Mikan: a cosa serve e come si usa

Mikan (Amikacina Solfato): indicazioni e modo d’uso

Mikan (Amikacina Solfato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Trattamento a breve termine di infezioni gravi sostenute da germi Gram-negativi sensibili all’antibiotico. In particolare l’Amikacina risulta indicata nelle seguenti forme: -batteriemie e setticemie (inclusa la sepsi neonatale); -infezioni complicate e ricorrenti delle vie genito-urinarie; -infezioni dell’apparato respiratorio, dell’apparato osteoarticolare, del sistema nervoso centrale (compresa la meningite) e del tessuto cutaneo e sottocutaneo; -infezioni endo-addominali (compresa la peritonite); -ustioni ed infezioni post-operatorie.

Si devono tenere in considerazione le linee-guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antibatterici

Mikan: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Mikan è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Mikan ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Mikan

Adulti e bambini con piĂ¹ di 12 anni:

La posologia consigliata per via intramuscolare o endovenosa per adulti e adolescenti con normale funzionalità renale (clearance della creatinina ? 50 ml/min) è di 15 mg/kg/die che possono essere somministrati in dose singola giornaliera o frazionata in 2 dosi uguali pari a 7,5 mg/kg ogni 12 ore. Il massimo dosaggio totale giornaliero non deve superare 1,5 g. In presenza di endocardite e nei pazienti neutropenici con febbre la somministrazione del farmaco deve essere frazionata in due dosi giornaliere non essendo disponibili dati sufficienti a supportare una mono-somministrazione giornaliera.

Bambini da 4 settimane a 12 anni di etĂ :

La posologia consigliata per via intramuscolare o endovenosa (tramite infusione endovenosa lenta) per bambini con normale funzionalità renale è di 15-20 mg/kg/die che possono essere somministrati in dose singola giornaliera da 15-20 mg/kg o in dosi da 7,5 mg/kg ogni 12 ore. In presenza di endocardite e nei pazienti neutropenici con febbre la somministrazione del farmaco deve essere frazionata in due dosi giornaliere non essendo disponibili dati sufficienti a supportare una mono-somministrazione giornaliera.

Neonati:

Una dose di carico iniziale da 10 mg/kg seguita da 7,5 mg/kg ogni 12 ore (vedere paragrafì 4.4 e 5.2).

Neonati prematuri:

La dose consigliata nei prematuri è pari a 7,5 mg/kg ogni 12 ore (vedere paragrafì 4.4 e 5.2).

Raccomandazioni specifiche per la somministrazione per via endovenosa

Nei pazienti pediatrici la quantità di diluenti da utilizzare dipende dalla quantità di amikacina tollerata dal paziente. La soluzione dovrebbe di norma essere infusa in un arco di tempo variabile da 30 a 60 minuti. I bambini piccoli devono ricevere un’infusione di 1-2 ore.

La durata del trattamento è, in genere, di 3-7 giorni per la somministrazione endovenosa, e 7-10 giorni per la somministrazione intramuscolare. Alle dosi consigliate, le infezioni meno gravi causate da organismi sensibili rispondono alla terapia entro 24-48 ore. Nei pazienti affetti da disfunzione renale, la dose giornaliera dovrebbe essere ridotta e/o aumentati gli intervalli tra una somministrazione e l’altra onde evitare un accumulo del farmaco. Un metodo consigliato per stabilire le dosi da somministrare a pazienti

con una diminuita funzionalitĂ  renale, sospetta o accertata, è quello di moltiplicare per 9 le concentrazioni sieriche di creatinina: il risultato ottenuto rappresenta l’intervallo, espresso in ore, tra una dose e l’altra. Es.: se il tasso sierico della creatinina e di 2 mg, la dose consigliabile dovrĂ  essere somministrata dopo 18 ore. PoichĂ© le funzioni renali possono alterarsi notevolmente nel corso della terapia, il tasso sierico della creatinina dovrebbe essere controllato frequentemente e, se necessario, le somministrazioni dovranno essere modificate. Qualora sia ritenuto utile o necessaria la somministrazione endovenosa, questa deve essere eseguita diluendo la quantitĂ  di farmaco calcolata in modo da far durare la somministrazione almeno 1 ora o anche piĂ¹. Come solvente sono indicate in questo caso la soluzione fisiologica o la soluzione isotonica di glucosio.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Mikan seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Mikan per quanto riguarda la gravidanza:

Mikan: si puĂ² prendere in gravidanza?

Gravidanza

L’amikacina deve essere somministrata a donne gravide e ai neonati solo se espressamente necessario e sotto supervisione medica (vedere paragrafo 4.4).

Si dispone di dati limitati sull’uso degli aminoglicosidi in gravidanza. Gli aminoglicosidi possono causare danno fetale. Gli aminoglicosidi attraversano la barriera placentare e sono stati riportati casi di sordità congenita bilaterale totale e irreversibile in bambini alle cui madri era stata somministrata streptomicina in

gravidanza. Sebbene non siano stati riportati effetti avversi nei feti o neonati di donne incinte trattate con altri aminoglicosidi, il potenziale rischio permane. Studi di tossicitĂ  riproduttiva in topi e ratti non hanno evidenziato effetti sulla fertilitĂ  o tossicitĂ  fetale. Se si somministra amikacina in gravidanza o se la paziente resta incinta durante il trattamento con questo farmaco, deve essere messa al corrente dei potenziali rischi per il feto.

Allattamento

Non è noto se l’amikacina venga escreta nel latte materno. Si deve pertanto decidere se interrompere l’allattamento al seno o la terapia.

FertilitĂ 

In studi di tossicitĂ  riproduttiva su topi e ratti non sono stati evidenziati effetti sulla fertilitĂ  o tossicitĂ  fetale.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Mikan?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Mikan in caso di sovradosaggio.

Mikan: sovradosaggio

In caso di sovradosaggio sussiste in generale il rischio di reazioni nefro-, oto e neurotossiche (blocco neuromuscolare). Il blocco neuromuscolare con arresto respiratorio deve essere opportunamente trattato, anche tramite l’applicazione di calcio ionico (ad es. gluconato o lattobionato in soluzione 10-20%) (vedere paragrafo 4.4). Nel caso di sovradosaggio o di reazione tossica, la dialisi peritoneale o l’emodialisi aiuteranno nella rimozione di amikacina dal sangue. L’emofiltrazione artero-venosa continua riduce i livelli di amikacina. Nei neonati puĂ² essere considerata anche l’exanguino-trasfusione.

Mikan: istruzioni particolari

Non sono necessarie particolari precauzioni per l’uso.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco