Ellepalmiron: effetti collaterali e controindicazioni

Ellepalmiron: effetti collaterali e controindicazioni

Ellepalmiron 2,5 mg/ml (Levometadone Cloridrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Terapia sostitutiva di mantenimento nella dipendenza da oppioidi negli adulti, in associazione con un adeguato supporto medico, sociale e psicosociale.

Ellepalmiron 2,5 mg/ml: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Ellepalmiron 2,5 mg/ml ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Ellepalmiron 2,5 mg/ml, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Ellepalmiron 2,5 mg/ml: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Somministrazione contemporanea di inibitori delle MAO o entro 2 settimane dall’interruzione del trattamento con essi.

Durante il trattamento con levometadone, non devono essere somministrati antagonisti narcotici o altri agonisti/antagonisti (per es. pentazocina e buprenorfina), eccetto per il trattamento da sovradosaggio.

Depressione respiratoria.

Malattie ostruttive delle vie aeree.

Pazienti dipendenti da sostanze non-oppioidi.

Bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni.

Ellepalmiron 2,5 mg/ml: effetti collaterali

All’inizio del trattamento si manifestano, spesso, sintomi di astinenza da oppioidi come ansietà, anoressia, movimenti rapidi e non coordinati, crampi intestinali, depressione, diarrea, vomito, febbre, alternanza di brividi e vampate di calore, sbadigli, pelle d’oca, perdita di peso, tachicardia, rinorrea, starnuti, miosi, irritabilità, sonnolenza, dolore diffuso, debolezza, sudorazione eccessiva, aumento della lacrimazione, nausea, irrequietezza, crampi addominali e tremore.

La frequenza degli effetti avversi è classificata come segue:

Molto comune (? 1/10)

Comune (? 1/100, < 1/10) Non comune (? 1/1000, < 1/100)

Rara (? 1/10.000 , < 1/1000)

Molto rara (< 1/10.000)

Non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili)

Classificazione per sistemi e organi
(MedDRA)
Frequenza Evento avverso
Disturbi del metabolismo e della
nutrizione
Da non
comune
comune a Perdita di appetito.
Patologie del sistema nervoso Da non
comune
comune a Capogiro, sedazione,
confusione, disorientamento, cefalee, insonnia, irrequietezza, riduzione della libido e/o potenza, euforia, disforia.
Patologie dell’occhio Da non
comune
comune a Disturbi della vista.
Patologie cardiache Da non
comune
comune a Palpitazioni, bradicardia.
Da rara a molto rara Aritmie cardiache (sincopi),
arresto cardiaco.
Patologie vascolari Da rara a molto rara Ipotensione ortostatica,
funzionalitĂ  circolatoria compromessa, shock,stillicidio ematico.
Patologie respiratorie, toraciche e
mediastiniche
Da non
comune
comune a Depressione respiratoria.
Da rara a molto rara Arresto respiratorio.
Classificazione per sistemi e organi
(MedDRA)
Frequenza Evento avverso
Patologie gastrointestinali Da non comune a
comune
Vomito, nausea, secchezza
delle fauci, costipazione.
Patologie epatobiliari Da non comune a
comune
Spasmo delle vie biliari.
Patologie della cute e del tessuto
sottocutaneo
Da non comune a
comune
Orticaria e altri tipi di rash
cutanei, prurito.
Patologie renali e urinarie Da non comune a
comune
Volume dell’urina ridotta,
difficoltĂ  alla minzione.
Patologie sistemiche e condizioni
relative alla sede di somministrazione
Da non comune a
comune
Sudorazione eccessiva,
malore, debolezza, edema.
Da rara a molto rara Arrossamento.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta alla Agenzia Italiana del Farmaco. Sito web: http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

Ellepalmiron 2,5 mg/ml: avvertenze per l’uso

Un’attenta valutazione dell’indicazione e un monitoraggio medico speciale sono necessari in caso di:

Gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6).

Ridotto livello di coscienza.

Uso concomitante di medicinali o sostanze che deprimono rispettivamente il sistema nervoso centrale e la respirazione.

Stati patologici in cui la depressione respiratoria deve essere evitata.

Disturbi del centro del respiro e della funzione respiratoria da moderati a gravi.

Aumentata pressione intracranica.

Ipotensione in caso di ipovolemia.

Ipertrofia prostatica con ritenzione urinaria.

Pancreatiti.

Disturbi biliari.

Malattie ostruttive e infiammatorie intestinali.

Feocromocitoma.

Ipotiroidismo.

Prolungamento noto o sospetto dell’intervallo QT o sbilanciamento elettrolitico, in particolare ipokaliemia.

Bradicardia.

Terapia con antiaritmici di classe I e III.

Il levometadone deve essere utilizzato con cautela nei pazienti con asma, malattie polmonari

croniche ostruttive o cuore polmonare, e in individui con una sostanziale riduzione della riserva respiratoria, insufficienza respiratoria pre-esistente, ipossia o ipercapnia. In questi pazienti, anche le dosi terapeutiche usuali di narcotici possono ridurre la frequenza respiratoria, mentre in parallelo la resistenza respiratoria puĂ² aumentare il punto di apnea.

In pazienti particolarmente inclini a tali fenomeni atopici, si possono verificare esacerbazione di asma pre-esistente, rash cutaneo ed emocromo alterato (eosinofilia).

L’effetto dei narcotici che porta alla depressione respiratoria e la loro capacità di aumentare la pressione del liquido cerebrospinale, possono essere incrementati significativamente in caso di preesistente aumento della pressione intracranica. Considerando il profilo terapeutico del levometadone come agonista ?, il principio attivo deve essere utilizzato con estrema cautela e solo se strettamente necessario per il trattamento di tali pazienti.

Rischio derivante dall’uso concomitante di medicinali sedativi quali benzodiazepine o medicinali correlati:

L’uso concomitante di Ellepalmiron e medicinali sedativi quali benzodiazepine o medicinali correlati ad esse, puĂ² causare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante con questi medicinali sedativi deve essere riservata ai pazienti per i quali le opzioni di un trattamento alternativo non sono possibili. Se si decide di prescrivere Ellepalmiron in concomitanza con medicinali sedativi, deve essere usata la dose efficace piĂ¹ bassa possibile e la durata del trattamento deve essere la piĂ¹ breve possibile.

I pazienti devono essere attentamente monitorati per i segni e i sintomi di depressione respiratoria e sedazione. A tale riguardo, è fortemente raccomandato di informare i pazienti e le persone che li assistono di prestare attenzione a questi sintomi (vedere sezìone 4.5).

L’uso di levometadone puĂ² causare dipendenza. L’interruzione del trattamento dopo somministrazione ripetuta e/o in caso di dipendenza da oppioidi o l’uso di un antagonista oppioide causano la comparsa della sindrome di astinenza.

Ellepalmiron è solamente per uso orale. L’abuso per somministrazione endovenosa di Ellepalmiron puĂ² avere effetti indesiderati gravi come sepsi, flebiti o embolie polmonari.

L’abuso di narcotici e droghe durante la terapia di sostituzione puĂ² condurre a situazioni di pericolo di vita e deve essere assolutamente evitato.

Estrema cautela deve essere presa nei seguenti casi:

Pazienti a rischio elevato

Tentativi di suicidio con oppiacei, specialmente combinati con antidepressivi triciclici, alcool e altre sostanze che influenzano il sistema nervoso centrale, sono parte del quadro clinico della dipendenza. Pertanto, una valutazione individuale e un programma di trattamento che include eventualmente un periodo di ospedalizzazione devono essere considerati per pazienti i quali, nonostante un intervento farmacoterapeutico appropriato, continuano con l’assunzione incontrollata di droghe e mostrano un persistente comportamento altamente dannoso.

Condizioni addominali acute

L’uso di levometadone puĂ² mascherare la diagnosi o il decorso clinico di pazienti con disturbi addominali acuti. Per questa ragione, pazienti con sintomi di addome acuto, che ricevono terapia sostitutiva devono essere attentamente monitorati fino a che non si è stabilita una esatta diagnosi.

Aritmie cardiache

Casi di prolungamento dell’intervallo QT e torsione di punta sono stati riportati durante il trattamento con metadone, in particolare ad alte dosi (>100 mg/giorno), e levometadone. In

pazienti, per i quali i benefici potenziali di un trattamento con levometadone superano il rischio di tachicardia, deve essere effettuato un ECG prima e dopo due settimane dall’inizio del trattamento, in modo da valutare e quantificare l’effetto del levometadone sull’intervallo QT. Nello stesso modo, è consigliabile effettuare un ECG prima di aumentare la dose.

In aggiunta, campioni di urine devono essere regolarmente analizzati al fine di individuare un potenziale consumo concomitante di narcotici.

Quando si usa levometadone, è importante considerare che il levometadone è circa due volte piĂ¹ attivo del metadone racemo (vedere anche paragrafo 4.2).

L’uso di Ellepalmiron puĂ² portare a risultati positivi nei test anti-doping. Inoltre l’uso di Ellepalmiron come sostanza dopante puĂ² compromettere gravemente la salute del soggetto.

Ellepalmiron contiene metile paraidrossibenzoato come eccipiente, che puĂ² causare reazioni allergiche (anche ritardate).


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco