Spirometria: prove di funzionalità respiratoria

La Spirometria
(Prove di Funzionalità Respiratoria)


I due esami basilari nello studio delle malattie respiratorie, sono la radiografia del torace e la spirometria.

La radiografia del torace mostra una immagine statica dei polmoni, una “fotografia”, ma non è in grado di valutare la funzione respiratoria.

La spirometria invece non “vede” i polmoni, ma ne studia a fondo la funzione.

Con questo semplice esame infatti è possibile determinare numerosi parametri che guidano il medico nella diagnosi delle malattie polmonari; i principali sono:

  • La Capacita Vitale Forzata (FVC): volume d’aria espirata forzatamente dopo un’inspirazione massimale
  • Il volume espiratorio forzato in 1 secondo (FEV1) che rappresenta il volume di aria espirata durante il primo secondo di un’espirazione forzata.
    Comprende sia la fase iniziale che quella tardiva della manovra espiratoria forzata, dipende dall’entità dello sforzo espiratorio e riflette quindi il diametro delle vie aeree centrali, ma è anche un buon indice della resistenza delle vie aeree periferiche.
    Il FEV1, che è il parametro più riproducibile della spirometria, può quindi essere considerato un indice complessivo della funzionalità delle vie aeree.
  • l’indice di Tiffeneau (FEV1%, rapporto FEV1/FVC x 100,), la cui riduzione è caratteristica di una patologia ostruttiva, rimane infatti invariato in caso di malattia restrittiva.
  • Il picco di flusso espiratorio PEF: massimo flusso espirato in dipendenza dello sforzo espiratorio. E’ una variabile sforzo-dipendente e riflette il diametro delle vie aeree centrali.
  • Il Flusso Espiratorio Forzato al 75% del FVC (FEF 75)
  • Il Flusso Espiratorio Forzato tra il 25% e il 75% del FCV (FEF 25-75), che è un parametro sforzo-indipendente, essendo misurato oltre il primo 25% dell’FVC, e rappresenta un indice delle resistenze delle vie aeree periferiche.
    Negli stadi precoci di ostruzione, può essere l’unico segno di disfunzione ventilatoria di grado molto lieve.

Sulla base di questi parametri, è possibile suddividere le patologie polmonari in due grandi gruppi: la insufficienza polmonare di tipo ostruttivo nella quale vi è un’ ostacolo al deflusso dell’aria inspirata a causa di una stenosi (restringimento) delle vie aeree (asma allergica e non Spirometria: l'apparecchio spirometroallergica, bronchite cronica, ecc.) e la insufficienza polmonare di tipo restrittivo, in cui vi è una riduzione della superficie ventilatoria polmonare o una riduzione della capacità di espansione dei polmoni (obesità, fibrosi polmonare interstiziale, miopatie, enfisema polmonare ecc).

E’ possibile inoltre, sulla base degli stessi parametri, quantificare il grado della insufficienza respiratoria, seguirne l’evoluzione nel tempo e, soprattutto, valutare l’efficacia della eventuale terapia prescritta

In cosa consiste l’ esame spirometrico?

A parole, l’esame è molto semplice: si tratta di soffiare il più velocemente possibile ed il più a lungo possibile in un boccaglio collegato ad un piccolo apparecchio, dopo una inspirazione massimale.

Spirometria: l'esamePiù facile a dirsi che a farsi pero!  L’espirazione infatti deve durare circa 6 secondi e poiché il boccaglio mantiene la bocca piuttosto aperta, ci vuole un impegno non indifferente per eseguire una prova corretta.

Importante è avere pazienza, esercitarsi un pò e soprattutto raccogliere 3 o 4 prove  per controllare che i risultati siano riproducibili e che quindi il test sia attendibile.

 

Come si prenota l’esame?

Per prenotare l’esame, è sufficiente prendere appuntamento con la nostra segretaria telefonando allo 06.529.05.09 o contattandoci ai nostri recapiti.