Flebogammadif: a cosa serve e come si usa

Flebogamma 50 mg/ml (Immunoglobulina Umana Normale): indicazioni e modo d’uso

Flebogamma 50 mg/ml (Immunoglobulina Umana Normale) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

TERAPIA SOSTITUTIVA in caso di:

Sindromi da immunodeficienza primaria:

Agammaglobulinemia e Ipogammaglobulinemia congenite

Immunodeficienza comune variabile

Immunodeficienze combinate gravi

Sindrome di Wiskott-Aldrich.

Forme di immunodeficienza secondaria, tra cui in particolare:

Bambini affetti da AIDS congenito ed infezioni ricorrenti

Mieloma o Leucemia linfocitica cronica con ipogammaglobulinemia secondaria di grado severo ed infezioni ricorrenti.

MODULAZIONE DELLA RISPOSTA IMMUNE in caso di:

Porpora trombocitopenica idiopatica, in bambini o adulti ad alto rischio di emorragia o prima di interventi chirurgici per correggere la conta piastrinica.

Sindrome di Guillain Barré.

Malattia di Kawasaki.

TRAPIANTO DI MIDOLLO OSSEO ALLOGENICO.

Flebogamma 50 mg/ml: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Flebogamma 50 mg/ml è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Flebogamma 50 mg/ml ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Flebogamma 50 mg/ml

Posologia.

Il dosaggio e la frequenza di somministrazione dipendono dall’indicazione.

Nella terapia sostitutiva puĂ² essere necessario personalizzare il dosaggio al singolo paziente, a seconda della risposta farmacocinetica e clinica. A titolo di riferimento, si vedano i seguenti schemi posologici.

Terapia sostitutiva nelle sindromi da immunodeficienza primaria

Il dosaggio deve raggiungere un livello minimo di IgG (misurato prima dell’infusione successiva) di almeno 4 – 6 g/l. Dopo l’inizio della terapia, sono necessari da tre a sei mesi per raggiungere l’equilibrio. La dose iniziale raccomandata è di 0,4 – 0,8 g/kg, seguita da almeno 0,2 g/kg ogni tre settimane.

La dose necessaria per raggiungere un livello minimo di 6 g/l è dell’ordine di 0,2 – 0,8 g/kg/mese. Raggiunto lo stato stazionario, l’intervallo di somministrazione varia tra 2 – 4 settimane.

Per aggiustare il dosaggio e la frequenza delle somministrazioni devono essere misurati i livelli minimi plasmatici.

Terapia sostitutiva in caso di:

mieloma o leucemia linfocitica cronica con grave ipogammaglobulinemia secondaria ed infezioni ricorrenti.

bambini affetti da AIDS ed infezioni ricorrenti.

La dose raccomandata è di 0,2 – 0,4 g/kg ogni 3 – 4 settimane.

Porpora trombocitopenica idiopatica

Per il trattamento di un episodio acuto, 0,8 – 1 g/kg al primo giorno. Il trattamento puĂ² essere ripetuto una volta entro i tre giorni successivi, oppure si possono somministrare 0,4 g/kg al giorno per 2 – 5 giorni.

In caso di ricaduta il trattamento puĂ² essere ripetuto.

Sindrome di Guillain Barré

0,4 g/kg/die per 3 – 7 giorni. L’esperienza in campo pediatrico è limitata.

Malattia di Kawasaki

1,6 – 2 g/kg devono essere somministrati in dosi suddivise in 2 – 5 giorni, oppure 2 g/kg in dose singola. Il paziente va trattato contemporaneamente con acido acetilsalicilico.

Trapianto di midollo osseo allogenico

Il trattamento con immunoglobuline umane normali puĂ² essere impiegato come parte della terapia di condizionamento (pre-trapianto) e dopo il trapianto stesso.

Per il trattamento di infezioni e la profilassi della malattia da trapianto verso l’ospite (GVHD), il dosaggio va adattato individualmente. La dose iniziale è normalmente di 0,5 g/kg/settimana, cominciando 7 giorni prima del trapianto e fino a 3 mesi dopo il trapianto stesso.

Se la produzione anticorpale resta carente, si raccomanda un dosaggio di 0,5 g/kg/mese, fino a che i livelli anticorpali non siano tornati alla normalitĂ .

I dosaggi raccomandati sono schematizzati nella seguente tabella:

Indicazione Dose Frequenza
Terapia sostitutiva nelle immunodeficienze primarie iniziale: 0,4 – 0,8 g/kg
successivamente: 0,2 – 0,8 g/kg ogni 2 – 4 settimane, per ottenere un livello di IgG di almeno 4 – 6 g/l
Terapia sostitutiva nelle immunodeficienze secondarie 0,2 – 0,4 g/kg ogni 3 – 4 settimane, per ottenere un livello di IgG di almeno 4 – 6 g/l
AIDS pediatrico 0,2 – 0,4 g/kg ogni 3 – 4 settimane
Immunomodulazione
Porpora trombocitopenica idiopatica 0,8 – 1 g/kg il primo giorno, eventualmente da ripetere una volta entro 3 giorni
oppure: 0,4 g/kg/die per 2 – 5 giorni
Sindrome di Guillain Barré 0,4 g/kg/die per 3 – 7 giorni
Malattia di Kawasaki 1,6 – 2 g/kg in varie dosi per 2 – 5 giorni, in associazione con acido acetilsalicilico.
oppure: 2 g/kg in dose singola, in associazione con acido acetilsalicilico
Trapianto di midollo osseo allogenico:
– trattamento delle infezioni e profilassi della reazione di rigetto al trapianto 0,5 g/kg ogni settimana, dal settimo giorno prima del trapianto e fino a 3 mesi dopo
– persistente carenza di produzione anticorpale 0,5 g/kg ogni mese, fino a che i livelli anticorpali non siano tornati alla normalità

trattamento delle infezioni e profilassi della reazione di rigetto al trapianto

persistente carenza di produzione anticorpale

Modo di somministrazione.

Prima della somministrazione il prodotto deve essere portato a temperatura ambiente o corporea. FLEBOGAMMA 50 mg/ml deve essere infuso per via endovenosa ad una velocitĂ  iniziale di 0,01 – 0,02 ml/kg/minuto (corrispondenti a circa 2 – 4 gocce/10 kg/min) per i primi 30 minuti. Se ben tollerata, la velocitĂ  d’infusione puĂ² essere aumentata sino ad un massimo di 0,04 ml/kg/minuto (circa 8 gocce/10 Kg/min) per il resto dell’infusione. Se compaiono effetti indesiderati, va ridotta la velocitĂ  d’infusione oppure l’infusione va sospesa sino alla loro scomparsa. L’infusione puĂ² poi essere ripresa ad una velocitĂ  tollerata dal paziente.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Flebogamma 50 mg/ml seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Flebogamma 50 mg/ml per quanto riguarda la gravidanza:

Flebogamma 50 mg/ml: si puĂ² prendere in gravidanza?

La sicurezza d’uso di questo medicinale durante la gravidanza non è stata provata durante studi clinici controllati; quindi, il medicinale va somministrato con cautela alle donne gravide ed alle madri che allattano.

L’esperienza clinica con immunoglobuline suggerisce che non sono da attendersi effetti dannosi sul decorso della gravidanza, sul feto o sul neonato.

Le immunoglobuline sono escrete nel latte materno e possono contribuire alla trasmissione di anticorpi protettivi al neonato.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Flebogamma 50 mg/ml?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Flebogamma 50 mg/ml in caso di sovradosaggio.

Flebogamma 50 mg/ml: sovradosaggio

Il sovradosaggio puĂ² apportare un eccesso di fluidi ed iperviscositĂ , particolarmente nei soggetti a rischio, inclusi i pazienti anziani o quelli con danno renale.

Flebogamma 50 mg/ml: istruzioni particolari

la manipolazione e lo smaltimento

FLEBOGAMMA 50 mg/ml è fornito con un set infusionale, in confezione a parte. Prima dell’infusione, portare il prodotto a temperatura ambientale o corporea.

La soluzione deve essere chiara o leggermente opalescente. Non usare soluzioni torbide o con sedimento.

Eliminare eventuali parti della soluzione non utilizzata a causa del rischio di contaminazione batterica.

Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformitĂ  alla normativa locale vigente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco