Immunoprin: a cosa serve e come si usa

Immunoprin (Azatioprina): indicazioni e modo d’uso

Immunoprin (Azatioprina) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

L’azatioprina è indicata nei regimi immunosoppressivi come aggiunta ai farmaci immunosoppressori che costituiscono il trattamento base (immunosoppressione di base).

L’azatioprina è indicata in combinazione con altri farmaci immunosoppressori nella profilassi del rigetto del trapianto nei pazienti che ricevono trapianti allogenici di rene, fegato, cuore, polmone o pancreas.

L’azatioprina è indicata, da sola o in combinazione con corticosteroidi e/o altri farmaci e procedure, nei casi gravi delle seguenti malattie, nei pazienti che non tollerano gli steroidi e sono dipendenti da questi, e in cui la risposta terapeutica è inadeguata nonostante il trattamento con alte dosi di steroidi:

artrite reumatoide grave in fase attiva che non puĂ² essere controllata da farmaci meno tossici [DMARDS, farmaci antireumatici che modificano la malattia (Disease Modifying Anti-Rheumatic Drugs)]

malattie infiammatorie intestinali di entitĂ  moderata o severa (malattia di Crohn o colite ulcerosa)

lupus eritematoso sistemico

dermatomiosite

epatite cronica attiva autoimmune

poliarterite nodosa

anemia emolitica autoimmune tipo caldo refrattaria

porpora trombocitopenica idiopatica refrattaria cronica

Immunoprin: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Immunoprin è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Immunoprin ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Immunoprin

Per uso orale.

La compressa deve essere assunta con almeno un bicchiere di liquidi (200 mL). Le compresse devono essere assunte durante i pasti.

Trapianto

A seconda del regime immunosoppressivo prescelto, un dosaggio fino a 5 mg/kg di peso corporeo/die puĂ² essere somministrato al primo giorno di terapia. La dose di mantenimento puĂ² variare tra 1 e 4 mg/kg di peso corporeo/die e deve essere aggiustato in accordo alle necessitĂ  cliniche e alla tolleranza ematologica.

Altre condizioni

In generale, il dosaggio iniziale è di 1-3 mg/kg di peso corporeo/die e va aggiustata a seconda della risposta clinica (che puĂ² non manifestarsi per settimane o mesi) e della tolleranza ematologica.

Nel trattamento dell’epatite cronica attiva, la posologia è usualmente di 1,0-1,5 mg/kg di peso corporeo/die. Quando la risposta terapeutica è evidente, va presa in considerazione la riduzione del dosaggio di mantenimento al livello piĂ¹ basso compatibile con il mantenimento della risposta. Se il miglioramento delle condizioni del paziente non si verifica entro 3-6 mesi, va presa in considerazione la sospensione del farmaco.

Il dosaggio di mantenimento richiesto puĂ² variare da <1 mg/kg di peso corporeo/die a 3 mg/kg di peso corporeo/die, a seconda della condizione clinica che viene trattata e della risposta del singolo paziente, inclusa la tolleranza ematologica.

Uso in pazienti con compromissione renale e/o epatica

Nei pazienti con disfunzione renale o con disfunzione epatica di entità da lieve a moderata, va prescritta la dose al limite inferiore dell’intervallo posologico normale. L’azatioprina è controindicata nella compromissione epatica grave. (Vedì paragrafo 4.3).

Uso nei bambini e negli adolescenti

Esistono dati insufficienti per raccomandare l’uso dell’azatioprina nel trattamento dell’artrite cronica giovanile, del lupus eritematoso sistemico, della dermatomiosite e della poliarterite nodosa.

Per quanto concerne le altre indicazioni, le raccomandazioni relative alla posologia si applicano ai bambini e agli adolescenti, come pure agli adulti.

Uso negli anziani

Non vi sono informazioni specifiche su come gli anziani tollerano l’azatioprina. Si raccomanda che i dosaggi impiegati siano quelli al limite inferiore dell’intervallo posologico normale (per i controlli dell’esame emocromocitometrico, vedi paragrafo 4.4).

Quando contemporaneamente all’aziatioprina vengono somministrati allopurinolo, oxipurinolo o tiopurinolo, la dose di azatioprina deve essere ridotta a un quarto di quella originaria (vedì paragrafì 4.4 e 4.5).

Possono occorrere settimane o mesi prima di osservare l’effetto terapeutico.

Il farmaco puĂ² essere somministrato per lungo tempo, a meno che il paziente non tolleri il farmaco stesso.

Talora, come nell’artrite reumatoide e in alcune condizioni ematologiche, il trattamento puĂ² essere interrotto dopo un certo periodo di tempo senza problemi.

La sospensione dell’azatioprina deve essere sempre un processo graduale da eseguire sotto stretto monitoraggio.

Deve essere evitata la divisione a metà della compressa rivestita, a meno che non sia necessaria per la sospensione graduale (vedì paragrafì 4.4 e 6.6). Per somministrazioni appropriate a lungo termine devono essere usati, se necessario, altri medicinali contenenti 25 mg del farmaco.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Immunoprin seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Immunoprin per quanto riguarda la gravidanza:

Immunoprin: si puĂ² prendere in gravidanza?

Gravidanza

L’azatioprina non va usata in gravidanza senza una accurata valutazione dei rischi e dei benefìci (vedì paragrafo 4.3).

Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva (vedi paragrafo 5.3). L’azatioprina e i suoi metaboliti sono stati riscontrati in basse concentrazioni nel sangue fetale e nel liquido amniotico dopo somministrazione del farmaco alla madre. Leucopenia e/o piastrinopenia sono state descritte in numerosi neonati le cui madri erano state trattate con azatioprina nel corso della gravidanza. Durante la gravidanza si raccomandano una attenzione ancora maggiore nel monitoraggio ematologico della madre e una riduzione della posologia in caso di leucopenia. Sia le donne che gli uomini sessualmente attivi devono usare metodi contraccettivi efficaci durante il trattamento (e fino a 12 settimane dopo il trattamento).

CiĂ² vale anche per i pazienti con ridotta fertilitĂ  dovuta ad uremia cronica, in quanto dopo il trapianto essa torna in genere normale.

. La terapia concomitante con azatioprina interagisce negativamente con i contraccettivi intrauterini. Pertanto, deve essere usato un altro metodo anticoncezionale efficace e sicuro.

Dopo esposizione in utero all’azatioprina in combinazione con prednisone si osserva una temporanea diminuzione della funzione immunitaria. Ritardo di crescita intrauterina e parto prematuro sono stati descritti in caso di trattamento combinato con azatioprina e prednisone. Le conseguenze a lungo termine di queste proprietà dell’azatioprina non sono note, ma molti bambini esposti alla sostanza in utero hanno ora raggiunto l’età di 10 anni senza che sia stato riportato alcun problema.

Allattamento

La 6-mercaptopurina, il metabolita attivo dell’azatioprina, è stata identificata nel colostro e nel latte di donne trattate con azatioprina. L’allattamento al seno e l’uso concomitante di azatioprina sono controindicati (vedì paragrafo 4.3).

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Immunoprin?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Immunoprin in caso di sovradosaggio.

Immunoprin: sovradosaggio

Sintomi:

In caso di sovradosaggio, l’effetto piĂ¹ probabile è la depressione midollare, che per lo piĂ¹ raggiunge il suo massimo dopo 9-19 giorni dalla somministrazione. I principali segni di mielosoppressione sono ulcerazioni alla gola, febbre e infezioni. Inoltre, si possono avere contusioni, emorragie e fatica. Rispetto a un sovradosaggio minore cronico (ad es., verificatosi in seguito a prescrizione), un’unica dose elevata di azatioprina è meno probabile che abbia un effetto tossico. Sebbene il miglioramento possa essere ritardato, esso si verifica di solito a partire dal 12° giorno dopo il sovradosaggio, a condizione che nel frattempo il paziente non abbia assunto una dose elevata del farmaco.

Trattamento:

Non esistono antidoti specifici per l’azatioprina. In caso di sovradosaggio vanno monitorati, in particolare, la conta ematica e la funzione epatica. L’azatioprina è notoriamente dializzabile, e nei casi gravi puĂ² essere eseguita la dialisi.

Immunoprin: istruzioni particolari

Non vi sono rischi associati alla manipolazione delle compresse con il rivestimento integro. In tal caso non sono necessarie speciali precauzioni per la sicurezza.

Tuttavia, nel caso in cui il personale infermieristico divida a metà le compresse, l’azatiopina come tutti i farmaci citotossici deve essere manipolata in stretto accordo con le istruzioni (vedì paragrafì 4.2 e 4.4).

I farmaci non utilizzati e le attrezzature contaminate vanno temporaneamente conservati in contenitori chiaramente contrassegnati. Tutto il prodotto non utilizzato o il materiale di scarto deve essere smaltito secondo le norme locali.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco