Parmodalin: a cosa serve e come si usa

Parmodalin (Tranilcipromina Solfato + Trifluoperazina Cloridrato): indicazioni e modo d’uso

Parmodalin (Tranilcipromina Solfato + Trifluoperazina Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Trattamento sintomatico delle forme depressive gravi. Depressioni reattive nelle quali non è indicata o è risultata inefficace l’elettroshock terapia.

Parmodalin: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Parmodalin è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Parmodalin ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Parmodalin

L’impiego di PARMODALIN è consigliato nei soli casi di grave depressione mentale nei quali non è indicata l’elettroshock terapia o nei quali quest’ultima, applicata, è risultata inefficace e dopo il fallimento di tutti gli altri trattamenti provati in precedenza.

Posologia

La posologia media consigliabile è di una compressa rivestita 1-2 volte al giorno per una settimana. Ottenuta una risposta soddisfacente attenersi ad una dose di mantenimento di una compressa rivestita al mattino.

In ogni caso la dose massima giornaliera non deve superare le 3 compresse rivestite (corrispondenti a 30 mg di tranilcipromina).

Pazienti anziani

Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrĂ  valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Parmodalin seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Parmodalin per quanto riguarda la gravidanza:

Parmodalin: si puĂ² prendere in gravidanza?

L’uso di ogni farmaco durante la gravidanza, l’allattamento e nelle donne in età feconda deve essere condizionato dall’attenta considerazione del rapporto fra il beneficio che ci si attende dalla somministrazione del farmaco stesso ed il possibile rischio per la madre e per il bambino.

I neonati esposti agli antipsicotici convenzionali o atipici incluso PARMODALIN durante il terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di effetti indesiderati inclusi sintomi extrapiramidali o di astinenza che possono variare per gravità e durata dopo la nascita. Ci sono state segnalazioni di agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, stress respiratorio, disturbi dell’assunzione di cibo. Pertanto i neonati dovrebbero essere attentamente monitorati.

Gli studi sulla riproduzione degli animali hanno dimostrato che la tranilcipromina passa nel feto di ratta attraverso la barriera placentare ed inoltre si ritrova nel latte della cagna nutrice. Non è stata finora dimostrata l’assenza di effetti nocivi della tranilcipromina e della trifluoperazina somministrate durante i periodi della gravidanza e della lattazione, sulla fertilità e sullo sviluppo post-natale degli animali trattati.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Parmodalin?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Parmodalin in caso di sovradosaggio.

Parmodalin: sovradosaggio

Gradi piĂ¹ rilevanti di sovradosaggio o una ipersensibilitĂ  individuale alla tranilcipromina possono determinare un’accentuazione degli effetti indesiderabili che giungono in casi gravi ad agitazione, confusione mentale, incoerenza, ipotensione, crisi ipertensive precedute da cefalea grave ed accompagnate in casi rari da fibrillazione mioclonica con iperpiressia e, talora, con rigiditĂ  generalizzata e coma. In questi casi si impongono gli interventi piĂ¹ appropriati, come lavanda gastrica, somministrazione di ipotensivi nei pazienti con cefalea ed ipertensione, di barbiturici nei casi di reazioni miocloniche (tenendo presente che l’effetto dei barbiturici puĂ² essere prolungato dalla somministrazione contemporanea di PARMODALIN) e l’istituzione delle comuni misure anti-shock.

Parmodalin: istruzioni particolari

Nessuna istruzione particolare.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco