Farydak: a cosa serve e come si usa

Farydak (Panobinostat Lattato): indicazioni e modo d’uso

Farydak (Panobinostat Lattato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Farydak, in combinazione con bortezomib e desametasone, è indicato per il trattamento di pazienti adulti con mieloma multiplo recidivato e/o refrattario che hanno ricevuto almeno due precedenti regimi terapeutici comprendenti bortezomib e un agente immunomodulante.

Farydak: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Farydak è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se però non ricordate come prendere Farydak ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Farydak

Il trattamento con Farydak deve essere iniziato da un medico esperto nell’uso di terapie antitumorali. Posologia

La dose iniziale raccomandata di panobinostat è 20 mg, assunta per via orale una volta al giorno, nei giorni 1, 3, 5, 8, 10 e 12 di un ciclo di 21 giorni. I pazienti devono essere trattati inizialmente per otto cicli. Si raccomanda che i pazienti con beneficio clinico continuino il trattamento per ulteriori otto cicli. La durata totale del trattamento è fino a 16 cicli (48 settimane).

Panobinostat è somministrato in associazione con bortezomib e desametasone, come mostrato nelle Tabelle 1 e 2. Prima dell’inizio della terapia di associazione devono essere consultate le informazioni per la prescrizione di bortezomib e desametasone per valutare se è necessaria una riduzione della dose.

La dose raccomandata di bortezomib è 1,3 mg/m2 somministrata per iniezione. La dose raccomandata di desametasone è 20 mg assunta per via orale a stomaco pieno.

Tabella 1 Schema posologico raccomandato di panobinostat in associazione con bortezomib e desametasone (cicli 1-8)

Cicli 1-8
(cicli di 3 settimane)
Settimana 1 Giorni Settimana 2 Giorni Settimana 3
Farydak 1 3 5 8 10 12 Periodo di
riposo
Bortezomib 1 4 8 11 Periodo di riposo
Desametasone 1 2 4 5 8 9 11 12 Periodo di riposo

Tabella 2 Schema posologico raccomandato di panobinostat in associazione con bortezomib e desametasone (cicli 9-16)

Cicli 9-16
(cicli di 3 settimane)
Settimana 1 Giorni Settimana 2 Giorni Settimana 3
Farydak 1 3 5 8 10 12 Periodo di riposo
Bortezomib 1 8 Periodo di riposo
Desametasone 1 2 8 9 Periodo di riposo

Raccomandazioni per il monitoraggio

Conta ematica

Prima di iniziare il trattamento con panobinostat si deve effettuare una conta ematica completa. La conta delle piastrine al basale deve essere ?100 x 109/l e la conta assoluta dei neutrofili (ANC) al basale deve essere ?1,0 x 109/l. Durante il trattamento si deve monitorare frequentemente la conta ematica completa (in particolare prima di ogni iniezione di bortezomib, cioè nei giorni 1, 4, 8 e 11 dei cicli da 1 a 8 e nei giorni 1 e 8 dei cicli da 9 a 16), specialmente per trombocitopenia (vedere paragrafo 4.4). Prima di iniziare ogni ciclo di terapia con panobinostat in combinazione con bortezomib e desametasone, la conta piastrinica deve essere almeno ?100 x 109/l (vedere

paragrafo 4.4). Durante il “periodo di riposo” si devono considerare ulteriori monitoraggi della conta ematica – ad esempio nei giorni 15 e/o 18, in particolare nei pazienti di età ?65 anni e nei pazienti con una conta delle piastrine al basale inferiore a 150 x 109/l.

ECG

Panobinostat può aumentare l’intervallo QTc (vedere paragrafo 4.4). Pertanto un ECG deve essere registrato prima dell’inizio della terapia e ripetuto periodicamente prima di ogni ciclo di trattamento. Prima di iniziare il trattamento con panobinostat, il QTcF deve essere <480 msec (vedere ìl paragrafo dell’aggìustamento della dose e ìl paragrafo 4.4).

Elettroliti del sangue

Gli elettroliti del sangue, specialmente potassio, magnesio e fosforo, devono essere misurati al basale e monitorati periodicamente come clinicamente indicato, specialmente nei pazienti con diarrea. Valori anormali devono essere corretti come clinicamente indicato (vedere paragrafo 4.4).

Test della funzionalità epatica

La funzionalità epatica deve essere monitorata prima del trattamento e regolarmente durante il trattamento come clinicamente indicato, specialmente nei pazienti con compromissione epatica (vedere paragrafo 4.4).

Test della funzionalità tiroidea

Nello studio D2308, è stato riportato lieve ipotiroidismo nei pazienti trattati con panobinostat + bortezomib + desametasone; per alcuni pazienti è stato richiesto un trattamento (vedere paragrafo 4.4). La funzionalità tiroidea e pituitaria deve essere monitorata misurando i livelli ormonali (ad esempio T4 libero e TSH) come clinicamente indicato.

Aggiustamenti della dose

Modifiche della dose o dello schema di trattamento possono essere necessarie sulla base della tollerabilità individuale. Una valutazione clinica su come continuare il trattamento deve essere eseguita quando un paziente riporta una reazione avversa al medicinale.

Se è necessaria una riduzione di dose, la dose di panobinostat deve essere ridotta di 5 mg alla volta (cioè da 20 mg a 15 mg o da 15 mg a 10 mg). La dose non deve essere ridotta sotto i 10 mg e deve essere mantenuto lo stesso schema di trattamento (ciclo di tre settimane di trattamento).

Trombocitopenia

La conta piastrinica deve essere monitorata prima di ogni dose di bortezomib (cioè nei giorni 1, 4, 8 e 11 dei cicli da 1 a 8, vedere Tabella 1, e nei giorni 1 e 8 dei cicli da 9 a 16, vedere Tabella 2). Se i pazienti manifestano trombocitopenia, può essere necessario sospendere temporaneamente panobinostat e può essere necessario ridurre la dose successiva (vedere Tabella 3). Nei pazienti con una conta piastrinica <50 x 109/l (complicata da sanguinamento) o <25 x 109/l, la terapia con Farydak deve essere sospesa e ripresa a una dose ridotta al recupero di una conta piastrinica ?50 x 109/l. La conta piastrinica deve essere monitorata almeno due volte la settimana fino a ?50 x 109/l. Trasfusioni piastriniche possono essere necessarie, se clinicamente indicate (vedere paragrafo 4.4). Si deve considerare l’interruzione del trattamento se la trombocitopenia non migliora nonostante le modifiche del trattamento descritte sotto e/o il paziente necessita di ripetute trasfusioni piastriniche. Inoltre, può essere considerato un aggiustamento della dose di bortezomib (vedere ìl Rìassunto delle Caratterìstìche del Prodotto dì bortezomìb e Tabella 3).

Tabella 3 Modifiche della dose raccomandate per trombocitopenia

Grado di trombocitopenia il giorno del trattamento Modifica della dose iniziale di panobinostat Dose di panobinostat al recupero di trombocitopenia di grado 2
(?50 x 109/l)
Modifica della dose iniziale di bortezomib Dose di bortezomib al recupero di trombocitopenia di
grado 2 (?50 x 109/l)
1 dose omessa Più di 1 dose
omessa
Grado 3
Piastrine <50 x 109/l con sanguinamento
Omettere la dose Riprendere a dose ridotta Omettere la dose Riprendere alla stessa
dose
Riprendere a dose
ridotta
Grado 4
Piastrine <25 x 109/l
Omettere la dose Riprendere a dose ridotta Omettere la dose Riprendere alla stessa
dose
Riprendere a dose
ridotta

Tossicità gastrointestinale

La tossicità gastrointestinale è molto comune nei pazienti trattati con panobinostat. I pazienti che manifestano diarrea e nausea o vomito possono richiedere una temporanea interruzione del trattamento o una riduzione della dose come descritto nella Tabella 4.

Tabella 4 Modifiche della dose raccomandate per tossicità gastrointestinale

Reazione avversa al medicinale Grado il giorno del trattamento Modifica della dose iniziale di panobinostat Dose di panobinostat al recupero
di grado? 1
Modifica della dose iniziale di
bortezomib
Dose di bortezomib al recupero
di grado? 1
Diarrea Grado 2 nonostante l’uso di medicinali antidiarroici Omettere la dose Riprendere alla stessa dose Omettere la dose Riprendere a dose ridotta o passare a una volta alla
settimana
Grado 3 nonostante l’uso di medicinali antidiarroici Omettere la dose Riprendere a dose ridotta Omettere la dose Riprendere a dose ridotta o con la stessa dose ma con lo schema di
una volta alla settimana
Grado 4 nonostante l’uso
di medicinali antidiarroici
Interruzione permanente Interruzione permanente

Ai primi segni di crampi addominali, feci molli o inizio di diarrea, si raccomanda che i pazienti siano trattati con un medicinale antidiarroico (ad esempio loperamide).

In caso di nausea di grado 3 o vomito di grado 3 o 4, nonostante la somministrazione di un antiemetico, panobinostat deve essere temporaneamente interrotto e ripreso a una dose ridotta al recupero di grado 1.

La profilassi antiemetica deve essere somministrata a discrezione del medico e in accordo con la pratica clinica locale (vedere paragrafo 4.4).

Neutropenia

La neutropenia può richiedere la riduzione temporanea o permanente della dose. Istruzioni per l’interruzione e la riduzione della dose di panobinostat sono descritte in Tabella 5.

Tabella 5 Modifiche della dose raccomandate per neutropenia

Grado di neutropenia il giorno del trattamento Modifica della dose iniziale di panobinostat Dose di panobinostat al recupero di neutropenia di grado 2
(<1,5-1,0 x 109/l)
Modifica della dose iniziale di bortezomib Dose di bortezomib al recupero di neutropenia di grado 2
(<1,5-1,0 x 109/l)
Neutropenia di grado 3
(<1,0-0,5 x 109/l)
Omettere la dose Riprendere alla stessa dose Omettere la dose Riprendere alla stessa dose
Neutropenia di
grado 4 (<0,5 x 109/l) o neutropenia febbrile (<1,0 x 109/l e febbre ?38,5°C)
Omettere la dose Riprendere a dose ridotta Omettere la dose Riprendere alla stessa dose

In caso di neutropenia di grado 3 o 4, il medico deve prendere in considerazione l’uso di fattori di crescita (ad esempio G-CSF) secondo linee guida locali. Può essere presa in considerazione l’interruzione del trattamento se la neutropenia non migliora nonostante la modifica della dose e/o nonostante l’aggiunta della terapia con fattore di crescita granulocitario, secondo la pratica medica locale e le linee guida di trattamento, e/o in caso di severe infezioni secondarie.

Prolungamento del QTc

In caso di intervallo QT lungo prima dell’inizio di panobinostat (QTcF ?480 msec al basale), l’inizio del trattamento deve essere ritardato fino a quando la media pre-dose del QTcF è tornata ad essere di

<480 msec. Inoltre ogni anomalia dei valori di potassio, magnesio o fosforo sierico deve essere corretta prima dell’inizio della terapia con Farydak (vedere paragrafo 4.4). In caso di prolungamento del QT durante il trattamento:

La dose deve essere omessa se il QTcF è ?480 msec o sopra i 60 msec dal basale.

Se il prolungamento del QT si risolve entro 7 giorni, riprendere il trattamento alla dose precedente l’evento iniziale o a una dose ridotta se il prolungamento del QT è ricorrente.

Se il prolungamento del QT non si risolve entro 7 giorni, il trattamento deve essere interrotto.

Se ogni valore QTcF è sopra i 500 msec, la terapia con Farydak deve essere interrotta permanentemente.

Altre reazioni avverse al medicinale

Per i pazienti che accusano severe reazioni avverse al medicinale, diverse da trombocitopenia, tossicità gastrointestinale, neutropenia o prolungamento del QTc, la raccomandazione è la seguente:

Tossicità ricorrente di grado 2 CTC o di grado 3 e 4 CTC – omettere la dose fino al recupero di grado ?1 CTC e riprendere il trattamento a una dose ridotta.

Tossicità ricorrente di grado 3 o 4 CTC – una ulteriore riduzione di dose può essere presa in considerazione una volta che la reazione avversa si è risolta a grado <1 CTC.

Categorie particolari di pazienti Pazienti con compromissione renale

Nei pazienti oncologici con compromissione renale da lieve a severa l’esposizione plasmatica di panobinostat non è alterata. Pertanto, aggiustamenti della dose iniziale non sono necessari.

Panobinostat non è stato studiato nei pazienti con malattia renale in fase terminale (end-stage renal disease, ESRD) o pazienti in dialisi (vedere paragrafo 5.2).

Pazienti con compromissione epatica

Uno studio clinico in pazienti oncologici con compromissione epatica ha mostrato che l’esposizione

plasmatica di panobinostat era aumentata rispettivamente del 43% (1,4-volte) e del 105% (2-volte) nei pazienti con lieve e moderata compromissione epatica. I pazienti con compromissione epatica lieve devono iniziare il trattamento con panobinostat alla dose ridotta di 15 mg durante il primo ciclo di trattamento. Un aumento della dose da 15 mg a 20 mg può essere preso in considerazione sulla base della tollerabilità del paziente. I pazienti con compromissione epatica moderata devono iniziare il trattamento con panobinostat alla dose ridotta di 10 mg durante il primo ciclo di trattamento. Un aumento della dose da 10 mg a 15 mg può essere preso in considerazione sulla base della tollerabilità del paziente. La frequenza del monitoraggio di questi pazienti deve essere aumentata durante il trattamento con panobinostat, in particolare durante la fase di aumento della dose. Panobinostat non deve essere somministrato in pazienti con severa compromissione epatica a causa della mancanza di esperienza e di dati di sicurezza in questa popolazione. Deve essere preso in considerazione anche un aggiustamento della dose di bortezomib (vedere ìl Rìassunto delle Caratterìstìche del Prodotto dì bortezomìb e Tabella 6).

Tabella 6 Modifiche della dose iniziale raccomandate per pazienti con compromissione epatica

Grado di compromissione
epatica*
Livelli di bilirubina Livelli di SGOT
(AST)
Modifica della dose iniziale di panobinostat Modifica della dose iniziale di bortezomib
Lieve ?1,0 x ULN >ULN Ridurre la dose di panobinostat a 15 mg nel primo ciclo di trattamento.
Nei cicli successivi considerare un aumento della dose fino
a 20 mg sulla base della tollerabilità del paziente.
Nessuna
>1,0 x ULN e
?1,5 x ULN
Qualsiasi
Moderato >1,5 x ULN e Qualsiasi Ridurre la dose di Ridurre la dose di
?3,0 x ULN panobinostat a 10 mg nel bortezomib a 0,7 mg/m2
primo ciclo di nel primo ciclo di
trattamento.
Nei cicli
trattamento.
Nei cicli
successivi considerare un successivi considerare
aumento della dose fino un aumento della dose a
a 15 mg sulla base della 1,0 mg/m2 o un’ulteriore
tollerabilità del paziente. riduzione della dose a
0,5 mg/m2 sulla base
della tollerabilità del
paziente.
SGOT = transaminasi glutammico-ossalacetica sierica; AST = aspartato aminotransferasi
ULN = limite superiore dell’intervallo di normalità
* Basato sulla classificazione NCI-CTEP

Popolazione anziana

I pazienti sopra i 65 anni di età hanno presentato una più alta frequenza di reazioni avverse selezionate e di interruzioni del trattamento a causa di reazioni avverse. Si raccomanda di monitorare più frequentemente i pazienti sopra i 65 anni di età, specialmente per trombocitopenia e tossicità gastrointestinale (vedere paragrafì 4.4 e 4.8).

Per i pazienti di età >75 anni, in funzione delle condizioni generali del paziente e delle malattie concomitanti, può essere preso in considerazione un aggiustamento delle dosi iniziali o dello schema posologico dei componenti del regime in associazione. Panobinostat può essere iniziato alla dose di 15 mg e, se tollerato nel primo ciclo, aumentato a 20 mg nel secondo ciclo. Bortezomib può essere iniziato a 1,3 mg/m2 una volta alla settimana nei giorni 1 e 8, e desametasone a 20 mg nei giorni 1 e 8.

Popolazione pediatrica

Non esiste alcuna indicazione per un uso specifico di panobinostat nei pazienti pediatrici al di sotto dei

18 anni di età per l’indicazione mieloma multiplo (vedere paragrafo 5.2).

Modo di somministrazione

Farydak deve essere somministrato per via orale una volta al giorno solo nei giorni previsti dallo schema posologico, ogni giorno allo stesso orario. Le capsule devono essere inghiottite intere con acqua, con o senza cibo (vedere paragrafo 5.2), e non devono essere aperte, schiacciate o masticate. Se si dimentica una dose, la si può assumere entro 12 ore rispetto all’orario previsto per la sua assunzione. In caso di vomito il paziente non deve assumere una dose aggiuntiva, ma deve assumere la consueta dose successiva prescritta.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Farydak seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Farydak per quanto riguarda la gravidanza:

Farydak: si può prendere in gravidanza?

Donne in età fertile/Contraccezione negli uomini e nelle donne

Sulla base dei risultati negli animali, si prevede sia elevata la probabilità di panobinostat di aumentare il rischio sia di morte fetale sia di anormalità dello sviluppo scheletrico quando somministrato a donne in gravidanza. Le donne in età fertile devono effettuare un test di gravidanza prima di iniziare il trattamento con Farydak e devono utilizzare un metodo contraccettivo altamente efficace durante il trattamento e per tre mesi dopo l’ultima dose di Farydak. Le donne che utilizzano contraccettivi

ormonali devono utilizzare in aggiunta un metodo contraccettivo di barriera.

Per il suo meccanismo d’azione citostatico/citotossico, panobinostat può influenzare la qualità dello sperma formatosi durante il trattamento. Gli uomini sessualmente attivi che assumono Farydak e le loro partner devono utilizzare un metodo contraccettivo altamente efficace durante il trattamento dell’uomo e per sei mesi dopo la sua ultima dose di Farydak.

Gravidanza

Non vi sono studi clinici sull’uso di Farydak in pazienti in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva ed embriofetale (vedere paragrafo 5.3). Dato il meccanismo d’azione citostatico/citotossico di panobinostat, il potenziale rischio per il feto è alto. Farydak deve essere usato durante la gravidanza solo se i benefici attesi superano i potenziali rischi per il feto. Se viene utilizzato durante la gravidanza o se la paziente inizia una gravidanza durante il trattamento, la paziente deve essere informata del potenziale rischio per il feto.

Allattamento

Non è noto se panobinostat sia escreto nel latte materno. Dato il suo meccanismo d’azione citotossico/citostatico, l’allattamento con latte materno è controindicato durante il trattamento con Farydak (vedere paragrafo 4.3).

Fertilità

Sulla base dei dati non-clinici, la fertilità maschile può essere compromessa dal trattamento con Farydak (vedere paragrafo 5.3).

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Farydak?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Farydak in caso di sovradosaggio.

Farydak: sovradosaggio

Nel corso degli studi clinici è stata riportata una limitata esperienza con il sovradosaggio. Le reazioni avverse osservate sono state coerenti con il profilo di sicurezza, con eventi che coinvolgono principalmente disturbi ematologici e gastrointestinali come trombocitopenia, pancitopenia, diarrea, nausea, vomito e anoressia. In caso di sovradosaggio devono essere intrapresi monitoraggio cardiaco e valutazione degli elettroliti e della conta piastrinica e cure di supporto somministrate come necessario. Non è noto se panobinostat è dializzabile.

Farydak: istruzioni particolari

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco