Recal: effetti collaterali e controindicazioni

Recal: effetti collaterali e controindicazioni

Recal (Calcio Carbonato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Trattamento e prevenzione dei deficit di calcio.

Stati patologici in cui è richiesta una aumentata assunzione di calcio.

Recal: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Recal ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Recal, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Recal: controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Ipercalcemia e ipercalciuria. Litiasi calcica (calcoli renali). Insufficienza renale grave. In caso di immobilizzazione prolungata che si accompagni ad ipercalcemia e/o ipercalciuria il trattamento calcico deve essere iniziato solo alla comparsa della mobilizzazione.

Recal: effetti collaterali

Costipazione, flatulenza, nausea.

Ipercalcemia (in caso di trattamento prolungato) con nausea, vomito, stipsi, dolori addominali, sete, poliuria, polidipsia, caratteristiche del tracciato ECG, ipertensione arteriosa, turbe vasomotorie.

Ipofosfatemia

Nel lattante e nel bambino si può verificare arresto dell’accrescimento stato-ponderale.

Recal: avvertenze per l’uso

La somministrazione supplementare di calcio è usualmente richiesta solo quando la quantità assunta con la dieta è insufficiente.

I sali di calcio somministrati ad alte dosi e/o per periodi di tempo prolungati possono causare ipercalcemia soprattutto nei soggetti con insufficienza renale. Essi pertanto devono essere usati con cautela e, nei portatori di malattie renali e cardiovascolari, solo quando indispensabili.

In caso di trattamenti prolungati, è necessario controllare frequentemente la calcemia (i cui livelli devono essere mantenuti entro i valori di 9-10 mg/dl), e la calciuria e, in funzione di questi, ridurre eventualmente la dose.

Se la calcemia supera i valori indicati e se la calciuria supera 7,5 mmol/24 ore (pari a 300 mg nelle 24 ore), il trattamento deve essere interrotto.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco