Sodiacap: a cosa serve e come si usa

Sodiacap (Sodio Ioduro 131I): indicazioni e modo d’uso

Sodiacap (Sodio Ioduro 131I) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Medicinale per uso diagnostico.

Il sodio ioduro (131I) può essere somministrato come dose “tracciante” per lo studio della cinetica del radioiodio. La stima della captazione tiroidea e dell’effettiva emivita ottenuta con una determinata dose tracciante può essere utilizzata per calcolare l’attività richiesta per la terapia con radioiodio.

Può essere eseguita scintigrafia tiroidea con sodio ioduro (131I) per patologie benigne, solo quando non siano disponibili radiofarmaci con una dosimetria più favorevole, ad esempio, iodio- 123 o tecnezio-99m.

Sodiacap: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Sodiacap è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se però non ricordate come prendere Sodiacap ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Sodiacap

Posologia

Adulti

Le attività raccomandate per un paziente adulto (70 kg) sono le seguenti:

per gli studi sulla captazione tiroidea: 0,2 – 3,7 MBq

per immagini della tiroide: 7,4 – 11 MBq.

Popolazione pediatrica

L’utilizzo nella popolazione pediatrica deve essere attentamente considerato, sulla base delle necessità cliniche e della valutazione del rapporto rischio/beneficio in questo gruppo di pazienti. Occorre tenere presente che l’attività da somministrare non deve scendere al di sotto di un livello tale da pregiudicare la qualità dell’immagine. Lo iodio-131 per indagini diagnostiche è controindicato nei bambini di età inferiore ai 10 anni (vedere paragrafo 4.3).

L’attività diagnostica da somministrare ad un bambino di età superiore ai 10 anni e ad un adolescente, deve essere pari a una frazione della dose per adulti calcolata in base ai metodi di peso/superficie corporea secondo le seguenti equazioni:

Dose pediatrica (MBq) =

Dose pediatrica (MBq) =

Dose per l’adulto (MBq) x peso del bambino (kg)

70 (kg)

Dose per l’adulto (MBq) x superficie del bambino (m2) 1,73 (m2)

Di seguito vengono proposti i fattori di correzione da utilizzare come guida.

Frazione di una dose per adulto
22 kg = 0,50 42 kg = 0,78
24 kg = 0,53 44 kg = 0,80
26 kg = 0,56 46 kg = 0,82
28 kg = 0,58 48 kg = 0,85
30 kg = 0,62 50 kg = 0,88
32 kg = 0,65 52-54 kg = 0,90
34 kg = 0,68 56-58 kg = 0,92
36 kg = 0,71 60-62 kg = 0,96
38 kg = 0,73 64-66 kg = 0,98
40 kg = 0,76 68 kg = 0,99

(Pediatric Task Group, EANM)

Compromissione renale/epatica

È necessario valutare attentamente l’attività da somministrare nei pazienti con compromissione renale poiché in questi pazienti esiste un rischio di aumento di esposizione alle radiazioni (vedere paragrafo 4.4).

Metodo di somministrazione

E’ necessario evitare di assumere cibo 4 ore prima e 1 ora dopo l’assunzione del medicinale. La capsula deve essere deglutita intera con una quantità di liquido sufficiente a garantirne il completo passaggio nello stomaco e nella porzione superiore dell’intestino tenue. Nei pazienti nei quali si sospetta la presenza di patologie gastrointestinali, deve essere posta particolare attenzione nella somministrazione di capsule di sodio ioduro (131I). È consigliata la somministrazione concomitante di H2-antagonisti o di inibitori della pompa protonica.

Per la preparazione del paziente vedere paragrafo 4.4

Acquisizione delle immagini

Le immagini vengono di solito acquisite a 4 ore e poi nuovamente a 18-24 ore (per la scintigrafia anche a 72 ore).

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Sodiacap seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Sodiacap per quanto riguarda la gravidanza:

Sodiacap: si può prendere in gravidanza?

Donne potenzialmente fertili

Quando è necessario somministrare medicinali radioattivi a donne potenzialmente fertili, si devono assumere sempre informazioni su una possibile gravidanza. Ove non sia provato il contrario, qualsiasi donna che abbia saltato un ciclo mestruale deve essere considerata in stato di gravidanza. In caso di dubbio riguardo ad una possibile gravidanza (se la donna ha saltato un ciclo mestruale, se il ciclo mestruale è molto irregolare, ecc.), devono essere proposte alla paziente tecniche alternative (se esistenti), che non utilizzino radiazioni ionizzanti.

Contraccezione nelle donne

Si raccomanda alle donne che assumono sodio ioduro (131I) di NON iniziare una gravidanza per un periodo di 4 mesi dalla somministrazione.

Gravidanza

La somministrazione di radioiodio in gravidanza accertata o sospetta o quando la gravidanza non può essere esclusa, è controindicata (vedere paragrafo 4.3). La dose di questo agente assorbita dall’utero potrebbe variare da 0.01 a 0.6 mGy e la tiroide fetale concentra avidamente lo iodio nel corso del secondo e terzo trimestre.

In caso di carcinoma differenziato della tiroide, diagnosticato durante la gravidanza, il radioiodio non deve essere somministrato prima del termine della gravidanza.

Allattamento

Prima di somministrare un radiofarmaco a una madre che allatta con latte materno, è necessario prendere in considerazione la possibilità di posticipare ragionevolmente l’esame fino all’interruzione dell’allattamento e stabilire se è stato scelto il radiofarmaco più appropriato, tenendo conto della secrezione di attività nel latte materno.

L’allattamento con latte materno dopo la somministrazione di sodio ioduro ( 131I) deve essere interrotto.

Per ragioni di radioprotezione, si raccomanda di evitare il contatto ravvicinato tra la madre e il bambino per un congruo periodo di tempo e in ottemperanza alla normativa vigente.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Sodiacap?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Sodiacap in caso di sovradosaggio.

Sodiacap: sovradosaggio

Questo medicinale è inteso per l’uso da parte di personale competente e in ambienti ospedalieri. Pertanto il rischio di sovradosaggio è solo teorico. I rischi sono legati alla somministrazione involontaria di dosi eccessive di radioattività. L’elevata esposizione alle radiazioni attraverso un sovradosaggio può essere ridotta mediante la somministrazione di agenti bloccanti la tiroide, quali potassio ioduro o potassio perclorato immediatamente al sospetto di sovraesposizione, l’uso di emetici e favorendo la diuresi con frequente eliminazione di urina.

Sodiacap: istruzioni particolari

Avvertenze generali

I radiofarmaci devono essere ricevuti, usati e somministrati solo da personale autorizzato in strutture sanitarie appositamente designate. Il ricevimento, la conservazione, l’uso, il trasferimento e lo smaltimento devono essere eseguiti in conformità alla normativa e/o alle appropriate autorizzazioni delle Autorità competenti locali.

I radiofarmaci devono essere preparati in modo da soddisfare le norme di radioprotezione e i requisiti di qualità farmaceutica.

Se in qualsiasi momento l’integrità del contenitore risultasse compromessa, il prodotto non deve essere utilizzato.

La somministrazione deve essere effettuata in modo da minimizzare il rischio di contaminazione del medicinale e l’esposizione dell’operatore alle radiazioni. È obbligatoria una schermatura adeguata.

La somministrazione di radiofarmaci comporta rischi per le persone a contatto con il paziente a causa dall’irradiazione esterna o della contaminazione da versamento di urine, vomito, ecc. Per questo motivo si devono adottare misure di protezione contro le radiazioni in conformità alla normativa nazionale.

Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco