Gentamen: effetti collaterali e controindicazioni

Gentamen: effetti collaterali e controindicazioni

Gentamen (Gentamicina Solfato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Gentamen è indicato nel trattamento di infezioni gravi sostenute da microorganismi ad esso sensibili. In particolare:

batteriemie e setticemie (inclusa la sepsi neonatale)

infezioni delle vie urinarie

infezioni gravi dell’apparato respiratorio

infezioni gravi del SNC (comprese le meningiti)

infezioni endoaddominali (comprese le peritoniti)

infezioni dell’apparato osteo-articolare

infezioni del tessuto cutaneo e sottocutaneo (comprese le ustioni).

Gentamen: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Gentamen ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Gentamen, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Gentamen: controindicazioni

Ipersensibilità alla gentamicina e/o agli aminoglicosidi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Gentamen: effetti collaterali

Specialmente in soggetti con ridotta funzionalità renale o trattati con dosi di gentamicina più elevate di quelle consigliate, sono stati riferiti disturbi renali con proteinuria e variazioni dei test di funzionalità renale. Negli stessi soggetti possono verificarsi fenomeni di ototossicità che si manifestano con ronzii, vertigini, nistagmo ed eventualmente riduzione della sensibilità uditiva. Altre reazioni secondarie descritte raramente e riferite in termini solo possibilistici all’uso di gentamicina sono: depressione respiratoria, confusione, disturbi della visione, anoressia, perdita di peso, variazione della pressione arteriosa, eruzioni cutanee di vario tipo su base allergica o idiosincrasica, manifestazioni anafilattiche, febbre, cefalea, nausea, vomito, scialorrea, stomatite, stati transitori di epatomegalia con aumento delle transaminasi e della bilirubina. Eccezionalmente sono state riferite anemia, leucopenia, granulocitopenia, agranulocitosi, peraltro reversibili.

Gentamen: avvertenze per l’uso

Il prodotto contiene sodio metabisolfito; tale sostanza può provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi. È stata dimostrata un’allergenicità crociata fra aminoglicosidi. È stato riferito un aumento della nefrotossicità potenziale della gentamicina a seguito della somministrazione susseguente o contemporanea – che dovrebbe essere evitata – di altre sostanze potenzialmente nefrotossiche, quali altri aminoglicosidi ed alcune cefalosporine, o di diuretici potenti quali l’acido etacrinico e la furosemide, per le ripercussioni sul rene.

Durante il trattamento i pazienti devono essere ben idratati.

Il controllo della funzionalità renale è particolarmente importante durante il trattamento con gentamicina o con altri aminoglicosidi, specialmente nei pazienti anziani nei quali tale funzionalità può essere già in partenza ridotta; in questi pazienti è consigliabile la determinazione della clearance della creatinina. Analoghe precauzioni sono consigliate nelle infezioni gravissime che comportano l’uso di dosi particolarmente elevate e periodi di trattamento superiori a quelli consigliati. Durante la terapia con aminoglicosidi sarebbe auspicabile determinarne i livelli sierici ogni qualvolta possibile, per evitare dosaggi insufficienti o eccessivi. Per la gentamicina si dovrebbero evitare picchi prolungati superiori ai 12 mcg/ml e livelli minimi, precedenti alla successiva iniezione, superiori a 2 mcg/ml, distanziando nel tempo le somministrazioni o riducendone il dosaggio, quando necessario.

Da usarsi sotto il diretto controllo del medico.

Tenere fuori della portata dei bambini


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco