Vumon: effetti collaterali e controindicazioni

Vumon: effetti collaterali e controindicazioni

Vumon (Teniposide) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Vumon, soprattutto in schemi di polichemioterapia, ha mostrato di essere un farmaco potenzialmente utile nei seguenti tumori: linfomi maligni, tumori del SNC, tumori della vescica urinaria.

Vumon: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Vumon ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Vumon, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Vumon: controindicazioni

VUMON è controindicato in pazienti con grave insufficienza epatica e con dimostrata ipersensibilità al farmaco.

Leuco e piastrinopenia sono da considerarsi controindicazioni relative.

Vumon: effetti collaterali

Ematologici: l’effetto indesiderato dose-limitante è costituito dalla mielodepressione evidenziata da leuco e trombocitopenia dopo 7-14 giorni di trattamento. Di norma, il recupero del midollo osseo si raggiunge entro 2-3 settimane. La leucopenia è più frequente e più severa che non la trombocitopenia. Si verifica anche anemia ed è stata segnalata anemia immuno emolitica. La mielodepressione è dose-dipendente e reversibile. In pazienti trattati con VUMON, in associazione con altri agenti antineoplastici, si è manifestata leucemia acuta non linfocitica.

Gastrointestinali: nausea e vomito, controllabili normalmente con farmaci antiemetici. Stomatite/mucosite, anoressia, diarrea, dolore addominale e disfunzione epatica.

Alopecia: soprattutto nei pazienti sottoposti a ripetuti cicli di terapia.

Ipotensione: è stata riportata morte improvvisa, probabilmente dovuta ad aritmia ed ipotensione.

Reazioni di ipersensibilità: sono state riportate reazioni di tipo anafilattoide caratterizzate da tremori, febbre, tachicardia, broncospasmo, dispnea ed ipotensione durante o immediatamente dopo somministrazione di VUMON. Queste reazioni si possono verificare durante la somministrazione della prima dose e più comunemente in pazienti con tumori cerebrali o con neuroblastoma. Il rischio di queste reazioni può essere correlato a terapie ripetute ed all’accumulo del farmaco.

Generalmente queste reazioni cessano con l’interruzione dell’infusione e con la somministrazione adeguata di agenti pressori, corticosteroidi, antistaminici o di fluidi.

Sono stati riportati anche: rossore, sudorazione, ipertensione ed edema.

Dermatologici: è stata riportata orticaria, con o senza prurito.

Neurotossicità: in pazienti trattati con VUMON e vincristina è stata riportata neurotossicità, inclusi severi casi di neuropatia, dovuta a interazione tra i due farmaci. In pazienti in terapia con dosi superiori a quelle raccomandate, è stata osservata depressione del sistema nervoso centrale.

Altri: sono stati riportati inoltre i seguenti effetti indesiderati: infezione, disfunzione renale, ipertensione, cefalea, confusione ed astenia.

Vumon: avvertenze per l’uso

Si può verificare mielodepressione severa con possibile infezione o sanguinamento. Occorre effettuare regolarmente il controllo della crasi ematica compreso il conteggio delle piastrine ed i test delle funzionalità epatica e renale. Si sono verificate reazioni anafilattiche, tali da compromettere la vita del paziente, dopo la prima somministrazione di teniposide o a seguito di dosi ripetute. VUMON non deve essere somministrato per via intrarteriale, intrapleurica o intraperitoneale. VUMON deve essere somministrato sotto controllo medico specialistico.

Si deve somministrare con cautela VUMON a pazienti con alterazioni del midollo osseo da metastasi tumorali o insufficienza renale o epatica. Fra un ciclo e l’altro di terapia è necessario interporre un periodo sufficiente per la ripresa midollare (in genere 21-28 giorni). Il trattamento dovrebbe essere sospeso per valori di leucociti inferiori a 2000 per mm³ e per numero delle piastrine inferiore a 75.000 per mm³. Prima della terapia con Vumon debbono essere risolte eventuali infezioni. A seguito di somministrazione impropria, si possono verificare stravaso, necrosi e/o tromboflebite.Occorre accertarsi con la massima attenzione che durante la somministrazione, il catetere (per infusione) o la punta dell’ago (per iniezione) si trovino in vena. La fuoriuscita del farmaco dalla vena può comportare irritazione tissutale.

Carcinogenesi, mutagenesi e riproduzione: È stata riportata leucemia acuta non linfocitica in pazienti trattati con VUMON in associazione ad altri agenti antineoplastici. Teniposide deve essere considerato un potenziale agente cancerogeno nell’uomo. VUMON è risultato mutageno in test effettuati in vitro. Teniposide ha mostrato di ridurre la spermatogenesi nelle scimmie e nei cani ed il peso dei testicoli e delle ovaie nei cani. Il prodotto, come del resto la maggior parte dei farmaci antitumorali ed immunosoppressori, ha dimostrato proprietà cancerogena negli animali in particolari condizioni sperimentali.

Uso pediatrico: Per la presenza di alcool benzilico, il prodotto non deve essere somministrato ai bambini al di sotto dei due anni. Nei neonati l’alcool benzilico è stato associato a tossicità. A seguito di somministrazione di soluzioni contenenti alcool benzilico a bambini sottopeso, nati pre-termine, sono stati riportati: sindrome associata a difficoltà respiratorie, ittero nucleare, acidosi metabolica, deterioramento neurologico, anomalie ematologiche e morte. In pazienti ai quali erano state somministrate dosi di VUMON superiori a quelle raccomandate, o pre-trattati con farmaci antiemetici, sono state osservate depressione del sistema nervoso centrale ed ipotensione.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco