Salofalk: effetti collaterali e controindicazioni

Salofalk: effetti collaterali e controindicazioni

Salofalk (Mesalazina) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Compresse rivestite: colite ulcerosa e morbo di Crohn.

Clismi: colite ulcerosa a localizzazione rettosigmoidea.

Supposte: colite ulcerosa a localizzazione rettale.

Salofalk è indicato sia nel trattamento delle fasi attive della malattia, sia nella prevenzione delle recidive.

Nella fase attiva di grado severo, può essere consigliabile l’associazione con trattamento cortisonico.

Salofalk: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Salofalk ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Salofalk, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Salofalk: controindicazioni

Salofalk non va somministrato in caso di ipersensibilità ai salicilati. Non è altresì indicato in caso di gravi disturbi epatici o renali e in caso di preesistenti ulcere gastriche e duodenali.

Il prodotto non va somministrato a pazienti con diatesi emorragica e ne va evitato l’uso nei bambini di età inferiore ai due anni.

Salofalk: effetti collaterali

Salofalk è dotato di una migliore tollerabilità rispetto alla salazopirina.

Raramente sono stati segnalati casi di cefalea, nausea, dolori addominali, pancreatite, diarrea.

Possono verificarsi seppur raramente, effetti indesiderati comuni ai salicilati, comprese le reazioni di ipersensibilità; l’eventuale comparsa di queste ultime comporterà l’immediata interruzione del trattamento.

Salofalk: avvertenze per l’uso

Nei pazienti con danno renale ed epatico il prodotto va usato con cautela; se ne eviterà l’uso, invece, in quelli con conclamata insufficienza renale.

Per la forma orale, in pazienti che hanno una digestione gastrica eccezionalmente lenta o sono portatori di una stenosi pilorica, si potrà talora avere una liberazione di 5-ASA già nello stomaco, con una conseguente irritazione gastrica ed una perdita di efficacia nel farmaco. Recidive della sintomatologia obiettiva e soggettiva possono verificarsi sia dopo la sospensione del trattamento con Salofalk sia durante il trattamento di mantenimento inadeguato.

Le preparazioni in clismi contengono potassio metabisolfito; tale sostanza può provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco