Evarrest: effetti collaterali e controindicazioni

Evarrest: effetti collaterali e controindicazioni

Evarrest matrice sigillante (Fibrinogeno Umano + Trombina Umana) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Trattamento di sostegno negli adulti laddove le tecniche chirurgiche standard sono insufficienti (vedere ìl paragrafo 5.1):

– per il miglioramento dell’emostasi.

Evarrest matrice sigillante: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Evarrest matrice sigillante ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Evarrest matrice sigillante, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Evarrest matrice sigillante: controindicazioni

Non si deve applicare EVARREST in maniera intravascolare.

IpersensibilitĂ  ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

EVARREST non deve essere utilizzato per trattare sanguinamenti gravi dovuti a grandi difetti nelle grandi arterie o vene in cui la parete vascolare lesa necessita la riparazione con il mantenimento della pervietĂ  del vaso e che potrebbero determinare l’esposizione permanente di EVARREST al flusso di sangue e/o la compressione durante la guarigione e l’assorbimento del prodotto.

Non si deve utilizzare EVARREST in spazi chiusi (ad esempio, all’interno, attorno o in prossimitĂ  di fori nell’osso o aree al confine dell’osso) poichĂ© il rigonfiamento potrebbe causare la compressione dei nervi o dei vasi sanguigni.

Non si deve utilizzare EVARREST in presenza di un’infezione attiva o in parti contaminate del corpo, in quanto potrebbe sopraggiungere un’infezione.

Evarrest matrice sigillante: effetti collaterali

Riassunto del profilo di sicurezza

In rari casi nei pazienti trattati con sigillanti/emostatici composti da fibrina possono verificarsi ipersensibilitĂ  o reazioni allergiche (che possono includere angioedema, bruciore e irritazione in corrispondenza del sito di applicazione, broncospasmo, brividi, rossore, orticaria generalizzata, cefalea, orticaria, ipotensione, letargia, nausea, irrequietezza, tachicardia, oppressione al torace, formicolio, vomito, rantolo). In casi isolati, queste reazioni sono progredite fino ad una grave anafilassi. In particolare, tali reazioni possono essere viste se il preparato viene applicato ripetutamente o se somministrato a pazienti noti per l’ipersensibilitĂ  ai componenti del prodotto.

Raramente possono svilupparsi anticorpi contro i componenti dei prodotti sigillanti/emostatici composti da fibrina.

Possono intervenire complicanze tromboemboliche se il preparato viene applicato involontariamente in maniera intravascolare (vedere ìl paragrafo 4.4).

Per la sicurezza in relazione agli agenti trasmissibili, vedere il paragrafo 4.4. Reazioni avverse

I dati relativi alla sicurezza di EVARREST evidenziano tipi di complicanze post-operatorie solitamente correlate agli ambienti chirurgici in cui vengono condotti i test clinici e alla malattia dei pazienti. Nelle sperimentazioni cliniche, le reazioni avverse segnalate piĂ¹ di frequente sono state emorragia e incremento del fibrinogeno e le reazioni avverse piĂ¹ gravi sono state aspirazione, embolia polmonare ed emorragia.

In tutte le sperimentazioni cliniche, con 381 pazienti trattati con EVARREST e 272 controlli, EVARREST è stato usato per il trattamento di emorragie dei tessuti molli in interventi chirurgici retroperitoneali, intraddominali, pelvici o toracici, sanguinamento dai fori delle suture in interventi di cardiochirurgia e sanguinamento parenchimale in interventi chirurgici sul fegato o sui reni. Dei pazienti arruolati, il 4,7 % di quelli trattati con EVARREST (18 pazienti su 381) e il 2,6 % dei controlli (7 controlli su 272) hanno manifestato una o piĂ¹ reazioni avverse.

EVARREST è stato usato in uno studio di sicurezza post-marketing in cui sono stati arruolati 150 pazienti. Si trattava di uno studio prospettico, randomizzato, controllato, condotto in un unico centro, per l’osservazione dell’utilitĂ  dell’uso di EVARREST rispetto allo standard di cura (SoC) nelle emorragie dei tessuti molli, in interventi di chirurgia intraddominale, retroperitoneale, pelvica e toracica, non cardiaca. Lo standard di cura era la compressione manuale (MC) con o senza emostatico topico assorbibile (TAH) o qualsiasi altra tecnica di emostasi aggiuntiva, ritenuta standard di cura dal chirurgo.

I pazienti dello studio sono stati seguiti da dopo l’intervento fino alla dimissione e al giorno 30 (+/-14 giorni) dopo la dimissione. L’incidenza di eventi tromboembolici, sanguinamenti post-operatori specificatamente correlati al sito emorragico target e di aumento dei livelli di fibrinogeno ematico sono stati valutati e registrati fino al periodo di follow-up a 30 giorni.

Un caso (1/75) di trombosi venosa profonda è stato segnalato come evento avverso nel gruppo EVARREST.

L’immunogenicitĂ  è stata valutata in studi clinici sui tessuti molli, mediante analisi di campioni ematici raccolti al basale, da 4 a 6 settimane e da 8 a 10 settimane dopo l’intervento, per la ricerca di anticorpi antitrombina e antifibrinogeno umana/o mediante esami enzimatici immunoassorbenti. Tre pazienti su 145 (~2 %) del gruppo trattato con EVARREST ha manifestato un aumento del titolo di anticorpi antitrombina dopo il trattamento. Due pazienti su 145 (~1 %) del gruppo trattato con

EVARREST ha manifestato un aumento transitorio dei titoli degli anticorpi antifibrinogeno, con ritorno al livello di base ai timepoint di 8 e 10 settimane.

Tabella delle reazioni avverse

I dati provenienti da otto sperimentazioni cliniche con EVARREST sono stati raccolti in un set di dati integrati e le frequenze di occorrenza descritte nella tabella sotto derivano da questo set di dati integrati. Nelle analisi integrate, 381 pazienti sono stati trattati con EVARREST e 272 pazienti sono stati sottoposti al trattamento di controllo.

Tutte le reazioni avverse segnalate durante le sperimentazioni cliniche si sono manifestate con una frequenza inferiore al 1 % (non comune). La maggior parte delle reazioni avverse è stata segnalata come evento singolo: emorragia intraddominale, distensione addominale, anemia, drenaggio della cavitĂ  toracica, effusione pleurica, trombosi venosa profonda, raccolta di liquido intraddominale localizzata, emorragia durante l’intervento, embolia ischemica intestinale e polmonare, eccetto aumento del fibrinogeno ematico (3 eventi, 0,8 %), emorragia anastomotica (3 eventi, 0,8 %) ed emorragia post intervento (2 eventi, 0,5 %).

Per classificare le reazioni avverse per frequenza di ricorrenza, sono state usate le seguenti categorie: molto comune (?1/10); comune (da ?1/100 a <1/10); non comune (da ?1/1.000 a <1/100); rara (da

?1/10.000 a <1/1.000); e molto rara (<1/10.000), non nota (non puĂ² essere stimata con i dati disponibili).

Tabella 1 Riassunto delle reazioni avverse a EVARREST

Classe di organi del sistema MedDRA Termine preferito Frequenza
Disturbi vascolari Trombosi venosa profonda Non comune
Disturbi respiratori, toracici e mediastinici Aspirazione Non comune
Versamento pleurico Non comune
Embolia polmonare Non comune
Disturbi gastrointestinali Distensione addominale Non comune
Ascite Non comune
Emorragia Non comune
• Emorragia gastrointestinale
• Emorragia intra-addominale
Raccolta localizzata di liquido intra-addominale Non comune
Raccolta di liquido peripancreatico Non comune
Indagini Aumento di fibrinogeno nel sangue Comune
Lesioni, avvelenamento e complicanze procedurali Emorragia post-intervento Comune

Emorragia gastrointestinale

Emorragia intra-addominale

Descrizione di reazioni avverse selezionate Embolia polmonare

Dopo interventi chirurgici maggiori possono formarsi coaguli sanguigni, inclusi quelli che attraverso i vasi sanguigni possono raggiungere altre parti del corpo, in particolare i polmoni (embolia polmonare). Nelle sperimentazioni cliniche su EVARREST non è stata osservata alcuna differenza fra il gruppo EVARREST e quello di controllo in relazione all’incidenza di eventi trombotici, suggerendo che attualmente non esiste un aumento del rischio conseguente all’uso di EVARREST. A causa della natura delle procedure chirurgiche e della risposta fisiologica al trauma chirurgico, tutti i pazienti sottoposti a intervento chirurgico sono a rischio tromboembolico.

Trombosi venosa profonda

L’incidenza generale di trombosi venosa profonda osservata nelle sperimentazioni cliniche era coerente con i dati pubblicati e non suggerisce un aumento del rischio di eventi trombotici nei pazienti trattati con EVARREST. Tuttavia, in base ai dati disponibili, questo rischio non puĂ² essere completamente escluso.

Anticorpi antitrombina

In tre pazienti su 145 (~2 %) di un gruppo di una sperimentazione clinica trattato con EVARREST è stato segnalato un aumento del titolo di anticorpi antitrombina dopo il trattamento. In nessuno dei pazienti e in nessuno dei gruppi di trattamento è stata evidenziata un’alterazione significativa del titolo degli anticorpi antitrombina o antifibrinogeno.

Segnalazione di reazioni avverse sospette

La segnalazione di reazioni avverse sospette dopo l’autorizzazione del medicinale è estremamente importante, poichĂ© consente il continuo monitoraggio dell’equilibrio beneficio-rischio del medicinale. Si chiede ai professionisti sanitari di segnalare ogni reazione avversa sospetta attraverso il sistema nazionale di farmacovigilanza indicato nell’Appendice V

.

Evarrest matrice sigillante: avvertenze per l’uso

Esclusivamente per uso epilesionale. Non applicare in maniera intravascolare.

Possono sopraggiungere complicanze tromboemboliche mortali se il preparato viene applicato involontariamente in maniera intravascolare.

Come con ogni prodotto proteico, sono possibili reazioni da ipersensibilitĂ  di tipo allergico. Segni di reazioni da ipersensibilitĂ  comprendono orticaria, orticaria generalizzata, oppressione al torace,

rantolo, ipotensione e anafilassi. Se sopraggiungono tali sintomi, sospendere immediatamente la somministrazione. In caso di shock, seguire il trattamento medico standard per gli shock.

EVARREST non deve essere usato in sostituzione di suture o altre forme di legatura meccanica per il trattamento di una forte emorragia arteriosa.

Applicazioni per cui non sono disponibili dati adeguati

Non sono disponibili dati adeguati per sostenere l’uso del presente prodotto in neurochirurgia o l’applicazione tramite endoscopio flessibile per il trattamento di sanguinamento, nella chirurgia vascolare o nelle anastomosi gastrointestinali.

Come con ogni prodotto impiantabile, possono verificarsi reazioni a corpi estranei.

Si deve applicare solo uno strato singolo di EVARREST sovrapponendolo di 1-2 cm sul tessuto non sanguinante in modo da facilitare l’adesione al sito della ferita. Si devono limitare le dimensioni di EVARREST a quanto necessario per l’emostasi.

EVARREST contiene fino a 3,0 mmol (68,8 mg) di sodio per matrice sigillante. Questo aspetto va tenuto in considerazione per i pazienti che seguono una dieta iposodica.

Tra le misure standard per evitare infezioni derivanti dall’uso di medicinali preparati con sangue umano o plasma si annoverano la selezione di donatori di sangue, lo screening delle singole donazioni e dei pool di plasma per specifici marker di infezione e l’inclusione di efficaci fasi di produzione per l’inattivazione e rimozione di virus. Nonostante ciĂ², quando vengono somministrati medicinali preparati con plasma o sangue umano, non è possibile escludere completamente la possibilitĂ  di trasmissione di agenti infettivi. Lo stesso vale per virus e altri patogeni sconosciuti o appena scoperti.

Le misure intraprese sono considerate efficaci per virus con envelope, quali il virus dell’immunodeficienza umana (HIV), il virus dell’epatite B (HBV) e il virus dell’epatite C (HCV) e per il virus sprovvisto di envelope dell’epatite A (HAV). Le misure poste in atto possono avere un valore limitato contro i virus sprovvisti di envelope, quale il parvovirus B19. L’infezione da parvovirus B19 puĂ² essere grave per donne in stato di gravidanza (infezione del feto) e per individui con immunodeficienza o eritropoiesi anomala (ad es., anemia emolitica).

Ogni volta che si utilizza EVARREST per il trattamento, si raccomanda vivamente di registrare il nome e il numero di lotto del prodotto per mantenere un collegamento tra il paziente e il lotto del prodotto.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco