Nopar: a cosa serve e come si usa

Nopar (Pergolide Mesilato): indicazioni e modo d’uso

Nopar (Pergolide Mesilato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Quando si ritiene opportuno un trattamento con un farmaco dopamino agonista, la pergolide è indicata come terapia di seconda linea in pazienti intolleranti alla terapia con farmaci non derivati dall’ergotamina o che non abbiano risposto a tale terapia, sia in monoterapia che in associazione alla levodopa (in associazione con un inibitore periferico della decarbossilasi) nel trattamento dei segni e sintomi della malattia di Parkinson (vedere paragrafo 4.2).

Il trattamento deve essere iniziato sotto la supervisione di un medico specialista. Il beneficio derivante da un trattamento continuato deve essere controllato periodicamente tenendo conto del rischio di reazioni fibrotiche e di valvulopatia (vedere paragrafì 4.3, 4.4 e 4.8)

Nopar: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Nopar è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Nopar ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Nopar

Esclusivamente per somministrazione orale a pazienti adulti. Generalmente, la pergolide viene somministrata in dosi frazionate 3 volte al giorno. Come per altri dopamino agonisti, l’interruzione della terapia con pergolide deve essere effettuata gradualmente.

Pergolide in monoterapia

Per le fasi iniziali dell’impiego della pergolide in monoterapia si consiglia di seguire lo schema di titolazione riportato nella seguente tabella:

SCHEMA POSOLOGICO PER LA FASE DI TITOLAZIONE

MATTINO GIORNO SERA
GIORNI Mg n° cpr Colore cpr mg n° cpr colore cpr mg n° cpr colore cpr mg/die totali
1° 0,05 1 Giallo 0,05
2°-4° 0,05 1 Giallo 0,05 1 " 0,10
5°-7° 0,05 1 Giallo 0,05 1 " 0,1 2 " 0,20
8°-10° 0,1 2 " 0,1 2 " 0,1 2 " 0,30
11°-13° 0,1 2 " 0,15 3 " 0,15 3 " 0,40
14°-17° 0,2 4 " 0,2 4 " 0,2 4 " 0,60
18°-21° 0,25 1 Verde 0,25 1 Verde 0,25 1 Verde 0,75
22°-24° 0,5 2 " 0,25 1 " 0,25 1 " 1,00
25°-27° 0,5 2 " 0,5 2 " 0,25 1 " 1,25
28°-30° 0,5 2 " 0,5 2 " 0,5 2 " 1,5

Dopo il 30° giorno, la dose giornaliera deve essere gradualmente incrementata con incrementi non superiori a 0,25 mg due volte alla settimana fino al raggiungimento di una risposta terapeutica ottimale.

Negli studi clinici con pergolide in monoterapia, la dose giornaliera media fu di 2,1 mg dopo tre mesi di trattamento e di 2,51 mg dopo un anno.

Pergolide in associazione alla levodopa

La somministrazione della pergolide deve essere iniziata con una singola dose giornaliera di 0,05 mg per i primi due giorni. In seguito, il dosaggio dovrebbe essere aumentato gradualmente da 0,1 fino a 0,15 mg/die ogni terzo giorno nel corso dei 12 giorni successivi. La posologia puĂ² essere poi aumentata di 0,25 mg/die ogni terzo giorno fino al raggiungimento della dose terapeutica ottimale.

Durante la fase di titolazione la posologia della levodopa/carbidopa puĂ² essere ridotta con cautela.

In studi clinici, la dose media della pergolide con efficacia terapeutica è stata pari a 3 mg/die. Il dosaggio concomitante di levodopa/carbidopa (espresso come levodopa) è stato, in media, di 650 mg/die circa.

SCHEMA POSOLOGICO PER LA FASE DI TITOLAZIONE

GIORNI mg MATTINO
n° cpr
colore cpr mg GIORNO
n° cpr
colore cpr mg SERA
n° cpr
colore cpr mg/die totali
1°-2° 0,05 1 Giallo 0,05
3°-4° 0,05 1 Giallo 0,05 1 Giallo 0,05 1 " 0,15
5°-6° 0,05 1 " 0,1 2 " 0,1 2 " 0,25
7°-8° 0,1 2 " 0,1 2 " 0,15 3 " 0,35
9°-10° 0,15 3 " 0,15 3 " 0,15 3 " 0,45
11°-12° 0,2 4 " 0,2 4 " 0,2 4 " 0,6
13°-14° 0,25 1 Verde 0,25 1 Verde 0,25 1 Verde 0,75
15°-16° 0,25 1 " 0,25 1 " 0,5 2 " 1
17°-18° 0,25 1 " 0,5 2 " 0,5 2 " 1,25
19°-20° 0,5 2 " 0,5 2 " 0,5 2 " 1,5
21°-22° 0,5 2 " 0,5 2 " 0,75 3 " 1,75
23°-24° 0,5 2 " 0,75 3 " 0,75 3 " 2
25°-26° 0,75 3 " 0,75 3 " 0,75 3 " 2,25
27°-28° 0,75 3 " 0,75 3 " 1 1 Rosa 2,5
29°-30° 0,75 3 " 1 1 Rosa 1 1 " 2,75
dal 31° 1 1 Rosa 1 1 " 1 1 " 3

Informazioni generali sulla posologia

Dose massima giornaliera consentita: 3 mg/die (3000 microgrammi/die).

