Oxycontin: effetti collaterali e controindicazioni

Oxycontin: effetti collaterali e controindicazioni

Oxycontin (Oxicodone Cloridrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Trattamento del dolore severo. OxyContin è indicato negli adulti dai 20 anni di età e oltre.

Oxycontin: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Oxycontin ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Oxycontin, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Oxycontin: controindicazioni

IpersensibilitĂ  a ossicodone o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Ossicodone non deve essere assunto in tutte le situazioni in cui i farmaci oppiodi siano controindicati: depressione respiratoria severa con ipossia, elevati livelli di biossido di carbonio nel sangue (ipercarbia), trauma cranico, ileo paralitico, addome acuto, svuotamento gastrico ritardato, malattia ostruttiva cronica grave dei polmoni, asma bronchiale grave, cuore polmonare, sensibilitĂ  nota alla morfina o ad altri oppioidi.

Oxycontin: effetti collaterali

Le reazioni avverse osservate piĂ¹ comunemente sono nausea e stipsi, che si verificano entrambe in circa il 25-30% dei pazienti. Se la nausea o il vomito sono fastidiosi si puĂ² associare all’ossicodone un antiemetico. Come per tutti i forti oppioidi la stipsi deve essere prevista e deve essere trattata adeguatamente con lassativi. Se gli eventi avversi connessi agli oppioidi dovessero persistere devono essere ricercate altre cause.

Le reazioni avverse sono tipiche degli agonisti oppioidi puri e tendono a diminuire con il passare del tempo, eccetto che per la stipsi. La previsione delle reazioni avverse dovute al farmaco e la gestione adeguata del paziente possono migliorarne l’accettabilità.

La reazione avversa piĂ¹ grave, come per gli altri oppioidi, è la depressione respiratoria (vedere paragrafo 4.9). Ăˆ piĂ¹ probabile che questa reazione si manifesti negli anziani, e nei pazienti debilitati o intolleranti agli oppioidi.

In tabella sono riportate le categorie relative alla frequenza utilizzate per la classificazione degli effetti indesiderati:

Definizione Frequenza
Molto comune ?1/10
Comune ?1/100 ,<1/10
Non comune ?1/1.000 ,<1/100
Raro ?1/10.000 ,<1/1.000
Molto raro <1/10.000
Non nota La frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili
Molto comune Comune Non comune Raro Non nota
Disturbi del sistema
immunitario
ipersensibilitĂ  reazioni anafilattiche
Patologie sindrome da
endocrine inappropriata secrezione
dell’ormone antidiuretico
(SIADH)
Disturbi del
metabolismo e della nutrizione
riduzione
dell’appetito
disidratazione,
sete,alterazioni del peso corporeo
Disturbi psichiatrici sogni anormali, pensieri anomali,
ansia, confusione, depressione,
insonnia, nervosismo
agitazione, depersonalizzazione,
labilitĂ  emotiva, stato euforico,
allucinazioni, diminuzione della
libido, dipendenza dal farmaco (vedere
paragrafo 4.4)
aggressivitĂ 
Patologie del
sistema nervoso
sonnolenza,
capogiri, cefalea
Tremore, letargia amnesia,
convulsioni, ipercinesia, ipertonia, ipoestesia, ipotonia,contrazione involontaria dei muscoli, disturbo del linguaggio, stupor, parestesia, disgeusia, sincope
iperalgesia
Patologie
dell’occhio
disturbi della
lacrimazione, miosi, indebolimento della vista
Molto comune Comune Non comune Raro Frequenza non nota
Patologie dell’orecchio e
del labirinto
tinnito, vertigini
Patologie
cardiache
palpitazioni (nel
contesto della sindrome d’astinenza)
Patologie
vascolari
vasodilatazione ipotensione
ortostatica, ipotensione
Patologie respiratorie,
toraciche e mediastiniche
dispnea, broncospasmo rinite, epistassi, singhiozzo, disfonia,
depressione respiratoria
Patologie gastrointestinali stipsi, nausea,
vomito
dolore addominale,
diarrea, secchezza delle fauci,
dispepsia
disfagia, flatulenza, gastrite, ulcere della
bocca, eruttazione, disordini
gastrointestinali, ileo, stomatite
carie dentali
Patologie aumento degli enzimi colica biliare,
epatobiliari epatici colestasi
Patologie della
cute e del tessuto sottocutaneo
prurito rash, iperidrosi cute secca orticaria
Patologie renali
e urinarie
disturbi urinari ritenzione urinaria
Patologie
dell’apparato riproduttivo e della mammella
disfunzione erettile ,
ipogonadismo
amenorrea
Patologie
sistemiche e condizioni relative alla sede di somministra zione
astenia, febbre,
fatica
brividi,
dolore del petto, sindrome da astinenza, disturbi dell’andatura, malessere, edema, edema periferico, tolleranza al medicinale, sete
Sindrome da
astinenza neonatale

Nei pazienti trattati con ossicodone puĂ² verificarsi tolleranza, sebbene ciĂ² non abbia costituito un problema rilevante durante il programma di sperimentazione clinica. Quei pazienti che hanno bisogno di un marcato aumento della dose devono essere sottoposti a una valutazione accurata del loro schema terapeutico per il controllo del dolore.

Popolazione pediatrica e adulti sotto i 20 anni

Ci si aspetta che la frequenza, il tipo e la gravitĂ  delle reazioni avverse nei bambini e negli adulti sotto i 20 anni non differiscano da quelle riscontrate per gli adulti di 20 anni e oltre.

Nel caso di neonati di madri che hanno assunto ossicodone, vedere paragrafo 4.6.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http:// http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

Oxycontin: avvertenze per l’uso

Il rischio maggiore causato da un eccesso di oppioidi è la depressione respiratoria.

Si deve procedere con cautela quando si somministra ossicodone ad anziani debilitati; a pazienti con funzioni polmonari gravemente compromesse, con funzioni renali o epatiche compromesse; a pazienti con mixedema, ipotiroidismo, malattia di Addison, psicosi tossica, insufficienza adrenocorticale, ipertrofia prostatica, trauma cranico (a causa del rischio di elevata pressione intracranica), disturbi convulsivi, delirium tremens, disturbi della coscienza, ipotensione, ipovolemia. Usare con cautela in pazienti con dipendenza da oppioidi, malattie delle vie biliari, colica biliare o renale, pancreatite, disturbi intestinali ostruttivi e infiammatori, malattia respiratoria cronica ostruttiva delle vie aeree, riserva respiratoria ridotta o alcolismo o pazienti che assumono benzodiazepine, o altri agenti depressivi del SNC (incluso alcol) o inibitori delle MAO

Nei pazienti per i quali è richiesta cautela, puĂ² essere consigliabile una riduzione del dosaggio.

Rischio sulla somministrazione concomitante di Ossicodone e farmaci depressivi del SNC, sedativi quali le benzodiazepine o farmaci correlati.

L’ uso concomitante di oppioidi incluso l’ossicodone e farmaci depressivi del SNC, sedativi quali le benzodiazepine o farmaci correlati puĂ² portare alla sedazione, alla depressione respiratoria, al coma e alla morte. A causa del rischio, la prescrizione di questi medicinali sedativi in concomitanza a Ossicodone deve essere riservata solo a quei pazienti per i quali non vi sono altri trattamenti alternativi possibili. Se si decide di prescrivere medicinali

sedativi in concomitanza ad oppioidi, deve essere utilizzata la piĂ¹ bassa dose efficace e per la minor durata possibile.

I pazienti dovranno essere monitorati attentamente rispetto alla comparsa di segni e sintomi di sedazione e difficoltĂ  respiratoria. Ăˆ inoltre fortemente raccomandato informare i pazienti e i loro familiari di prestare attenzione a tali segni e sintomi (vedere paragrafo 4.5).

Dosi di OxyContin maggiori di 60 mg possono causare una depressione respiratoria letale se somministrate a pazienti non precedentemente trattati con oppioidi e devono essere utilizzate solo in pazienti tolleranti gli oppioidi. Occorre cautela nel prescrivere dosaggi giornalieri di ossicodone di 120 mg e oltre.

Oxycontin compresse non deve essere usato quando esiste una possibilità di ileo paralitico. Se durante l’uso si dovesse sospettare o si verificasse un ileo paralitico, la somministrazione di OxyContin compresse deve essere immediatamente interrotta (vedere paragrafo 4.3). Così come per tutte le preparazioni di oppioidi, per alleviare il dolore nei pazienti che devono essere sottoposti ad ulteriori procedure (chirurgia, blocco del plesso) non bisogna somministrare ossicodone nelle 12 ore prima dell’intervento. Se è richiesto un ulteriore trattamento con OxyContin compresse, occorre aggiustare il dosaggio in base alle sopravvenute esigenze postoperatorie.

Come per tutte le preparazioni di oppioidi, i prodotti a base di ossicodone devono essere utilizzati con cautela dopo un intervento chirurgico addominale, poiché è noto che gli oppioidi alterano la motilità intestinale e non devono essere usati fino a quando il medico non è certo della presenza di una funzione intestinale normale.

OxyContin non è raccomandato per uso pre-operatorio o nelle 12-24 ore successive ad interventi chirurgici.

Il paziente in terapia cronica puĂ² sviluppare tolleranza al farmaco e richiedere progressivamente dosi piĂ¹ elevate per mantenere il controllo del dolore. L’uso prolungato del medicinale puĂ² provocare dipendenza fisica e si puĂ² verificare una sindrome da astinenza in caso di brusca interruzione della terapia. Nel caso in cui il paziente non richieda piĂ¹ una terapia con ossicodone è consigliabile diminuire gradualmente la dose per prevenire sintomi da astinenza. I sintomi di astinenza includono sbadigli, midriasi, lacrimazione, rinorrea, tremori, iperidrosi, ansia, agitazione, convulsioni e insonnia.

PuĂ² verificarsi un’iperalgesia che non risponde ad un incremento della dose di ossicodone, in particolare ad alte dosi. PuĂ² essere necessaria la riduzione della dose o il passaggio ad un altro oppioide.

Gli oppioidi, come ossicodone cloridrato, possono influenzare l’asse ipotalamo – ipofisi – surrene o gonadi. Alcuni cambiamenti osservabili includono un aumento della prolattina sierica e una diminuzione nel plasma del cortisolo e del testosterone. Tali cambiamenti ormonali possono dar luogo alla manifestazione di sintomi clinici.

L’ossicodone ha un profilo di abuso simile ad altri forti agonisti oppioidi.

L’ossicodone puĂ² essere ricercato ed assunto a scopo di abuso da persone con latenti o manifesti disordini da dipendenza. Esiste la possibilitĂ  di sviluppare dipendenza psicologica agli oppioidi analgesici (dipendenza), incluso l’ossicodone. Le compresse di OxyContin devono essere utilizzate con particolare attenzione da pazienti con una storia di abuso di alcool e di farmaci.

Le compresse a rilascio prolungato devono essere assunte intere, non devono essere rotte, masticate o frantumate. L’assunzione di compresse di ossicodone a lento rilascio rotte,

masticate o frantumate porta ad un rapido rilascio e all’assorbimento di una dose potenzialmente letale di ossicodone (vedere paragrafo 4.9).

L’uso concomitante di alcool e OxyContin puĂ² aumentare gli effetti indesiderati di OxyContin; l’uso concomitante deve essere evitato.

L’abuso di forme farmaceutiche orali somministrate per via parenterale puĂ² comportare gravi eventi avversi, che possono essere fatali.

Deve essere sottolineato che, una volta aggiustata la dose per ottenere quella per un certo oppioide, i pazienti non possono essere trattati con altre preparazioni analgesiche senza valutazione clinica e accurato aggiustamento della dose, se necessario. In caso contrario, non è assicurata un’azione analgesica continua.

I pazienti affetti da rari problemi ereditari d’intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

PuĂ² capitare che la matrice vuota delle compresse sia visibile nelle feci.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco