Rymphysia: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Rymphysia

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Rymphysia: ultimo aggiornamento pagina: 24/09/2022 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Rymphysia 500 mg polvere e solvente per soluzione per infusione Rymphysia 1000 mg polvere e solvente per soluzione per infusione

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Rymphysia 500 mg polvere e solvente per soluzione per infusione

Un flaconcino contiene approssimativamente 500 mg di inibitore dell’alfa1-proteinasi umano, prodotto dal plasma di donatori umani.

Dopo ricostituzione con 25 ml di acqua sterile per preparazioni iniettabili, la soluzione contiene approssimativamente 20 mg/ml di inibitore dell’alfa1-proteinasi umano.

Il contenuto totale di proteine è di 18 – 26 mg/ml per flaconcino. Rymphysia 1000 mg polvere e solvente per soluzione per infusione Un flaconcino contiene approssimativamente 1000 mg di inibitore dell’alfa1-proteinasi umano, prodotto dal plasma di donatori umani.

Dopo ricostituzione con 50 ml di acqua sterile per preparazioni iniettabili, la soluzione contiene approssimativamente 20 mg/ml di inibitore dell’alfa1-proteinasi umano.

Il contenuto totale di proteine è di 18 – 26 mg/ml per flaconcino. Eccipienti con effetti noti Rymphysia contiene approssimativamente 86,2 mg di sodio per 25 ml (formulazione da 500 mg) e 172,4 mg di sodio per flaconcino da 50 ml (formulazione da 1000 mg). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

 

03.0 Forma farmaceutica

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Polvere e solvente per soluzione per infusione.

Il colore della polvere liofilizzata varia dal bianco o bianco sporco al leggermente giallo-verde o giallo. Il solvente (acqua sterile per preparazioni iniettabili) è limpido e incolore.

La soluzione ricostituita ha un pH da 7,2 a 7,8.

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Rymphysia è indicato come trattamento di mantenimento per rallentare la progressione dell’enfisema in adulti con documentato deficit severo di inibitore dell’alfa1-proteinasi (per es. genotipi PiZZ, PiZ(null), Pi(null, null), PiSZ). I pazienti devono seguire un trattamento farmacologico e non farmacologico ottimale e mostrare evidenza di malattia polmonare progressiva (per es. volume espiratorio forzato in un secondo (FEV1) ridotto rispetto al predetto, compromissione della capacità di camminare o aumento del numero di esacerbazioni) valutata da un operatore sanitario esperto nel trattamento del deficit di inibitore dell’alfa1- proteinasi.

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Le prime infusioni di Rymphysia devono essere somministrate sotto la supervisione di un operatore sanitario esperto nel trattamento del deficit di inibitore dell’alfa1-proteinasi. Le successive infusioni possono essere somministrate da chi assiste il paziente o dal paziente stesso se opportunatamente istruiti (vedere paragrafo 4.4).

Posologia

La dose raccomandata di Rymphysia è di 60 mg/kg di peso corporeo, somministrata una volta alla settimana. Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Rymphysia nella popolazione pediatrica (età inferiore a 18 anni) non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.

Pazienti con compromissione renale o epatica

Non sono stati effettuati studi specifici. In questi pazienti non può essere raccomandato un regime posologico alternativo.

Anziani

L’efficacia di Rymphysia nei pazienti anziani (età pari o superiore a 65 anni) non è stata stabilita in studi clinici specifici. Tuttavia i dati limitati sulla sicurezza nei pazienti anziani mostrano un profilo di sicurezza comparabile a quello dei pazienti di età inferiore a 65 anni.

Modo di somministrazione

Rymphysia deve essere somministrato esclusivamente tramite infusione endovenosa dopo ricostituzione.

La polvere deve essere ricostituita con acqua sterile per preparazioni iniettabili e somministrata usando un set per somministrazione endovenosa. La velocità di infusione raccomandata è di 0,08 ml/kg di peso corporeo al minuto. La velocità di infusione può essere aggiustata in base alla risposta e alla tollerabilità del paziente, ma non deve superare 0,2 ml/kg/minuto.

Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

 

04.3 Controindicazioni

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Rymphysia è controindicato in pazienti con deficit di immunoglobulina A (IgA) con anticorpi anti-IgA, a causa del rischio di severe reazioni di ipersensibilità.

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Tracciabilità

Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.

Reazioni di ipersensibilità

Rymphysia può contenere tracce di immunoglobulina A (IgA). I pazienti con anamnesi nota per anticorpi contro le IgA, che possono essere presenti in soggetti affetti da deficit di IgA selettivo o severo, hanno un rischio più elevato di sviluppare ipersensibilità severa e reazioni anafilattiche. In caso di sintomi di severa ipersensibilità o reazioni anafilattiche sospendere l’infusione e somministrare un trattamento medico d’emergenza adeguato.

Agenti trasmissibili

Le misure standard per prevenire le infezioni derivanti dall’uso di medicinali preparati a partire da sangue o plasma umano includono la selezione dei donatori, il controllo delle singole donazioni e dei pool di plasma per evidenziare marcatori specifici di infezione e l’inclusione di fasi di produzione efficaci per l’inattivazione/rimozione di virus. Malgrado ciò, quando vengono somministrati medicinali preparati a partire da sangue o plasma umano, la possibilità di trasmettere agenti infettivi non può essere totalmente esclusa. Ciò si applica anche a virus sconosciuti o emergenti e ad altri patogeni.

Le misure intraprese sono considerate efficaci per i virus capsulati come il virus dell’immunodeficienza umana (HIV), il virus dell’epatite B (HBV) e il virus dell’epatite C (HCV) e per i virus non capsulati come il virus dell’epatite A e il parvovirus B19.

Per i pazienti che ricevono regolarmente/ripetutamente inibitori della proteinasi derivati da plasma umano, si deve prendere in considerazione una vaccinazione appropriata (anti-epatite A e B).

Trattamento domiciliare/autosomministrazione

I dati sull’uso del medicinale in trattamento domiciliare/autosomministrazione sono limitati.

I rischi potenziali associati al trattamento domiciliare/autosomministrazione sono correlati alla manipolazione e alla somministrazione del medicinale, oltre che al trattamento delle reazioni avverse, in particolare le reazioni di ipersensibilità. I pazienti e coloro che assistono i pazienti devono essere informati dei segni delle reazioni di ipersensibilità.

È compito del medico curante decidere se un paziente o colui che assiste il paziente è adatto al trattamento domiciliare/autosomministrazione, assicurandosi che il paziente sia istruito in modo adeguato (per es. relativamente a ricostituzione e somministrazione, adozione di tecnica asettica, mantenimento di un diario del trattamento, identificazione delle reazioni avverse e misure da intraprendere nel caso si verifichino tali reazioni) e che la pratica d’uso sia rivalutata a intervalli regolari.

Fumo

Il fumo di tabacco è un importante fattore di rischio per lo sviluppo e la progressione dell’enfisema. Si raccomanda quindi fortemente di smettere di fumare e di evitare il fumo passivo.

Contenuto di sodio

Rymphysia 500 mg polvere e solvente per soluzione per infusione

Questo medicinale contiene 86,2 mg di sodio per flaconcino, equivalente a 4,31% dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.

Rymphysia 1000 mg polvere e solvente per soluzione per infusione

Questo medicinale contiene 172,4 mg di sodio per flaconcino, equivalente a 8,62% dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Non sono stati effettuati studi d’interazione.

 

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

Non sono stati condotti studi con Rymphysia sulla riproduzione animale e la sua sicurezza d’uso nella gravidanza umana non è stata stabilita in studi clinici controllati. Poiché l’inibitore dell’alfa1-proteinasi è una proteina umana endogena, si ritiene improbabile che Rymphysia abbia effetti nocivi sul feto quando somministrato alle dosi raccomandate. Tuttavia, Rymphysia deve essere somministrato con cautela alle donne in gravidanza.

Allattamento

Non è noto se Rymphysia e/o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno. L’escrezione dell’inibitore dell’alfa1- proteinasi umano nel latte non è stata studiata negli animali. Si deve decidere se continuare/interrompere l’allattamento o continuare/interrompere la terapia con Rymphysia tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia con l’inibitore dell’alfa1-proteinasi per la donna.

Fertilità

Non sono stati condotti studi di fertilità con Rymphysia e il suo effetto sulla fertilità umana non è stato stabilito in studi clinici controllati. Poiché l’inibitore dell’alfa1-proteinasi umano è una proteina umana endogena, non sono attesi effetti avversi sulla fertilità alle dosi raccomandate.

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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In seguito alla somministrazione di Rymphysia possono verificarsi capogiri. Pertanto, Rymphysia altera lievemente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

 

04.8 Effetti indesiderati

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Riassunto del profilo di sicurezza

Durante il trattamento con Rymphysia, sono state osservare reazioni di ipersensibilità.

In studi clinici non sono state riportate reazioni avverse gravi associate temporalmente [cioè effetti indesiderati gravi che possono avere una relazione causale plausibile con Rymphysia o ARALAST (nome commerciale del prodotto predecessore di Rymphysia negli Stati Uniti) secondo la valutazione del promotore e che sono insorti durante l’infusione o entro 72 ore (o 3 giorni se l’ora di inizio dell’effetto indesiderato non era disponibile) dopo il completamento dell’infusione].

Le più comuni reazioni avverse temporalmente associate che si sono verificate in ≥5% dei soggetti negli studi clinici con Rymphysia o ARALAST sono state bronchite, tosse/tosse produttiva, diarrea, cefalea, nausea, dolore faringolaringeo, eruzione cutanea, infezione delle vie respiratorie superiori e livido in sede di puntura vasale.

Per informazioni sulla sicurezza relative agli agenti trasmissibili, vedere il paragrafo 4.4. Tabella delle reazioni avverse Le seguenti reazioni avverse elencate di seguito sono state osservate in 4 studi clinici (ATC 97-01, 460501, 460502 e 460503) su 60 pazienti e nell’esperienza post-commercializzazione con Rymphysia o ARALAST.

La tabella presentata di seguito è redatta in base alla classificazione per sistemi e organi MedDRA (SOC e livello di termine preferito (PTL, Preferred Term Level)). La frequenza per paziente è stata valutata in base alla seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000) e molto raro (<1/10.000). La frequenza delle reazioni avverse segnalate durante l’esperienza post- commercializzazione è considerata “non nota” (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

All’interno di ogni classe di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravità.

Tabella 1: Frequenza delle reazioni avverse in studi clinici e nell’esperienza post-commercializzazione con Rymphysia o ARALAST

Classificazione per Frequenza delle reazioni avversea
sistemi e organi
(SOC)
Molto comune (≥1/10) Comune (≥1/100, <1/10) Non nota
Infezioni ed infestazioni Bronchite Infezione delle vie
respiratorie superiori
Patologie del sistema nervoso Cefalea Capogiro Disgeusia Fastidio al capo Letargia Emicrania
Sonnolenza
Patologie dell’occhio Congiuntivite
Eritema della palpebra Irritazione oculare Compromissione della visione
Patologie vascolari Rossore
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Tosse
Dolore faringolaringeo
Dispnea
Tosse produttiva Rinorrea
Irritazione della gola
Patologie gastrointestinali Distensione dell’addome Diarrea
Ulcerazione della bocca Nausea
Vomito
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eruzione cutanea Orticaria
Orticaria localizzata
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Dolore dorsale
Fastidio muscoloscheletrico Mialgia
Dolore a un arto
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione Fastidio al torace Dolore toracico Stanchezza
Malattia simil-influenzale Dolore in sede di infusione Malessere
Piressia Lentezza
Livido in sede di puntura vasale
Astenia Sensazione di anormalità Reazione in sede di iniezione
Esami diagnostici Pressione arteriosa sistolica anormale
Frequenza respiratoria
aumentata

[a]Una reazione avversa è definita come qualsiasi evento avverso emergente dal trattamento insorto durante o dopo l’infusione di Rymphysia o ARALAST e che può avere una relazione causale plausibile con Rymphysia o ARALAST come valutato dal promotore.

Immunogenicità

L’immunogenicità di Rymphysia è stata valutata nello studio sul lavaggio broncoalveolare (BAL). Nessuno dei soggetti trattati ha sviluppato anticorpi contro Rymphysia.

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficacia nella popolazione pediatrica non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Anziani L’efficacia di Rymphysia nei pazienti anziani (età pari o superiore a 65 anni) non è stata stabilita in studi clinici specifici. Tuttavia i dati limitati sulla sicurezza nei pazienti anziani mostrano un profilo di sicurezza comparabile a quello dei pazienti di età inferiore a 65 anni.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco, sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni- reazioni-avverse.

 

04.9 Sovradosaggio

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Le conseguenze di un sovradosaggio non sono note.

In caso di sovradosaggio, il paziente deve essere attentamente monitorato per la comparsa di reazioni avverse e, se necessario, devono essere disponibili misure di supporto.

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: antiemorragici, inibitore delle proteinasi, codice ATC: B02AB02 Meccanismo d’azione La somministrazione di Rymphysia mira a inibire le serin proteasi come l’elastasi neutrofila (NE) nel polmone. Nel polmone sano, la NE è prodotta dai neutrofili attivati durante l’infiammazione (infezioni respiratorie, fumo) ed è regolata dall’inibitore dell’alfa1-proteinasi (PI). La diminuzione dell’inibizione dell’attività della NE provoca uno squilibrio proteinasi- inibitore della proteinasi e può danneggiare la parete alveolare, provocando patologie come la malattia polmonare ostruttiva cronica o l’enfisema negli individui con deficit di alfa1-PI (chiamato anche deficit di alfa1-antitripsina). Il deficit di Alpha1-PI è una patologia ereditaria autosomica e codominante caratterizzata da bassi livelli sierici e nel polmone di alpha1-PI. Gli individui con severa carenza di alfa1-PI hanno poca protezione contro i livelli elevati di NE che vengono rilasciati durante l’infiammazione con conseguente malattia polmonare ostruttiva cronica progressiva, da moderata a severa (enfisema), che si può manifestare con sintomi clinici nella terza o quarta decade di vita.

Effetti farmacodinamici

La somministrazione della terapia di aumento con una dose settimanale di Rymphysia di 60 mg/kg di peso corporeo in soggetti con deficit di inibitore dell’alfa1-proteinasi aumenta il livello di inibitore dell’alfa1- proteinasi nel plasma e nel liquido di rivestimento epiteliale (epithelial lining fluid, ELF) come determinato dal dosaggio antigenico. Gli individui normali hanno livelli plasmatici di alfa1-PI superiori a 20 µM.

Uno studio clinico in aperto è stato condotto in soggetti con deficit severo di alfa1-PI per determinare gli effetti della terapia di aumento settimanale per via endovenosa con 60 mg/kg/peso corporeo di Rymphysia sui livelli di liquido di rivestimento epiteliale (ELF) di alfa1-PI e sulla capacità anti elastasi neutrofila (ANEC, alfa1-PI funzionale). Un totale di 13 soggetti ha completato 8 infusioni settimanali di Rymphysia ad una dose mediana di 63 (intervallo: da 58 a 67) mg/kg di peso corporeo. Dei 13 soggetti, 12 avevano i campioni di lavaggio broncoalveolare sia al basale sia dopo il trattamento, come mostrato nella Tabella 2 seguente.

La terapia di aumento con Rymphysia ha portato a un aumento significativo (p<0,0001; n=12) dei livelli medi plasmatici e nel ELF di alfa1-PI antigenico e funzionale. I livelli antigenici di alfa1-PI nell’ELF sono aumentati significativamente (p=0,0195; n=10); e per i livelli funzionali di alfa1-PI nell’ELF, solo 2 soggetti su 12 avevano livelli funzionali di alfa1-PI misurabili nell’ELF in uno o entrambi i lobi polmonari dopo 8 infusioni settimanali di Rymphysia e la differenza dal basale tra questi soggetti non ha raggiunto la significatività statistica.

Tabella 2: Alfa1-PI antigenico e funzionale misurato nel plasma e nell’ELF dopo la terapia di aumento per via endovenosa con Rymphysia

Basale Media ± DS (Intervallo)
(N. di soggetti = 12)
Post-trattamento Media ± DS (Intervallo)
(N. di soggetti = 12)
Alfa1-PI antigenico nel plasma (µM) 4,22 ± 1,08
(da 3,12 a 6,33)
14,56 ± 2,42
(da 11,10 a 18,10)
Alfa1-PI funzionale nel plasma
(µM)
2,45 ± 0,43
(da 1,62 a 3,05)
11,91 ± 2,40
(da 7,84 a 16,91)
Alpha1-PI antigenico nel ELF (µM) 0,24 ± 0,25
(da 0,02 a 0,81)
1,00 ± 1,62
(da 0,13 a 5,71)
Alfa1-PI funzionale nel ELF
(µM)
2,70 ± 3,55
(da 0,29 a 11,31)
1,54 ± 0,37
(da 1,16 a 1,90)

Popolazione pediatrica

L’Agenzia Europea dei Medicinali ha previsto l’esonero dall’obbligo di presentare i risultati degli studi con Rymphysia in tutti i sottogruppi di popolazione pediatrica dei pazienti con deficit di inibitore dell’alfa1- proteinasi con enfisema dovuta a deficit di inibitore dell’alfa1-proteinasi (vedere paragrafo 4.2 per informazioni sull’uso pediatrico).

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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La farmacocinetica di alfa1-PI è stata valutata in due studi clinici dopo la somministrazione endovenosa di Rymphysia o ARALAST (nome commerciale del prodotto predecessore di Rymphysia negli Stati Uniti). Il primo studio clinico (ARALAST vs. PROLASTIN) è stato condotto per confrontare ARALAST con una preparazione disponibile in commercio di alfa1-PI (PROLASTIN) in 28 soggetti con deficit di alfa1-PI ed enfisema, che non avevano ricevuto una terapia di aumento di alfa1-PI nei sei mesi precedenti. I soggetti sono stati randomizzati a ricevere ARALAST o PROLASTIN, 60 mg/kg per via endovenosa a settimana per 10 settimane consecutive. Dopo le prime 10 infusioni settimanali, i soggetti che stavano ricevendo PROLASTIN sono stati passati ad ARALAST mentre quelli che già ricevevano ARALAST hanno continuato a riceverlo. La Tabella 3 riassume i livelli sierici basali medi antigenici e funzionali dell’alfa1-PI misurati prima dell’infusione allo stato stazionario (settimane 8-11).

Tabella 3: Livelli basali sierici dell’inibitore dell’alfa1-proteinasi antigenico e funzionali allo stato stazionario in seguito alla terapia di aumento endovenosa con ARALAST o PROLASTIN

ARALAST
Media ± DS (Intervallo delle medie)
(N. di soggetti = 13)
PROLASTIN
Media ± DS (Intervallo delle medie)
(N. di soggetti = 13)
Inibitore dell’alfa1-proteinasi
antigenico (µM)
15,3 ± 2,5
(da 14,7 a 15,5)
16,9 ± 2,3
(da 16,2 a 17,2)
Inibitore dell’alfa1-proteinasi
funzionale (µM)
15,3 ± 2,4
(da 14,8 a 15,6)
15,7 ± 2,6
(da 14,4 a 16,4)

In seguito alla terapia di aumento settimanale con ARALAST o PROLASTIN, è stato notato un aumento graduale dei livelli sierici di picco e basali dell’alfa1-PI, con una stabilizzazione dopo diverse settimane. L’emivita di ARALAST dopo una singola dose era di 5,9 (±1,2) giorni. I livelli sierici funzionali basali di Alpha1-PI sono aumentati sostanzialmente in tutti i soggetti entro la settimana 2, e entro la settimana 3, i livelli sierici basali funzionali di Alpha1-PI hanno superato gli 11 µM nella maggior parte dei soggetti. Con poche eccezioni, i livelli in entrambi i gruppi di trattamento sono rimasti al di sopra di questo livello nei singoli soggetti durante le settimane dalla 3 alla 24. Anche se solo 5 di 14 soggetti (35,7%) che ricevevano ARALAST avevano livelli al lavaggio broncoalveolare (BAL) che soddisfacevano i criteri di accettabilità per l’analisi sia al basale che alla settimana 7, è stato osservato un aumento statisticamente significativo del livello antigenico al BAL di Alpha1-PI in ELF. Non è stato rilevato alcun aumento statisticamente significativo dell’ANEC nell’ELF. É stato concluso che alla dose di 60 mg/kg somministrata per via endovenosa una volta alla settimana, la terapia di aumento di mantenimento con ARALAST e PROLASTIN ha avuto effetti simili nel mantenimento dei livelli sierici basali target di alfa1-PI e nell’aumento dei livelli antigenici di alfa1-PI nell’ELF.

La comparabilità farmacocinetica di Rymphysia e ARALAST è stata dimostrata in uno studio randomizzato, in doppio cieco, crossover in 25 soggetti (età mediana: 59 anni; intervallo: da 20 a 75 anni) con deficit severo di alfa1-PI che hanno ricevuto una singola infusione di 60 mg/kg di peso corporeo di ciascun prodotto. La Figura 1 rappresenta la media ± deviazione standard (DS) dei livelli plasmatici di alfa1-PI con correzione al basale. La Tabella 4 riassume i parametri farmacocinetici chiave di Rymphysia e ARALAST. L’intervallo di confidenza del 90% (da 85,8% a 100,2%) per il rapporto medio geometrico di AUC0-35d/dose per Rymphysia e ARALAST indica che i 2 prodotti sono farmacocineticamente comparabili.

Concentrazione di Alfa1-PI nel plasma aggiustato al basale (mg/ml)

2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 Figura 1: Profili concentrazione- tempo medi (± DS) di Alpha1-PI nel plasma dopo una singola infusione endovenosa di Rymphysia (60 mg/kg) in soggetti con deficit di Alpha1-PI <.. image removed ..> Tempo (giorni)

Nota: Concentraz0io,0ne di Alfa1-PI nel plasma aggiustato al basale (media +/- DS) nel tempo dopo il trattamento con RYMPHYSIA Tabella 4: Parametri farmacocinetici per l’Alfa1-PI antigenico nel plasma in 25 soggetti dopo una singola dose di 60 mg/kg

Parametro farmacocinetico Rymphysia Media ± DS ARALAST
Media ± DS
Cmax, mg/ml 1,6 ± 0,3 1,7 ± 0,3
AUC0-35d,/dose, giorno*kg/ml 0,0837 ± 0,0212 0,0897 ± 0,0204
t1/2, giorni 4,7 ± 2,7 4,8 ± 2,0
CL, ml/giorno 940+275 862+206
Vss, ml 5632+2006 5618+1618

Cmax = aumento massimo della concentrazione di alfa1-PI nel plasma dopo l’infusione; AUC0-35d/dose = Area sotto la curva dal tempo 0 a 35 giorni divisa per dose; t1/2 = emivita; CL=clearance

Vss = volume di distribuzione allo stato stazionario

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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La sicurezza di Rymphysia è stata valutata in diversi studi non clinici su topi, ratti, cavie, conigli e cani. I dati non clinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi di sicurezza farmacologica, tossicità a dose singola e tossicità a dosi ripetute della durata massima di 1 mese.

Non sono stati condotti studi di tossicità cronica, studi di tossicità sullo sviluppo e sulla riproduzione e studi di genotossicità e cancerogenicità. Tali studi non sono considerati significativi a causa della produzione di anticorpi contro la proteina umana eterologa negli animali. Poiché l’inibitore dell’alfa1- proteinasi umano è una proteina ed è un costituente fisiologico del sangue umano, non sono attesi effetti cancerogeni, genotossici o teratogeni.

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Polvere: Cloruro di sodio Sodio diidrogeno fosfato monoidrato Solvente: Acqua per preparazioni iniettabili

 

06.2 Incompatibilità

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In assenza di studi di compatibilità, questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali.

 

06.3 Periodo di validità

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2 anni Da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere usato immediatamente dopo la ricostituzione. Se non usato immediatamente, i tempi e le condizioni di conservazione prima dell’uso sono di responsabilità dell’utilizzatore e normalmente non devono essere superiori alle 3 ore a temperatura ambiente (fino a 25°C).

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Non conservare a temperatura superiore ai 25 °C. Non congelare.

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione, vedere paragrafo 6.3.

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Rymphysia 500 mg polvere e solvente per soluzione per infusione

Polvere: 50 ml in un flaconcino in vetro (tipo I), chiuso con un tappo in gomma butilica rivestito di etilene tetrafluoroetilene (ETFE) e un sigillo in alluminio con capsula di chiusura richiudibile.

Solvente: 25 ml in un flaconcino in vetro (tipo I), chiuso con un tappo in gomma bromobutilica siliconata e un sigillo in alluminio con capsula di chiusura a scatto.

Ogni confezione contiene:

Un flaconcino di polvere

Un flaconcino di solvente con 25 ml di acqua sterile per preparazioni iniettabili

Un ago di trasferimento sterile a doppia via

Un filtro sterile da 20 micron

Rymphysia 1000 mg polvere e solvente per soluzione per infusione

Polvere: 100 ml in un flaconcino in vetro (tipo I), chiuso con un tappo in gomma butilica rivestito di etilene tetrafluoroetilene (ETFE) e un sigillo in alluminio con capsula di chiusura rimovibile.

Solvente: 50 ml in un flaconcino in vetro (tipo I), chiuso con un tappo in gomma bromobutilica siliconata e un sigillo in alluminio con capsula di chiusura a scatto.

Ogni confezione contiene:

Un flaconcino di polvere

Un flaconcino di solvente con 50 ml di acqua sterile per preparazioni iniettabili

Un ago di trasferimento sterile a doppia via

Un filtro sterile da 20 micron

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Istruzioni generali

Rymphysia è esclusivamente per uso endovenoso.

Rymphysia deve essere ricostituito, somministrato e manipolato con cautela usando una tecnica asettica per mantenere la sterilità del prodotto.

Lasciare che Rymphysia e il diluente raggiungano la temperatura ambiente prima della ricostituzione.

Rymphysia deve essere somministrato a temperatura ambiente entro tre (3) ore dalla ricostituzione. I flaconcini parzialmente utilizzati devono essere gettati via e non conservati per un uso futuro. La soluzione non contiene conservanti.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

Ricostituzione

Rimuovere i cappucci dai flaconcini di diluente e di prodotto.

Pulire la superficie esposta del tappo con alcool.

Rimuovere il coperchio da un’estremità dell’ago di trasferimento a doppia via. Inserire l’estremità esposta dell’ago attraverso il centro del tappo nel flaconcino di diluente.

Rimuovere il cappuccio di plastica dall’altra estremità dell’ago di trasferimento a doppia via ora inserito nel tappo del flaconcino di diluente. Per ridurre l’eventuale formazione di schiuma, capovolgere il flaconcino di diluente e inserire l’estremità esposta dell’ago attraverso il centro del tappo del flaconcino di prodotto in un angolo, assicurandosi che il flaconcino di diluente sia sempre sopra il flaconcino di prodotto. L’angolo di inserimento dirige il flusso di diluente contro il lato del flaconcino del prodotto. Fare riferimento alla Figura 2 di seguito. Il vuoto nel flaconcino è sufficiente a consentire il trasferimento di tutto il diluente.

<.. image removed ..> Figura 2

Scollegare i due flaconcini rimuovendo il flaconcino del diluente dall’ago di trasferimento. Questo permette a qualsiasi bassa pressione residua nel flaconcino del prodotto di uniformarsi. Successivamente, rimuovere l’ago di trasferimento a doppia punta dal flaconcino del prodotto e gettare l’ago nell’apposito contenitore di sicurezza.

Far riposare il flaconcino fino a quando la maggior parte del contenuto è in soluzione, quindi agitare DELICATAMENTE fino a quando la polvere non è completamente sciolta. La ricostituzione richiede non più di cinque (5) minuti per un flaconcino da 500 mg e non oltre dieci (10) minuti per un flaconcino da 1000 mg.

Nota: non agitare il contenuto del flaconcino. Non capovolgere il flaconcino finché non si è pronti a prelevarne il contenuto.

Il prodotto ricostituito è una soluzione incolore o da leggermente gialla a giallo-verde.

Occasionalmente, nel prodotto ricostituito può essere presente un piccolo quantitativo di particelle visibili, che sarà rimosso dal filtro sterile da 20 micron fornito con il prodotto.

Somministrazione

Prima della somministrazione, ispezionare visivamente il prodotto ricostituito per escludere la presenza di particolato e di alterazioni di colore.

Diversi flaconcini possono essere trasferiti insieme in un contenitore per infusione sterile vuoto, usando una tecnica asettica e un ago sterile non forniti con il prodotto.

Somministrare Rymphysia entro tre (3) ore dalla ricostituzione per ridurre il rischio di crescita microbica dannosa. Smaltire eventuale medicinale non utilizzato.

Somministrare Rymphysia da solo, senza mescolarlo con altri agenti o soluzioni diluenti.

Velocità di infusione

La velocità d’infusione raccomandata è di 0,08 ml per kg di peso corporeo ogni minuto. La velocità di infusione può essere adattata in base alla risposta e alla tollerabilità del paziente ma non deve superare 0,2 ml/kg/minuto.

Ridurre la velocità di infusione o interrompere l’infusione se si verificano reazioni avverse. Riprendere l’infusione ad una velocità tollerata dal paziente dopo la scomparsa dei sintomi.

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Takeda Manufacturing Austria AG Industriestrasse 67 1221 Vienna Austria

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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AIC n. 049639014 “500 mg Polvere e solvente per soluzione per infusione” 1 flaconcino in vetro di polvere + 1 flaconcino in vetro di solvente da 25 ml con kit di somministrazione AIC n. 049639026 “1000 mg Polvere e solvente per soluzione per infusione” 1 flaconcino in vetro di polvere + 1 flaconcino in vetro di solvente da 50 ml con kit di somministrazione

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Data della prima autorizzazione:

 

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 19/07/2022