Respreeza: effetti collaterali e controindicazioni

Respreeza: effetti collaterali e controindicazioni

Respreeza Ev 1 fl 20 ml+Sol 1 G (Alfa 1 Antitripsina Umana) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Respreeza è indicato come trattamento di mantenimento per rallentare la progressione dell’enfisema in adulti con deficit documentato grave di inibitore dell’alfa1-proteinasi (per es. genotipi PiZZ, PiZ(null), Pi(null,null), PiSZ). I pazienti devono seguire un trattamento farmacologico e non farmacologico ottimale e mostrare evidenza di malattia polmonare progressiva (per es. volume espiratorio forzato in un secondo (FEV1) ridotto rispetto al predetto, compromissione della capacitĂ  di camminare o aumento del numero di esacerbazioni) valutata da un operatore sanitario esperto nel trattamento del deficit di inibitore dell’alfa1-proteinasi.

Respreeza Ev 1 fl 20 ml+Sol 1 G: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Respreeza Ev 1 fl 20 ml+Sol 1 G ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Respreeza Ev 1 fl 20 ml+Sol 1 G, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Respreeza Ev 1 fl 20 ml+Sol 1 G: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 (vedere anche paragrafo 4.4).

Pazienti con deficit di IgA e presenza nota di anticorpi anti-IgA, a causa del rischio di gravi reazioni anafilattiche e di ipersensibilitĂ .

Respreeza Ev 1 fl 20 ml+Sol 1 G: effetti collaterali

Riassunto del profilo di sicurezza

Durante il trattamento sono state osservare reazioni allergiche o di ipersensibilità. Nei casi più gravi, le reazioni allergiche possono progredire a reazioni anafilattiche gravi anche quando il paziente non ha mostrato ipersensibilità a somministrazioni precedenti (vedere paragrafo 4.4).

Tabella delle reazioni avverse

Le reazioni avverse (adverse reactions, AR) osservate in sei studi clinici su 221 pazienti e nell’esperienza post-marketing sono presentate nella tabella seguente in base alla classificazione per sistemi e organi MedDRA (SOC e livello di termine preferito (PT, Preferred Term)). La frequenza per paziente (sulla base di sei mesi di esposizione nel corso degli studi clinici) è stata valutata in base alla seguente convenzione: comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100) e molto raro (<1/10.000). La frequenza delle AR segnalate solo durante l’esperienza post-marketing è considerata "non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)".

All’interno di ogni classe di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravità.

Frequenza delle reazioni avverse (AR) in studi clinici e nell’esperienza post-marketing su Respreeza

Classificazione persistemi e organi(SOC) Frequenza delle AR
Comune (≥1/100, <1/10) Non comune (≥1/1.000, <1/100) Molto raro (<1/10.000) Non nota
Patologie del sistema emolinfopoietico Dolore linfonodale
Disturbi del sistema immunitario Reazioni di ipersensibilità (inclusi tachicardia, ipotensione, confusione, sincope, riduzione del consumo di ossigeno ed edema faringeo) Reazioni anafilattiche
Patologie del sistema nervoso Capogiro, cefalea Parestesia Ipoestesia
Patologie dell’occhio Tumefazione degli occhi
Patologie vascolari Rossore
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dispnea
Patologie gastrointestinali Nausea Tumefazione delle labbra
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Orticaria, eruzione cutanea (esfoliativa e generalizzata) Iperidrosi, prurito Tumefazione del viso
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia, reazioni a livello del sito di infusione (incluso ematoma a livello del sito di infusione) Dolore toracico, brividi, piressia

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficacia nella popolazione pediatrica non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.

Anziani

La sicurezza e l’efficacia di Respreeza non sono state stabilite in studi clinici su pazienti anziani (65 anni di età o più).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

Respreeza Ev 1 fl 20 ml+Sol 1 G: avvertenze per l’uso

Ci si deve attenere alla velocitĂ  di infusione raccomandata al paragrafo 4.2. Durante le prime infusioni, lo stato clinico del paziente, inclusi i segni vitali, deve essere attentamente monitorato per tutta la durata dell’infusione. Se si verifica una qualsiasi reazione che potrebbe essere correlata alla somministrazione di Respreeza, si deve ridurre la velocitĂ  di infusione o interrompere la somministrazione, in base alle condizioni cliniche del paziente. Se i sintomi cessano immediatamente dopo l’interruzione, l’infusione puĂ² essere ripresa a una velocitĂ  inferiore, confortevole per il paziente.

IpersensibilitĂ 

Possono verificarsi reazioni di ipersensibilitĂ , anche in pazienti che hanno tollerato un trattamento precedente con l’inibitore dell’alfa1-proteinasi.

Respreeza puĂ² contenere tracce di IgA. I pazienti con deficit di IgA selettivo o severo possono sviluppare gli anticorpi contro le IgA e, quindi, avere un rischio piĂ¹ elevato di sviluppare ipersensibilitĂ  potenzialmente severa e reazioni anafilattiche.

Reazioni sospette di tipo allergico o anafilattico possono richiedere l’immediata sospensione dell’infusione, a seconda della natura e della gravitĂ  della reazione. In caso di shock, deve essere somministrato un trattamento medico d’emergenza.

Trattamento domiciliare/autosomministrazione

I dati sull’uso del medicinale in trattamento domiciliare/autosomministrazione sono limitati.

I rischi potenziali associati al trattamento domiciliare/autosomministrazione sono correlati alla manipolazione e alla somministrazione del medicinale, oltre che al trattamento delle reazioni avverse, in particolare le reazioni di ipersensibilitĂ . I pazienti devono essere informati sui segni delle reazioni di ipersensibilitĂ .

Ăˆ compito del medico curante decidere se un paziente è adatto al trattamento domiciliare/autosomministrazione assicurandosi che il paziente sia istruito in modo adeguato (per es. relativamente a ricostituzione, uso del dispositivo di trasferimento o del filtro, montaggio dei tubi per infusione, tecniche di infusione, mantenimento di un diario del trattamento, identificazione delle reazioni avverse e misure da intraprendere nel caso si verificassero tali reazioni) e che l’uso sia controllato a intervalli regolari.

Agenti trasmissibili

Le misure standard per prevenire le infezioni derivanti dall’uso di medicinali preparati a partire da sangue o plasma umano includono selezione dei donatori, screening delle singole donazioni e dei pool di plasma per evidenziare eventuali marcatori specifici di infezione e inclusione di passaggi di produzione efficaci per l’inattivazione/rimozione di virus. Malgrado ciĂ², quando vengono somministrati medicinali preparati a partire da sangue o plasma umano, la possibilitĂ  di trasmettere agenti infettivi non puĂ² essere totalmente esclusa. CiĂ² si applica anche a virus sconosciuti o emergenti e ad altri patogeni.

Le misure intraprese sono considerate efficaci per i virus capsulati come il virus dell’immunodeficienza umana (HIV), il virus dell’epatite B (HBV) e il virus dell’epatite C (HCV) e per i virus non capsulati come il virus dell’epatite A (HAV) e il parvovirus B19.

Per i pazienti che ricevono regolarmente/ripetutamente inibitori della proteinasi derivati da plasma umano, si deve prendere in considerazione una vaccinazione appropriata (anti-epatite A e B).

Si raccomanda vivamente, ogni volta che Respreeza viene somministrato a un paziente, di registrare il nome e il numero di lotto del prodotto per mantenere un legame tra il paziente e il lotto del prodotto.

Fumo

Il fumo di tabacco è un importante fattore di rischio per lo sviluppo e la progressione dell’enfisema. Si raccomanda quindi vivamente di smettere di fumare e di evitare il fumo passivo.

Contenuto di sodio

Respreeza contiene approssimativamente 1,9 mg (<1 mmol) di sodio per ml di soluzione ricostituita. Se ne deve tenere conto per i pazienti che seguono una dieta a tenore di sodio controllato.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco