Timoloback: a cosa serve e come si usa

Timolabak (Timololo Maleato): indicazioni e modo d’uso

Timolabak (Timololo Maleato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

TIMOLABAK è indicato in:

pazienti con ipertensione oculare

pazienti con glaucoma cronico ad angolo aperto

pazienti afachici con glaucoma

pazienti con angolo stretto e con episodi precedenti di chiusura d’angolo, spontanea o iatrogena, nell’occhio controlaterale, in cui sia necessario ridurre la pressione oculare

è anche indicato come terapia concomitante nel glaucoma pediatrico, che sia inadeguatamente controllato con altre terapie antiglaucoma.

Timolabak: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Timolabak è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Timolabak ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Timolabak

Posologia

Di solito si inizia la terapia somministrando una goccia di TIMOLABAK 2,5 mg/ml in ogni occhio affetto 2 volte al giorno. Se la risposta clinica non è adeguata, la posologia puĂ² essere variata somministrando una goccia di TIMOLABAK 5 mg/ml in ogni occhio affetto due volte al giorno. Se la pressione endoculare si mantiene a livelli soddisfacenti, in molti pazienti la terapia puĂ² essere proseguita con un’unica somministrazione giornaliera.

Uso con altri farmaci antiglaucoma

Qualora fosse necessario un piĂ¹ marcato controllo della pressione oculare, si possono somministrare miotici, adrenalina e, per via sistemica, inibitori dell’anidrasi carbonica.

Quando TIMOLABAK va aggiunto ad altra terapia antiglaucoma, somministrare una goccia di TIMOLABAK 2,5 mg/ml in ogni occhio due volte al giorno. Se è richiesta una terapia maggiore, sostituire con una goccia di soluzione TIMOLABAK 5 mg/ml in ogni occhio due volte al giorno.

Trasferimento da altra terapia

Quando un paziente viene trasferito da un altro agente beta-bloccante per uso topico oftalmico, questo deve essere sospeso dopo un intero dosaggio giornaliero e iniziare il giorno successivo il trattamento con TIMOLABAK 2,5 mg/ml: una goccia di TIMOLABAK 2,5 mg/ml in ogni occhio affetto due volte al giorno. Se la risposta clinica è inadeguata, si puĂ² aumentare la dose ad una goccia di TIMOLABAK 5 mg/ml due volte al giorno.

Quando un paziente viene trasferito da una terapia con un singolo agente antiglaucoma che non sia un beta-bloccante per uso topico oftalmico, il primo giorno si continua il trattamento con il farmaco giĂ  in uso, aggiungendo una goccia di TIMOLABAK 2,5 mg/ml in ogni occhio affetto due volte al giorno. Il giorno seguente si sospende completamente il farmaco usato in precedenza e si continua con TIMOLABAK 2,5 mg/ml. Se è richiesto un dosaggio piĂ¹ alto di TIMOLABAK 2,5 mg/ml, sostituire con una goccia di TIMOLABAK 5 mg/ml in ogni occhio due volte al giorno.

Popolazione pediatrica

L’uso di TIMOLABAK non è raccomandato negli infanti prematuri e nei neonati.

A causa di dati limitati l’uso di timololo potrebbe essere raccomandato solo nel glaucoma congenito primario e nel glaucoma giovanile primario per un periodo transitorio durante il quale si decide per un approccio chirurgico e nel caso di un intervento chirurgico fallito mentre si valutano ulteriori opzioni.

I medici devono fortemente valutare i rischi ed i benefici quando si considera la terapia medica con timololo in pazienti pediatrici. Una dettagliata anamnesi pediatrica ed una valutazione per determinare la presenza di anomalie sistemiche deve precedere l’uso di timololo.

I dati al momento disponibili sono limitati ( vedere paragrafo 5.1), per cui non puĂ² essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.

Tuttavia, se i benefici superano i rischi, si consiglia di utilizzare la piĂ¹ bassa concentrazione

disponibile di principio attivo una volta al giorno. Se la P.I.O. non risulta adeguatamente controllata deve essere considerata un’attenta somministrazione sino ad un massimo di due gocce al giorno per occhio interessato. Se applicato due volte al giorno, deve essere preferito un intervallo di 12 ore.

Inoltre i pazienti, in particolare i neonati, devono essere attentamente osservati dopo la prima dose per una o due ore nello studio medico e strettamente monitorati per gli effetti collaterali sistemici e oculari finchè non viene eseguito l’intervento chirurgico.

Per quanto riguarda l’uso pediatrico, la concentrazione di 0,1% di principio attivo potrebbe essere già sufficiente.

Modo di somministrazione

Per limitare i potenziali effetti avversi deve essere instillata solo una goccia per ogni

somministrazione (guardando verso l’alto e tirando leggermente la palpebra inferiore verso il basso),

il tempo di comparsa della goccia è piĂ¹ lungo che con un flacone di collirio tradizionale. Richiudere il flacone dopo l’instillazione.

L’assorbimento sistemico di ?-bloccanti somministrati topicamente puĂ² essere ridotto attraverso l’occlusione naso lacrimale e tenendo gli occhi chiusi piĂ¹ a lungo possibile (p.e. 3 – 5 minuti) dopo l’instillazione delle gocce.

Vedere anche i paragrafi 4.4 e 5.2.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Timolabak seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Timolabak per quanto riguarda la gravidanza:

Timolabak: si puĂ² prendere in gravidanza?

Gravidanza

Non vi sono dati adeguati per l’utilizzo di timololo maleato in donne in gravidanza. Il timololo maleato non deve essere usato durante la gravidanza se non strettamente necessario. Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2 Posologia e modo di somministrazione.

Gli studi epidemiologici non hanno rivelato effetti di malformazione ma mostrano un rischio di rallentamento della crescita intrauterina, quando i beta-bloccanti vengono somministrati per via orale. Inoltre, i segni e sintomi del beta blocco (es. bradicardia, ipotensione, problemi respiratori e ipoglicemia) sono stati osservati nel neonato quando i beta-bloccanti sono stati somministrati fino al parto. Se TIMOLABAK viene somministrato fino al parto, il neonato deve essere attentamente monitorato durante i primi giorni di vita.

Allattamento

I beta-bloccanti sono escreti nel latte materno. Comunque, alle dosi terapeutiche di timololo maleato nei colliri, la quantità presente nel latte materno non è sufficiente per produrre sintomi clinici di beta-blocco nel neonato. Per ridurre l’assorbimento sistemico vedere paragrafo 4.2 Posologia e modo di somministrazione.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Timolabak?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Timolabak in caso di sovradosaggio.

Timolabak: sovradosaggio

Non sono disponibili dati riguardanti un iperdosaggio nell’uomo. Sintomi

I piĂ¹ comuni segni e sintomi prevedibili in caso di iperdosaggio con un farmaco beta-bloccante per via sistemica sono bradicardia sintomatica, ipotensione, broncospasmo e insufficienza cardiaca acuta.

Trattamento

Vengono riportate le misure terapeutiche da intraprendere nei casi seguenti:

Ingestione:

In caso di ingestione si consiglia la lavanda gastrica; gli studi hanno dimostrato che il timololo non viene rapidamente rimosso dal circolo con la dialisi.

Bradicardia sintomatica:

Somministrare per via endovenosa atropina solfato alla dose di 0,25 – 2 mg; se la bradicardia persiste, somministrare con cautela isoproterenolo cloridrato per via endovenosa. Nei casi refrattari si deve prendere in considerazione l’uso di un pacemaker cardiaco transvenoso.

Ipotensione:

Somministrare farmaci pressori simpaticomimetici. Nei casi refrattari si è dimostrato utile il glucagone cloridrato.

Broncospasmo:

Somministrare isoproterenolo cloridrato e, se necessario aminofillina come terapia.

Scompenso cardiaco acuto:

Una terapia convenzionale a base di digitale, diuretici, ossigeno deve essere istituita immediatamente; nei casi refrattari si consiglia aminofillina per via endovenosa e in seguito, se necessario, si puĂ² somministrare glucagone cloridrato.

Blocco cardiaco (I o II grado):

Impiegare isoproterenolo cloridrato o pacemaker cardiaco transvenoso.

Timolabak: istruzioni particolari

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformitĂ  alla normativa locale vigente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco