Scandonest: a cosa serve e come si usa

Scandonest (Mepivacaina Cloridrato): indicazioni e modo d’uso

Scandonest (Mepivacaina Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

SCANDONEST 3% senza vasocostrittore soluzione iniettabile è un anestetico locale indicato per l’anestesia locale e loco-regionale negli interventi odontoiatrici negli adulti, adolescenti e bambini di età superiore a 4 anni (ca. 20 kg di peso corporeo).

Scandonest: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Scandonest è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Scandonest ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Scandonest

Il medicinale deve essere usato solo da o sotto il controllo di dentisti, stomatologi o altri medici sufficientemente qualificati e con esperienza nella diagnosi e nel trattamento di tossicità sistemica. La disponibilità di un’adeguata apparecchiatura di rianimazione, medicinali e personale adeguatamente qualificato è raccomandata prima di indurre una anestesia regionale con anestetici locali per consentire un trattamento immediato in qualsiasi caso di emergenza respiratoria e cardiovascolare. Lo stato di coscienza del paziente deve essere monitorato dopo ciascuna iniezione di anestesia locale.

Posologia

Da momento che l’assenza di dolore è correlata alla sensibilitĂ  individuale del paziente, deve essere utilizzata la dose piĂ¹ bassa di anestetico che consente di ottenere un’anestesia efficace. Per procedure piĂ¹ estese possono essere necessarie una o piĂ¹ cartucce, senza superare la dose massima raccomandata.

Per gli adulti, la dose massima raccomandata è di 4,4 mg/kg di peso corporeo con una dose massima assoluta raccomandata di 300 mg per gli individui con peso corporeo superiore a 70 kg, corrispondente a 10 ml di soluzione.

Da notare che la quantitĂ  massima deve tenere conto del peso corporeo del paziente. Dal momento che i pazienti hanno un peso corporeo differente, ogni paziente puĂ² tollerare una differente quantitĂ 

massima consentita di mepivacaina. In aggiunta, ci sono altre importanti variabilità individuali in relazione all’inizio e alla durata d’azione.

La seguente tabella elenca le dosi massime consentite negli adulti per le tecniche anestetiche piĂ¹ comunemente utilizzate e l’equivalente in numero di cartucce:

Peso (kg) Dose di mepicavaina
cloridrato (mg)
Volume (ml) Equivalente* in numero di
cartucce (1,7 ml)
Equivalente* in numero di
cartucce (2,2 ml)
50 220 7,3 4,0 3,0
60 264 8,8 5,0 4,0
?70 300 10,0 5,5 4,5

*Si arrotonda alla semi-cartuccia piĂ¹ vicina

Popolazione pediatrica

SCANDONEST 3% senza vasocostrittore è controindicato nei bambini con età inferiore a 4 anni (ca. 20 kg di peso corporeo) (vedere paragrafo 4.3).

Dose terapeutica raccomandata:

la quantitĂ  da iniettare deve essere determinata in base all’etĂ  e al peso del bambino e la complessitĂ  dell’operazione. La dose media è 0,75 mg/kg = 0,025 ml di soluzione di mepivacaina per kg di peso corporeo: ~ ¼ di cartuccia (15 mg di mepivacaina cloridrato) per un bambino di 20 kg.

Dose massima raccomandata:

La dose massima raccomandata nella popolazione pediatrica è 3 mg di mepivacaina cloridrato/kg (0,1 ml mepivacaina/kg).

La tabella sotto illustra la dose massima raccomandata nei bambini e l’equivalente in numero di cartucce:

Peso (kg) Dose di mepicavaina
cloroidrato (mg)
Volume (ml) Equivalente* in numero di
cartucce (1,7 ml)
Equivalente* in numero di
cartucce (2,2 ml)
20 60 2 1,2 0,9
35 105 3,5 2,0 1,5
45 135 4,5 2,5 2,0

*Si arrotonda alla semi-cartuccia piĂ¹ vicina

Popolazioni speciali

A causa dell’assenza di dati clinici, devono essere adottate precauzioni particolari in modo da somministrare la dose minima necessaria per ottenere un’anestesia efficace nei:

pazienti anziani

pazienti con danno renale o compromissione epatica.

Mepivacaina è metabolizzata dal fegato e i livelli plasmatici potrebbero aumentare nei pazienti con compromissione epatica, in particolare dopo un uso ripetuto. Nel caso in cui sia necessaria una re- iniezione, il paziente deve essere monitorato per identificare qualsiasi segno di relativo sovraddosaggio.

Uso concomitante di sedativi per ridurre l’ansia da parte del paziente:

Se viene somministrato un medicinale sedativo, la massima dose sicura di mepivacaina puĂ² essere ridotta a causa di un effetto additivo della combinazione sulla depressione del sistema nervoso centrale (vedere paragrafo 4.5).

Modo di somministrazione Infiltrazione e uso perineurale Per uso singolo

Precauzioni da prendere prima della somministrazione del medicinale

Il medicinale non deve essere usato se appare torbido o se ha cambiato colore. La velocitĂ  di iniezione non deve superare 1 ml di soluzione al minuto.

Gli anestetici locali devono essere iniettati con cautela quando è presente un’infiammazione e/o un’infezione nel sito di iniezione. La velocità di iniezione deve essere molto lenta (1 ml/min).

Rischio associato con una iniezione intravascolare accidentale

L’iniezione intravascolare accidentale (ad es., un’iniezione endovenosa involontaria nella circolazione sistemica, un’iniezione accidentale endovenosa o endoarteriosa nella zona della testa e del collo) puĂ² essere associata a gravi reazioni avverse, quali convulsioni, seguite da depressione del sistema nervoso centrale o cardiorespiratoria e coma, che possono condurre ad arresto respiratorio, dovute dell’improvviso elevato aumento dei livelli di mepivacaina nella circolazione sistemica.

Pertanto, per assicurare che l’ago non penetri in un vaso sanguigno durante l’iniezione, deve essere eseguita un’aspirazione prima di iniettare l’anestetico locale. Tuttavia l’assenza di sangue nella siringa non garantisce che non sia stata evitata un’iniezione intravascolare.

Rischio associato ad un’iniezione intraneurale

L’iniezione intraneurale accidentale puĂ² determinare lo spostamento delmedicinale in maniera retrograda lungo il nervo. Al fine di evitare un’iniezione intraneurale e prevenire lesioni al nervo associate ai blocchi nervosi, l’ago deve essere sempre ritratto leggermente se il paziente avverte una sensazione di scossa elettrica durante l’iniezione o se l’iniezione è particolarmente dolorosa. Se si verifica una lesione del nervo dovuta all’ago, l’effetto neurotossico puĂ² essere peggiorato dalla potenziale neurotossicitĂ  chimica della mepivacaina, poichĂ© questa puĂ² compromettere l’afflusso sanguigno perineurale e impedire l’eliminazione locale della mepivacaina.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Scandonest seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Scandonest per quanto riguarda la gravidanza:

Scandonest: si puĂ² prendere in gravidanza?

FertilitĂ 

Nessun dato rilevante ha riportato effetti tossici sulla fertilità negli animali con la mepivacaina. Ad oggi, non ci sono dati disponibili sull’uomo.

Gravidanza

Non sono stati condotti studi clinici su donne in gravidanza e non sono stati riportati casi in letteratura di donne in gravidanza trattate con mepivacaina 30 mg/mL. Studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti per quanto riguarda la tossicità riproduttiva. Pertanto, come misura precauzionale, è preferibile evitare di usare questo medicinale durante la gravidanza.

Allattamento

Negli studi clinici con SCANDONEST 3% senza vasocostrittore non sono state incluse donne in allattamento. Comunque, considerando la mancanza di dati per la mepivacaina, non puĂ² essere escluso il rischio per i neonati/lattanti. Pertanto, alle donne in allattamento è consigliato di non allattare nelle 10 ore successive all’anestesia con SCANDONEST 3% senza vasocostrittore.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Scandonest?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Scandonest in caso di sovradosaggio.

Scandonest: sovradosaggio

Tipi di sovradosaggio

Il sovradosaggio di anestetici locali puĂ² essere assoluto, derivante dall’iniezione di dosi eccessive, o relativo, derivante dall’iniezione di una dose normalmente non tossica in particolari circostanze. Questi includono l’iniezione intravascolare involontaria o il rapido assorbimento anormale nella circolazione sistemica, o il ritardo del metabolismo e dell’eliminazione del medicinale.

Sintomi

In caso di sovradosaggio relativo, i pazienti presentano generalmente sintomi entro 1-3 minuti. Mentre in caso di sovradosaggio assoluto, i segni di tossicitĂ , a seconda del sito di iniezione, compaiono circa 20-30 minuti dopo l’iniezione.

Gli effetti tossici sono dose-dipendenti, comprendenti manifestazioni neurologiche progressivamente piĂ¹ severe, seguite da segni vascolari, respiratori e infine cardiovascolari come ipotensione, bradicardia, aritmia e arresto cardiaco.

La tossicitĂ  del SNC si verifica gradualmente, con sintomi e reazioni di severitĂ  progressivamente crescente. I sintomi iniziali comprendono agitazione, sensazione di intossicazione, sensazione di intorpidimento delle labbra e della lingua, parestesia intorno alla bocca, vertigini, disturbi visivi e uditivi e ronzii alle orecchie. La manifestazione di questi effetti durante l’iniezione del medicinale è un segnale di avvertimento e l’iniezione deve essere immediatamente interrotta.

I sintomi cardiovascolari si verificano a livelli plasmatici che superano quelli che inducono tossicitĂ  del SNC e sono quindi generalmente preceduti da segni di tossicitĂ  del SNC, a meno che il paziente sia in anestesia generale o fortemente sedato (ad esempio da una benzodiazepina o un barbiturico). La perdita di coscienza e l’insorgenza di crisi generalizzate possono essere preceduti da sintomi premonitori come rigiditĂ  articolare e muscolare o spasmi. Le convulsioni possono durare da pochi secondi a diversi minuti e portare rapidamente all’ipossia e all’ipercapnia, a causa dell’aumento dell’attivitĂ  muscolare e della ventilazione insufficiente. Nei casi piĂ¹ gravi, puĂ² verificarsi l’arresto respiratorio.

Gli effetti tossici indesiderati possono comparire a concentrazioni plasmatiche superiori a 5 mg / L, e le convulsioni possono comparire con concentrazioni di 10 mg / L o superiori. Sono disponibili dati limitati sul sovradosaggio.

L’acidosi peggiora gli effetti tossici degli anestetici locali.

Se viene somministrata un’iniezione intravascolare rapida, un’alta concentrazione ematica di mepivacaina nelle arterie coronarie puĂ² portare all’insufficienza miocardica, probabilmente seguita da arresto cardiaco, prima che il SNC sia interessato. I dati su questo effetto rimangono controversi (vedere paragrafì 4.4 e 5.1).

Gestione

Se compaiono segni di tossicitĂ  sistemica acuta, l’iniezione dell’anestetico locale deve essere interrotta immediatamente.

I sintomi del SNC (convulsioni, depressione del sistema nervoso centrale) devono essere prontamente trattati con adeguato supporto delle vie aeree / respiratorie e la somministrazione di medicinali anticonvulsivanti.

L’ossigenazione e la ventilazione ottimali, il supporto circolatorio così come il trattamento dell’acidosi sono di vitale importanza.

Se si verifica depressione cardiovascolare (ipotensione, bradicardia), deve essere considerato un trattamento appropriato con liquidi per via endovenosa, vasopressore e / o agenti inotropi. Ai bambini devono essere somministrate dosi commisurate all’etĂ  e al peso.

Se si verifica un arresto cardiaco, un esito positivo puĂ² richiedere sforzi rianimatori prolungati.

La dialisi non è efficace nel trattamento di un sovradosaggio di mepivacaina. L’eliminazione puĂ² essere accelerata acidificando l’urina.

Scandonest: istruzioni particolari

Le cartucce sono intese per uso singolo. La somministrazione del medicinale al paziente deve avvenire immediatamente dopo l’apertura della cartuccia.

Come per ogni cartuccia, il diaframma deve essere disinfettato prima dell’uso. Deve essere accuratamente tamponato con alcool etilico al 70% o con alcool isopropilico puro al 90% per uso farmaceutico.

In nessuna circostanza le cartucce devono essere immerse in alcuna soluzione.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformitĂ  alla normativa locale vigente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco