Migpriv: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Migpriv 900 mg + 10 mg (Lisina Acetilsalicilato + Metoclopramide Monoidrocloridrato): sicurezza e modo d’azione

Migpriv 900 mg + 10 mg (Lisina Acetilsalicilato + Metoclopramide Monoidrocloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento sintomatico degli attacchi di emicrania.

Questo prodotto permette un rapido controllo del dolore, nonché del vomito e della nausea ad esso associati durante gli attacchi di emicrania.

Migpriv 900 mg + 10 mg: come funziona?

Ma come funziona Migpriv 900 mg + 10 mg? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Migpriv 900 mg + 10 mg

Categoria farmacoterapeutica: Altri analgesici e antipiretici; Codice ATC: N02BA51

Le proprietà farmacologiche di questo medicinale sono quelle possedute dai due principi attivi, in particolare si ha un effetto analgesico ed antiemetico.

La metoclopramide é un antiemetico appartenente alla classe dei neurolettici, che modifica la motilità a livello dell’apparato gastrointestinale.

Durante gli attacchi di emicrania, il tempo necessario affinché l’acido acetilsalicilico venga assorbito é spesso aumentato da una ridotta motilità gastrointestinale. La metoclopramide, ristabilendo una corretta motilità, può facilitare l’assorbimento dell’acido acetilsalicilico.

Dati sperimentali suggeriscono che ibuprofene può inibire l’effetto dell’acido acetilsalicilico a basse dosi sull’aggregazione piastrinica quando i farmaci sono somministrati in concomitanza.

In uno studio dopo la somministrazione di una singola dose di 400 mg di ibuprofene, assunto entro 8 ore prima o dopo 30 minuti dalla somministrazione di acido acetilsalicilico (81 mg), si è verificata una diminuzione dell’effetto dell’acido acetilsalicilico sulla formazione di trombossano e sull’aggregazione piastrinica. Tuttavia, l’esiguità dei dati e le incertezze relative alla loro applicazione alla situazione clinica non permettono di trarre delle conclusioni definitive per l’uso continuativo di ibuprofene; sembra che non vi siano effetti clinicamente rilevanti dall’uso occasionale dell’ibuprofene.


Migpriv 900 mg + 10 mg: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Migpriv 900 mg + 10 mg, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Migpriv 900 mg + 10 mg

Acetilsalicilato di lisina

Assorbimento

L’assorbimento dell’acetilsalicilato di lisina in soluzione é rapido nel soggetto sano. Distribuzione

Il picco plasmatico dell’acido acetilsalicilico é ottenuto in 20 minuti.

L’acido acetilsalicilico é rapidamente idrolizzato, nel plasma, ad acido salicilico. I salicilati nel plasma sono in gran parte legati alle proteine plasmatiche.

Biotrasformazione

I salicilati sono coniugati, a livello epatico, in metaboliti inattivi.

Eliminazione

L’acido salicilico ed i suoi metaboliti sono eliminati per via renale. La clearance aumenta con il pH urinario.

L’emivita di eliminazione dell’acido salicilico é dose-dipendente, in ragione del carattere saturabile della coniugazione dell’acido salicilico.

Metoclopramide

Assorbimento

La biodisponibilità per via orale é pari all’80%. Le variabilità interindividuali sono legate ad un effetto di primo passaggio del 20%.

Distribuzione

Il picco plasmatico é raggiunto in media 40 minuti dopo la somministrazione.

Le concentrazioni plasmatiche massime, per dosi di 10 e 20 mg sono rispettivamente di 32 e di 70 µg/l.

La metoclopramide é rapidamente e largamente distribuita nei tessuti.

Il volume di distribuzione é 2,2 – 3,4 l/kg. La metoclopramide é poco legata alle proteine plasmatiche (30%).

Biotrasformazione

La metoclopramide é scarsamente metabolizzata nell’uomo. Eliminazione

L’emivita di eliminazione plasmatica della metoclopramide é 5-6 ore. La clearance totale é 0,4-0,7 l/min.

La metoclopramide viene escreta per via urinaria essenzialmente immodificata e sotto forma di composti sulfoconiugati (50% della dose somministrata).

Insufficienza renale

La clearance di metoclopramide è ridotta fino al 70% in meno nei pazienti con grave insufficienza renale, mentre l’emivita di eliminazione plasmatica è aumentata (circa 10 ore per una clearance di creatinina di 10-50 ml/minuto e 15 ore per una clearance della creatinina di <10 ml/minuto).

Insufficienza epatica

Nei pazienti con cirrosi epatica si è riscontrato accumulo della metoclopramide, associato a riduzione del 50% della clearance plasmatica.

Associazione Assorbimento

L’acetilsalicilato di lisina e la metoclopramide, somministrate in soluzione orale, sono rapidamente assorbite.

Distribuzione

Nel soggetto non sofferente di emicrania, le concentrazioni plasmatiche dei salicilati totali dell’acido acetilsalicilico e della metoclopramide non sono differenti da quelle osservate dopo somministrazione separata dei due principi attivi.

Nel soggetto sofferente di emicrania, gli attacchi di emicrania possono provocare un forte abbassamento (50%) del picco plasmatico e della biodisponibilità dell’acido acetilsalicilico somministrato da solo.

L’associazione di metoclopramide ed acido acetilsalicilico, in soluzione, ristabilisce le concentrazioni plasmatiche e la biodisponibilità dell’acido acetilsalicilico stesso.

Eliminazione

L’emivita di eliminazione dei salicilati e della metoclopramide non é modificata nel

soggetto sofferente di emicrania che riceve l’associazione dei due prodotti, in rapporto al soggetto sano.


Migpriv 900 mg + 10 mg: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Migpriv 900 mg + 10 mg agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Migpriv 900 mg + 10 mg è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Migpriv 900 mg + 10 mg: dati sulla sicurezza

Non vi sono ulteriori informazioni su dati preclinici oltre a quelle già riportate in altre parti di questo Riassunto delle Caratteristiche del prodotto (vedere 4.6).


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Migpriv 900 mg + 10 mg: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Migpriv 900 mg + 10 mg

Migpriv 900 mg + 10 mg: interazioni

I due principi attivi possono interagire con:

altri farmaci antinfiammatori non steroidei;

anticoagulanti orali;

antidiabetici orali: aumento dell’effetto ipoglicemizzante;

glucocorticoidi: diminuzione della concentrazione plasmatica di salicilati durante il trattamento e rischio di sovradosaggio dopo l’interruzione del trattamento stesso;

eparina: aumento del rischio di emorragia;

antiacidi;

interferone ?: l’azione del quale può essere inibita dai salicilati;

ticlopidina: aumento del rischio di emorragia;

diuretici ed uricosurici: tenuto conto che tale prodotto richiede un trattamento di breve durata, le precauzioni abituali di impiego dell’acido acetilsalicilico in tal caso non sono necessarie;

metotressato;

levodopa o agonisti dopaminergici e metaclopramide si antagonizzano vicendevolmente (vedere paragrafo 4.3)

Nicorandil: in pazienti che ricevono in concomitanza nicorandil e FANS, inclusi acido acetilsalicilico e acetilsalicilato di lisina, vi è un aumento del rischio di complicanze gravi come ulcera, perforazione ed emorragia gastrointestinali (vedere paragrafo 4.4).

L’alcool potenzia l’effetto sedativo della metoclopramide.

A causa dell’effetto procinetico della metoclopramide, l’assorbimento di alcuni farmaci può risultare alterato.

Anticolinergici e derivati della morfina

Gli anticolinergici e i derivati della morfina potrebbero entrambi avere effetto antagonista verso la metoclopramide sulla motilità del tratto digerente.

Farmaci deprimenti il sistema nervoso centrale (derivati della morfina, ansiolitici, antistaminici H1 sedativi, antidepressivi sedativi, barbiturici, clonidina e farmaci correlati)

Gli effetti sedativi dei farmaci deprimenti il sistema nervoso centrale e della metoclopramide risultano potenziati.

Neurolettici

La metoclopramide potrebbe avere un effetto additivo con altri neurolettici nel caso di disordini extrapiramidali.

Farmaci serotoninergici

L’utilizzo di metoclopramide con farmaci serotoninergici come gli SSRI può aumentare il rischio di sindrome serotoninergica.

Digossina

La metoclopramide potrebbe ridurre la biodisponibilità della digossina. È necessario un attento monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche di digossina.

Ciclosporina

La metoclopramide aumenta la biodisponibilità della ciclosporina (Cmax del 46% ed esposizione del 22%). È necessario un attento monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche di ciclosporina. Le conseguenze cliniche sono incerte.

Mivacurio e sussametonio

L’iniezione di metoclopramide può prolungare la durata del blocco neuromuscolare (tramite inibizione delle colinesterasi plasmatiche).

Dati sperimentali suggeriscono che ibuprofene possa inibire l’effetto dell’acido acetilsalicilico a basse dosi sull’aggregazione piastrinica quando i farmaci sono somministrati in concomitanza (vedere paragrafo 5.1). Tuttavia, l’esiguità dei dati e le incertezze relative alla loro applicazione alla situazione clinica non permettono di trarre delle conclusioni definitive per l’uso continuativo di ibuprofene; sembra che non vi siano effetti clinicamente rilevanti dall’uso occasionale dell’ibuprofene.

Il metamizolo quando assunto in concomitanza con acido acetilsalicilico può ridurne l’effetto sull’aggregazione piastrinica.

Acetazolamide: si raccomanda cautela in caso di somministrazione concomitante di salicilati e acetazolamide poiché esiste maggior rischio di acidosi metabolica.

Vaccino contro la varicella: si raccomanda di non somministrare salicilati ai pazienti che hanno ricevuto la vaccinazione contro la varicella per un periodo di sei settimane dopo la vaccinazione. Casi di sindrome di Reye si sono verificati a seguito dell’uso di salicilati durante l’infezione di varicella.

Alcool: quando assunto insieme ad acido acetilsalicilico l’alcool può aumentare il rischio di lesioni gastrointestinali e prolungare il tempo di sanguinamento. Pertanto, le bevande alcoliche devono essere assunte con cautela dai pazienti durante e nelle 36 ore successive all’assunzione di acido acetilsalicilico (vedere paragrafo 4.4).

Potenziale effetto additivo sull’aggregazione piastrinica: a causa di un aumentato rischio di sanguinamento dovuto al potenziale effetto additivo sull’aggregazione piastrinica, la sommimistrazione concomitante di farmaci associati a rischio di sanguinamento deve essere intrapresa con cautela.

Levotiroxina: i salicilati possono inibire il legame degli ormoni tiroidei alle proteine di trasporto e quindi portare ad un aumento transitorio iniziale degli ormoni tiroidei liberi, seguito da una diminuzione complessiva dei livelli di ormoni tiroidei totali. Pertento i livelli degli ormoni tiroidei devono essere monitorati (vedere paragrafo 4.4).

Acido valproico: la somministrazione concomitante di salicilati e acido valproico può causare una riduzione del legame dell’acido valproico con le proteine e l’inibizione del metabolismo dell’acido valproico con conseguente aumento dei livelli sierici di acido valproico totale e libero. I livelli di valproato devono essere monitorati attentamente durante la somministrazione concomitante.

Tenofovir: la somministrazione concomitante di tenofovir disoproxil fumarato e FANS può aumentare il rischio di insufficienza renale in particolare in quei pazienti che presentano fattori di rischio di disfunzione renale. Pertanto se tenofovir disoproxil viene cosomministrato con un FANS, si deve monitorare in modo adeguato la funzionalità renale.


Migpriv 900 mg + 10 mg: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Migpriv 900 mg + 10 mg: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Questo medicinale può indurre sonnolenza, capogiri, discinesia e distonie che possono alterare la visione e pertanto é bene informare di questo possibile evento coloro che guidano veicoli, utilizzano macchinari o comunque attendono ad operazioni che richiedono integrità del grado di vigilanza.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco