Furil: effetti collaterali e controindicazioni

Furil: effetti collaterali e controindicazioni

Furil (Nitrofurantoina) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Nel trattamento delle infezioni acute e croniche delle vie urinarie; nella profilassi delle infezioni urinarie, anche in relazione ad interventi chirurgici o manovre strumentali diagnostiche.

Furil: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Furil ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Furil, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Furil: controindicazioni

Ipersensibilità individuale accertata verso i componenti del prodotto. Anuria, oliguria o danno significativo della funzionalità renale (clearance della creatinina inferiore a 40 ml/min). Il farmaco è controindicato in età pediatrica e in pazienti gravide a causa della possibilità di anemia emolitica dovuta ad immaturità dei sistemi enzimatici (instabilità del glutatione). Il farmaco è controindicato nei casi di insufficienza nota della glucosio-6-fosfato deidrogenasi.

Furil: effetti collaterali

Si possono avere fenomeni di intolleranza come nausea e vomito, questi effetti possono essere minimizzati o eliminati assumendo il farmaco con cibo o latte o riducendo la posologia. Per trattamenti prolungati ad lte dosi e/o grave insufficienza renale, si sono osservati casi di neuropatie periferiche, cefalea e altre alterazioni neurologiche. se si dovesse verificare torpore o parestesia, in qualsiasi parte del corpo, il trattamento deve essere sospeso. Sono state riferite reazioni di ipersensibilità quali eruzioni cutanee, piressia o epatite, associate a terapia con nitrofurantoina. L’epatite è di tipo allergico e può essere associata con fattore antinucleare e sensibilizzazione linfocitaria. È stata descritta una sindrome respiratoria con broncospasmo e/o dispnea, tosse e talvolta dolore toracico. Questi sintomi sono stati occasionalmente associati con infiltrato polmonare transitorio o versamento pleurico. Raramente sono state descritte alterazioni ematologiche (granulocitopenia, eosinofilia).

Furil: avvertenze per l’uso

In pazienti con particolari caratteristiche genetiche (deficienza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi), proprie di alcuni gruppi etnici, in prevalenza di razza nera e più raramente di popolazioni caucasiche, i nitrofuranici possono determinare emolisi; la comparsa di questo segno impone l’immediata interruzione del trattamento; l’emolisi cessa alla sospensione del farmaco. in pazienti trattati a lungo termine, la possibilità di insorgenza di reazioni polmonari (polmonite interstiziale diffusa, o fibrosi polmonare o entrambe) richiede un controllo periodico di questi pazienti. Condizioni predisponenti quali danno renale (clearance della creatinina inferiore a 40 ml/min), anemia, diabete, squilibrio elettrolitico, deficienza di vitamina B e malattie debilitanti possono aumentare l’eventualità di una comparsa di effetti indesiderati. In caso di insufficienza renale, è necessario ridurre proporzionalmente le dosi e soprattutto distanziare le somministrazioni. Analogamente ad altri agenti antibatterici, possono sovrapporsi superinfezioni, tuttavia con il Furil, queste sono limitate al tratto genito-urinario, poichè non si ha soppressione della normale flora batterica in altri distretti corporei. Il Furil non contiene una sulfonamide e pertanto non è necessario aumentare l’ingestione di liquidi. Le urine dei pazienti che assumono il Furil possono presentare un colore giallo scuro o bruno, ma questo evento è assolutamente innocuo.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco