Fienamina: effetti collaterali e controindicazioni

Fienamina: effetti collaterali e controindicazioni

Fienamina (Clorfenamina + Efedrina Cloridrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Trattamento sintomatico delle pollinosi stagionali (riniti, congiuntiviti), dell’orticaria e del prurito.

Rinite vasomotoria.

Fienamina: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Fienamina ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Fienamina, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Fienamina: controindicazioni

Ipersensibilita’ agli antiistaminici e ai simpaticomimetici.

Il prodotto e’ controindicato nei casi di glaucoma da chiusura d’angolo, ipertrofia prostatica, nell’ostruzione del collo vescicale, nelle stenosi piloriche e duodenali o di altri tratti dell’apparato gastroenterico e urogenitale, nell’ipertiroidismo, nelle affezioni cardiovascolari, nell’epilessia, nei pazienti asmatici.

Non somministrare ai bambini al di sotto dei 12 anni.

Fienamina: effetti collaterali

Alle comuni dosi terapeutiche gli effetti collaterali piu’ frequenti sono rappresentati da sedazione, sonnolenza, astenia, facile affaticabilita’, difficolta’ della coordinazione motoria, vertigini, ronzii auricolari, visione indistinta, diplopia.

Sono inoltre frequenti, per gli affetti anticolinergici del prodotto, secchezza delle fauci, del naso, stipsi, difficolta’ ad urinare, ritenzione urinaria, riduzione ed ispessimento delle secrezioni bronchiali accompagnate da respiro difficoltoso e senso di oppressione toracica. La comparsa di disturbi epigastrici, anoressia, nausea, vomito e diarrea, puo’ essere evitata somministrando il prodotto dopo i pasti.

Con l’impiego degli antistaminici sono tuttavia possibili segni di eccitazione centrale, specialmente nei bambini e nei soggetti predisposti, con la comparsa di euforia, nervosismo, insonnia, tremori, e, ad alte dosi convulsioni.

Alle comuni dosi d’impiego il prodotto non manifesta evidenti effetti cardiovascolari. È possibile tuttavia specie negli anziani e nei soggetti ipersensibili cefalea, tachicardia, ipotensione ed extrasistoli.

Eccezionale e’ la comparsa di agranulocitosi, leucopenia, ed altre gravi reazioni ematologiche (trombocitopenia, anemia emolitica).

Gli antistaminici sono farmaci capaci di produrre reazioni allergiche anche gravi o da fotosensibilita’.

La comparsa di effetti collaterali puo’ richiedere un aggiustamento della posologia e nei casi piu’ gravi la sospensione della terapia.

In caso di iperdosaggio si osservano in genere spiccati effetti depressivi o stimolanti sul SNC. Nei bambini l’azione dominante e’ quella eccitante con tremori, insonnia, eccitazioni, acetosi, atassia e convulsioni.

È comune anche la presenza di pupille dilatate e fisse, faccia fortemente arrossata e febbre, probabilmente ad azione anticolinergica. Negli stati piu’ gravi si osserva coma, e collasso cardiocircolatorio.

Fienamina: avvertenze per l’uso

Dopo breve periodo di trattamento, comunque non superiore a 5 giorni, senza risultati apprezzabili, sospendere la terapia e consultare il medico, al fine di istituire l’idonea terapia.

Impiegare con cautela nei diabetici e, per il pericolo di ritenzione urinaria, nei pazienti anziani, a causa della loro maggiore sensibilita’ agli antiistaminici ed alla pseudoefedrina.

Non somministrare durante o nelle due settimane successive a terapia con antidepressivi.

L’uso degli antistaminici contemporaneamente a certi antibiotici ototossici puo’ mascherare i primi segni di ototossicita’, la quale puo’ rivelarsi solo quando il danno e’ irreversibile.

Gli antistaminici possono ridurre la durata d’azione degli anticoagulanti orali.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco