Condurango: proprietà curative. A cosa serve? Come si usa?

Condurango

Tratto da “Piante Medicinali – Chimica, Farmacologia e Terapa” di R. Benigni, C. Capra e P.F.Cattorini

(Marsdenia Condurango Reich. f. – Fam. Asclepiadacee/Tylophoree) – (Sin, – Gonolobus Condurango Tiana)

Condurango- Ultimo aggiornamento pagina: 27/02/2018

Indice dei contenuti

  1. Generalità
  2. Componenti principali
  3. Proprietà farmacologiche
  4. Estratti e preparati vari
  5. Preparazioni usuali e Formule
  6. Bibliografia

Generalità

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condurango

Etimologia – Marsdenia, dedicata da Reichenbach a W. Marsden, segretario dell’Ammiragliato inglese di Sumatra, che studiò e scrisse la storia di quell’isola.

Gonolobus – dal greco gwnia = angolo e lobos = baccello, per i frutti angolosi.

Condurango, dai vocaboli indios Cundur e angu = liana del Condor, per la credenza popolare (Equador) che il Condor guarisca dalle morsicature dei serpenti, mangiando le foglie.

Nome volgare Corteccia di Condurango.

Habitat Perù, Bolivia, Equador, Columbia, Venezuela (deserti de Loia Calva e de Paltas, Cordigliere).

Liana.

Parti usate La corteccia del fusto (Condurango cortex F. U.).

Componenti principali

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Condurangina circa 1,5 %, la sostanza amara glicosidica estratta da Kubler ( 1 ), dalla quale con le successive ricerche, specialmente di Zechner e coll. (2), di Kern e coll. (3) e di Korte e coll. (4) si sono ottenute diverse sostanze, quali — oltre all'acido cinnamico isolato da Kubler (1) — gli zuccheri condurangobiosio (3) (identificato successivamente con un bioside consistente di d-glucosio e d-tevetosio), d-cimarosio (4) e due genine (7). Altri componenti: conduritolo C6H10O4 0,6 % (1), identificato con un tetraossicicloesene; una fitosterina (condurangosterina) (5); olio etereo, olio grasso, sostanze resinose e gommose (1): vitamina B1 mg 1,034% nella corteccia essiccata (8); estere cinnamico della b-amirina (9).

Proprietà farmacologiche ed impiego terapeutico

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Amaro-tonico di largo uso nelle dispepsie, nelle affezioni gastriche dolorose (ulcera, cancro) e nelle anemie croniche.

Jiro Kudo (6), ha trovato che la condurangina, somministrata per iniezione sottocutanea o endovenosa, in dosi singole o ripetute, a conigli normali, non ha influenza sul numero degli eritrociti, dei leucociti o sul tasso emoglobinico. Essa si dimostra invece attiva nelle anemie sperimentali ottenute con diaminotoluene e, più debolmente, in quelle ottenute con fenilidrazina.

Estratti e preparati vari

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a) Estratto fluido per tintura (g 1 = XLV gtt).

Dosi; g 0,5-1 pro dose.

b) Estratto fluido F. U. (g 1 = XLIl gtt).

Dosi: come il precedente.

c) Estratto fluido per sciroppo (g 1 = XXXV gtt).

Dosi: come il precedente.

d) Estratto secco acquoso (1 p. = 7 parti circa di droga).

e) Tintura al 20% di droga.

Dosi: g 2.5-5 pro dose.

Preparazioni usuali e formule galeniche

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Tintura

Estratto fluido condurango per tintura……………………….. g 20

Alcool di 60°……………………………………………………………… g 80

(5-15 g pro die).

Sciroppo

Estratto fluido condurango per sciroppo……………………… g… 5

Sciroppo semplice F. U…………………………………………………… g 95

(a cucchiaini)

Vino di condurango

Estratto fluido condurango F.U. ………………………………….. g. 75

Estratto fluido arancio dolce alcool-idrosolubile………… g 2,5

Estratto fluido genziana…………………………………………….. g 1,5

Tintura cannella alcool-idrosolubile g 10

Sciroppo semplice………………………………………………………. g. 60

Vino Xeres …………………………………………………………………. g 750

(a bicchierini)

Estratto composto

Estratto fluido condurango per tintura………………………….. g. 20

Estratto fluido composto aromatico……………………………… g. 15

Alcool di 95° e glicerina…………………………………………. ana g 20

(XX gtt pro dose).

BIBLIOGRAFIA

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(I) KUBLER K., Arch. Pharm., 246. 620, 1908 – (2) ZECHNER L. e coll., Fhatm. Monaiih.. 96, 1938; Scenfla PHarm., 22.2S4, 19S4; 24, 107 e 217, 19S6 – (3) KERN W. e HASELBECK W., Arch. Pharm., 283. 10& 19S0 • (4) KORTE F., Ber., 88. 1327, 1933; Ber.. 89, 2669, 1936 – (3) CARRARA. Gau. Chim. Ital.. 2t. 204, 1891; 22, 236, 1892 – (6) TIRO KUDO, Folla Pharmacol. Japon.. 49, 233-67, 1933 – (7) KORTE F. e RIPPHAHN 3. Ueb. Ann., 621, 38, 1939; Chem. Ab t-, S3, 19992, 1939 – (8) CHAIKELIS A. S. 3.A.Ph.A., 35. 343, 1946 – (9) KERN W. < HASELBECK W„ Arch. Pharm., 280, 277, 340, 1942.