Dravyr 5 Pc Crema
Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto
Dravyr 5 Pc Crema: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)
01.0 Denominazione del medicinale
DRAVYR 5% crema
02.0 Composizione qualitativa e quantitativa
100 g di crema dermatologica al 5% contengono:
Principio attivo:
Acyclovir g 5
03.0 Forma farmaceutica
Crema
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
DRAVYR 5% crema è indicato:
– nel trattamento delle infezioni cutanee da Herpes Simplex quali Herpes Genitalis primario e ricorrente, ed Herpes Labialis.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
DRAVYR 5% crema deve essere applicato 5 volte al giorno ad intervalli di 4 ore. La terapia va iniziata il piu’ precocemente possibile e nelle infezioni ricorrenti durante la fase prodromica o all’apparire delle prime lesioni.
04.3 Controindicazioni
Aciclovir crema è controindicata per i pazienti con ipersensibilità nota all’aciclovir, al valaciclovir, al glicole propilenico o ad uno degli eccipienti di aciclovir crema elencati al paragrafo 6.1.
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso
Aciclovir crema non è raccomandato per applicazione sulle mucose, come per es. nella bocca, nell’occhio o nella vagina, in quanto può essere irritante. Si richiede particolare attenzione per evitare l’accidentale introduzione della crema nell’occhio.
Nei pazienti gravemente immunocompromessi (p.es. pazienti con AIDS o che abbiano subito trapianto di midollo osseo) si dovrebbe considerare la somministrazione di aciclovir orale. Tali pazienti devono essere invitati a consultare un medico per il trattamento di qualsiasi infezione.
L’eccipiente glicole propilenico può causare irritazioni cutanee e l’eccipiente alcool cetilico può provocare reazioni cutanee locali (p. es. dermatite da contatto).
04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Il Probenecid aumenta l’emivita media e l’area sotto la curva delle concentrazioni plasmatiche dell’Acyclovir. Tuttavia, nella pratica clinica, non si sono osservate altre interazioni con l’Acyclovir.
Non sono state identificate interazioni clinicamente significative.
04.6 Gravidanza e allattamento
L’impiego di aciclovir dev’essere preso in considerazione solo se i potenziali benefici sono superiori alla possibilità di rischi sconosciuti, tuttavia l’esposizione sistemica all’aciclovir a seguito dell’applicazione locale dell’aciclovir crema è molto bassa.
Un registro delle gravidanze successivo alla commercializzazione dell’ aciclovir ha documentato gli esiti delle gravidanze di donne esposte a qualsiasi formulazione di aciclovir. Le risultanze del registro non hanno evidenziato alcun aumento nel numero dei difetti alla nascita tra i soggetti esposti all’aciclovir rispetto alla popolazione generale e gli eventuali difetti alla nascita non presentavano nessuna caratteristica di unicità o un modello costante che potesse suggerire una causa comune.
La somministrazione sistemica dell’aciclovir in test standard riconosciuti a livello internazionale non ha prodotto effetti embriotossici o teratogeni in conigli, ratti o topi.
In un test non standardizzato condotto su ratti, sono state osservate anomalie fetali, ma solo dopo dosi sottocutanee tanto elevate da produrre tossicità nelle madri. La rilevanza clinica di questi risultati è incerta.
Allattamento
I dati limitati di studi umani mostrano che il farmaco passa nel latte materno a seguito di somministrazione sistemica. Tuttavia il dosaggio di aciclovir ricevuto da un bambino allattato al seno a seguito dell’applicazione di aciclovir crema da parte della madre, sarebbe insignificante.
Fertilità
In ratti e cani sono stati riportati effetti tossici reversibili sulla spermatogenesi solo a dosaggi notevolmente superiori a quelli terapeutici. Studi su due generazioni nel topo non hanno evidenziato effetti dell’Acyclovir, somministrato per via orale, sulla fertilità. Non sono disponibili dati relativi alla fertilità nella donna. L’Acyclovir non ha dimostrato di avere effetto sul numero, la morfologia e la motilità degli spermatozoi nell’uomo.
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Non sono noti effetti negativi del DRAVYR sulla capacità di guidare o sull’uso di macchine.
04.8 Effetti indesiderati
Per la classificazione degli effetti indesiderati in termine di frequenza è stata utilizzata la seguente convenzione : molto comune ≥1/10, comune
≥1/100 e <1/10, non comune ≥1/1.000 e <1/100, raro ≥1/10.000 e
<1/1.000, molto raro <1/10.000
I dati degli studi clinici sono stati usati per assegnare le categorie di frequenza alle reazioni avverse osservate durante i trial clinici con l’uguento oftalmico di aciclovir al 3%. Per la natura degli eventi avversi osservati non è possibile determinare in modo univoco quali eventi fossero correlati alla somministrazione del farmaco e quali alla malattia. I dati delle segnalazioni spontanee sono stati utilizzati come base per l’assegnazione della frequenza agli eventi osservati nella fase post-vendita.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comune: temporanea sensazione di fitta o bruciore dopo l’applicazione di aciclovir crema.
Lieve secchezza cutanea o desquamazione. Prurito.
Raro: eritema. dermatite da contatto successiva all’applicazione. Nei casi in cui sono stati effettuati dei test di sensibilità, le sostanze reattive sono risultate essere nella maggior parte dei casi gli eccipienti della crema, piuttosto che l’aciclovir.
Disturbi del sistema immunitario
Molto raro: reazioni di ipersensibilità immediata che includono angioedema e orticaria.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili”.
04.9 Sovradosaggio
L’Acyclovir è solo parzialmente assorbito a livello intestinale.
Non si prevedono effetti avversi nel caso in cui l’intero contenuto del tubo contenente 500 mg di aciclovir (crema) venisse ingerito.
Dosi singole endovena fino a 80 mg/kg sono state somministrate accidentalmente senza effetti collaterali.
Trattamento
Pazienti che abbiano ingerito dosi di Acyclovir superiori ai 5 g vanno tenuti in stretta osservazione. L’Acyclovir è dializzabile.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
B03
L’Acyclovir è un analogo nucleosidico purinico sintetico con attività inibitoria, in vitro ed in vivo, nei confronti dei virus erpetici umani, comprendendo il Virus Herpes Simplex (HSV) di tipo 1 e 2, e il Virus Varicella Zoster (VZV).
In colture cellulari, l’Acyclovir ha mostrato la maggiore attività antivirale nei confronti di HSV-1, seguito da HSV-2.
L’attività inibitoria dell’Acyclovir nei confronti di HSV-1, HSV-2, è altamente selettiva.
L’enzima Timidina chinasi, delle cellule normali, non infettate, non utilizza efficacemente l’Acyclovir come substrato; pertanto la tossicità per le cellule ospiti è scarsa; al contrario, la Timidina chinasi virale converte l’Acyclovir in Acyclovir monofosfato, un analogo nucleosidico, che viene ulteriormente convertito in di-fosfato e tri-fosfato ad opera di enzimi cellulari.
L’Acyclovir tri-fosfato interferisce con la DNA-polimerasi virale ed inibisce la replicazione del DNA virale; la sua incorporazione nel DNA virale provoca l’interruzione del processo di allungamento catenario di quest’ultimo.
Cicli prolungati o ripetuti di Acyclovir in pazienti gravemente immunocompromessi possono associarsi alla selezione di ceppi virali con sensibilità ridotta, che possono non rispondere al trattamento continuo con Acyclovir.
La maggior parte dei ceppi virali isolati, con ridotta sensibilità, mostravano un deficit relativo di Timidina chinasi virale; tuttavia, si sono osservati anche ceppi con Timidina chinasi o DNA-polimerasi virali alterate.
Anche l’esposizione, in vitro, ad Acyclovir, di ceppi di HSV isolati, può associarsi alla comparsa di ceppi meno sensibili. La relazione esistente tra la sensibilità, determinata in vitro, dei ceppi di HSV isolati e la risposta clinica alla terapia con Acyclovir, non è chiarita.
05.2 Proprietà farmacocinetiche
L’Acyclovir è assorbito solo parzialmente a livello intestinale. Il picco delle concentrazioni plasmatiche, allo “steady state” (CSSmax), dopo dosi di 200 mg ogni 4 ore è di 3,1Mol (0,7 g/ml) e la concentrazione minima (CSS min) è di 1,8 Mol (0,4 g/ml).
Dopo dosi di 400 mg e 800 mg ogni 4 ore la CSSmax è, rispettivamente di 5,3 Mol (1,2 g/ml) e di 8 Mol (1,8 g/ml) e la CSSmin è, rispettivamente di 2,7 Mol (0,6 g/ml) e 4 Mol (0,9 g/ml).
Dagli studi con Acyclovir somministrato per via endovenosa, l’emivita del farmaco risulta di circa 2,9 ore.
La maggior parte del farmaco è escreta immodificata per via renale. La clearance renale dell’Acyclovir è considerevolmente maggiore di quella della creatinina, ciò indica che alla eliminazione renale del farmaco contribuisce oltre alla filtrazione glomerulare anche la secrezione tubulare. L’unico metabolita importante è la 9-
carbossimetossimetilguanina, corrispondente a circa il 10-15% della dose escreta per via urinaria.
Nell’anziano la clearance totale diminuisce con l’aumentare dell’età insieme alla clearance della creatinina, tuttavia si hanno lievi modificazioni nell’emivita plasmatica terminale.
Nei pazienti con insufficienza renale cronica, l’emivita media è di 19,5 ore mentre durante emodialisi l’emivita media dell’Acyclovir è di 5,7 ore ed i livelli si riducono mediamente di circa il 60%.
I livelli del farmaco nel liquor corrispondono circa al 50% di quelli plasmatici. Il legame alle proteine plasmatiche è relativamente scarso (dal 9 al 33%) e non sono previste interazioni farmacologiche dovute a spostamenti dal sito di legame.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
I risultati di un ampio numero di test di mutagenesi in vitro ed in vivo indicano che l’Acyclovir non comporta rischi genetici per l’uomo. In studi a lungo termine sul ratto e sul topo, l’Acyclovir non è risultato cancerogeno.
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
DRAVYR 5% crema
Esteri poliglicolici di acidi grassi, Deciloleato, Polietilenglicole 1000 monocetiletere, Alcool cetilico, Alcool feniletilico, Sodio citrato, Acido citrico monoidrato, Acqua deionizzata.
06.2 Incompatibilità
Non sono note incompatibilità con altri farmaci.
06.3 Periodo di validità
36 mesi.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Conservare a temperatura non superiore ai 25° C.
06.5 Natura e contenuto della confezione
Astuccio contenente tubo da 10 g di crema dermatologica al 5% di p.a.
Astuccio contenente tubo da 3 g di crema dermatologica al 5% di p.a.
06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione
Nessuna.
07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
ITALIANO BIOCHIMICO FARMACEUTICO LISAPHARMA SPA –Via Licinio 11, 22036 Erba – Como
08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio
DRAVYR crema da 10 g: A.I.C. n. 028242055
DRAVYR crema da 3 g: A.I.C. n. 028242042
09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione
DRAVYR crema da 10 g: 19.05.1993 / 19.05.2008
DRAVYR crema da 3 g: 19.05.1993 / 19.05.2008
10.0 Data di revisione del testo
Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: ———-