Inomax: effetti collaterali e controindicazioni
Inomax 800 ppm mol/mol gas per inalazione (Ossido Di Azoto) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:
INOmax, unitamente a supporto ventilatorio e ad altri principi attivi idonei, è indicato:
per il trattamento di neonati di 34 settimane di gestazione o piĂ¹, affetti da insufficienza respiratoria ipossica associata ad evidenza clinica o ecocardiografica di ipertensione polmonare, onde migliorare l’ossigenazione e ridurre la necessitĂ di usare un ossigenatore extracorporeo a membrana.
come parte del trattamento di ipertensione polmonare peri- e post-operatoria negli adulti e nei neonati, lattanti, bambini ed adolescenti di età compresa tra 0 e 17 anni in concomitanza con intervento cardiochirurgico, onde ridurre selettivamente la pressione polmonare arteriosa e migliorare la funzionalità ventricolare destra e l’ossigenazione.
Come tutti i farmaci, perĂ², anche Inomax 800 ppm mol/mol gas per inalazione ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.
Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Inomax 800 ppm mol/mol gas per inalazione, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).
Inomax 800 ppm mol/mol gas per inalazione: controindicazioni
IpersensibilitĂ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Neonati con dipendenza nota dallo shunt ematico da destra a sinistra, o da significativo shunt da sinistra a destra.
Inomax 800 ppm mol/mol gas per inalazione: effetti collaterali
Sintesi del profilo di sicurezza
La sospensione repentina della somministrazione di ossido di azoto per inalazione puĂ² causare reazioni di rebound, diminuzione dell’ossigenazione e incremento della pressione centrale, con conseguente diminuzione della pressione sanguigna sistemica. La reazione di rebound è la reazione avversa piĂ¹ comunemente correlata all’uso clinico di INOmax; puĂ² essere osservata sia nel primo periodo sia in tempi piĂ¹ avanzati della terapia.
In uno studio clinico (NINOS) i gruppi di trattamento erano simili nell’insorgenza e la severità di emorragia intracranica, emorragia di IV grado, leucomalacia periventricolare, infarto
cerebrale, convulsioni necessitanti terapia anticonvulsiva, emorragia polmonare o gastrointestinale.
Tabella delle reazioni avverse
La tabella sottostante riporta le reazioni avverse (ADR) segnalate con l’uso di INOmax e derivate dalla sperimentazione CINRGI su 212 neonati o dall’esperienza post-marketing nei neonati (<1 mese di etĂ ). La frequenza riportata è categorizzata secondo la convenzione seguente: molto comuni (?1/10), comuni (da ?1/100 a <1/10), non comuni (da ?1/1.000 a <1/100), rare (da ?1/10.000 a <1/1.000), molto rare (<1/10.000), non note (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi | Molto comune | Comune | Non comune | Rara | Molto rara | Non nota |
---|---|---|---|---|---|---|
Patologie del sistema emolinfopoietico | Trombocitopeniaa | Metemoglobinemiaa | ||||
Patologie cardiache | Bradicardiab (in seguito all’interruzione improvvisa della terapia) | |||||
Patologie vascolari | Ipotensionea,b,d | |||||
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Atelettasiaa | Ipossiab,d | ||||
Dispneac | ||||||
Fastidio al toracec | ||||||
Gola seccac | ||||||
Patologie del sistema nervoso | Cefaleac | |||||
Capogiric |
a: Individuata nella sperimentazione clinica
b: Individuata nell’esperienza post-marketing
c: Individuata nell’esperienza post-marketing, riscontrata da personale sanitario in seguito all’esposizione accidentale
d: Dati di sorveglianza di sicurezza post-marketing (PMSS), effetti associati ad interruzione improvvisa del medicinale, e/o danni nel sistema di t rasporto del gas. A seguito di un’ improvvisa interruzione della terapia con ossido di azoto sono state descritte reazioni di reboud quali vasocostrizione polmonare intensificata ed ipossia, che provocano collasso cardiovascolare.
Descrizione di reazioni indesiderate selezionate
La terapia con ossido di azoto per inalazione puĂ² causare un aumento della metaemoglobina.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto
beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.
Inomax 800 ppm mol/mol gas per inalazione: avvertenze per l’uso
Risposta inadeguata
Se si ritiene che dopo 4-6 ore dall’inizio della somministrazione di INOmax la risposta clinica sia inadeguata, considerare quanto segue.
Nel caso dei pazienti da trasferire ad un altro ospedale, per prevenire il peggioramento delle loro condizioni con l’interruzione acuta di INOmax, la disponibilità di ossido di azoto durante il trasporto deve essere garantita. Il trattamento di soccorso, incluso il Respiratore Extracorporeo a Membrana (Extra Corporeal Membrane Oxygenation, ECMO) ove disponibile, deve essere
considerato in presenza di continuo deterioramento o mancato miglioramento, come definito dai criteri basati sulle circostanze locali.
Popolazioni di pazienti particolari
Nei trial clinici non è stata dimostrata alcuna efficacia nell’uso di ossido di azoto inalato per i pazienti con ernia congenita del diaframma.
Il trattamento con l’ossido di azoto inalato puĂ² aggravare l’insufficienza cardiaca in una situazione con shunt da sinistra a destra. Questo è dovuto all’indesiderata vasodilatazione polmonare causata dall’inalazione dell’ossido di azoto, risultante in un ulteriore aumento dell’iperperfusione polmonare preesistente e causando così potenziale insufficienza anterograda o retrograda. Prima di somministrare l’ossido di azoto, si raccomanda pertanto di eseguire un esame ecocardiografico dell’emodinamica centrale oppure di cateterizzare l’arteria polmonare. L’ossido di azoto inalato deve essere usato con attenzione nei pazienti con difetti
cardiaci complessi, dove la pressione elevata nell’arteria polmonare è importante per il mantenimento della circolazione.
L’ossido di azoto inalato deve inoltre essere usato con attenzione nei pazienti con funzione ventricolare sinistra compromessa ed elevata pressione capillare polmonare del cuneo (PCWP) dato il maggiore rischio di sviluppare insufficienza cardiaca (per es. edema polmonare)
Interruzione della terapia
La dose di INOmax non deve essere interrotta repentinamente, poiché si rischia di far aumentare la pressione arteriosa polmonare (PAP) e/o peggiorare l’ossigenazione del sangue (PaO2). Un deterioramento dell’ossigenazione ed un aumento della PAP possono insorgere anche in neonati senza una risposta evidente ad INOmax. L’interruzione graduale della terapia con l’ossido di azoto deve essere effettuata con cautela. Nel caso di pazienti trasportati in altre strutture per ulteriori trattamenti, che hanno bisogno di continuare l’inalazione di ossido nitrico, devono essere adottati dei provvedimenti al fine di assicurare la fornitura continua di
ossido nitrico per inalazione durante il trasporto. Il medico deve avere accesso ad un sistema di erogazione di riserva per l’ossido di azoto accanto al letto del paziente.
Formazione di metaemoglobina
Gran parte dell’ossido di azoto da inalazione viene assorbito per via sistemica. I prodotti finali dell’ossido di azoto che entrano nella circolazione sistemica sono prevalentemente metaemoglobina e nitrato. Le concentrazioni di metaemoglobina nel sangue devono essere monitorate (vedere paragrafo 4.2).
Formazione di NO2
L’NO2 si forma rapidamente all’interno di miscele gassose contenenti ossido di azoto e O2 e in tal modo puĂ² causare infiammazione e lesioni a carico delle vie respiratorie. La dose di ossido di azoto deve essere ridotta se la concentrazione dell’ossido di azoto supera 0,5 ppm.
Effetti sulle piastrine
Nei modelli animali è stato dimostrato che l’ossido di azoto puĂ² interagire con l’emostasi, e quindi aumentare il tempo di sanguinamento. I dati negli adulti umani sono contraddittori e non è stato dimostrato alcun aumento delle complicanze emorragiche in studi randomizzati e controllati effettuati su neonati a termine e prematuri affetti da insufficienza respiratoria ipossica.
Durante la somministrazione di INOmax per piĂ¹ di 24 ore a pazienti con anomalie funzionali o quantitative delle piastrine, un basso fattore di coagulazione o sottoposti a trattamenti anticoagulanti, è raccomandato il monitoraggio regolare dell’emostasi e la misurazione del tempo di sanguinamento.
Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.
In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/
Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:
https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf
Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco