Leukeran 2 mg compresse rivestite con film
Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto
Leukeran 2 mg compresse rivestite con film: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)
Se sei un paziente, consulta anche il Foglietto Illustrativo (Bugiardino) di Leukeran
01.0 Denominazione del medicinale
LEUKERAN 2 mg compresse rivestite con film
02.0 Composizione qualitativa e quantitativa
contiene: Principio attivo: clorambucile 2 mg
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
03.0 Forma farmaceutica
Compresse rivestite con film
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
LEUKERAN è indicato nel trattamento di:
Morbo di Hodgkin
Alcune forme di linfomi non-Hodgkin
Leucemia linfocita cronica
Macroglobulinemia di Waldenström
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Per un quadro dettagliato dei protocolli usati è consigliabile consultare la relativa letteratura.
Le compresse di clorambucile devono essere somministrate per via orale e devono essere assunte giornalmente a stomaco vuoto (almeno un’ora prima dei pasti o tre ore dopo i pasti).
Morbo di Hodgkin
Popolazioni
Adulti
Usato come unico farmaco, nel trattamento palliativo della malattia in stato avanzato, viene generalmente somministrato a dosi di 0,2 mg/Kg/die per 4-8 settimane.
LEUKERAN è normalmente usato in terapia combinata e sono stati usati vari schemi terapeutici. LEUKERAN è stato usato come alternativa alla mostarda azotata, con una riduzione nella tossicità ma con simili effetti terapeutici.
Bambini
LEUKERAN può essere usato nel trattamento della malattia di Hodgkin nei bambini. Gli schemi terapeutici sono simili a quelli usati per gli adulti.
Linfomi non-Hodgkin
Popolazioni
Adulti
Usato come singolo agente nel trattamento palliativo della malattia in stato avanzato è somministrato inizialmente a dosi di 0,1 – 0,2 mg/Kg/die per 4-8 settimane, la terapia di mantenimento è effettuata mediante una riduzione del dosaggio giornaliero o con cicli intermittenti di terapia.
LEUKERAN è utile nel trattamento di pazienti con linfomi linfocitici avanzati e diffusi e nei casi di ricaduta dopo radioterapia. Non c’è una differenza significativa nel tasso complessivo di risposta ottenuto con il clorambucile da solo o in chemioterapia di associazione, nel caso di linfomi linfocitici non-Hodgkin avanzati.
Bambini
LEUKERAN può essere usato nel trattamento dei linfomi non-Hodgkin nei bambini. Gli schemi terapeutici sono simili a quelli usati per gli adulti.
Leucemia linfocitica cronica
Popolazioni
Adulti
La terapia con LEUKERAN è generalmente iniziata dopo che il paziente ha manifestato i sintomi o quando sussistono segni di compromessa funzione del midollo osseo (ma non insufficienza midollare), come indicato dalla conta ematica periferica.
LEUKERAN è somministrato inizialmente alla dose di 0,15 mg/Kg/die fino a che la conta dei leucociti è scesa sotto i 10.000 per mm3.
La terapia può essere ripresa 4 settimane dopo la fine del primo corso e continuata alla dose di
0,1 mg/Kg/die.
Normalmente in un certo numero di pazienti dopo circa 2 anni di terapia la conta dei leucociti tende a normalizzarsi, la milza ed i linfonodi diventano impalpabili e la percentuale di linfociti nel midollo osseo è ridotta a meno del 20%. I pazienti con evidenza di insufficienza midollare devono essere inizialmente trattati con prednisolone e prima di iniziare il trattamento con LEUKERAN si devono avere segni di una ripresa della funzionalità del midollo osseo.
La terapia intermittente ad alte dosi è stata confrontata con dosi giornaliere di LEUKERAN, ma non sono state osservate differenze significative nella risposta terapeutica o nella frequenza degli effetti indesiderati tra i due gruppi di trattamento.
Macroglobulinemia di Waldenström Popolazioni
Adulti
LEUKERAN è il trattamento di prima scelta per la macroglobulinemia di Waldenström. Le dosi iniziali sono di circa 6-12 mg/die fino a che non si osservi leucopenia; in seguito si adottano dosaggi di 2-8 mg/die.
Popolazioni speciali
Nei pazienti con insufficienza renale non è considerato necessario un aggiustamento della dose.
Insufficienza epatica
I pazienti con insufficienza epatica devono essere attentamente monitorati per segni e sintomi di tossicità. Poiché il clorambucile è metabolizzato principalmente nel fegato, nei pazienti con insufficienza epatica grave si deve valutare una riduzione della dose. Tuttavia, nei pazienti con insufficienza epatica non vi sono dati sufficienti per fornire una specifica raccomandazione posologica.
04.3 Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso
LEUKERAN è un agente citotossico attivo da usare solo sotto il controllo di medici esperti nella somministrazione di tali farmaci.
L’immunizzazione effettuata con vaccino derivante da organismo vivo può potenzialmente causare infezione a pazienti immunocompromessi. Pertanto, l’immunizzazione con vaccini derivanti da organismi vivi non è raccomandata.
Le compresse contengono lattosio quindi non sono adatte per i soggetti con deficit di lattasi, galattosemia o sindrome di malassorbimento di glucosio/galattosio.
Manipolazione sicura di LEUKERAN: vedere 6.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione. Monitoraggio
Poiché LEUKERAN può causare aplasia midollare irreversibile la conta ematica dei pazienti in trattamento deve essere attentamente monitorata attraverso controlli settimanali completi. Alle dosi terapeutiche LEUKERAN riduce il numero dei linfociti ed ha minore effetto sulle conte dei neutrofili, delle piastrine e sui livelli di emoglobina.
Non è necessario interrompere la terapia al primo segno di una riduzione dei neutrofili, ma si deve tenere presente che la riduzione può continuare per 10 giorni o più, dopo l’ultima dose.
LEUKERAN non deve essere somministrato a pazienti da poco (almeno quattro settimane) sottoposti a radioterapia o che hanno ricevuto altri agenti citotossici.
Quando sia presente infiltrazione linfocitica del midollo osseo o quando questo sia ipoplasico la dose giornaliera non deve superare 0,1 mg/Kg di peso corporeo.
I bambini con sindrome nefrosica, i pazienti ai quali sono stati prescritti regimi posologici ad alte dosi intermittenti e i pazienti con anamnesi di disturbi convulsivi, devono essere attentamente monitorati dopo somministrazione di LEUKERAN, in quanto possono presentare un rischio più elevato di convulsioni.
Mutagenesi e cancerogenesi
E’ stato dimostrato che il clorambucile può causare nell’uomo danni cromatidici o cromosomici. Sono stati riferiti tumori maligni ematici secondari (specialmente leucemia e sindrome mielodisplasica), in particolare dopo trattamento a lungo termine (vedere 4.8).
Un raffronto tra pazienti con carcinoma ovarico, trattati con agenti alchilanti, rispetto ad altri non trattati, ha evidenziato che l’uso degli agenti alchilanti compreso il clorambucile, aumenta marcatamente l’incidenza di leucemia acuta.
E’ stata anche riferita l’insorgenza di leucemia mielogena acuta in una piccola parte dei pazienti in trattamento a lungo termine con clorambucile come terapia adiuvante della neoplasia mammaria.
Il rischio leucemogeno deve essere valutato rispetto ai potenziali benefici terapeutici quando si prenda in considerazione l’uso di clorambucile (vedere 5.3).
04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Le vaccinazioni con vaccini derivanti da organismi vivi non sono raccomandate negli individui immunocompromessi (vedere 4.4).
I nucleosidi analoghi della purina (quali fludarabina, pentostatina e cladribina) hanno aumentato la citotossicità di clorambucile in vitro; tuttavia il significato clinico di questo dato non è noto.
04.6 Gravidanza e allattamento
Fertilità
Il clorambucile può causare soppressione della funzione ovarica ed è stata riferita amenorrea dopo terapia con il farmaco. E’ stata anche osservata azoospermia come risultato della terapia con clorambucile, sebbene si ritenga che sia necessaria una dose totale di almeno 400 mg.
Una ripresa della spermatogenesi di grado variabile, è stata osservata in pazienti con linfoma dopo trattamenti con dosi totali di clorambucile pari a 410-2600 mg.
Teratogenesi
LEUKERAN, come gli altri agenti citotossici, è potenzialmente teratogeno (vedere 5.3). Gravidanza
L’uso del clorambucile in gravidanza deve essere evitato ove possibile e particolarmente durante il primo trimestre. Per ogni singolo caso è bene valutare il rischio per il feto con i benefici terapeutici attesi per la madre.
Come nel caso di tutti gli altri trattamenti chemioterapici citotossici, adeguate precauzioni contraccettive devono essere impiegate quando ad uno dei partner venga somministrato LEUKERAN.
Allattamento
Le madri in terapia con LEUKERAN non devono allattare al seno.
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Non esistono dati.
04.8 Effetti indesiderati
Per questo prodotto non esiste una documentazione clinica attuale da usare a supporto per la determinazione della frequenza degli effetti indesiderati. Gli effetti indesiderati possono variare nella loro incidenza a seconda della dose ricevuta ed anche del fatto che il clorambucile venga somministrato in combinazione con altri agenti terapeutici.
La seguente convenzione è stata utilizzata per la classificazione delle frequenze: molto comune (>1/10), comune (>1/100, <1/10), non comune (>1/1000, <1/100), raro (>1/10000, <1/1000), molto raro (<1/10000).
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)
Comune: tumori maligni ematici secondari (specialmente leucemia e sindrome mielodisplasica), in particolare dopo trattamento a lungo termine.
Patologie del sistema emolinfopoietico
Molto comune: leucopenia, neutropenia, trombocitopenia, pancitopenia o mielosoppressione Comune: anemia
Molto raro: aplasia midollare irreversibile
Sebbene si verifichi frequentemente mielosoppressione, questa è normalmente reversibile, a condizione che la terapia sia sospesa in tempo.
Disturbi del sistema immunitario Non comune: rash
Raro: reazioni allergiche quali orticaria ed edema angioneurotico, a seguito della prima somministrazione o delle successive. Sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica.
(vedere Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo)
In rare occasioni è stata riferita una progressione del rash cutaneo fino a condizioni gravi comprese la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica.
Patologie del sistema nervoso
Comune: convulsioni nei bambini con sindrome nefrosica.
Raro: convulsioni 2, focali e/o generalizzate in bambini e adulti ai quali veniva somministrato clorambucile con dosi terapeutiche giornaliere o con regimi terapeutici ad alte dosi intermittenti.
Molto raro: sono stati anche riportati disturbi del movimento compresi tremori, contrazioni muscolari e mioclonie in assenza di convulsioni. Neuropatie periferiche.
* I pazienti con anamnesi di disturbi convulsivi possono essere particolarmente suscettibili.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Molto raro: fibrosi polmonare interstiziale, polmonite interstiziale.
In pazienti con leucemia linfocitica cronica in terapia a lungo termine con clorambucile, è stata occasionalmente riportata grave fibrosi polmonare interstiziale, che può tuttavia regredire dopo la sospensione della terapia.
Patologie gastrointestinali
Comune: disturbi gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea ed ulcerazioni orali.
Patologie epato-biliari
Raro: epatotossicità, ittero.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune: rash
Raro: reazioni allergiche quali orticaria ed edema angioneurotico, a seguito della prima somministrazione o delle successive. Sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica.
(vedere Disturbi del sistema immunitario)
In rare occasioni è stata riferita una progressione del rash cutaneo fino a condizioni gravi comprese la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica.
Patologie renali e urinarie
Molto raro: cistite abatterica.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Raro: febbre da farmaci.
04.9 Sovradosaggio
Sintomi e segni
Una pancitopenia reversibile è il segno principale di iperdosaggio accidentale di clorambucile. Le manifestazioni della tossicità neurologica vanno dal comportamento agitato ed atassia fino alle convulsioni generalizzate.
Trattamento
Dato che non esiste un antidoto si deve controllare attentamente lo stato ematologico e prendere tutte le misure generali di supporto congiuntamente, quando necessario, a trasfusioni di sangue.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: Farmaci antineoplastici – sostanze alchilanti – analoghi delle mostarde azotate – Codice ATC: L01AA02.
Meccanismo d’azione
Il clorambucile è un derivato della mostarda aromatica azotata che agisce come agente alchilante bifunzionale. Oltre alla interferenza con la replicazione del DNA, il clorambucile induce l’apoptosi cellulare attraverso l’accumulo del p53 citosolico e la successiva attivazione del promotore dell’apoptosi (Bax).
Effetti farmacodinamici
L’effetto citotossico del clorambucile è dovuto sia al clorambucile stesso che al suo maggiore metabolita, la mostarda dell’acido fenilacetico (vedere paragrafo 5.2 Proprietà farmacocinetiche – Metabolismo).
Meccanismo di resistenza
Il clorambucile è un derivato della mostarda aromatica azotata, ed è stata riportata resistenza alle mostarde azotate secondaria a: alterazioni del trasporto di questi agenti e dei loro metaboliti attraverso varie proteine multi-resistenti, alterazioni della cinetica dei cross-link del DNA formati da questi agenti e modifiche della apoptosi e della attività di riparazione del DNA alterato. Il clorambucile non è un substrato della proteina multi-resistente 1 (MRP1 o ABCC1), ma i suoi glutatione coniugati sono substrati di MRP1 (ABCC1) e MRP2 (ABCC2).
05.2 Proprietà farmacocinetiche
Assorbimento
Il clorambucile è ben assorbito per diffusione passiva dal tratto gastrointestinale ed è misurabile entro 15-30 minuti dalla somministrazione. La biodisponibilità del clorambucile orale è del 70%- 100% circa a seguito della somministrazione di singole dosi di 10-200 mg. In uno studio con 12 pazienti ai quali sono stati somministrati circa 0,2 mg/kg di clorambucile per via orale, la media della concentrazione plasmatica massima aggiustata per la dose (492 +160 nanogrammi/ml) si presentava tra 0,25 e 2 ore dopo la somministrazione.
Coerente con il rapido, atteso, assorbimento di clorambucile, la variabilità inter-individuale della farmacocinetica di clorambucile nel plasma si è dimostrata essere relativamente piccola a seguito di dosi orali comprese tra 15 e 70 mg (variabilità della AUC intra-paziente di 2 volte e variabilità inter-pazienti di 2-4 volte).
L’assorbimento di clorambucile è ridotto quando viene assunto dopo il cibo. In uno studio su dieci pazienti, l’assunzione di cibo ha aumentato il tempo mediano per raggiungere una Cmax
maggiore del 100%, ha ridotto il picco della concentrazione plasmatica di più del 50% e ha ridotto l’AUC (0-∞) media di circa il 27% (vedere paragrafo 4.2 Posologia e modo di somministrazione).
Distribuzione
Il clorambucile ha un volume di distribuzione di circa 0,14-0,24 l/kg.
Il clorambucile si lega in modo covalente alle proteine plasmatiche, principalmente all’albumina (98%) e si lega in modo covalente ai globuli rossi.
Metabolismo
Il clorambucile è metabolizzato in modo estensivo nel fegato dalla monocloroetilazione e β- ossidazione, formando mostarda dell’acido fenilacetico (PAAM) come metabolita principale, che possiede attività alchilante negli animali. Clorambucile e PAAM si degradano in vivo formando derivati monoidrati e diidrati. Inoltre reagisce con il glutatione per formare mono- e diglutationil coniugati di clorambucile.
A seguito della somministrazione di circa 0,2 mg/kg di clorambucile per via orale, PAAM è stato rilevato nel plasma di alcuni pazienti appena dopo 15 minuti e la media della concentrazione plasmatica aggiustata per la dose (Cmax) pari a 306+
73 nanogrammi/ml si è osservata entro 1-3 ore.
Eliminazione
La fase terminale dell’emivita di eliminazione per clorambucile è compresa in un range di 1,3 e 1,5 ore ed è di circa 1,8 ore per PAAM. L’entità dell’escrezione renale di clorambucile immodificato e di PAAM è molto bassa; meno dell’1% della dose somministrata di ciascuno di essi è escreta nelle urine in 24 ore, con la dose rimanente eliminata principalmente come derivati monoidrati e diidrati.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
Cancerogenesi e mutagenesi
Come gli altri agenti citotossici, il clorambucile è mutageno nei test di genotossicità in vitro ed in vivo, ed è cancerogeno negli animali e nell’uomo.
Effetti sulla fertilità
Il clorambucile ha mostrato nel ratto di danneggiare la spermatogenesi e di causare atrofia testicolare.
Teratogenesi
Il clorambucile ha mostrato di indurre anomalie di sviluppo, quali coda corta o ritorta, microcefalia o exencefalia, anomalie digitali comprese ectro-, brachi-, sin- e polidattilia e anomalie delle ossa lunghe quali riduzione in lunghezza, assenza di uno o più componenti, totale assenza dei nuclei di ossificazione nell’embrione del topo e del ratto a seguito di singola somministrazione orale di 4-
20 mg/kg. Il clorambucile ha anche mostrato di indurre anomalie renali nella prole di ratti a seguito di singola iniezione intraperitoneale di 3-6 mg/kg.
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina, lattosio anidro, silice colloidale anidra, acido stearico. Rivestimento della compressa: ipromellosa, titanio diossido, ossido di ferro giallo sintetico, ossido di ferro rosso sintetico, macrogol
06.2 Incompatibilità
Non sono note incompatibilità con altri farmaci.
06.3 Periodo di validità
3 anni.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Conservare in luogo asciutto e a temperatura tra 2°C e 8°C.
06.5 Natura e contenuto della confezione
LEUKERAN 2 mg è fornito come compresse, marroni, rotonde, biconvesse, contenute in flaconi di vetro ambrato con chiusura a prova di bambino da 25 compresse.
06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione
e la manipolazione Manipolazione sicura di LEUKERAN Compresse
La manipolazione di LEUKERAN compresse deve seguire le raccomandazioni che si riferiscono ai farmaci citotossici in accordo con le normative vigenti.
Accertato che il rivestimento esterno della compressa è intatto, non ci sono rischi nel maneggiare LEUKERAN compresse.
Le compresse di LEUKERAN non devono essere divise.
07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
Aspen Pharma Trading Limited
12/13 Exchange Place,
I.F.S.C,
Dublin 1, Irlanda
08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio
Flacone da 25 compresse rivestite con film da 2 mg: A.I.C. 024790026
09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione
Flacone da 25 compresse rivestite con film da 2 mg: 28 marzo 2001 / Maggio 2010
10.0 Data di revisione del testo
Marzo 2013