Quixil: effetti collaterali e controindicazioni

Quixil: effetti collaterali e controindicazioni

Quixil (Proteina Coagulabile Umana + Trombina Umana) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Quixil è utilizzato come trattamento di sostegno in chirurgia, per facilitare l’emostasi laddove le tecniche chirurgiche standard risultino non sufficienti.

L’efficacia è stata dimostrata in interventi di chirurgia epatica ed ortopedica (vedere 5.1).

Quixil: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Quixil ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Quixil, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Quixil: controindicazioni

• Quixil non deve essere somministrato per via intravascolare.

• Ipersensibilità nei confronti dei principi attivi o degli eccipienti.

• I prodotti contenenti acido tranexamico non devono essere utilizzati in neurochirurgia o in procedure chirurgiche nelle quali si può verificare il contatto con il liquido cerebrospinale o la dura madre (ad es. nella chirurgia otologica, rinologica, oftalmica e vertebrale) per il rischio di tossicità cerebro-neurologica (come edema cerebrale e attacco epilettico).

Quixil: effetti collaterali

Nei pazienti trattati con sigillanti/emostatici a base di fibrina possono manifestarsi in rari casi reazioni allergiche o di ipersensibilità (che possono includere: angioedema, bruciore e dolore pungente nel sito di applicazione, broncospasmo, brividi, vampate, orticaria generalizzata, cefalea, ipotensione, letargia, nausea, irrequietezza, tachicardia, oppressione toracica, formicolio, vomito, dispnea). In casi isolati, queste reazioni sono degenerate in grave anafilassi. Dette reazioni possono essere riscontrate soprattutto se il preparato viene applicato ripetutamente, o somministrato a pazienti notoriamente ipersensibili a componenti del prodotto.

Raramente possono manifestarsi anticorpi contro i componenti dei prodotti sigillanti/emostatici a base di fibrina. L’involontaria iniezione intravascolare può causare un evento tromboembolico e CID; vi è inoltre il rischio di reazione anafilattica (vedi 4.4). Per quanto riguarda la sicurezza in relazione agli agenti trasmissibili, vedere il punto 4.4.

Quixil: avvertenze per l’uso

Esclusivamente per uso epilesionale. Non somministrare per via intravascolare.

Non sono disponibili dati adeguati a sostegno dell’impiego di questo prodotto per incollare i tessuti, per l’applicazione attraverso un endoscopio per il trattamento di emorragie, o nelle anastomosi gastrointestinali.

Se il prodotto viene involontariamente sommministrato per via intravascolare possono verificarsi complicazioni tromboemboliche con rischio per la vita.

Prima della somministrazione di Quixil, occorre provvedere affinché le parti del corpo al di fuori della superficie di applicazione designata siano sufficientemente protette (coperte) onde evitare l’adesione tissutale in punti indesiderati.

Come con qualsiasi prodotto di derivazione proteica, si possono manifestare reazioni di ipersensibilità di tipo allergico quali: orticaria generalizzata, oppressione toracica, dispnea, ipotensione e anafilassi. Se si manifestano questi sintomi, la somministrazione deve essere interrotta immediatamente.

In caso di shock, dovrà essere attuato il trattamento medico standard per lo shock.

Le precauzioni standard per evitare infezioni derivanti dall’uso di prodotti medicinali preparati a partire da sangue umano o plasma includono la selezione dei donatori, lo screening delle singole donazioni e dei pool di plasma per specifici marker d’infezione e l’adozione di misure efficaci in fase di produzione per l’inattivazione/rimozione dei virus. Nonostante ciò, con la somministrazione di prodotti medicinali provenienti da plasma o sangue umano non si può escludere totalmente la possibilità di trasmissione di agenti infettivi, ivi inclusi virus ed altri microrganismi patogeni emergenti o di natura sconosciuta. Le misure adottate si considerano efficaci contro i virus incapsulati quali l’HIV, l’HCV e l’HBV, mentre invece possono avere efficacia limitata contro i virus non incapsulati quali l’HAV e il parvovirus B19. L’infezione da parvovirus B19 può essere seria per le donne incinte (infezione fetale) e per i soggetti con immunodeficienza o aumentata eritropoiesi (per es. anemia emolitica). Ogni qualvolta viene somministrato Quixil ad un paziente, si raccomanda vivamente di registrame il nome e il numero di lotto del prodotto allo scopo di mantenere un collegamento tra il paziente ed il lotto di prodotto.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco