Pantoflux: effetti collaterali e controindicazioni

Pantoflux: effetti collaterali e controindicazioni

Pantoflux (Pantoprazolo Sodico Sesquidrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Trattamento a breve termine dei sintomi da reflusso (ad es. pirosi, rigurgito acido) negli adulti.

Pantoflux: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Pantoflux ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Pantoflux, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Pantoflux: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo, ai benzimidazoli sostituti o ad uno qualsiasi degli altri eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Concomitante assunzione di un medicinale contenente atazanavir (per il trattamento dell’infezione da HIV). Ipersensibilità a medicinali contenenti altri inibitori della pompa protonica.

Pantoflux: effetti collaterali

Ci si puĂ² aspettare che circa il 5% dei pazienti manifesti reazioni avverse al farmaco (ADRs). Le reazioni avverse piĂ¹ comunemente segnalate sono diarrea e mal di testa, entrambe verificatesi in circa l’1% dei pazienti.

La tabella seguente elenca le reazioni avverse segnalate con pantoprazolo, disposte secondo la seguente classificazione di frequenza:

molto comune ( ?1/10 ); comune ( ?1/100, <1/10 ); non comune ( ?1/1.000, <1/100 ); raro ( ?1/10.000,

<1/1.000 ); molto raro ( <1/10.000 ), non nota ( la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili ).

All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.

Tabella 1. Reazioni avverse con pantoprazolo negli studi clinici e nell’esperienza post-marketing

Frequenza
Classi- ficazione per sistemi e organi
Non comune Raro Molto raro Non nota
Patologie del sistema emolinfopoietico Agranulocitosi Trombocitopenia;
Leucopenia; Pancitopenia
Disturbi del sistema immunitario IpersensibilitĂ  (incluse reazioni anafilattiche e shock anafilattico)
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Iperlipidemie e aumento dei lipidi (trigliceridi, colesterolo); Variazioni di peso Iponatremia; Ipomagnesiemia
Disturbi psichiatrici Disturbi del sonno Depressione (e tutte le forme aggravate) Disorientamento (e tutte le forme aggravate) Allucinazioni; Confusione (specialmente nei pazienti predisposti, così come l’aggravamento di questi sintomi in caso di preesistenza)
Patologie del sistema nervoso Mal di testa; Capogiri Patologie del gusto
Patologie dell’occhio Disturbi nella visione /visione offuscata
Patologie gastrointestinali Diarrea;
Nausea / vomito; Distensione addominale e gonfiore; Costipazione; Bocca secca; Dolore e disturbi addominali
Colite microscopica
Patologie epatobiliari Aumento dei livelli degli enzimi epatici (transaminasi, ?- GT) Aumento della bilirubina Lesione epatocellulare; Ittero; Insufficienza epatocellulare
Patologie della cute e del tessuto Eruzione cutanea/ esantema / Orticaria; Angioedema Sindrome di Stevens-Johnson;
Frequenza
Classi- ficazione per sistemi e organi
Non comune Raro Molto raro Non nota
sottocutaneo eruzione; Prurito Sindrome di Lyell; Eritema multiforme; Fotosensibilità Lupus eritematoso cutaneo subacuto (vedere ìl paragrafo 4.4).
Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo Artralgia; Mialgia
Patologie renali e urinarie Nefrite interstiziale
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Ginecomastia
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia, affaticamento e malessere Aumento della temperatura corporea; Edema periferico

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse..

Pantoflux: avvertenze per l’uso

I pazienti devono essere istruiti a consultare un medico se:

Hanno una perdita di peso non intenzionale, anemia, sanguinamento gastrointestinale, disfagia, vomito ricorrente o vomito ematico, dal momento che il trattamento con pantoprazolo puĂ² alleviare i sintomi e ritardare la diagnosi di una patologia grave. In questi casi deve essere esclusa una patologia maligna.

Hanno avuto precedentemente ulcera gastrica o chirurgia gastrointestinale.

Sono in trattamento sintomatico continuo per indigestione o per la pirosi da 4 settimane o piĂ¹.

Hanno ittero, compromissione epatica o malattia epatica.

Hanno qualsiasi altra grave patologia che compromette il benessere generale.

Hanno piĂ¹ di 55 anni con sintomi nuovi o che sono cambiati recentemente.

I pazienti con sintomi ricorrenti cronici relativi a indigestione o pirosi devono consultare il medico a intervalli regolari. In particolare, i pazienti con oltre 55 anni che assumono giornalmente qualsiasi medicinale senza prescrizione per l’indigestione o la pirosi, devono informare il farmacista o il medico.

I pazienti non devono assumere contemporaneamente un altro inibitore della pompa protonica o antagonista H2.

I pazienti che devono essere sottoposti a endoscopia o test del respiro devono consultare il medico prima di assumere questo medicinale.

I pazienti devono essere informati che le compresse non hanno lo scopo di dare un sollievo immediato. I pazienti possono cominciare ad avvertire un miglioramento dei sintomi dopo circa un giorno di trattamento con pantoprazolo, ma potrebbe essere necessario assumerlo per 7 giorni per raggiungere un completo controllo della pirosi.

I pazienti non devono assumere pantoprazolo come farmaco preventivo.

Lupus eritematoso cutaneo subacuto (LECS)

Gli inibitori della pompa protonica sono associati a casi estremamente infrequenti di LECS. In presenza di lesioni, soprattutto sulle parti cutanee esposte ai raggi solari, e se accompagnate da artralgia, il paziente deve rivolgersi immediatamente al medico e l’operatore sanitario deve valutare l’opportunitĂ  di interrompere il trattamento con Pantoflux. La comparsa di LECS in seguito a un trattamento con un inibitore della pompa protonica puĂ² accrescere il rischio di insorgenza di LECS con altri inibitori della pompa protonica.

Infezioni gastrointestinali causate da batteri

La riduzione dell’acidità gastrica, dovuta a qualsiasi motivo, tra cui gli inibitori della pompa protonica, aumenta la conta gastrica dei batteri normalmente presenti nel tratto gastrointestinale. Il trattamento con farmaci che riducono l’acidità provoca un leggero aumento del rischio di infezioni gastrointestinali come Salmonella, Campylobacter o Clostridium difficile.

Lattosio

Questo medicinale contiene lattosio. Pazienti con difetti ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o da pazienti con malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco