Naemis: effetti collaterali e controindicazioni

Naemis: effetti collaterali e controindicazioni

Naemis compresse (Estradiolo + Nomegestrolo Acetato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Terapia ormonale sostitutiva (TOS) per il trattamento dei sintomi da carenza di estrogeni nelle donne che non hanno il ciclo mestruale da almeno 6 mesi.

Naemis compresse: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Naemis compresse ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Naemis compresse, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Naemis compresse: controindicazioni

Cancro del seno accertato, pregresso o sospetto

Neoplasie maligne estrogeno dipendenti accertate o sospette (ad es. cancro dell’endometrio)

Emorragie genitali non diagnosticate

Iperplasia endometriale non trattata

Tromboembolia venosa pregressa o in atto (trombosi venosa profonda, embolia polmonare)

Disturbi trombofilici accertati (ad es. carenza di proteina C, proteina S o antitrombina, vedere paragrafo 4.4)

Malattia tromboembolica arteriosa in atto o recente (ad es. angina, infarto miocardico)

Grave patologia epatica o epatopatie in anamnesi, fino a quando la funzionalità epatica non sono rientrati nella norma

Ipersensibilità nota ai principi attivi o a uno qualsiasi degli eccipienti elencato al paragrafo 6.1.

Porfiria.

Naemis compresse: effetti collaterali

La frequenza degli eventi avversi è classificata come segue: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100 to < 1/10), non comune (≥ 1/1000 to < 1/100), raro (≥ 1/10000 to <1/1000), molto raro (< 1/10000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Durante gli studi clinici di fase III e IV, gli effetti indesiderati molto comuni (≥ 10%) riscontrati sono stati mastodinia, spotting e sanguinamenti intercorrenti. Questi effetti si osservano solitamente durante il trattamento ormonale della menopausa.

Le reazioni avverse al farmaco elencate nella tabella che segue sono emerse negli studi clinici di fase III di NAEMIS e compaiono in meno del 10% dei casi:

Classificazione per sistemi e organi comuni non comuni
>1/100 <1/10 >1/1.000 <1/100
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Dismenorrea, menorragia, disturbi mestruali, leucorrea, peggioramento di fibromi uterini, dolore pelvico Neoplasie benigne del seno, polipi uterini, endometriosi, candidiasi vaginale, aumento del seno
Patologie gastrointestinali Dolore addominale, gonfiore Vomito, costipazione, diarrea
Patologie del sistema nervoso Cefalea Emicrania, capogiri
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Crampi muscolari, dolore degli arti Artralgia
Disturbi psichiatrici Nervosismo, depressione
Patologie vascolari Trombosi venosa superficiale o profonda, tromboflebite, ipertensione arteriosa
Patologie sistemiche Aumento ponderale Edema periferico, astenia, aumento dell’appetito
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eruzione cutanea, prurito, alopecia
Patologie epatobiliari Valori epatici anomali

Rischio di cancro al seno

• Nelle donne che assumono una terapia combinata estroprogenistica per più di 5 anni è stato segnalato un raddoppiamento del rischio di avere una diagnosi di cancro al seno.

• Qualsiasi rischio aumentato nelle pazienti trattate con una terapia a base di soli estrogeni è sostanzialmente inferiore rispetto a quello osservato nelle pazienti che fanno uso di associazioni estroprogestiniche.

• Il livello di rischio dipende dalla durata d’uso (vedere paragrafo 4.4).

• Di seguito sono presentati i risultati del più grande studio randomizzato controllato con placebo (studio WHI) e del più grande studio epidemiologico (MWS).

Studio MWS (Million Women study) – Rischio supplementare stimato di cancro al seno dopo 5 anni d’uso

Fascia di età (anni) Casi supplementari ogni 1.000 pazienti mai sottoposte a TOS nell’arco di un periodo di 5 anni* Rapporto di rischio# Casi supplementari ogni 1.000 pazienti trattate con TOS nell’arco di 5 anni (IC al 95%)
TOS a base di soli estrogeni
50-65 9-12 1,2 1-2 (0-3)
Terapia combinata estroprogestinica
50-65 9-12 1,7 6 (5-7)
#* Ricavati da tassi base di incidenza in paesi sviluppati.
#Rapporto di rischio generale. Il rapporto di rischio non è costante ma aumenta con il protrarsi dell’uso della terapia.
Nota: poiché l’incidenza di fondo del cancro al seno è diversa nei vari paesi dell’UE, il numero di casi supplementari di cancro al seno cambierà proporzionalmente.

Studi WHI statunitensi – rischio supplementare di cancro al seno dopo 5 anni d’uso

Fascia di età (anni) Incidenza ogni 1.000 donne nel braccio trattato con placebo nell’arco di 5 anni Rapporto di rischio e IC al 95% Casi supplementari ogni 1.000 pazienti trattate con TOS nell’arco di 5 anni (IC al 95%)
CEE a base di soli estrogeni
50-79 21 0,8 (0,7 – 1,0) -4 (-6 – 0)*
CEE+MPA estrogeni e progestinici‡
50-79 17 1,2 (1,0 – 1,5) +4 (0 – 9)

‡ Quando l’analisi è stata ristretta alle donne che non hanno usato la TOS prima dello studio, non è stato evidenziato alcun rischio aumentato durante i primi 5 anni di trattamento: dopo 5 anni, il rischio è stato maggiore rispetto alle donne che non avevano fatto uso di una TOS.

*Studio WHI nelle donne senza utero, che non ha dimostrato un aumento del rischio di cancro al seno

Rischio di cancro endometriale

Donne in postmenopausa con utero

Il rischio di cancro dell’endometrio è di circa 5 casi ogni 1.000 donne con utero che non usano una TOS.

Nelle donne con utero, l’uso di una TOS a base di soli estrogeni non è raccomandato perché aumenta il rischio di cancro dell’endometrio (vedere paragrafo 4.4).

A seconda della durata del trattamento e della dose di estrogeno, in caso di terapia a base di soli estrogeni, l’aumento del rischio di cancro dell’endometrio negli studi epidemiologici è andato da 5 a 55 casi supplementari diagnosticati ogni 1.000 donne tra 50 e 65 anni di età.

L’aggiunta di un progestinico alla terapia a base di soli estrogeni per almeno 12 giorni per ciclo può prevenire questo rischio aumentato. Nella sperimentazione Million Women Study, l’uso della TOS combinata (sequenziale o continua) per cinque anni non ha aumentato il rischio di cancro endometriale (RR di 1,0 (0,8-1,2)).

Rischio di cancro ovarico

L’uso a lungo termine della TOS a base di soli estrogeni e della TOS combinata estroprogestinica è stato associato a un rischio lievemente aumentato di cancro ovarico. Nella sperimentazione Million Women Study, 5 anni di TOS hanno avuto come esito 1 caso supplementare ogni 2.500 pazienti.

Rischio di tromboembolia venosa

La TOS è associata a un rischio relativo aumentato da 1,3 a 3 volte di sviluppare tromboembolia venosa (TEV), vale a dire una trombosi venosa profonda o un’embolia polmonare. Il verificarsi di un simile evento è più probabile nel primo anno di uso di TOS (vedere paragrafo 4.4). I risultati degli studi WHI sono presentati di seguito:

Studi WHI – Rischio supplementare di TEV in caso d’uso per 5 anni

Fascia di età (anni) Incidenza ogni 1.000 donne nel braccio trattato con il placebo nell’arco di 5 anni Rapporto di rischio e IC al 95% Casi supplementari ogni 1.000 pazienti trattate con TOS
Terapia orale a base di soli estrogeni*
50-59 7 1,2 (0,6-2,4) 1 (-3-10)
Terapia orale combinata estroprogestinica
50-59 4 2,3 (1,2-4,3) 5 (1-13)
*studi in donne senza utero

Rischio di malattia coronarica

Il rischio di malattia coronarica è leggermente aumentato nelle pazienti di età superiore ai 60 anni trattate con una TOS combinata estroprogestinica (vedere paragrafo 4.4).

Rischio di ictus ischemico

• L’uso della terapia a base di soli estrogeni e della terapia estroprogestinica è associato a un aumento di 1,5 volte del rischio relativo di ictus ischemico. Il rischio di ictus emorragico non è aumentato durante l’uso della TOS.

• Il rischio relativo non dipende dall’età o dalla durata d’uso, ma poiché il rischio al basale è fortemente dipendente dall’età, il rischio generale di ictus nelle donne che assumono una TOS aumenta con l’età; vedere paragrafo 4.4.

Studi WHI combinati – Rischio supplementare di ictus ischemico* in caso d’uso per 5 anni

Fascia di età (anni) Incidenza ogni 1.000 donne nel braccio trattato con il placebo nell’arco di 5 anni Rapporto di rischio e IC al 95% Casi supplementari ogni 1.000 pazienti trattate con TOS
50-59 8 1,3 (1,1-1,6) 3 (1-5)
* Non ci sono state differenze tra ictus ischemico ed emorragico

Sono state segnalate altre reazioni avverse associate al trattamento estroprogestinico:

• colecistopatia;

• patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: cloasma, eritema multiforme, eritema nodoso, porpora vascolare;

• probabile demenza al di sopra dei 65 anni (vedere paragrafo 4.4)

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto rischio/beneficio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite Agenzia Italiana del Farmaco Sito web: www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza.

Naemis compresse: avvertenze per l’uso

Per il trattamento dei sintomi postmenopausali, la TOS deve essere iniziata solo in presenza di sintomi che influenzano negativamente la qualità della vita. In tutti i casi deve essere effettuata almeno annualmente un’attenta valutazione dei rischi e dei benefici e la TOS deve essere protratta solo fino a quando i benefici superino i rischi.

L’evidenza riguardante i rischi associati alla TOS nel trattamento della menopausa prematura è limitata. Tuttavia, dato il basso livello di rischio assoluto nelle donne più giovani, il bilancio tra benefici e rischi per queste donne può essere più favorevole rispetto a quello nelle donne più anziane.

Esame clinico e controlli medici:

Prima di iniziare o riprendere una terapia ormonale sostitutiva si deve effettuare una completa anamnesi personale e familiare della paziente. L’esame obiettivo (compreso quello della pelvi e del seno) deve essere condotto tenendo presente la storia clinica, le controindicazioni e le precauzioni d’impiego. Durante il trattamento, si raccomanda di effettuare controlli periodici la cui natura e frequenza vanno stabilite in funzione di ciascuna paziente.

Le donne devono essere informate su quali cambiamenti a livello mammario devono essere segnalati al proprio medico curante o a personale sanitario (vedere “Cancro al seno” pìù avantì).

Gli esami, compresi quelli diagnostici per immagini come ad es. la mammografia, devono essere condotti in conformità alle attuali prassi di screening accettate, modificate in base alle necessità cliniche individuali.

Condizioni che richiedono uno stretto controllo medico

Se una delle seguenti condizioni è presente, si è presentata in passato e/o si è aggravata durante una gravidanza o un trattamento ormonale precedente, la paziente deve essere sottoposta a stretto controllo medico. Si deve tenere conto che le patologie elencate qui di seguito possono ripresentarsi o peggiorare durante la terapia con NAEMIS. In particolare:

Leiomioma (fibromi uterini) o endometriosi;

Fattori di rischio per disturbi tromboembolici (si veda di seguito);

Fattori di rischio per tumori estrogeno-dipendenti (ad es. parenti di primo grado con carcinoma mammario);

Ipertensione;


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco