Exjade: effetti collaterali e controindicazioni

Exjade: effetti collaterali e controindicazioni

Exjade 125 mg compresse dispersibili (Deferasirox) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

EXJADE è indicato per il trattamento del sovraccarico cronico di ferro dovuto a frequenti emotrasfusioni (?7 ml/kg/mese di globuli rossi concentrati) in pazienti con beta talassemia major di età pari e superiore a 6 anni.

EXJADE è indicato anche per il trattamento del sovraccarico cronico di ferro dovuto a emotrasfusioni quando la terapia con deferoxamina è controindicata o inadeguata nei seguenti gruppi di pazienti:

in pazienti pediatrici con beta talassemia major con sovraccarico di ferro dovuto a frequenti emotrasfusioni (?7 ml/kg/mese di globuli rossi concentrati) di etĂ  compresa tra 2 e 5 anni,

in pazienti adulti e pediatrici con beta talassemia major con sovraccarico di ferro dovuto a emotrasfusioni non frequenti (<7 ml/kg/mese di globuli rossi concentrati) di etĂ  pari e superiore a 2 anni,

in pazienti adulti e pediatrici con altre anemie di etĂ  pari e superiore a 2 anni.

EXJADE è indicato anche per il trattamento del sovraccarico cronico di ferro che richiede terapia chelante quando la terapia con deferoxamina è controindicata o inadeguata in pazienti con sindromi talassemiche non trasfusione-dipendenti di età pari e superiore a 10 anni.

Exjade 125 mg compresse dispersibili: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Exjade 125 mg compresse dispersibili ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Exjade 125 mg compresse dispersibili, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Exjade 125 mg compresse dispersibili: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Associazione con altre terapie ferrochelanti in quanto non è stata stabilita la sicurezza di tali associazioni (vedere paragrafo 4.5).

Pazienti con clearance della creatinina stimata <60 ml/min.

Exjade 125 mg compresse dispersibili: effetti collaterali

Riassunto del profilo di sicurezza

Le reazioni piĂ¹ frequenti segnalate durante il trattamento cronico con deferasirox compresse dispersibili in pazienti adulti e pediatrici comprendono disturbi gastrointestinali (principalmente nausea, vomito, diarrea o dolore addominale) ed eruzione cutanea. La diarrea è stata segnalata piĂ¹ comunemente nei pazienti pediatrici di etĂ  compresa tra i 2 e i 5 anni e negli anziani. Queste reazioni sono dipendenti dalla dose, per lo piĂ¹ di intensitĂ  da lieve a moderata, generalmente transitorie e si risolvono nella maggior parte dei casi anche se si continua il trattamento.

Durante gli studi clinici, in circa il 36% dei pazienti si sono verificati aumenti dose-dipendenti della creatinina sierica, benchè nella maggior parte dei casi sia rimasta entro l’intervallo di normalità.

Diminuzioni del valore medio di clearance della creatinina sono state osservate durante il primo anno di trattamento in pazienti sia pediatrici sia adulti con beta-talassemia e sovraccarico di ferro, ma ci sono evidenze che questa non diminuisce ulteriormente nei successivi anni di trattamento. Sono stati riportati aumenti delle transaminasi epatiche. Si raccomandano programmi di monitoraggio di sicurezza per i parametri renali ed epatici. Disturbi uditivi (diminuzione dell’udito) ed oculari (opacitĂ  del cristallino) sono non comuni, e si raccomandano esami annuali (vedere paragrafo 4.4).

Con l’uso di EXJADE sono state riportate gravi reazioni avverse cutanee (SCARs), comprendenti sindrome di Stevens-Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN) e reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) (vedere paragrafo 4.4).

Tabella delle reazioni avverse

Le reazioni avverse sono classificate di seguito usando la seguente convenzione: molto comune (?1/10); comune (?1/100, <1/10); non comune (?1/1.000, <1/100); raro (?1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili).

All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.

Tabella 5

Patologie del sistema emolinfopoietico

Non nota: Pancitopenia1, trombocitopenia1, peggioramento dell’anemia1, neutropenia

Disturbi del sistema immunitario

Non nota: Reazioni di ipersensibilitĂ  (incluse reazioni anafilattiche e angioedema)1

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Non nota: Acidosi metabolica1

Disturbi psichiatrici

Non comune: Ansia, disturbi del sonno

Patologie del sistema nervoso

Comune: Cefalea

Non comune: Capogiri

Patologie dell’occhio

Non comune: Cataratta, maculopatia Raro: Neurite ottica

Patologie dell’orecchio e del labirinto

Non comune: SorditĂ 

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Non comune: Dolore laringeo

Patologie gastrointestinali

Comune: Diarrea, stipsi, vomito, nausea, dolore addominale, distensione addominale, dispepsia

Non comune: Emorragia gastrointestinale, ulcera gastrica (incluso ulcere multiple), ulcera duodenale, gastrite

Raro: Esofagite

Non nota: Perforazione gastrointestinale1, pancreatite acuta1

Patologie epatobiliari

Comune: Aumento delle transaminasi Non comune: Epatite, colelitiasi

Non nota: Insufficienza epatica1, 2

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune: Eruzione cutanea, prurito Non comune: Disturbi della pigmentazione

Raro: Reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) Non nota: Sindrome di Stevens-Johnson1, vasculite da ipersensibilitĂ 1,

orticaria1, eritema multiforme1, alopecia1, necrolisi epidermica tossica (TEN)1

Patologie renali e urinarie

Molto comune: Aumento della creatinina ematica Comune: Proteinuria

Non comune: Patologia tubulare renale2 (sindrome di Fanconi acquisita), glicosuria

Non nota: Insufficienza renale acuta1, 2, nefrite tubulointerstiziale1, nefrolitiasi, necrosi tubulare renale1

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Non comune: Piressia, edema, affaticamento

1 Reazioni avverse segnalate durante l’esperienza dopo la commercializzazione. Esse derivano da segnalazioni spontanee per le quali non è sempre possibile stabilire in modo sicuro la frequenza o una relazione causale con l’esposizione al medicinale.

2 Sono state riportate gravi forme associate ad alterazioni della coscienza nel contesto di encefalopatia iperammoniemica.

Descrizione di reazioni avverse selezionate

In circa il 2% dei pazienti sono stati segnalati calcoli biliari e disordini biliari correlati. Aumento delle transaminasi è stato riportato come reazione avversa al farmaco nel 2% dei pazienti. Un aumento delle transaminasi piĂ¹ di 10 volte il limite superiore dell’intervallo di normalitĂ , indicativo di epatite, è stato non comune (0,3%). Durante l’esperienza dopo la commercializzazione, è stata riportata con deferasirox formulazione compresse dispersibili insufficienza epatica, talvolta fatale, specialmente nei pazienti con preesistente cirrosi epatica (vedere paragrafo 4.4). Dopo la commercializzazione, sono stati segnalati casi di acidosi metabolica. La maggioranza di questi pazienti presentava compromissione renale, tubulopatia renale (Sindrome di Fanconi) o diarrea, o condizioni in cui uno sbilanciamento acido-base è una complicanza nota (vedere paragrafo 4.4). Casi di pancreatite acuta grave sono stati osservati in assenza di sottostanti alterazioni biliari documentate. Come con altri trattamenti chelanti del ferro, ipoacusia alle alte frequenze e opacitĂ  del cristallino (cataratta precoce) sono stati osservati non comunemente nei pazienti trattati con deferasirox (vedere paragrafo 4.4).

Clearance della creatinina nel sovraccarico di ferro trasfusionale

In una meta-analisi retrospettiva di 2.102 pazienti adulti e pediatrici beta-talassemici con sovraccarico di ferro trasfusionale trattati con deferasirox compresse dispersibili in due studi clinici randomizzati e in quattro studi in aperto della durata fino a cinque anni, è stata osservata una diminuzione del valore medio di clearance della creatinina del 13,2% nei pazienti adulti (95% IC: -14,4%, -12,1%; n=935) e del 9,9% nei pazienti pediatrici (95% IC: -11,1%, -8,6%; n=1.142) durante il primo anno di trattamento. In 250 pazienti seguiti fino a cinque anni, non è stata osservata un’ulteriore diminuzione dei livelli medi di clearance della creatinina.

Studi clinici in pazienti con sindromi talassemiche non trasfusione-dipendenti

In uno studio della durata di un anno in pazienti con sindromi talassemiche non trasfusione-dipendenti e sovraccarico di ferro (compresse dispersibili a una dose di 10 mg/kg/die), gli eventi avversi piĂ¹ frequenti correlati al medicinale in studio sono stati diarrea (9,1%), eruzione cutanea (9,1%) e nausea (7,3%). Alterazioni della creatinina sierica e della clearance della creatinina sono state riportate rispettivamente nel 5,5% e nell’1,8% dei pazienti. Aumenti delle transaminasi epatiche maggiori di

2 volte il valore basale e 5 volte il limite superiore di normalità sono stati riportati nell’1,8% dei pazienti.

Popolazione pediatrica

In due studi clinici, il trattamento con deferasirox fino a 5 anni non ha influenzato la crescita e lo sviluppo sessuale di pazienti pediatrici (vedere paragrafo 4.4).

La diarrea è stata segnalata piĂ¹ comunemente nei pazienti pediatrici di etĂ  compresa tra i 2 e i 5 anni rispetto ai pazienti di etĂ  superiore.

La tubulopatia renale è stata principalmente segnalata in bambini e adolescenti con beta-talassemia trattati con deferasirox. In segnalazioni dopo la commercializzazione, un’alta percentuale di casi di acidosi metabolica si è verificata nei bambini nel contesto di una sindrome di Fanconi.

E’ stata riportata pancreatite acuta, in particolare in bambini e in adolescenti. Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale

è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

Exjade 125 mg compresse dispersibili: avvertenze per l’uso

Funzione renale

Deferasirox è stato studiato solo in pazienti con creatinina sierica al basale nell’intervallo di normalità appropriato per età.

Durante gli studi clinici, un aumento >33% della creatinina sierica in ?2 occasioni consecutive, talvolta al di sopra del limite superiore dell’intervallo di normalità, si è verificato in circa il 36% dei pazienti. Tale aumento era dose-dipendente. In circa due terzi dei pazienti che mostravano un aumento della creatinina sierica, essa ritornava a livelli al di sotto del 33% senza aggiustamento della dose.

Nella restante parte dei pazienti l’aumento della creatinina sierica non rispondeva sempre ad una riduzione della dose o all’interruzione del trattamento. In alcuni casi dopo la riduzione della dose si è osservata solo una stabilizzazione dei valori di creatinina sierica. Sono stati riportati casi di insufficienza renale acuta dopo la commercializzazione di deferasirox (vedere paragrafo 4.8). In alcuni di questi casi dopo la commercializzazione , il deterioramento della funzione renale ha portato a insufficienza renale che ha richiesto dialisi temporanea o permanente.

Le cause dell’aumento della creatinina sierica non sono state chiarite. Pertanto si deve porre particolare attenzione al monitoraggio della creatinina sierica in pazienti che assumono in concomitanza medicinali che deprimono la funzione renale, e in pazienti che stanno ricevendo alte dosi di deferasirox e/o bassa frequenza di emotrasfusioni (<7 mg/kg/mese di GRC o <2 unitĂ /mese per un adulto). Sebbene negli studi clinici non sia stato osservato un aumento degli eventi avversi renali dopo incremento delle dosi di EXJADE compresse dispersibili oltre 30 mg/kg, non si puĂ² escludere un aumento del rischio di eventi avversi renali con dosi di EXJADE compresse dispersibili superiori a

30 mg/kg.

Si raccomanda di valutare la creatinina sierica due volte prima di iniziare la terapia. La creatinina sierica, la clearance della creatinina (stimate con la formula di Cockcroft-Gault o MDRD negli adulti e con la formula di Schwartz nei bambini) e/o i livelli plasmatici di cistatina C devono essere monitorati prima di iniziare la terapia, settimanalmente nel primo mese dopo l’inizio o la modifica della terapia con EXJADE (incluso il cambio di formulazione), e successivamente una volta al mese. Pazienti con disturbi renali pregressi e pazienti che assumono medicinali che deprimono la funzione renale possono presentare un maggior rischio di complicanze. Si deve prestare attenzione nel mantenere un’adeguata idratazione in pazienti che presentano diarrea o vomito.

Durante il trattamento con deferasirox, dopo la commercializzazione, sono stati segnalati casi di acidosi metabolica. La maggioranza di questi pazienti presentava compromissione renale, tubulopatia renale (Sindrome di Fanconi) o diarrea, o condizioni in cui uno sbilanciamento acido-base è una complicanza nota. In queste popolazioni il bilancio acido-base deve essere monitorato come clinicamente indicato. L’interruzione della terapia con EXJADE deve essere considerata nei pazienti che sviluppano acidosi metabolica.

In pazienti trattati con deferasirox, principalmente nei bambini, dopo la commercializzazione, sono stati riportati casi di gravi forme di tubulopatia renale (come la sindrome di Fanconi) e insufficienza renale associate ad alterazioni della coscienza nel contesto di encefalopatia iperammoniemica. Si raccomanda di considerare l’encefalopatia iperammoniemica e di misurare i livelli di ammonio nei pazienti che sviluppano cambiamenti inspiegabili dello stato mentale durante la terapia con Exjade.

Tabella 3 Aggiustamento della dose e interruzione del trattamento per il monitoraggio renale

Creatinina sierica Clearance della creatinina
Prima di iniziare la terapia Due volte (2x) e Una volta (1x)
Controindicato <60 ml/min
Monitoraggio
– Primo mese dopo Settimanalmente e Settimanalmente
l’inizio della terapia
o modifica della
dose (incluso il
cambio di
formulazione)
– Successivamente Mensilmente e Mensilmente
Riduzione della dose di 10 mg/kg/die (formulazione compresse dispersibili),
se i seguenti parametri renali sono osservati in due visite consecutive e non possono essere attribuiti ad altre cause
Pazienti adulti >33% sopra la media e Riduzione <LLN* (<90 ml/min)
pretrattamento
Pazienti pediatrici >ULN** appropriato per e/o Riduzione <LLN* (<90 ml/min)
l’età
Dopo riduzione della dose, interrompere il trattamento, se
Pazienti adulti e pediatrici Rimane >33% sopra la media pretrattamento e/o Riduzione <LLN* (<90 ml/min)
*LLN: (lower limit of the normal range) limite inferiore dell’intervallo di normalità
**ULN: (upper limit of the normal range) limite superiore dell’intervallo di normalità

Il trattamento puĂ² essere ripreso a seconda delle circostanze cliniche individuali.

La riduzione della dose o l’interruzione del trattamento possono anche essere considerate se si presentano anomalie nei livelli dei marker della funzione tubulare e/o se clinicamente indicato:

Proteinuria (il test deve essere eseguito prima di iniziare la terapia e successivamente una volta al mese).

Glicosuria in pazienti non diabetici e bassi livelli sierici di potassio, di fosfato, di magnesio o urati, fosfaturia, aminoaciduria (monitorare secondo necessitĂ ).

Tubulopatia renale è stata principalmente segnalata in bambini e adolescenti con beta-talassemia trattati con EXJADE.

I pazienti devono essere indirizzati a un nefrologo, e possono essere considerati ulteriori esami specialistici (come la biopsia renale) se, nonostante la riduzione della dose o l’interruzione del trattamento, si presenta quanto segue:

Creatinina sierica che rimane significativamente elevata e

Persistente anomalia in un altro marker della funzione renale (per es. proteinuria, Sindrome di Fanconi).

Funzione epatica

Nei pazienti trattati con deferasirox si è osservato un innalzamento dei test di funzionalità epatica. Dopo la commercializzazione sono stati riportati casi di insufficienza epatica, alcuni dei quali sono stati ad esito fatale. In pazienti trattati con deferasirox, in particolare in bambini, possono verificarsi gravi forme associate ad alterazioni della coscienza nel contesto di encefalopatia iperammoniemica. Si raccomanda di considerare l’encefalopatia iperammoniemica e di misurare i livelli di ammonio nei pazienti che sviluppano cambiamenti inspiegabili dello stato mentale durante la terapia con Exjade. Si deve prestare attenzione a mantenere un’adeguata idratazione nei pazienti che manifestano eventi di deplezione del volume (come diarrea o vomito), in particolare nei bambini con malattia acuta. La maggior parte dei casi di insufficienza epatica riguardava pazienti con morbilità significative, inclusa preesistente cirrosi epatica. Tuttavia, non è possibile escludere il ruolo di deferasirox come fattore contribuente o aggravante (vedere paragrafo 4.8).

Si raccomanda di controllare transaminasi sieriche, bilirubina e fosfatasi alcalina prima dell’inizio del trattamento, ogni 2 settimane durante il primo mese e poi mensilmente. Qualora vi sia un aumento persistente e progressivo dei livelli delle transaminasi sieriche non attribuibile ad altre cause, EXJADE deve essere interrotto. Una volta chiarita la causa delle anomalie nei test di funzionalitĂ  epatica o dopo il ritorno ai livelli normali, puĂ² essere considerata una cauta ripresa del trattamento ad una dose inferiore, seguita da un graduale aumento della dose.

EXJADE non è raccomandato in pazienti con grave compromissione epatica (Child-Pugh Class C) (vedere paragrafo 5.2).

Tabella 4 Sintesi delle raccomandazioni per il monitoraggio di sicurezza

Test Frequenza
Creatinina sierica Due volte prima di iniziare la terapia.
Settimanalmente durante il primo mese di terapia o dopo modifica della dose (incluso il cambio di formulazione).
Successivamente una volta al mese.
Clearance della creatinina e/o cistatina C plasmatica Prima di iniziare la terapia.
Settimanalmente durante il primo mese di terapia o dopo modifica della dose (incluso il cambio di formulazione).
Successivamente una volta al mese.
Proteinuria Prima di iniziare la terapia.
Successivamente una volta al mese
Altri marker della funzione tubulare renale (ad es.
glicosuria in pazienti non diabetici e bassi livelli sierici di potassio, di fosfato, di magnesio o urati, fosfaturia, aminoaciduria)
Quando necessario.
Transaminasi sieriche, bilirubina, fosfatasi alcalina Prima di iniziare la terapia.
Ogni 2 settimane durante il primo mese di terapia.
Successivamente una volta al mese.
Esami uditivi ed oftalmici Prima di iniziare la terapia.
Successivamente una volta all’anno.
Peso corporeo, crescita e sviluppo sessuale Prima di iniziare la terapia.
Annualmente nei pazienti pediatrici.

Nei pazienti con aspettativa di vita breve (es. sindromi mieolodisplastiche ad alto rischio), in particolare quando morbilitĂ  concomitanti possono aumentare il rischio di eventi avversi, il beneficio di EXJADE puĂ² essere limitato e inferiore ai rischi. Di conseguenza, in questi pazienti il trattamento con EXJADE non è raccomandato.

Deve essere prestata attenzione nei pazienti anziani a causa di una piĂ¹ alta frequenza di reazioni avverse (in particolare, diarrea).

I dati nei bambini con talassemia non trasfusione-dipendente sono molto limitati (vedere paragrafo 5.1). Di conseguenza, nella popolazione pediatrica la terapia con EXJADE deve essere

controllata molto attentamente per individuare le reazioni avverse e per monitorare il carico di ferro. Inoltre, prima di trattare con EXJADE bambini con talassemia non trasfusione-dipendente ed eccessivo sovraccarico di ferro, il medico deve essere consapevole del fatto che le conseguenze di una esposizione a lungo termine in questi pazienti non sono attualmente note.

Patologie gastrointestinali

Ulcera ed emorragia a carico del tratto gastrointestinale superiore sono state segnalate in pazienti in trattamento con deferasirox, inclusi bambini e adolescenti. In alcuni pazienti sono state osservate ulcere multiple (vedere paragrafo 4.8). Ci sono state segnalazioni di ulcere complicate con perforazione dell’apparato digerente. Ci sono state anche segnalazioni di emorragie gastrointestinali fatali, specialmente in pazienti anziani che avevano neoplasie ematologiche e/o una bassa conta piastrinica. Durante la terapia con EXJADE i medici e i pazienti devono prestare attenzione all’insorgenza di segni e sintomi di ulcerazioni ed emorragie gastrointestinali e iniziare prontamente una valutazione e un trattamento concomitante se si sospetta una reazione avversa grave gastrointestinale. Deve essere prestata attenzione nei pazienti che assumono EXJADE in associazione con sostanze che hanno un riconosciuto potenziale ulcerogeno, come i farmaci antinfiammatori non- steroidei, i corticosteroidi, o i bisfosfonati orali, nei pazienti in trattamento con anticoagulanti, e nei pazienti con conta piastrinica inferiore a 50.000/mm3 (50 x 109/l) (vedere paragrafo 4.5).

Patologie della cute

Durante il trattamento con EXJADE possono comparire eruzioni cutanee. Nella maggior parte dei casi le eruzioni cutanee si risolvono spontaneamente. Qualora fosse necessaria l’interruzione del trattamento, il trattamento puĂ² essere ripreso dopo la risoluzione dell’eruzione, ad un dosaggio inferiore che potrĂ  poi essere gradualmente aumentato. In casi gravi, la ripresa del trattamento puĂ² essere effettuata in associazione alla somministrazione di steroidi per via orale per un breve periodo. Sono state segnalate gravi reazioni avverse cutanee (SCARs) comprendenti sindrome di Stevens- Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN) e reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), che possono essere pericolose per la vita o fatali. Se si sospetta qualsiasi SCAR, EXJADE deve essere immediatamente sospeso e non deve essere reintrodotto. Al momento della prescrizione, i pazienti devono essere informati dei segni e sintomi di reazioni cutanee gravi e devono essere monitorati attentamente.

Reazioni di ipersensibilitĂ 

Sono stati segnalati casi di gravi reazioni di ipersensibilitĂ  (come anafilassi e angioedema) in pazienti in trattamento con deferasirox, con insorgenza della reazione nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento (vedere paragrafo 4.8). Nel caso di insorgenza di tali reazioni, si deve interrompere EXJADE ed istituire un intervento medico appropriato. A causa del rischio di shock anafilattico, deferasirox non deve essere reintrodotto nei pazienti che hanno avuto una reazione di ipersensibilitĂ  (vedere paragrafo 4.3).

Vista e udito

Sono stati segnalati disturbi uditivi (diminuzione dell’udito) ed oculari (opacitĂ  del cristallino) (vedere paragrafo 4.8). Si raccomanda di effettuare esami uditivi ed oftalmici (incluso la fondoscopia) prima dell’inizio del trattamento e successivamente ad intervalli regolari (ogni 12 mesi). Se si nota la comparsa di disturbi durante il trattamento, puĂ² essere considerata una riduzione della dose o l’interruzione del trattamento.

Patologie del sangue

In pazienti trattati con deferasirox, dopo la commercializzazione, sono stati segnalati casi di leucopenia, trombocitopenia o pancitopenia (o peggioramenti di queste citopenie) e di peggioramento dell’anemia. La maggior parte di questi pazienti aveva patologie ematologiche preesistenti che sono frequentemente associate ad insufficienza del midollo osseo. Tuttavia, non si puĂ² escludere un ruolo contribuente o aggravante del trattamento. L’interruzione del trattamento deve essere considerata nei pazienti che sviluppano citopenia non attribuibile ad alcuna causa.

Altre considerazioni

Si raccomanda di monitorare mensilmente i livelli di ferritina sierica per valutare la risposta del paziente alla terapia e per evitare un eccesso di chelazione (vedere paragrafo 4.2). Si raccomanda una riduzione della dose o un monitoraggio piĂ¹ rigoroso della funzione renale ed epatica e dei livelli di ferritina sierica durante i periodi di trattamento con alte dosi e quando i livelli di ferritina sierica si avvicinano all’intervallo di riferimento. Se la ferritina sierica scende costantemente sotto 500 ?g/l (nel sovraccarico di ferro dovuto a emotrasfusioni) o sotto 300 ?g/l (nelle sindromi talassemiche non trasfusione-dipendenti), deve essere considerata la possibilitĂ  di un’interruzione del trattamento.

I risultati dei test di creatinina sierica, di ferritina sierica e delle transaminasi sieriche devono essere registrati e valutati con regolarità per monitorarne l’andamento.

In due studi clinici, il trattamento con deferasirox fino a 5 anni non ha influenzato la crescita e lo sviluppo sessuale di pazienti pediatrici (vedere paragrafo 4.8). Tuttavia, come misura precauzionale generale per la gestione di pazienti pediatrici con sovraccarico di ferro dovuto a emotrasfusioni, il peso corporeo, la crescita e lo sviluppo sessuale devono essere monitorati prima di iniziare la terapia e a intervalli regolari (ogni 12 mesi).

La disfunzione cardiaca è una complicanza nota del sovraccarico di ferro di grado severo. Nei pazienti con grave sovraccarico di ferro, la funzione cardiaca deve essere monitorata durante il trattamento a lungo termine con EXJADE.

Contenuto di lattosio

Le compresse dispersibili contengono lattosio.

I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco