Teslascan: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Teslascan

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Teslascan: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)

 

01.0 Denominazione del medicinale

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TESLASCAN

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni ml contiene 7,57 mg di mangafodipir trisodio anidro, 0,01 mmol (10 ìmol) equivalenti a 6,91 mg di mangafodipir. 5

0 ml contengono 378,5 mg di mangafodipir trisodio anidro, 0,50 mmol (500 ìmol) equivalenti a 345,5 mg di mangafodipir.

Eccipiente: sodio 0,16 mmol (3,6 mg)/ml equivalenti a 126 mg per la dose normale di 35 ml.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

 

03.0 Forma farmaceutica

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Soluzione per infusione.

Soluzione limpida da giallo brillante a giallo scuro.

TESLASCAN presenta le seguenti caratteristiche fisicochimiche:

pH: 7,0-8,0

Osmolalità (mosmol/kg H20) a 37 °C 290

Viscosità (mPa �s) a 20 °C 1,0

Viscosità (mPa �s) a 37 °C 0,7

Densità (g/ml) a 20 °C 1,01

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Medicinale solo per uso diagnostico

Mezzo di contrasto impiegato nella diagnostica per immagini in risonanza magnetica (MRI) per il rilevamento di lesioni epatiche sospette di essere dovute a malattia metastatica o carcinoma epatocellulare. In aggiunta alla MRI per assistere nell’indagine di lesioni pancreatiche focali.

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Il medicinale è da utilizzare in singola somministrazione endovenosa, non è stato studiato a dosi ripetute. Va somministrato per infusione endovenosa alla velocità di 2-3 ml/min per l’imaging del fegato e alla velocità di 4-6 ml/min per l’imaging del pancreas.

Una intensificazione del contrasto prossima al massimo valore è generalmente osservata nel parenchima epatico e pancreatico normale dopo 15-20 minuti dall’inizio della somministrazione e si mantiene per circa 4 ore.

Ai dosaggi clinici il mezzo di contrasto non mostra alcun effetto-T2, e le immagini pesate in T2 prima e dopo contrasto sono risultate equivalenti. Nell’uso clinico TESLASCAN è stato studiato ad intensità di campo da 0,5 a 2,0 Tesla.

Dosaggio per gli adulti:

La dose consigliata è di 0,5 ml/kg di peso corporeo (5 mcmol/kg di peso corporeo). Ciò corrisponde ad una dose di 35 ml per una persona di 70 kg. Oltre i 100 kg di peso corporeo, 50 ml sono normalmente sufficienti a garantire un contrasto adeguato alle esigenze diagnostiche.

Dosaggio per gli anziani:

La farmacocinetica nei pazienti anziani non è stata studiata. Comunque, gli studi clinici effettuati fino ad oggi non indicano che sia richiesto un adattamento della dose.

Bambini e adolescenti:

La sicurezza e l’efficacia nei pazienti di età inferiore a 18 anni, cioè nei bambini (2-11 anni) e negli adolescenti (12-18 anni), non sono state ancora documentate.

 

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Gravidanza ed allattamento.

Feocromocitoma.

Importante riduzione della funzionalità epatica (Child-Pugh classe C), specialmente in caso di malattie epatobiliari ostruttive gravi.

Funzionalità renale gravemente ridotta.

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Raramente si possono manifestare reazioni da ipersensibilità (orticaria e altre possibili manifestazioni allergiche) o reazioni anafilattoidi.

È necessaria una competenza nelle pratiche e tecniche di rianimazione e di trattamento dell’anafilassi. Medicinali e presidi strumentali appropriati devono essere immediatamente disponibili.

Particolare attenzione deve essere posta in pazienti con gravi patologie cardiovascolari ed in pazienti con lesioni alla barriera emato-encefalica e gravi cerebropatie.

La nutrizione parenterale a lungo termine con aggiunta di manganese può causare accumulo di manganese nei gangli basali, ciò deve essere tenuto in considerazione durante la somministrazione di TESLASCAN in pazienti sottoposti a tale terapia.

Questo medicinale contiene 5,5 mmol (o 126 mg) di sodio per dose normale di 35 ml. Da tenere in considerazione in persone che seguono una dieta a basso contenuto di sodio.

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Non sono stati effettuati studi di interazione.

 

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza:

La sicurezza di TESLASCAN in gravidanza non è stata stabilita. TESLASCAN non deve essere usato in caso di gravidanza (vedere paragrafo 4.3).

Prima di somministrare TESLASCAN alle donne in età fertile, la presenza di un’eventuale gravidanza deve essere esclusa.

Studi pre-clinici condotti sui ratti hanno mostrato effetti teratogeni in seguito a somministrazioni ripetute di TESLASCAN nel periodo di organogenesi più attiva. TESLASCAN causa fetotossicità ed embriotossicità nei conigli. TESLASCAN non è teratogenico nei conigli. TESLASCAN non ha effetti sulla fertilità maschile o femminile nei ratti.

Allattamento:

L’entità di escrezione di TESLASCAN nel latte umano non è conosciuta. L’allattamento deve essere sospeso dal momento della somministrazione e non deve essere ripreso fino a 14 giorni dopo la somministrazione di TESLASCAN.

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.

 

04.8 Effetti indesiderati

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La maggior parte delle reazioni avverse segnalate sono state transitorie e di lieve intensità. Gli effetti indesiderati più frequentemente riferiti sono: sensazione di calore e flush cutaneo, cefalea e nausea.

Negli studi clinici con Teslascan sono state riportate reazioni avverse con le frequenze indicate nella tabella qui sotto (molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1000); molto raro <1/10.000, non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.

Classificazione sistemica organica Reazioni avverse Frequenza
Disturbi del sistema immunitario Reazioni da ipersensibilità (come reazioni cutanee, riniti, faringiti) Non comune
Reazioni anafilattiche/anafilattoidi Non nota
Patologie del sistema nervoso Cefalea Comune
Capogiri, paraestesie, alterazione transitoria del gusto Non comune
Patologie dell’occhio Disturbi visivi Molto raro
Patologie cardiache Palpitazioni Non comune
Patologie vascolari Ipertensione Raro
Patologie gastrointestinali Nausea Comune
Dolore addominale, diarrea, vomito Non comune
Flatulenza Molto raro
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Flush cutaneo, sensazione di calore Comune
Febbre, dolore nella sede di iniezione Non comune
Dolore toracico Molto raro

Mangafodipir può causare transitori aumenti di bilirubina e transaminasi epatiche e transitorie riduzioni dello zinco nel plasma.

È possibile un aumento della frequenza delle reazioni avverse non gravi, di intensità lieve e moderata, a carattere transitorio come la sensazione di calore ed il flush cutaneo, quando TESLASCAN viene somministrato alla massima velocità consigliata (4-6 ml/min).

 

04.9 Sovradosaggio

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Non sono state segnalate reazioni avverse clinicamente importanti nei volontari sani a dosaggi 5 volte superiori alla dose clinica (dose massima studiata).

Alte dosi di manganese possono avere effetti inotropi negativi e vasodilatatori, così come possono determinare alterazioni della conduzione e del ritmo cardiaco a causa dell’azione antagonista del calcio.

In caso di sovradosaggio il trattamento deve essere sintomatico e mirato a mantenere le funzioni vitali.

Non esiste antidoto per questo mezzo di contrasto. Mangafodipir ed i suoi metaboliti si possono rimuovere con la dialisi mentre il manganese no, in quanto legato alle proteine (vedere anche paragrafo 5.2).

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: Mezzo di contrasto paramagnetico per imaging in risonanza magnetica (MRI).

Codice ATC: V08C A05.

Mangafodipir è un chelato contenente manganese – metallo con proprietà paramagnetiche responsabile dell’effetto di intensificazione del contrasto in risonanza magnetica – ed il legante fodipir (dipiridossil difosfato). Il manganese è principalmente assorbito dal parenchima epatico normale e anche nel pancreas così ci si può attendere un aumento del contrasto tra il tessuto anormale e quello normale.

L’effetto del mangafodipir durante la risonanza magnetica è di ridurre il tempo di rilassamento longitudinale (T1) nei tessuti bersaglio, portando ad un incremento dell’intensità del segnale (luminosità), per esempio, del parenchima epatico e pancreatico. L’intensificazione del contrasto in entrambi gli organi raggiunge il massimo intomo alle 4 ore dal termine della somministrazione.

L’intensificazione dovuta alle lesioni in alcuni casi , come le metastasi epatiche e gli epatocarcinomi, può essere rilevabile fino a 24 ore. Studi clinici hanno evidenziato che mangafodipir agevola la rilevazione di lesioni epatiche in pazienti che presentano tali lesioni.

TESLASCAN è isotonico rispetto al sangue ed ai liquidi fisiologici dell’organismo.

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Mangafodipir trisodio è metabolizzato (defosforilato) e gli ioni manganese sono rilasciati dal mangafodipir dopo uno scambio con lo zinco plasmatico (principalmente) dopo somministrazione endovenosa. Il manganese ed il suo legante (fodipir), possedendo caratteristiche farmacocinetiche differenti, vengono eliminati per vie diverse.

L’emivita iniziale media del manganese nel plasma è di 20 minuti o meno, con una significativa captazione da parte del fegato, pancreas, reni e milza. L’emivita iniziale del legante nel plasma è di circa 50 minuti. Il volume di distribuzione del manganese è compreso tra 0,5 e 1,5 l/kg, mentre quello del fodipir tra 0,17 e 0,45 l/kg. Dopo metabolizzazione, la quasi totalità del legante (fodipir) è escreta con le urine entro 24 ore, con una parte trascurabile eliminata con le feci. Circa il 15-20% del manganese è eliminato con le urine entro le prime 24 ore, la maggior parte del rimanente è escreto con le feci nei 4 giorni seguenti.

Nel sangue umano intero in vitro, il legame del manganese con le proteine è circa il 27%, mentre il legame del fodipir con le proteine è trascurabile.

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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I dati non-clinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di genotossicità, safety pharmacology e validazione cinetica e metabolica. Gli eventi avversi rilevanti relativi agli studi di tossicità a dosi ripetute sono stati tossicità epatica (colangioepatite) osservata nei cani a dosaggi relativamente bassi, mentre adeguati margini di sicurezza sono stati riscontrati nei ratti e nelle scimmie.

Mangafodipir è teratogeno nei ratti; determina un incremento delle anomalie scheletriche fetali quando è somministrato giornalmente per via endovenosa alle femmine di ratto a dosi leggermente superiori rispetto ai dosaggi clinici. È stata osservata nei conigli embrio- e fetotossicità.

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Acido ascorbico, sodio cloruro, idrossido di sodio e/o acido cloridrico (per la correzione del pH), acqua per preparazioni iniettabili.

 

06.2 Incompatibilità

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Questo medicinale non deve essere miscelato con altri prodotti.

Si devono usare ago cannule separate.

 

06.3 Periodo di validità

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Non aperto: 2 anni. Una volta aperto il prodotto deve essere utilizzato immediatamente

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Tenere il flaconcino nell’imballaggio esterno per mantenerlo al riparo dalla luce. Dopo averlo aperto una volta il prodotto deve essere utilizzato immediatamente (vedere paragrafo 6.3)

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Flaconcini da 50 ml, trasparenti, incolori (vetro di tipo 1). I contenitori sono chiusi con tappi di gomma e sigillati con capsule di alluminio con parte superiore in polipropilene. TESLASCAN è confezionato in scatole da 1 flaconcino x 50 ml e da 10 flaconcini x 50 ml.

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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I flaconcini di TESLASCAN devono essere ispezionati visivamente prima dell’uso per verificare l’integrità del contenitore e l’assenza di materiale particolato. I flaconcini vanno utilizzati una sola volta; il mezzo di contrasto non utilizzato deve essere scartato.

Il volume richiesto per la somministrazione al paziente deve essere calcolato e il volume in eccesso deve essere eliminato dal flaconcino prima dell’infusione endovenosa.

Per garantire che il mezzo di contrasto venga iniettato in modo completo, il tubo di connessione può essere lavato con soluzione fisiologica salina (9 mg/ml di NaCl (0,9%)).

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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GE Healthcare AS

Nycoveien 1-2,

P.O. Box 4220 Nydalen

NO-0401 OSLO, Norvegia

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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EU/1/97/40/001

EU/1/97/40/002

A.I.C. N. 034007029

A.I.C. N. 034007017

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Data della prima autorizzazione: 22.05.1997

Data dell’ultimo rinnovo: 18.06.2002

 

10.0 Data di revisione del testo

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22/05/2007

FARMACI EQUIVALENTI (stesso principio attivo)

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