L’uso della pergolide in dosaggi superiori a 3 mg/die (3000 microgrammi/die) non è raccomandato a causa del rischio di valvulopatia cardiaca fibrotica. In pazienti trattati con pergolide a dosaggi inferiori a 3 mg/die, sono stati segnalati casi di valvulopatia e reazioni fibrotiche, anche alle dosi piĂ¹ basse comprese negli intervalli raccomandati.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Nopar seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Nopar per quanto riguarda la gravidanza:

Nopar: si puĂ² prendere in gravidanza?

L’uso della pergolide è controindicato durante la gravidanza.

Non esistono studi adeguati e ben controllati su donne in gravidanza. In studi pre-registrativi si sono verificate 33 gravidanze con bambini nati sani e 6 gravidanze con nascita di bambini portatori di anomalie congenite; tuttavia non è stato evidenziato un nesso di causalità con il farmaco.

Non è noto se il farmaco venga escreto nel latte materno. Il meccanismo di azione della pergolide fa supporre un’interferenza con l’allattamento. PoichĂ© molti farmaci sono escreti nel latte materno e, potenzialmente, si potrebbero verificare nel lattante effetti indesiderati gravi da pergolide mesilato, il medico dovrĂ  decidere se far interrompere l’allattamento o la terapia, tenendo conto dell’importanza del farmaco per la madre.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Nopar?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Nopar in caso di sovradosaggio.

Nopar: sovradosaggio

Non vi sono esperienze cliniche di marcato sovradosaggio. Sono stati segnalati casi di sovradosaggio di 60 mg in un giorno, di 19 mg/die per 3 giorni o 14 mg/die per 23 giorni. I sintomi e i segni che si sono manifestati sono stati: vomito, ipotensione, agitazione psicomotoria, gravi allucinazioni, gravi movimenti involontari e formicolii agli arti superiori ed inferiori. Un altro paziente, che ha assunto inavvertitamente 7 mg anzichĂ© gli 0,7 mg prescritti, ha manifestato palpitazioni, ipotensione ed extrasistolia ventricolare. Il piĂ¹ alto dosaggio giornaliero (somministrato a diversi pazienti con malattia di Parkinson refrattario) ha superato i 30 mg.

La sintomatologia di sovradosaggio nell’animale comprende nausea, vomito, convulsioni, ipotensione e stimolazione del sistema nervoso centrale.

Trattamento: si raccomanda l’impiego di misure di supporto sintomatico ed il monitoraggio della funzione cardiaca. PuĂ² essere necessario l’impiego di farmaci antiaritmici. E’ necessario mantenere i valori pressori nella normalitĂ . In caso di segni di stimolazione del sistema nervoso centrale, puĂ² essere indicato l’impiego di una fenotiazina o altro neurolettico come i butirrofenoni.

Garantire la pervietĂ  delle vie aeree del paziente e sostenere la ventilazione e la perfusione. Controllare periodicamente e mantenere, entro limiti accettabili, i segni vitali del paziente (frequenza cardiaca, pressione arteriosa, attivitĂ  respiratoria), l’emogasanalisi, gli elettroliti sierici, etc.

L’assorbimento intestinale dei farmaci puĂ² essere ridotto somministrando carbone attivo che, in molti casi, è piĂ¹ efficace del vomito indotto o del lavaggio gastrico; si consideri quindi il carbone come trattamento alternativo o in aggiunta allo svuotamento gastrico.

La somministrazione ripetuta del carbone attivo puĂ² facilitare l’eliminazione di alcuni farmaci che potrebbero essere stati assorbiti. Controllare attentamente le vie aeree del paziente durante lo svuotamento gastrico e nell’uso del carbone.

La dialisi o l’emoperfusione non sembrano offrire vantaggi.

Nopar: istruzioni particolari

NOPAR compresse

Deglutire le compresse con dell’acqua.

L’assunzione delle compresse è indipendente dall’assunzione di cibo.

Se non si è certi del numero di compresse che devono essere assunte, rivolgersi al proprio medico.

Se si dimentica di assumere una dose, questa deve essere assunta non appena possibile. Se si dimentica di assumere alcune dosi, rivolgersi al proprio medico per sapere che cosa fare.

Non interrompere l’assunzione del prodotto senza prima essersi consultati con il proprio medico.

Durante l’assunzione di Nopar, possono essere assunte altre medicine secondo il parere medico.

Non spezzare le compresse. Si consiglia cautela per minimizzare i rischi dovuti all’esposizione quando si dividono le compresse. In casi spontanei sono stati riportati rapporti di irritazione agli occhi, odore sgradevole, o mal di testa quando le compresse di pergolide sono state divise o spezzate. In studi su animali è stato osservato che la pergolide causa irritazione agli occhi e tossicità all’inalazione. Nell’eventualità di una esposizione dell’occhio alla pergolide, l’occhio interessato deve essere immediatamente sciacquato con acqua, e deve essere richiesto un parere medico. In caso di irritazione nasale, spostarsi all’aria fresca.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco