Quinsair: effetti collaterali e controindicazioni

Quinsair: effetti collaterali e controindicazioni

Quinsair 240 mg sol nebulizzatore uso inal f 3 ml in (Levofloxacina Emiidrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Quinsair è indicato per il trattamento delle infezioni polmonari croniche dovute a Pseudomonas aeruginosa in pazienti adulti affetti da fibrosi cistica (FC, vedere paragrafo 5.1).

Prestare attenzione alle linee guida ufficiali per l’uso corretto dei medicinali antibatterici.

Quinsair 240 mg sol nebulizzatore uso inal f 3 ml in: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Quinsair 240 mg sol nebulizzatore uso inal f 3 ml in ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Quinsair 240 mg sol nebulizzatore uso inal f 3 ml in, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Quinsair 240 mg sol nebulizzatore uso inal f 3 ml in: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo, ad altri chinoloni o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1;

Anamnesi di disturbi tendinei correlati alla somministrazione di fluorochinoloni;

Epilessia;

Gravidanza;

Allattamento.

Quinsair 240 mg sol nebulizzatore uso inal f 3 ml in: effetti collaterali

Riassunto del profilo di sicurezza

Le reazioni avverse segnalate piĂ¹ frequentemente sono state tosse/tosse produttiva (54%), disgeusia (30%) e affaticamento/astenia (25%).

Tabella delle reazioni avverse segnalate con Quinsair

Le reazioni avverse per le quali esista almeno una ragionevole possibilitĂ  di correlazione causale con Quinsair sono riportate in base alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA. Le reazioni avverse da farmaco sono elencate secondo la frequenza e in ordine decrescente di frequenza. Le frequenze sono definite in base alla seguente convenzione: molto comune (? 1/10), comune

(? 1/100, < 1/10), non comune (? 1/1.000, < 1/100), raro (? 1/10.000 < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000) e non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili).

Classificazione per sistemi e organi Molto comune Comune Non comune
Infezioni ed
infestazioni
Infezione micotica
vulvovaginale
Infezione fungina orale
Patologie del sistema emolinfopoietico Anemia*, Neutropenia*
Disturbi del sistema
immunitario
IpersensibilitĂ *
Disturbi del
metabolismo e della nutrizione
Anoressia*
Disturbi psichiatrici1 Insonnia* AnsietĂ *, Depressione*
Patologie del sistema nervoso1 Disgeusia Cefalea, Capogiro* Iposmia*, Sonnolenza*, Neuropatia periferica
Patologie dell’occhio1 Disturbi della vista*
Patologie dell’orecchio e del labirinto1 Tinnito* Perdita dell’udito*
Patologie cardiache Tachicardia*
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Tosse/tosse produttiva, Dispnea,
Alterazioni delle secrezioni bronchiali (volume e viscositĂ )*,
Emottisi*
Disfonia Broncospasmo**, IperreattivitĂ  bronchiale, Patologia ostruttiva delle vie respiratorie
Patologie gastrointestinali Nausea, Vomito,
Dolore addominale*, Diarrea*,
Stipsi*
Conati di vomito, Dispepsia*, Flatulenza*
Patologie epatobiliari Epatite*, Iperbilirubinemia*
Patologie della cute e
del tessuto sottocutaneo
Eruzione cutanea Orticaria*, Prurito*
Patologie del sistema muscoloscheletrico e
del tessuto connettivo1
Artralgia, Mialgia* Tendinite, Costocondrite,
RigiditĂ  articolare
Patologie renali e urinarie Insufficienza renale*
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di
somministrazione1
Affaticamento/astenia, Ridotta tolleranza all’esercizio fisico Piressia
Classificazione per
sistemi e organi
Molto comune Comune Non comune
Esami diagnostici Volume espiratorio forzato ridotto* Aumento dell’alanina aminotransferasi, Aumento dell’aspartato aminotransferasi, Riduzione del test di funzionalità polmonare*, Aumento e diminuzione della glicemia*,
Aumento della creatinina nel sangue*,
Rumori respiratori anormali*
Anomalie dei test di funzionalità epatica, Aumento della fosfatasi alcalina nel sangue*, Prolungamento dell’intervallo QT all’elettrocardiogramma*, Aumento della conta eosinofila*,
Riduzione della conta piastrinica*
1 Casi molto rari di reazioni avverse da farmaco gravi, prolungate (con durata di mesi o anni), disabilitanti e potenzialmente irreversibili a carico di diversi sistemi dell’organismo, talvolta multipli (incluse reazioni quali tendinite, rottura di tendine, artralgia, dolore alle estremità, disturbi dell’andatura, depressione, affaticamento, disturbi della memoria, disturbi del sonno e alterazione dell’udito, della vista, del gusto e dell’olfatto) sono stati segnalati in associazione con l’uso di chinoloni e fluorochinoloni, in alcuni casi indipendentemente da fattori di rischio preesistenti (vedere paragrafo 4.4).
* Eventi avversi con correlazione incerta con Quinsair, ma notoriamente associati alla somministrazione sistemica di levofloxacina e/o verosimilmente associati a Quinsair e osservati piĂ¹ frequentemente in confronto al placebo negli studi clinici.
** Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo seguente.

Tabella di ulteriori reazioni avverse segnalate dopo somministrazione sistemica di levofloxacina

Le reazioni avverse per le quali esista almeno una ragionevole possibilitĂ  di correlazione causale con levofloxacina sono riportate in base alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA. Le reazioni avverse da farmaco sono elencate secondo la frequenza e in ordine decrescente di gravitĂ . Le frequenze sono definite in base alla seguente convenzione: molto comune (? 1/10), comune

(? 1/100, < 1/10), non comune (? 1/1.000, < 1/100), raro (? 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000) e non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili).

Classificazione per sistemi e organi Non comune Raro Non nota
Patologie del sistema emolinfopoietico Pancitopenia*,
Agranulocitosi*, Anemia emolitica*
Disturbi del sistema immunitario Angioedema Shock anafilattico, Shock anafilattoide
Patologie endocrine Sindrome da inappropriata secrezione dell’ormone antidiuretico
(SIADH)
Disturbi del
metabolismo e della nutrizione
Ipoglicemia Iperglicemia, Coma ipoglicemico
Classificazione per
sistemi e organi
Non comune Raro Non nota
Disturbi psichiatrici1 Stato confusionale, Nervosismo Reazioni psicotiche (per es.
allucinazioni, paranoia), Agitazione,
Sogni anormali, Incubi
Disturbi psicotici con comportamento autolesivo, tra cui idee suicidarie o tentato suicidio
Patologie del sistema nervoso1 Tremore Convulsioni, Parestesia Neuropatia periferica sensitiva,
Neuropatia periferica sensitivo-motoria, Discinesia,
Disturbo extrapiramidale, Sincope,
Ipertensione endocranica benigna
Patologie dell’occhio1 Perdita transitoria della
vista
Patologie
dell’orecchio e del labirinto1
Vertigine
Patologie cardiache Palpitazioni Tachicardia ventricolare, Aritmia ventricolare e
torsione di punta
Patologie vascolari Ipotensione
Patologie respiratorie, toraciche e
mediastiniche
Polmonite allergica
Patologie epatobiliari Ittero e grave danno epatico, inclusi casi di insufficienza epatica acuta
fatale
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Iperidrosi Reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS),
Eruzione fissa da farmaco
Necrolisi epidermica tossica,
Sindrome di Stevens- Johnson,
Eritema multiforme, Reazione di fotosensibilizzazione, Vasculite leucocitoclastica,
Stomatite
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo1 Debolezza muscolare Rabdomiolisi, Rottura di tendine, Rottura di legamento,
Lacerazione muscolare, Artrite
Classificazione per
sistemi e organi
Non comune Raro Non nota
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di
somministrazione1
Dolore (tra cui dolore alla schiena, al torace e alle estremitĂ )
* Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo seguente.

1 Casi molto rari di reazioni avverse da farmaco gravi, prolungate (con durata di mesi o anni), disabilitanti e potenzialmente irreversibili a carico di diversi sistemi dell’organismo, talvolta multipli (incluse reazioni quali tendinite, rottura di tendine, artralgia, dolore alle estremità, disturbi dell’andatura, neuropatie associate a parestesia, depressione, affaticamento, disturbi della memoria, disturbi del sonno e alterazione dell’udito, della
vista, del gusto e dell’olfatto) sono stati segnalati in associazione con l’uso di chinoloni e fluorochinoloni, in alcuni casi indipendentemente da fattori di rischio preesistenti (vedere paragrafo 4.4).

Descrizione di reazioni avverse selezionate

Qualora si manifesti broncospasmo acuto sintomatico dopo la somministrazione di Quinsair, i pazienti possono trarre beneficio dall’uso di un broncodilatatore a breve durata d’azione per via inalatoria, da utilizzare prima delle dosi successive (vedere paragrafì 4.2 e 4.4).

Dopo la somministrazione sistemica di levofloxacina sono state segnalate gravi reazioni avverse ematologiche come pancitopenia, agranulocitosi e anemia emolitica. La loro frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili.

Popolazione pediatrica

Negli studi clinici, 51 adolescenti con FC (etĂ  ? 12, < 18 anni) hanno ricevuto Quinsair 240 mg due volte al giorno e 6 adolescenti con FC hanno ricevuto Quinsair 120 mg (n = 3) o 240 mg (n = 3) una volta al giorno. Inoltre, 14 bambini con FC (etĂ  ? 6, < 12 anni) e 13 adolescenti con FC (etĂ 

? 12, < 17 anni) hanno ricevuto Quinsair 180 mg o 240 mg una volta al giorno per 14 giorni. In base a questi dati limitati non sembra esservi alcuna differenza clinicamente rilevante tra il profilo di sicurezza di Quinsair in questi sottogruppi della popolazione pediatrica e quello degli adulti.

Tuttavia, due casi di artralgia sono stati osservati in bambini inclusi in studi clinici con Quinsair e non sono disponibili dati di sicurezza a lungo termine, soprattutto in considerazione degli effetti sulla cartilagine osservati negli animali (vedere paragrafì 4.2 e 5.3).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il

sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.

Quinsair 240 mg sol nebulizzatore uso inal f 3 ml in: avvertenze per l’uso

L’uso di levofloxacina deve essere evitato nei pazienti che in passato hanno manifestato reazioni avverse gravi durante l’uso di medicinali contenenti chinoloni o fluorochinoloni (vedere paragrafo 4.8). Il trattamento di questi pazienti con levofloxacina deve essere iniziato soltanto in

assenza di opzioni terapeutiche alternative e dopo un’attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio (vedere anche paragrafo 4.3).

Reazioni di ipersensibilitĂ 

Levofloxacina puĂ² indurre reazioni di ipersensibilitĂ  gravi e potenzialmente fatali (come angioedema e shock anafilattico).

Gravi reazioni bollose

Casi di gravi reazioni cutanee bollose, come la sindrome di Stevens-Johnson o la necrolisi epidermica tossica, sono stati osservati in caso di somministrazione sistemica di levofloxacina (vedere

paragrafo 4.8). Patologie epatobiliari

Casi di necrosi epatica fino all’insufficienza epatica fatale sono stati osservati in caso di somministrazione sistemica di levofloxacina, soprattutto in pazienti con gravi malattie di base (per es. sepsi, vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere istruiti a interrompere il trattamento e consultare il medico qualora si presentino segni e sintomi di epatopatia come anoressia, ittero, urine scure, prurito o dolorabilità addominale.

Prolungamento dell’intervallo QT

Usare cautela qualora si utilizzino fluorochinoloni, levofloxacina inclusa, in pazienti con noti fattori di rischio per il prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafì 4.5, 4.8 e 4.9) come, per es.:

sindrome congenita del QT lungo;

uso concomitante di principi attivi che notoriamente prolungano l’intervallo QT (per es. antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici);

squilibrio elettrolitico non corretto (per es. ipokaliemia, ipomagnesiemia);

cardiopatia (per es. insufficienza cardiaca, infarto miocardico, bradicardia).

I pazienti anziani e le donne possono essere piĂ¹ sensibili ai medicinali che prolungano il QTc. Pertanto, occorre usare cautela con l’uso dei fluorochinoloni, levofloxacina inclusa, in queste popolazioni.

Pazienti predisposti alle crisi convulsive

I chinoloni possono abbassare la soglia convulsiva e scatenare convulsioni (vedere paragrafo 4.8). La levofloxacina è controindicata nei pazienti con anamnesi di epilessia (vedere paragrafo 4.3) e, come altri chinoloni, deve essere utilizzata con estrema cautela nei pazienti predisposti alle crisi convulsive o sottoposti a trattamento concomitante con principi attivi che abbassano la soglia convulsiva cerebrale, come la teofillina (vedere paragrafo 4.5).

Reazioni psicotiche

In pazienti che ricevevano chinoloni, tra cui levofloxacina, sono state segnalate reazioni psicotiche. In casi molto rari è stata osservata una progressione a idee suicidarie e comportamento autolesivo, talvolta già dopo una singola dose di levofloxacina (vedere paragrafo 4.8). Si raccomanda cautela qualora si utilizzi la levofloxacina in pazienti psicotici o in pazienti con una malattia psichiatrica all’anamnesi.

Neuropatia periferica

Casi di polineuropatia sensitiva o sensitivo-motoria con conseguente parestesia, ipoestesia, disestesia o debolezza sono stati segnalati in pazienti trattati con chinoloni e fluorochinoloni. I pazienti in trattamento con levofloxacina devono essere avvisati di informare il medico prima di proseguire il trattamento qualora si manifestino sintomi di neuropatia quali dolore, bruciore, formicolio, intorpidimento o debolezza, in modo da evitare l’insorgenza di una condizione potenzialmente irreversibile (vedere paragrafo 4.8).

Esacerbazione della miastenia grave

I fluorochinoloni, levofloxacina inclusa, hanno un’azione di blocco neuromuscolare e possono esacerbare la debolezza muscolare nei pazienti affetti da miastenia grave. Gravi reazioni avverse osservate nel periodo successivo alla commercializzazione, tra cui morte e necessità di supporto

respiratorio, sono state associate all’uso di fluorochinoloni in pazienti con miastenia grave. L’uso di levofloxacina non è raccomandato nei pazienti con anamnesi nota di miastenia grave.

Tendinite e rottura di tendine

Tendiniti e rotture di tendine (in particolare, ma non solo, del tendine d’Achille), talvolta bilaterali, possono manifestarsi già entro 48 ore dopo l’inizio del trattamento con chinoloni e fluorochinoloni e sono state segnalate fino a diversi mesi dopo l’interruzione del trattamento. Il rischio di tendinite e rottura di tendine è aumentato nei pazienti anziani, nei pazienti con compromissione renale, nei pazienti sottoposti a trapianto di organi solidi, nei pazienti che ricevono dosi giornaliere di 1.000 mg di levofloxacina e in quelli trattati contemporaneamente con corticosteroidi. Pertanto, l’uso concomitante di corticosteroidi deve essere evitato.

Ai primi segni di tendinite (per es. gonfiore con dolore, infiammazione), il trattamento con levofloxacina deve essere interrotto e deve essere preso in considerazione un trattamento alternativo. L’arto o gli arti affetti devono essere adeguatamente trattati (per es. immobilizzazione). I corticosteroidi non devono essere usati in presenza di segni di tendinopatia.

Negli studi clinici, la tendinite è stata osservata come reazione avversa non comune nei pazienti con FC che ricevevano Quinsair (vedere paragrafo 4.8).

Broncospasmo

Il broncospasmo è una complicanza associata alla terapia inalatoria, Quinsair incluso (vedere paragrafo 4.8). Qualora si manifesti broncospasmo acuto sintomatico dopo il trattamento, i pazienti possono trarre beneficio dall’uso di un broncodilatatore a breve durata d’azione per via inalatoria prima delle dosi successive (vedere paragrafo 4.2).

Emottisi

L’uso di medicinali per inalazione puĂ² stimolare il riflesso della tosse. Quinsair deve essere somministrato a pazienti con emottisi clinicamente significativa solo se si ritiene che il beneficio del trattamento superi il rischio di indurre ulteriori emorragie.

Pazienti con deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi

I pazienti con deficit latente o manifesto dell’attività della glucosio-6-fosfato deidrogenasi possono essere predisposti a reazioni emolitiche quando trattati con medicinali del gruppo dei chinoloni.

Pertanto, se levofloxacina deve essere utilizzata in questi pazienti, deve essere monitorata l’eventuale comparsa di emolisi.

Pazienti trattati con antagonisti della vitamina K

A causa di possibili aumenti dei valori dei test di coagulazione (PT/INR) e/o delle emorragie nei pazienti trattati con levofloxacina in associazione con un antagonista della vitamina K (per es. warfarin), i test di coagulazione devono essere monitorati qualora questi principi attivi siano somministrati contemporaneamente (vedere paragrafo 4.5).

Disglicemia

Sono stati segnalati disturbi della glicemia comprendenti sia ipoglicemia che iperglicemia, generalmente nei pazienti diabetici sottoposti a trattamento concomitante con un medicinale ipoglicemizzante orale (per es. glibenclamide) o insulina. Nei pazienti diabetici si raccomanda un attento monitoraggio della glicemia (vedere paragrafo 4.8).

Malattia associata a Clostridium difficile

La diarrea, in particolare se grave, persistente e/o mista a sangue, durante o dopo il trattamento con levofloxacina (fino a diverse settimane dopo il trattamento), puĂ² essere sintomatica di una malattia associata a Clostridium difficile (Clostridium difficileassociated disease, CDAD). La CDAD puĂ² essere di entitĂ  da lieve a potenzialmente fatale e la sua forma piĂ¹ grave è la colite pseudomembranosa.

Resistenza alla levofloxacina, altri medicinali antibatterici e microrganismi emergenti dal trattamento

Lo sviluppo di P. aeruginosa resistente ai fluorochinoloni e una superinfezione con microrganismi insensibili ai fluorochinoloni sono potenziali rischi associati all’uso di Quinsair. In caso di superinfezione durante la terapia, devono essere adottate le misure opportune.

Disturbi della vista

In caso di disturbi della vista o di un qualsiasi effetto a carico degli occhi, i pazienti devono essere avvisati della necessità di consultare immediatamente un oculista (vedere paragrafì 4.7 e 4.8).

Prevenzione della fotosensibilizzazione

Con levofloxacina sono stati segnalati casi di fotosensibilizzazione (vedere paragrafo 4.8). Si raccomanda ai pazienti di non esporsi inutilmente alla luce solare intensa o a fonti artificiali di raggi UV (per es. lampade solari, centri di abbronzatura) durante il trattamento e nelle prime 48 ore dopo l’interruzione del trattamento per prevenire la fotosensibilizzazione.

Interferenza con analisi di laboratorio

Nei pazienti trattati con levofloxacina, la determinazione degli oppiati nelle urine puĂ² produrre risultati falsamente positivi. PuĂ² essere necessario confermare i risultati positivi per gli oppiati con metodi piĂ¹ specifici.

Levofloxacina puĂ² inibire la crescita di Mycobacterium tuberculosis e quindi dare origine a risultati falsamente negativi nella diagnosi batteriologica della tubercolosi.

Studi epidemiologici indicano un aumento del rischio di aneurisma e dissezione dell’aorta dopo l’assunzione di fluorochinoloni, specialmente nella popolazione anziana.

Pertanto, i fluorochinoloni devono essere utilizzati unicamente dopo un’attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio e dopo aver preso in considerazione altre opzioni terapeutiche per i pazienti con un’anamnesi familiare positiva per casi di aneurisma, o per i pazienti a cui è stato diagnosticato in precedenza un aneurisma aortico e/o una dissezione dell’aorta, oppure in presenza di altri fattori di rischio o condizioni che predispongono all’aneurisma e alla dissezione dell’aorta (per es. sindrome di Marfan, sindrome di Ehlers-Danlos vascolare, arterite di Takayasu, arterite a cellule giganti, sindrome di Behcet, ipertensione, aterosclerosi nota).

In caso di dolori improvvisi all’addome, al torace o alla schiena, i pazienti devono essere avvisati della necessità di consultare immediatamente un medico al pronto soccorso.

Reazioni avverse da farmaco gravi, prolungate, disabilitanti e potenzialmente irreversibili

Casi molto rari di reazioni avverse da farmaco gravi, prolungate (con durata di mesi o anni), disabilitanti e potenzialmente irreversibili a carico di diversi sistemi dell’organismo, talvolta multipli (muscoloscheletrico, nervoso, psichiatrico e sensorio) sono stati segnalati in pazienti che ricevevano chinoloni e fluorochinoloni, indipendentemente dall’età e da fattori di rischio preesistenti. La somministrazione di levofloxacina deve essere interrotta immediatamente ai primi segni o sintomi di qualsiasi reazione avversa grave e i pazienti devono essere avvisati di consultare il medico prescrittore.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco