Humegon: effetti collaterali e controindicazioni

Humegon: effetti collaterali e controindicazioni

Humegon (Menotropina) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Disordini della fertilità da insufficiente stimolazione endogena delle gonadi.

Nella donna:

*sterilità da anovulazione;

*incompleta maturazione follicolare e conseguente insufficienza del corpo luteo, in caso di insuccesso di altre terapie.

Nell’uomo:

*particolari casi di turbe della spermatogenesi.

– Iperstimolazione ovarica controllata per aumentare il numero di ovociti disponibili per la raccolta, durante l’applicazione di programmi di fecondazione assistita (p. es fertilizzazione in vitro/trasferimento dell’embrione – IVF/ET -; trasferimento intratubarico del gamete – GIFT – o dello zigote – ZIFT-).

Humegon: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Humegon ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Humegon, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Humegon: controindicazioni

Ipersensibilità già nota verso i componenti. Pubertà precoce. Tumori dell’ovaio, dei testicoli, dell’ipofisi. Carcinoma prostatico e altri tumori ormonodipendenti.

Humegon: effetti collaterali

Se pur raramente sono stati segnalati: cefalea, irrequietezza, insonnia, irritabilità, depressione, ginecomastia, edemi ed eruzioni cutanee.

Per quanto riguarda segnali e sintomi da iperstimolazione ovarica, vedere la voce "Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso".

Humegon: avvertenze per l’uso

Dopo induzione dell’ovulazione con gonadotropine, esiste un aumentato rischio di aborto e di gravidanza multipla.

Iperstimolazione ovarica indesiderata

Se si verifica una iperstimolazione ovarica non desiderata (e cioè non come facente parte di un trattamento di preparazione alla IVF/ET, al GIFT o allo ZIFT) si deve immediatamente sospendere la somministrazione di Humegon.

Non si deve somministrare hCG; impiegare in questo caso una gonadotropina ad attività hLH può indurre, oltre ad una ovulazione multipla, una sindrome da iperstimolazione ovarica.

Questa avvertenza è di particolare importanza nel caso di pazienti con sindrome da ovaio policistico. Una forma acuta di sindrome da iperstimolazione ovarica (che si caratterizza per la presenza di grosse cisti ovariche predisposte alla rottura, ascite, molto spesso idrotorace e, occasionalmente, manifestazioni trombo-emboliche) può mettere in pericolo la vita della paziente.

Prima di trattare un paziente per insufficiente stimolazione endogena delle gonadi, si deve escludere l’esistenza di anomalie anatomiche dei genitali e di endocrinopatie non imputabili a disfunzioni delle gonadi (ad es. disturbi della tiroide o dei surreni, diabete). Nella donna si deve inoltre escludere, attraverso la determinazione dei livelli sierici delle gonadotropine, la presenza di insufficienza ovarica primaria.

Nella donna, prima di iniziare il trattamento e successivamente ad intervalli regolari durante il trattamento stesso, si devono determinare i livelli estrogenici, la grandezza delle ovaie e, se possibile, si deve effettuare una ecografia.

Dosaggi elevati possono provocare un aumento troppo rapido dei livelli estrogenici, ad esempio più del doppio nel giro di 2-3 giorni, con valori pre-ovulatori eccessivamente alti.

Poiché un aumento della secrezione di androgeni si accompagna a ritenzione idrica, questa possibilità deve essere tenuta presente nei cardiopazienti, nei nefropazienti e negli epilettici.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco