Neutrexin: effetti collaterali e controindicazioni

Neutrexin: effetti collaterali e controindicazioni

Neutrexin (Trimetrexato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Neutrexin (trimetrexate glucuronato per iniezione) somministrato congiuntamente alla leucovorina (protezione mediante leucovorina) è indicato come terapia alternativa per il trattamento della polmonite da Pneumocystis carinii di grado moderato a severo nei pazienti affetti da Sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS), che sono intolleranti o refrattari alla terapia standard o per i quali la terapia standard è controindicata.

Negli studi comparativi, Neutrexin somministrato insieme alla leucovorina come trattamento di prima scelta per la cura della polmonite da Pneumocystis carinii nei pazienti affetti da AIDS è risultato essere meno efficace del trimethoprim/sulfametossazolo. Non si sono ancora intrapresi studi comparativi nei confronti della pentamidina somministrata per via endovenosa.

Attenzione: La leucovorina deve essere somministrata quotidianamente durante il trattamento con Neutrexin e per le 72 ore successive all’ultima dose di Neutrexin, al fine di evitare effetti tossici potenzialmente seri o mortali.

Neutrexin: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Neutrexin ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Neutrexin, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Neutrexin: controindicazioni

Il Neutrexin è controindicato nei pazienti con sensibilità conosciuta al trimetrexate o ad altri prodotti contenenti quinazolina. Neutrexin non deve essere usato senza la somministrazione simultanea della leucovorina, motivo per cui è controindicato nei pazienti che presentano ipersensibilità alla leucovorina. A causa del potenziale effetto fetotossico e teratogeno del trimetrexate, (vedi "Gravidanza e allattamento"), la somministrazione della sostanza è controindicata durante la gravidanza.

Neutrexin: effetti collaterali

Poiché molti pazienti che ricevono il Neutrexin soffrono già di complicazioni relative all’avanzato stato della malattia causata dal virus HIV, è difficile distinguere gli effetti negativi causati dal Neutrexin da quelli derivanti da altre patologie concomitanti. Le tossicità descritte più oltre fanno riferimento a pazienti affetti da PCP confermata a cui viene somministrato il Neutrexin in dosi di 45 mg/m² al giomo per 21 giorni e la leucovorina in dosi di 80 mg/m² al giomo per 24 giorni (n° = 182). Queste prove cliniche comprendevano modifiche al dosaggio della combinazione di Neutrexin-leucovorina per i motivi di tossicità descritti nella sezione "Posologia e modo di somministrazione". Tali tossicità risultarono essere simili in frequenza e severità a quelle riscontrate nell’analisi combinata di tutti i pazienti trattati negli studi clinici.

Tossicità ematologica: i parametri ematologici anormali riportati con maggiore frequenza sono stati i valori bassi di granulociti, emoglobina e piastrine. Nelle prove cliniche, questi effetti sono stati classificati come severi in approssimativamente il 15%, 9% e 3% dei pazienti rispettivamente. Tuttavia, in seguito alle modifiche al dosaggio come descritto nella sezione "Posologia", meno del 4% dei pazienti ha dovuto interrompere la terapia con Neutrexin a causa di tossicità ematologica.

Tossicità gastrointestinale: il 3,8% e l’1,6% dei pazienti ha riportato rispettivamente emesi e diarrea, che hanno in alcuni casi costretto al ritiro dal trattamento.

Tossicità cutanea: la reazione cutanea più comunemente riportata è l’irritazione, che si verifica in circa l’8% dei pazienti; prurito e reazione infiammatoria nell’area dell’iniezione sono stati riportati in casi rari.

Febbre: nelle prove cliniche, è stata riportata in circa l’11% dei pazienti, ma solo nell’1% è stata di gravità tale da comportare la sospensione del trattamento.

Tossicità neurologica: il 3% dei pazienti ha riportato confusione mentale. Crisi convulsive si sono verificate raramente e non si è potuto stabilire alcuna relazione tra le convulsioni e il trimetrexate.

Tossicità epatica: si è riscontrato un aumento transitorio delle transaminasi (SGOT e SGPT) e della fosfatasi alcalina nel 14%, 13% e 5% dei pazienti rispettivamente.

Anomalie dei parametri di laboratorio: sono state riportate raramente ed hanno incluso un aumento e una diminuzione del livello di calcio e potassio, magnesio e GGT. Non vi è alcuna evidenza clinica di ipocalcemia.

Anafilassi: Le reazioni anafilattoidi sono state osservate in casi molto rari (vedi "Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso").

Neutrexin: avvertenze per l’uso

Avvertenze speciali

Il Neutrexin deve utilizzarsi insieme alla leucovorina (protezione mediante leucovorina) per evitare complicazioni serie o comportanti il rischio di morte del paziente, compresa la mielosoppressione, l’ulcerazione delle mucose orali e gastrointestinali e la disfunzione renale ed epatica. La terapia con leucovorina deve prolungarsi per le 72 ore successive all’ultima dose di Neutrexin. I pazienti devono venire informati del fatto che la mancata assunzione della dose di leucovorina consigliata per il periodo indicato può causare tossicità mortale. I pazienti devono essere tenuti sotto stretta sorveglianza al fine di individuare tempestivamente l’eventuale sviluppo di reazioni ematologiche negative di grave entità (vedi "Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso" e "Posologia e modo di somministrazione").

Il Neutrexin deve essere prescritto unicamente da medici con esperienza nella cura di pazienti affetti da AIDS o immunocompromessi a causa di una patologia secondaria.

Sia le donne in età feconda sia gli uomini devono adottare misure contraccettive durante la terapia e per almeno 6 mesi dal termine della stessa.

Anafilassi: nelle prove cliniche sul cancro, si sono osservate molto raramente reazioni anafilattoidi nei pazienti che ricevevano il trimetrexate sotto forma di iniezione endovenosa in bolo. Attualmente, non si sa se qualche specifica condizione o co-indicazione clinica possa contribuire al verificarsi di queste reazioni. Di conseguenza, si raccomanda di somministrare il trimetrexate come infusione per via endovenosa nell’arco di 60-90 minuti.

Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

I pazienti a cui viene somministrato il Neutrexin possono riscontrare severi effetti tossici ematologici, epatici, renali e gastrointestinali; di conseguenza, questi parametri devono essere rigidamente monitorati in tutti i pazienti. Particolare cautela deve venire prestata nel trattamento di pazienti affetti da disfunzione ematologica, epatica o renale. Questa categoria di pazienti e coloro che richiedono una terapia simultanea con agenti mielosoppressori, farmaci epatotossici o nefrotossici, devono venire trattati con Neutrexin sotto stretto controllo medico.

Prove di laboratorio

I pazienti che ricevono Neutrexin simultaneamente alla protezione mediante leucovorina devono venire strettamente monitorati per tutto il corso della terapia. Si consiglia di effettuare almeno due volte la settimana, durante la terapia, esami del sangue per controllare i seguenti parametri ematologici: (conteggio assoluto dei neutrofili [ANC], piastrine, emoglobina), funzionalità renale (creatinina presente nel siero, azoto ureico presente nel sangue [BUN]), funzionalità epatica (SGOT, SGPT, fosfatasi alcalina). Inoltre, si devono controllare i livelli di emoglobina prima, durante e dopo la terapia, in quanto alcuni pazienti possono sviluppare anemia.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco