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Flector Dolore è un medicinale da banco appartenente alla categoria dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), concepito per offrire un sollievo rapido e mirato dal dolore quando serve un’azione sistemica, cioè su tutto l’organismo. La formulazione in granulato per soluzione orale consente un assorbimento relativamente rapido del principio attivo, rendendolo adatto alla gestione di episodi dolorosi acuti di intensità da lieve a moderata. L’obiettivo non è “curare” la causa sottostante, bensì attenuarne i sintomi principali — dolore e, in parte, infiammazione — per favorire il recupero della funzionalità quotidiana e permettere di affrontare più agevolmente le misure non farmacologiche (riposo, impacchi freddi o caldi, correzione posturale, esercizi di mobilità).
Come FANS, Flector Dolore agisce inibendo gli enzimi ciclossigenasi (COX), coinvolti nella produzione delle prostaglandine, mediatori responsabili di sensibilizzare le terminazioni nervose al dolore e di alimentare la cascata infiammatoria. Riducendo la sintesi di queste sostanze, il farmaco esercita un’azione analgesica e antinfiammatoria con una componente antipiretica. Nella pratica clinica ciò si traduce in un beneficio percepibile sulle forme dolorose muscoloscheletriche più frequenti (ad esempio contratture o lombalgie episodiche), sui dolori odontoiatrici o cefalalgici e sul dolore mestruale. È importante ricordare che si tratta di un impiego sintomatico, pensato per periodi brevi e per episodi circoscritti: se il dolore persiste, peggiora o si accompagna a segnali atipici, è opportuno rivolgersi a un professionista sanitario per una valutazione mirata.
Indicazioni Terapeutiche
Flector Dolore è indicato per il trattamento sintomatico del dolore acuto di varia origine e natura quando una terapia sistemica è ritenuta appropriata. In ambito quotidiano trova impiego in diverse condizioni: mal di testa episodico, mal di denti (per esempio dopo piccoli interventi odontoiatrici o in attesa della visita), dolori muscolari e articolari dovuti a sforzi, sovraccarichi o traumi minori, lombalgia e cervicalgia non complicate, dolori posturali dopo attività lavorative prolungate o sedentarie, e dismenorrea primaria (dolore mestruale) nelle persone che la sperimentano con regolarità e senza “campanelli d’allarme”. In tutte queste situazioni il farmaco offre un sollievo transitorio, riducendo l’intensità del dolore e contenendo l’infiammazione periferica, così da facilitare la ripresa delle attività e l’aderenza ai consigli non farmacologici suggeriti dal medico o dal fisioterapista. L’indicazione resta tuttavia sintomatica: non sostituisce l’indagine delle cause quando i disturbi si ripresentano con frequenza, durano a lungo o si associano a deficit neurologici, febbre persistente, gonfiore marcato o altri segni di possibile patologia.
È utile comprendere quando preferire una formulazione orale sistemica rispetto a un FANS topico. La via orale è generalmente considerata quando il dolore è più diffuso, coinvolge distretti multipli o risulta poco accessibile ai trattamenti locali (per esempio cefalea, dolore mestruale, dolori odontoiatrici), oppure quando il fastidio muscoloscheletrico è di grado tale da richiedere un’azione analgesica più ampia di quella ottenibile con il solo prodotto per uso cutaneo. Nei quadri a “focalità” molto netta e superficiale (contusioni, piccole distorsioni, tendiniti localizzate) la terapia locale può essere sufficiente o complementare; al contrario, nelle manifestazioni che interessano più strutture (lombalgia con irradiazione muscolare, contratture multiple dopo attività fisica, dolori diffusi legati a posture incongrue) la scelta di una formulazione per bocca come Flector Dolore risponde meglio al bisogno clinico di un sollievo sistemico. Anche la preferenza della persona, la rapidità desiderata dell’effetto e l’accettabilità della via di somministrazione entrano nella decisione condivisa con il professionista sanitario.
Nel contesto reumatologico e muscoloscheletrico, Flector Dolore trova indicazione nel trattamento degli episodi dolorosi acuti o delle riacutizzazioni su patologie di base a basso-moderato impatto infiammatorio, come alcune forme di artrosi periferica e del rachide, tendinopatie o entesopatie non complicate, sovraccarichi funzionali dopo incremento di attività o lavori ripetitivi. In tali scenari l’obiettivo è ridurre rapidamente il dolore per consentire una mobilizzazione precoce e una ripresa graduale del carico, strategie note per favorire il recupero e limitare le recidive. Va chiarito che un FANS non modifica il decorso naturale di malattie croniche strutturali come l’artrosi: agisce sui sintomi nelle fasi in cui il dolore limita la funzione. Se i disturbi si associano a gonfiore articolare importante, rigidità mattutina protratta, calo ponderale non spiegato, febbre o sintomi sistemici, è necessaria una valutazione clinica specifica: l’uso ripetuto di analgesici sintomatici non deve sostituire l’inquadramento della causa.

Per il dolore muscolare e miofasciale, il farmaco è indicato quando contratture, indolenzimento da esercizio o piccole lesioni da sovraccarico compromettono la qualità di vita o il sonno, e misure non farmacologiche da sole non bastano. Il sollievo ottenuto può creare una “finestra terapeutica” utile per eseguire esercizi di allungamento e rinforzo, tecniche di respirazione o correzioni ergonomiche suggerite dallo specialista. Nel mal di schiena aspecifico — la situazione più comune — un impiego per brevi periodi può affiancare strategie attive (cammino, mobilità, gestione dello stress), che restano fondamentali per prevenire la cronicizzazione. Anche nei dolori a carico del collo o della spalla, specie quando correlati a posture lavorative, l’intervento farmacologico transitorio aiuta a ridurre la reattività dolorosa, facilitando la progressiva normalizzazione del movimento. La stessa logica vale per i piccoli traumi sportivi non complicati, nei quali il controllo del dolore favorisce un rientro sicuro e graduale all’attività.
Esistono, tuttavia, limiti chiari all’impiego: Flector Dolore non è indicato per il dolore severo che richiede valutazioni urgenti o analgesici di altra classe, né per il dolore neuropatico (per esempio con sensazioni di scossa, bruciore e formicolii persistenti) o per condizioni croniche complesse che necessitano di un piano terapeutico strutturato. Non è un trattamento di profilassi e non va utilizzato in maniera continuativa per lunghi periodi. Inoltre, alcune situazioni cliniche richiedono prudenza o l’esclusione della terapia con FANS per via sistemica: età avanzata con fragilità, storia di problemi gastrici o intestinali, alcune malattie cardiovascolari o renali, assunzione concomitante di farmaci che possono interagire e gravidanza o allattamento. Poiché queste valutazioni rientrano nelle “precauzioni d’uso”, verranno approfondite nelle relative sezioni; è comunque buona pratica leggere attentamente il foglio illustrativo e, in caso di dubbi, confrontarsi con medico o farmacista prima di assumere il medicinale.
Composizione di Flector Dolore
Flector Dolore appartiene alla famiglia dei FANS topici a base di diclofenac. Le formulazioni più diffuse per il dolore muscolare sono il gel cutaneo all’1% e i cerotti medicati. Il gel contiene diclofenac sotto forma di diclofenac epolamina (equivalente a 1 g di diclofenac sodico per 100 g di gel), insieme a eccipienti funzionali come lecitina di soia, macrogolglicerolo idrossistearato, macrogol stearato, carbomero e una fragranza; tra gli eccipienti con effetti noti figurano glicole propilenico e metil benzoato. Questi dati derivano dal foglio illustrativo ufficiale del medicinale. codifa.it
Il cerotto medicato (patch) utilizza diclofenac epolamina in un sistema adesivo idrogel che consente un rilascio controllato del principio attivo sulla zona dolente. Ogni cerotto contiene 180 mg di diclofenac epolamina (1,3% p/p nell’adesivo) ed è applicato su un supporto in tessuto non tessuto; la matrice adesiva include componenti come gelatina, kaolino, sorbitolo, polimeri acrilici e conservanti parabeni. Le specifiche di composizione e contenuto del principio attivo sono riportate nelle schede tecniche ufficiali del prodotto. fda.report
La linea commerciale può includere anche capsule molli a base di diclofenac epolamina per uso sistemico (Flectorgo 12,5–25 mg), ma nel dolore muscolare localizzato si preferiscono le applicazioni topiche per limitare l’esposizione sistemica e gli effetti avversi generalizzati. Le capsule molli sono indicate solo per brevi periodi in automedicazione e seguendo accuratamente il foglietto illustrativo. flector.it
Il meccanismo d’azione del diclofenac è l’inibizione delle cicloossigenasi (COX) con riduzione delle prostaglandine coinvolte in dolore e infiammazione. Per i FANS topici, i livelli ematici sono molto inferiori rispetto alle forme orali, caratteristica che contribuisce a un migliore profilo di tollerabilità sistemica: evidenze indipendenti mostrano efficacia nel dolore muscoloscheletrico acuto (distorsioni, stiramenti) e una bassa incidenza di reazioni avverse sistemiche. cochrane.org
Modalità d’Uso
Gel 1%: applicare un sottile strato di 2–4 g (quantità pari a una ciliegia–noce, in base all’area) 2–4 volte al giorno sulla cute integra, massaggiando fino ad assorbimento. Lavare le mani dopo l’uso (se non sono la zona trattata). In automedicazione, il trattamento locale non dovrebbe superare le 1–2 settimane; se non si osserva beneficio entro 4–7 giorni o i sintomi peggiorano, consultare il medico o il farmacista. codifa.it
Cerotti medicati: in genere si applica 1 cerotto sulla zona più dolorosa e lo si sostituisce ogni 12 ore (massimo 2 cerotti nelle 24 ore). Non tagliare il cerotto, non applicarlo su cute lesa o durante bagno/doccia; se i bordi si sollevano, possono essere fissati con nastro o rete tubolare traspirante. Esistono formulazioni a rilascio 24 ore (Unidie) che prevedono 1 applicazione al giorno: seguire sempre la posologia riportata nel foglietto e sull’astuccio. fda.report
Per tutte le formulazioni topiche: usare la dose minima efficace per il minor tempo necessario, evitare l’uso su aree estese o sotto bendaggi occlusivi salvo indicazione medica, e non associare simultaneamente altri FANS (per via orale o topica) sulla stessa area senza consiglio professionale. Queste raccomandazioni mirano a ridurre il rischio di effetti avversi gastrointestinali e cardiovascolari associati ai FANS, pur se più rari con l’uso topico. aifa.gov.it
Popolazioni speciali: i FANS topici a base di diclofenac sono in genere destinati ad adulti e adolescenti sopra un’età minima (variabile per forma farmaceutica; per gel ≥14–15 anni e per plasters/patch ≥16 anni in molte schede), mentre sono controindicati nel terzo trimestre di gravidanza e richiedono cautela nel primo–secondo trimestre e in allattamento. Attenzione in caso di asma, ipertensione, insufficienza renale/epatica, ulcera o terapia anticoagulante: chiedere sempre consiglio al medico o al farmacista. nhs.uk
Effetti Collaterali
Le reazioni avverse più comuni con l’uso cutaneo di diclofenac sono locali e generalmente lievi: arrossamento, prurito, dermatite da contatto, sensazione di calore o secchezza nella sede di applicazione. Le revisioni sistematiche mostrano che, nel dolore muscoloscheletrico acuto, la frequenza di eventi avversi locali è simile al placebo, mentre gli eventi sistemici sono rari con i FANS topici. cochrane.org
Meno frequentemente possono comparire disturbi gastrointestinali lievi (nausea, dispepsia) o cefalea. Il diclofenac, in particolare per via sistemica, è associato a un rischio cardiovascolare trombotico dose-dipendente; sebbene l’assorbimento cutaneo sia basso, è prudente adottare la regola “dose minima e per il più breve tempo possibile”, soprattutto nei soggetti con comorbilità cardiovascolare. aifa.gov.it
Reazioni di ipersensibilità (bronchospasmo in soggetti aspirino-sensibili, orticaria, edema, rare reazioni cutanee gravi) sono possibili con tutti i FANS. Inoltre, alcuni eccipienti come i parabeni e le fragranze presenti in talune matrici dei patch possono favorire dermatiti da contatto in individui predisposti. In caso di rash significativo, sospendere e valutare con il medico. fda.report
Uso improprio o sovradosaggio: applicazioni eccessive su aree molto estese o l’ingestione accidentale del gel possono aumentare il rischio di effetti sistemici; se ciò accade o se compaiono segni inusuali (for esempio sintomi gastrointestinali intensi, dispnea, sincope), contattare urgentemente l’assistenza sanitaria. Le indicazioni ufficiali raccomandano di non superare la frequenza d’uso prevista e di attenersi scrupolosamente alle istruzioni. nhs.uk
Precauzioni d’Uso
Interazioni e co-somministrazioni: evitare di associare altri FANS (inclusa aspirina a dosi analgesiche) sullo stesso distretto o nello stesso periodo senza indicazione medica; cautela con anticoagulanti, antiaggreganti e cortisonici per il possibile aumento del rischio emorragico/ulcerativo. Informare il medico di tutte le terapie in corso e delle comorbilità (asma, ipertensione, malattie renale ed epatica, storia di ulcera). nhs.uk
Gravidanza e allattamento: come per tutti i FANS, il diclofenac è controindicato nel terzo trimestre per il rischio di chiusura prematura del dotto arterioso e complicanze materno-fetali; nelle fasi precedenti e in allattamento l’uso topico va valutato caso per caso, limitando dose e durata. Indicazioni istituzionali raccomandano, quando possibile, alternative più sicure e l’uso dei FANS per il periodo più breve necessario. nhs.uk
Corretta applicazione locale: usare solo su cute integra, lontano da mucose e occhi; non applicare su ferite, eczema, dermatiti essudative o cute infetta. Con i cerotti evitare doccia/bagno mentre sono indossati; se l’adesione è scarsa, è ammessa una rete tubolare traspirante (non occlusiva). Lavare sempre le mani dopo l’applicazione o la rimozione. fda.report
Durata e rivalutazione: in automedicazione, limitare l’uso del gel a 1–2 settimane e dei cerotti a pochi giorni in base all’indicazione; se il dolore persiste, peggiora o si ripresenta spesso, è opportuno discutere con il medico la diagnosi e il piano terapeutico (inclusa fisioterapia ed esercizi). In ogni caso, attenersi alla regola generale AIFA “dose minima efficace per il più breve tempo possibile”. codifa.it
In sintesi, Flector Dolore offre opzioni topiche a base di diclofenac per il dolore muscolare localizzato, con un profilo di efficacia ben documentato e una tollerabilità sistemica favorevole rispetto alle forme orali. Scelta della formulazione, corretta tecnica di applicazione, limiti di durata e attenzione alle comorbilità sono i cardini per un uso sicuro e utile nella pratica quotidiana; in caso di dubbi, il confronto con medico o farmacista resta imprescindibile. cochrane.org
Per approfondire
AIFA – Banca Dati Farmaci (RCP/FI) Guida ufficiale per consultare i fogli illustrativi e i RCP dei medicinali autorizzati in Italia (utile per verificare posologia, controindicazioni, avvertenze aggiornate).
NHS – How and when to take or use diclofenac Indicazioni pratiche su dosaggi, modalità d’uso di gel/cerotti, precauzioni e cosa fare in caso di sovradosaggio (pagina revisionata nel 2024).
Cochrane – Topical NSAIDs for acute musculoskeletal pain Revisione sistematica sull’efficacia e sicurezza dei FANS topici nelle lesioni muscoloscheletriche acute (fonte storica/fondamentale).
EULAR (Annals of the Rheumatic Diseases) – 2018 update hand OA recommendations Linee guida europee: i FANS topici sono raccomandati come prima scelta nel dolore osteoartrosico della mano, con principi trasferibili al dolore periferico localizzato.
