0,9 mg/kg somministrati come infusione endovenosa di 30 minuti ogni 2 settimane. La dose iniziale raccomandata nei pazienti con lieve compromissione epatica in trattamento con ADCETRIS in combinazione con CHP è di 1,2 mg/kg somministrati come infusione endovenosa di 30 minuti ogni 3 settimane. Non vi è alcuna esperienza negli studi clinici riguardo l’utilizzo di ADCETRIS in combinazione con la chemioterapia in pazienti con compromissione epatica, dove la bilirubina totale è > 1,5 volte il limite superiore del normale (ULN) (a meno che ciò non sia dovuto alla sindrome di Gilbert) o l’aspartato aminotransferasi (AST) o l’alanina aminotransferasi (ALT) sono > 3 volte l’ULN, oppure > 5 volte l’ULN se il loro aumento può essere ragionevolmente attribuito alla presenza di HL nel fegato. L’utilizzo di ADCETRIS in combinazione con la chemioterapia deve essere evitato nei pazienti con compromissione epatica moderata e grave.

Monoterapia

La dose iniziale raccomandata nei pazienti con compromissione renale grave è di 1,2 mg/kg somministrati come infusione endovenosa di 30 minuti ogni 3 settimane. I pazienti con compromissione renale devono essere attentamente monitorati per eventi avversi (vedere paragrafo 5.2).

La dose iniziale raccomandata nei pazienti con compromissione epatica è 1,2 mg/kg somministrati come infusione endovenosa di 30 minuti ogni 3 settimane. I pazienti con compromissione epatica devono essere attentamente monitorati per eventi avversi (vedere paragrafo 5.2).

Anziani

Le raccomandazioni di dosaggio per i pazienti di età pari o superiore a 65 anni sono identiche a quelle previste per gli adulti. I dati attualmente disponibili sono descritti nei paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2.

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficacia di ADCETRIS nei bambini di età inferiore a 18 anni non sono state ancora stabilite. I dati al momento disponibili sono riportati ai paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2, ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.

In studi non clinici è stata osservata deplezione timica (vedere paragrafo 5.3). Modo di somministrazione

La dose raccomandata di ADCETRIS è somministrata per infusione nell’arco di 30 minuti.

Per le istruzioni sulla ricostituzione e la diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

ADCETRIS non deve essere somministrato con un’iniezione rapida endovenosa o in bolo. ADCETRIS deve essere somministrato attraverso una linea endovenosa separata e non miscelato con altri medicinali (vedere paragrafo 6.2).

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Adcetris 50 mg soluzione per infusione seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Adcetris 50 mg soluzione per infusione per quanto riguarda la gravidanza:

Adcetris 50 mg soluzione per infusione: si può prendere in gravidanza?

Donne in età fertile

Le donne in età fertile devono usare due misure contraccettive efficaci durante e fino a 6 mesi dopo il trattamento con ADCETRIS.

Gravidanza

Non ci sono dati relativi all’uso di ADCETRIS in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).

ADCETRIS non deve essere usato durante la gravidanza a meno che il beneficio per la madre non superi i rischi potenziali per il feto. Se una donna in gravidanza necessita di essere trattata, deve essere informata in modo chiaro del potenziale rischio per il feto.

Vedere il paragrafo seguente sulla fertilità per fornire consigli alle donne i cui partner sono in trattamento con ADCETRIS.

Allattamento

Non è noto se brentuximab vedotin o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno. Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso.

La decisione di interrompere l’allattamento con latte materno oppure interrompere od astenersi dal trattamento con brentuximab vedotin deve essere presa tenendo in considerazione un potenziale rischio per il bambino in allattamento e il beneficio del trattamento per la donna.

Fertilità

In studi non clinici, il trattamento con brentuximab vedotin ha causato tossicità testicolare e può alterare la fertilità maschile. La MMAE ha evidenziato proprietà aneugeniche (vedere paragrafo 5.3). Pertanto, si consiglia agli uomini in trattamento con questo medicinale di richiedere il congelamento e la conservazione di campioni spermatici prima del trattamento. Agli uomini in trattamento con questo medicinale deve essere raccomandato di astenersi dal concepimento durante il trattamento e fino a

6 mesi dopo l’assunzione dell’ultima dose.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Adcetris 50 mg soluzione per infusione?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Adcetris 50 mg soluzione per infusione in caso di sovradosaggio.

Adcetris 50 mg soluzione per infusione: sovradosaggio

Non esiste alcun antidoto noto per il sovradosaggio di ADCETRIS. In caso di sovradosaggio, si deve monitorare strettamente il paziente per l’insorgenza di reazioni avverse, in particolare neutropenia, e si deve somministrare un trattamento di supporto (vedere paragrafo 4.4).

Adcetris 50 mg soluzione per infusione: istruzioni particolari

Precauzioni generali

È necessario considerare procedure per la manipolazione e lo smaltimento corretti dei medicinali antineoplastici.

Si deve seguire una corretta tecnica asettica in tutte le procedure di manipolazione di questo medicinale.

Istruzioni per la ricostituzione

Ogni flaconcino monouso deve essere ricostituito con 10,5 mL di acqua per preparazioni iniettabili, fino a una concentrazione finale di 5 mg/mL. Ogni flaconcino contiene un eccesso del 10%, risultante in 55 mg di ADCETRIS per flaconcino e in un volume ricostituito totale di 11 mL.

Dirigere il flusso verso la parete del flaconcino e non direttamente sulla polvere.

Ruotare delicatamente il flaconcino con movimento circolare per facilitare la dissoluzione. NON AGITARE.

La soluzione ricostituita all’interno del flaconcino è una soluzione da chiara a leggermente opalescente, incolore, con un pH finale di 6,6.

La soluzione ricostituita deve essere ispezionata visivamente, per escludere la presenza di particelle estranee e/o cambiamento di colore. Se si verifica uno dei casi suddetti, il medicinale deve essere gettato.

Preparazione della soluzione per infusione

Aspirare il volume corretto di ADCETRIS ricostituito dal flaconcino (o flaconcini) e aggiungerlo ad una sacca per infusione contenente una soluzione di sodio cloruro 9 mg/mL (0,9%) per preparazioni iniettabili, per ottenere una concentrazione finale di 0,4-1,2 mg/mL di ADCETRIS. Il volume di diluizione raccomandato è 150 mL. Dopo la ricostituzione, è anche possibile diluire ADCETRIS in destrosio 5% per preparazioni iniettabili, o Ringer lattato per preparazioni iniettabili.

Capovolgere piano la sacca per miscelare la soluzione contenente ADCETRIS. NON AGITARE.

Il medicinale eventualmente rimasto nel flaconcino, dopo il prelievo del volume da diluire, deve essere eliminato in conformità alla normativa locale vigente.

Non aggiungere altri medicinali alla soluzione per infusione di ADCETRIS preparata, o al set di infusione endovenosa. La linea di infusione deve essere lavata dopo la somministrazione, con una soluzione di sodio cloruro 9 mg/mL (0,9%) per preparazioni iniettabili, destrosio 5% per preparazioni iniettabili, o Ringer lattato per preparazioni iniettabili.

Dopo la diluizione, infondere immediatamente la soluzione di ADCETRIS, alla velocità di infusione raccomandata.

Il tempo di conservazione totale, dalla ricostituzione all’infusione, non deve superare 24 ore. Calcolo della dose:

Calcolo per stabilire la dose totale di ADCETRIS (mL) da diluire ulteriormente (vedere paragrafo 4.2):

Dose di ADCETRIS (mg/kg) x peso corporeo del

paziente (kg) Concentrazione del flaconcino ricostituito (5 mg/mL)

= Dose totale di ADCETRIS (mL) da diluire ulteriormente

Nota: Se il peso corporeo del paziente supera 100 kg, si devono considerare 100 kg per il calcolo della dose. La dose massima raccomandata è 180 mg.

Calcolo per stabilire il numero totale di flaconcini di ADCETRIS necessari:

Dose totale di ADCETRIS (mL) da somministrare = Numero di flaconcini di ADCETRIS necessari Volume totale per flaconcino (10 mL/flaconcino)

Tabella 19: Calcoli campione per i pazienti che ricevono la dose raccomandata di 1,8 mg/kg di ADCETRIS, di peso corporeo fra 60 kg e 120 kg

Peso del paziente (kg) Dose totale = peso del paziente
moltiplicato per la dose raccomandata
[1,8 mg/kga])
Volume totale da
diluireb = dose totale divisa per la concentrazione del flaconcino ricostituito
[5 mg/mL])
Numero di flaconcini necessari =
volume totale da diluire diviso per il volume totale
per flaconcino [10 mg/kg])
60 kg 108 mg 21,6 mL 2,16 flaconcini
80 kg 144 mg 28,8 mL 2,88 flaconcini
100 kg 180 mg 36 mL 3,6 flaconcini
120 kgc 180 mg d 36 mL 3,6 flaconcini

Per una dose ridotta, usare 1,2 mg/kg per il calcolo.

Da diluire in 150 mL di diluente e somministrare come infusione endovenosa nell’arco di 30 minuti ogni 3 settimane.

Se il peso corporeo del paziente supera 100 kg, si devono considerare 100 kg per il calcolo della dose.

La dose massima raccomandata è 180 mg.

Tabella 20: Calcoli campione per i pazienti che ricevono come terapia combinata o quando è necessaria una dose ridotta la dose raccomandata di 1,2 mg/kg di ADCETRIS, di peso corporeo da 60 kg a 120 kg

Peso del paziente (kg) Dose totale =
Peso del paziente moltiplicato per la dose raccomandata
[1,2 mg/kga])
Volume totale da
diluireb = dose totale divisa per la concentrazione del flaconcino ricostituito
[5 mg/mL])
Numero di flaconcini necessari = volume totale da diluire diviso per il volume totale per flaconcino
[10 mL/flaconcino])
60 kg 72 mg 14,4 mL 1,44 flaconcini
80 kg 96 mg 19,2 mL 1,92 flaconcini
100 kg 120 mg 24 mL 2,4 flaconcini
120 kgc 120 mg d 24 mL 2,4 flaconcini

Per una dose ridotta, utilizzare 0,9 mg/kg per il calcolo.

Da diluire in 150 mL di diluente e somministrare per infusione endovenosa nell’arco di 30 minuti ogni 2 settimane come terapia combinata o ogni 3 settimane quando è necessaria una riduzione della dose della monoterapia.

Se il peso corporeo del paziente supera 100 kg, si devono considerare 100 kg per il calcolo della dose.

La dose massima raccomandata per la terapia combinata è di 120 mg.

Smaltimento

ADCETRIS è esclusivamente monouso.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco