Enulid: a cosa serve e come si usa

Enulid (Moexipril Cloridrato + Idroclorotiazide): indicazioni e modo d’uso

Enulid (Moexipril Cloridrato + Idroclorotiazide) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

ENULID è indicato per il trattamento dell’ipertensione essenziale, quando è richiesto un controllo della pressione arteriosa aggiuntivo rispetto alla monoterapia con moexipril cloridrato o idroclorotiazide. Questa combinazione fissa è indicata nei pazienti la cui pressione è stata stabilizzata con i singoli componenti somministrati nelle stesse proporzioni.

Enulid: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Enulid è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Enulid ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Enulid

Posologia

I pazienti la cui pressione arteriosa è stata stabilizzata con una libera associazione costituita da 15 mg di moexipril cloridrato e di 25 mg di idroclorotiazide devono prendere una compressa rivestita di ENULID 15 mg/25 mg al giorno, al mattino.

Le associazioni a dose fissa non sono consigliate per la terapia iniziale. Di conseguenza, un paziente la cui pressione arteriosa non sia adeguatamente controllata con moexipril o con idroclorotiazide puĂ² essere trattato con l’associazione fissa di moexipril cloridrato e idroclorotiazide, se la pressione arteriosa è stata stabilizzata con la libera associazione di questi componenti somministrati nelle stesse proporzioni.

Raccomandazioni per l’impiego in pazienti con alterazione della funzionalità renale e in pazienti anziani.

ENULID non deve essere somministrato a pazienti con grave alterazione della funzionalitĂ  renale (clearance della creatinina <40 ml/min; vedere paragrafo 4.3).

Nei pazienti con alterazione della funzionalitĂ  renale da lieve a moderata (clearance della creatinina

>40 ml/min ma <60 ml/min) e nei pazienti anziani (oltre i 65 anni), questa associazione fissa deve essere somministrata con molta cautela e devono essere somministrati preferibilmente 7,5 mg di moexipril cloridrato e 12,5 mg di idroclorotiazide.

In aggiunta, nei pazienti con alterata funzionalità renale, è obbligatorio uno stretto monitoraggio della funzionalità renale da parte del medico.

Popolazione pediatrica

ENULID è controindicato nei bambini (vedere paragrafo 4.3).

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Enulid seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Enulid per quanto riguarda la gravidanza:

Enulid: si puĂ² prendere in gravidanza?

Gravidanza

ACE inibitori:

L’uso di ACE inibitori non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4). L’uso di ACE inibitori è controindicato durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafì 4.3 e 4.4).

L’evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicitĂ  a seguito dell’esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia, non puĂ² essere escluso un piccolo aumento del rischio. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antiipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un ACE inibitore. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE inibitori deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa.

Ăˆ noto che nella donna l’esposizione ad ACE inibitori durante il secondo ed il terzo trimestre induce tossicitĂ  fetale (ridotta funzionalitĂ  renale, oligoidramnios, ritardo nell’ossificazione del cranio) e tossicitĂ  neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia). Se dovesse verificarsi un’esposizione ad un ACE inibitore dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalitĂ  renale e del cranio. I neonati le cui madri abbiano assunto ACE inibitori devono essere attentamente seguiti per quanto riguarda l’ipotensione (vedere paragrafì 4.3 e 4.4).

Idroclorotiazide:

C’è limitata esperienza con idroclorotiazide durante la gravidanza, specialmente durante il primo trimestre. Gli studi sugli animali sono insufficienti.

Idroclorotiazide attraversa la placenta. In base al suo meccanismo d’azione l’uso di idroclorotiazide durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza puĂ² compromettere la perfusione feto placentare e puĂ² causare effetti fetali e neonatali come ittero, alterazioni del bilancio elettrolitico e trombocitopenia.

Idroclorotiazide non deve essere usata per il trattamento dell’edema gestazionale, l’ipertensione gestazionale o la preeclampsia a causa del rischio di riduzione del volume plasmatico e di ipoperfusione placentare senza un effetto benefico sul decorso della malattia.

Idroclorotiazide non deve essere usata per il trattamento dell’ipertensione in donne in gravidanza eccetto che in rare situazioni dove nessun altro trattamento potrebbe essere usato.

Allattamento

ACE inibitori

Poiché non sono disponibili dati riguardanti l’uso di ACE inibitori durante l’allattamento, ENULID non è raccomandato e sono da preferire trattamenti alternativi con comprovato profilo di sicurezza per l’uso durante l’allattamento, specialmente in caso di allattamento di neonati o prematuri.

Idroclorotiazide

Idroclorotiazide viene escreta nel latte materno in piccole quantitĂ . I diuretici tiazidici ad alte dosi provocano intensa diuresi che puĂ² inibire la produzione di latte. L’uso di ENULID durante l’allattamento al seno non è raccomandato. Se ENULID viene assunto durante l’allattamento, le dosi devono essere mantenute ai livelli piĂ¹ bassi possibili.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Enulid?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Enulid in caso di sovradosaggio.

Enulid: sovradosaggio

Finora non sono stati segnalati casi di sovradosaggio.

I sintomi del sovradosaggio sono ipotensione di grado severo, shock, stupore, bradicardia, alterazioni degli elettroliti e l’insufficienza renale. Nessuna informazione specifica è disponibile sul trattamento del sovradosaggio con ENULID. Il trattamento deve essere sintomatico e di sostegno. Dopo ingestione di una dosa eccessiva, il paziente deve essere tenuto sotto attenta osservazione, preferibilmente in un’unitĂ  di terapia intensiva. Gli elettroliti e la creatinina devono essere monitorati di frequente. Le misure terapeutiche dipendono dalla natura e dalla gravitĂ  dei sintomi. In caso di ingestione recente devono essere messe in atto misure idonee per prevenire l’assorbimento (quali la lavanda gastrica, la somministrazione di sostanze adsorbenti e solfato di sodio entro trenta minuti dall’ingestione) e ad accelerare l’eliminazione. Se si verifica ipotensione, il paziente deve essere posto in clinostatismo e deve essere somministrata rapidamente un’integrazione idrosalina. Deve essere preso in considerazione il trattamento con angiotensina II. La bradicardia o le eccessive reazioni vagali devono essere trattate con la somministrazione di atropina. Si puĂ² considerare l’uso di un pacemaker. La dializzabilitĂ  del moexiprilat non è ancora nota.

Enulid: istruzioni particolari

Nessuna istruzione particolare.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco